IL PREMIO CASSINOOFF 2017
A GIULIANA MUSSO PER LO SPETTACOLO
"MIO EROE"
e composta da Simone Nebbia (Teatro e
Critica), Graziano Graziani (Rai Radio 3), Tommaso Chimenti (Il Fatto
Quotidiano), Paola Polidoro (Il Messaggero)ed Elisabetta Magnani
(Associazione CittàCultura), è lieta di annunciare che lo
spettacolo vincitore della quarta edizione del Premio è:
Mio eroe
di e con Giuliana Musso
una produzione La Corte Ospitale
Lo spettacolo andrà in scena a Cassino
(Fr) il 10 giugno presso l'Aula Pacis.
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Premio CassinoOff 2017 a Giuliana Musso
per lo spettacolo “Mio eroe”, dolorosa eppure poetica confessione
che diventa denuncia etica e politica di tre donne, madri di militari
morti durante la guerra in Afghanistan. Il suo modo di fare teatro,
che nasce dall'indagine della realtà, conferma la coerenza, la
costanza e la grande professionalità di un'artista che non ha mai
smesso di osservare il mondo, suggerendoci - grazie alle
testimonianze che trasferisce in scena e senza dare giudizi - di
guardare le persone negli occhi e di ascoltare le loro storie, perché
il teatro è anche condivisione sincera e autentica del pensiero.
Giuliana Musso è una delle più amate
esponenti del teatro italiano di narrazione e d’indagine. Classe
1970, vicentina d’origine e udinese d’adozione. Attrice,
ricercatrice, autrice, Premio della Critica 2005, il suo teatro si
colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’indagine
e la poesia, la denuncia e la comicità. Una poetica che caratterizza
tutti i suoi lavori: una prima trilogia sui “fondamentali” della
vita, Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti (nascita, sesso e
morte), e poi un impegnativo viaggio nella distruttività del sistema
patriarcale con La città ha fondamenta sopra un misfatto (ispirato a
Medea.Voci di Christa Wolf), La Fabbrica dei preti (sulla vita e la
formazione nei seminari italiani prima del Concilio Vat. II) e Mio
Eroe (la guerra contemporanea nelle voci di madri di militari caduti
in Afghanistan). Dal 2008 la sua “casa” artistica è La Corte
Ospitale, Rubiera (RE).

Lo spettacolo presenta, attraverso la
voce delle madri, il ritratto di tre giovani uomini caduti per la
patria. Oggi: Afghanistan 2010, una campagna militare ancora in
corso. Sono testimonianze travolgenti di un dolore incoercibile che
si fa discorso spirituale, politico ed etico sul tema della guerra
contemporanea. Madri piangenti che non balbettano ma parlano al mondo
con l’intelligenza del sentimento, con lo sguardo di chi sa vedere
nel Cristo in croce un ragazzo massacrato, nell’eroe morto un
figlio che era vivo. Domande che si depositano nelle nostre mani e
pesano sulle nostre coscienze di uomini e cittadini.
“Ho il desiderio di un teatro che ci
guardi negli occhi e che ci ascolti” - dichiara Giuliana - “di
una drammaturgia che nasca dall'indagine e trasferisca sulla scena la
testimonianza di chi vive. So di condividere questo desiderio con
molti altri artisti che resistono spontaneamente alla seduzione
dell'autoreferenzialità per arrendersi con gioia a un teatro che ama
osservare più di quanto ami farsi osservare. Diamoci occasioni per
spostare il baricentro: dal virtuosismo al contenuto, dal grande
teatro a una comunità che si riunisce. Ho scoperto in questi ultimi
dieci anni di lavoro che la cosa che mi interessa di più è
l’ascolto del 'reale'. Reale è l’esperienza concreta delle
singole persone, la vita vissuta, che io amo chiamare il vivente.”
"Mio Eroe":
https://www.youtube.com/watch?v=QVZwknpL8_8
www.giulianamusso.it
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