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martedì 3 giugno 2025

TEATRO CARCANO DI MILANO
STAGIONE TEATRALE 2025 / 2026

Per la stagione 2025-2026 il Teatro Carcano di Milano rinnova il suo impegno come presidio culturale aperto e necessario, e si dà obiettivi tutt’altro che modesti: rimarginare, riunire, curare e dare prospettive. L'immagine simbolo della nuova stagione è quella di una figura femminile frammentata, che si sgretola sotto il peso di una realtà complessa e disorientante. Sullo sfondo, evocando la grafica della protest art, il logo del nostro teatro si trasforma in un simbolo di appartenenza, richiamo a una partecipazione attiva, una voce da ascoltare in un mondo attraversato da crisi e contraddizioni.

La nostra nuova produzione Lisistrata e il musical HAIR pongono chiaramente al centro il tema del rifiuto della guerra. Ma sono ferite sociali da rimarginare anche quelle che trattano spettacoli come Brokeback Mountain, Poveri Cristi, Gaber - Mi fa male il mondo, Morte accidentale di un anarchico, L’Empireo, Giovanna dei disoccupati, gli incontri e spettacoli della rassegna attorno al 25 novembre e molti dei Follow the Monday, in particolare le lectio di Alessandro Bergonzoni, Vito Mancuso o quella di Ezio Mauro dedicata a Navalny.

Rimarginare, oggi, significa per noi ricostruire legami, riaprire spazi di senso e offrire un luogo dove ogni spettatore possa sentirsi parte attiva di un racconto condiviso. Significa educare alla prossimità fisica e simbolica, promuovere la trasversalità, scegliere la contaminazione come forma di resistenza al pensiero unico.

Con la stagione 2025-2026 si apre il secondo triennio della direzione artistica di Lella Costa e Serena Sinigaglia. Insieme a Mariangela Pitturru, che cura progetti e programmazione, hanno intrapreso un percorso che ha trasformato il Teatro Carcano, conferendogli una nuova identità e una visione chiara, centrata sulle tematiche sociali, il punto di vista femminile e uno sguardo critico sul presente.

Le scelte artistiche, spesso controcorrente e indipendenti dalla logica del “tutto esaurito”, hanno privilegiato il confronto con le urgenze del nostro tempo: la democrazia, le convenzioni sociali, la fragilità, i rapporti tra generazioni. Il teatro come agorà: spazio di incontro, confronto e riflessione, dove la scena diventa veicolo di senso e necessità. Un luogo capace di tenere insieme profondità e leggerezza, ascolto e restituzione, pensiero e bellezza.

Il Teatro Carcano è oggi in primo piano tra i centri di produzione riconosciuti dal Ministero della Cultura. La prossima stagione vedremo in scena 6 titoli dei circa 30 tra nuove produzioni e riprese in produzione per il prossimo triennio, pensati in collaborazione con teatri e operatori nazionali.

LE NOSTRE PRODUZIONI

Un teatro che cura, ricuce, rimargina. Contro la guerra, sempre.
Il titolo di punta della stagione sarà Lisistrata di Aristofane, in una nuova e potente versione interpretata da Lella Costa e firmata da Serena Sinigaglia in regia e con Emanuele Aldrovandi per l’adattamento. Commissionata dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico per la stagione 2025, verrà successivamente rielaborata per il tour che partirà a febbraio 2026.
Lisistrata si regge su un presupposto terribilmente serio e grave che affligge l'umanità da sempre e che pare essere da sempre imprescindibile: la guerra. Lo sciopero del sesso da parte delle donne può essere una soluzione per fermarla? Per rilanciare la vita e l'amore?
Oggi più di ieri questa esilarante e perfetta commedia ci parla. Il suo antico richiamo risuona potente: "Donne di tutto il mondo, unitevi! Perché non ci provate? Magari è la volta buona che ci riuscite”.

Dopo il debutto londinese portiamo per la prima volta in Italia Brokeback Mountain. Tratto dal racconto premio Pulitzer di Annie Proulx – noto al grande pubblico grazie al celebre film di Ang Lee – lo spettacolo è un'appassionante play with music firmato da Ashley Robinson, con musiche originali country e western di Dan Gillespie Sells eseguite da una live band (Marco Bosco, Paolo Ballardini, Massimiliano Serafini) e cantate dal vivo da Malika Ayane. Protagonisti Edoardo Purgatori e Filippo Contri, diretti da Giancarlo Nicoletti. Una coproduzione con Altra Scena, Accademia Perduta Romagna Teatri, GF Entertainment.

Nel 2026 per rendere omaggio a Dario Fo, illustre concittadino premio Nobel, produrremo con Infinito, Argot, Nidodiragno/CMC e Fondazione Sipario Toscana, Morte accidentale di un anarchico, diretto da Giorgio Gallione e interpretata tra gli altri da Lodo Guenzi. Una farsa grottesca, esilarante e tragicamente attuale, capace ancora oggi di scuotere le coscienze.

Dopo aver girato i teatri con la trilogia dedicata agli ultimi, Laika, Pueblo, Rumba, Ascanio Celestini tira le somme e ci consegna Poveri Cristi, una riflessione poetica e disarmante sugli emarginati sociali, accompagnato dalla fisarmonica di Gianluca Casadei. Una produzione Teatro Carcano con Fabbrica.

E con l’acclamatissimo L’Empireo firmato da Serena Sinigaglia e tratto da The Welkin di Lucy Kirkwood, torniamo a parlare della questione femminile. In scena tredici attrici (Giulia Agosta, Matilde Facheris, Viola Marietti, Francesca Muscatello, Marika Pensa, Valeria Perdonò, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Anahì Traversi, Arianna Verzeletti, Virginia Zini, Sandra Zoccolan) e un attore (Alvise Camozzi) per raccontare il dibattito di una giuria chiamata a decidere del destino di una donna accusata di omicidio, una potente allegoria sul corpo delle donne e sulla legge degli uomini, coprodotta insieme a Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, LAC – Lugano Arte Cultura e Teatro Bellini di Napoli.

Per salutare la chiusura delle celebrazioni francescane nonché un Papa molto amato, riproponiamo Fra’ – San Francesco, la superstar del Medioevo di e con Giovanni Scifoni. Accompagnato dalle musiche e dagli strumenti antichi di Luciano Di Giandomenico, l’attore restituisce al pubblico un santo sorprendente: radicale, umano, commovente e irresistibile, proprio come Papa Francesco. Una coproduzione Carcano e Viola Produzioni.

I PROMESSI SPOSI

Tra le nostre produzioni anche il nuovo progetto triennale di arte partecipata site specific. Dopo il successo de El nost Milan di Carlo Bertolazzi che ha indagato l’identità milanese tra Ottocento e contemporaneità, il Teatro Carcano si ispira ad un altro autore dalla forte valenza identitaria per la città, Alessandro Manzoni, e al suo capolavoro I promessi sposi. Al centro una riflessione profonda e originale su un testo fondativo della cultura italiana, proposto in una chiave inedita: non più semplice lettura scolastica, ma strumento vivo per interrogare i temi universali dell’identità, della giustizia, del potere, della giovinezza e della malattia.

Prodotto dal Teatro Carcano in collaborazione con ATIR e diretto da Serena Sinigaglia, questo primo capitolo, L’eredità di Manzoni, sarà un vero e proprio quiz teatrale interattivo condotto da Lella Costa. Un gioco scenico che mette alla prova ricordi e conoscenze del pubblico, invitato a riflettere sul significato attuale della storia di Renzo e Lucia (agli spettatori verrà fornito un prontuario per partecipare dalla platea alla performance).

Nel 2026, il progetto affronterà il romanzo come opera generazionale. Renzo e Lucia diventeranno simboli dei giovani di oggi: autonomi, autentici, spesso soli e in conflitto con un mondo adulto ipocrita e disilluso. In scena un’azione corale con 60 studenti delle scuole superiori. Nel 2027 il tema centrale sarà la peste: la malattia come metafora potente delle fragilità collettive e della vecchiaia.

#25NOVEMBRE | ORESTE È SALVO?

Anche quest’anno il Carcano decide di far durare una settimana il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, con una rassegna di teatro, parole e visioni che affronta da più angolazioni i motivi che generano ancora così tanti maltrattamenti e femminicidi.

Il titolo, Oreste è salvo?, prende spunto dall’ultimo capitolo dell’Orestea di Eschilo, Le Eumenidi, in cui Atena pronuncia la sentenza che salva Oreste – reo di matricidio – e fonda così il tribunale degli uomini. Una svolta storica e simbolica: nello scontro tra le Erinni, antiche dee matriarcali, e Atena, figura di un potere patriarcale nascente, si cristallizzano le radici profonde dei sistemi sociali e politici che ancora oggi modellano il pensiero e l’agire delle nostre culture.

Da questo snodo archetipico prende forma una proposta artistica che esplora il maschile e il femminile nelle loro dimensioni individuali e collettive, storiche e simboliche. La rassegna accoglie voci e linguaggi differenti, che restituiscono complessità, urgenza e pluralità di sguardi. Tra i protagonisti: Ambra Angiolini, Maurizio De Giovanni, Silvia Gallerano e Monica Nappo, Arianna Porcelli Safonov, Selvaggia Lucarelli, Marta Cartabia e molti altri ospiti e pensatori contemporanei.

Programma completo e biglietti in vendita da settembre 2025.

LE OSPITALITÀ

Oltre a Lisistrata, lo spettacolo manifesto dello sguardo di questa stagione è HAIR - The tribal Love - Rock Musical. In un'epoca segnata da incertezze sempre più pervasive e conflitti globali, il teatro, come forma di espressione e testimonianza, si fa custode di un imperativo morale: promuovere i valori di pace e contrastare la violenza che segna il nostro tempo. A partire dal 30 dicembre, arriva quindi in scena HAIR - The Tribal Love Rock Musical (prod. Simone Nardini MTS ENTERTAINMENT in collaborazione con Teatro Carcano), la nuova edizione con live band del celebre musical di Gerome Ragni e James Rado, con le indimenticabili musiche di Galt MacDermot, diretto da Simone Nardini e cantato in italiano per consentire a tutti la piena comprensione dei valori espressi dai testi: pace, amore e libertà.

In questo stesso solco si inserisce Gaber - Mi fa male il mondo: “…La cosa che mi fa più male, è vedere le nostre facce, con dentro le ferite, di tutte le battaglie che non abbiamo fatto. E mi fa ancora più male vedere le facce dei nostri figli, con la stanchezza anticipata di ciò che non troveranno. Sì, abbiamo lasciato in eredità forse un normale benessere, ma non abbiamo potuto lasciare quello che abbiamo dimenticato di combattere e quello che abbiamo dimenticato di sognare”. Con Neri Marcorè, diretto da Giorgio Gallione e prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber, lo spettacolo si immerge nel vasto universo creativo di Gaber e Luporini, esplorando le trasformazioni della nostra società con acume e ironia.

Ed è un mondo che fa paura per via di una imprendibile balena bianca che c’è ma non si vede quello descritto da Melville in Moby Dick (prod. Centro Teatrale Bresciano, Teatro Quirino, Compagnia Molière): “...Prenda il mio corpo chi vuole: prendetelo, non sono affatto io. E allora tre evviva a Nantucket, e venga la lancia sfondata, e il corpo sfondato, quando vogliono, poiché, di sfondarmi l’anima, nemmeno Giove è capace”. A dare voce e corpo al capitano Achab un istrionico Moni Ovadia affiancato da Giulio Corso, il suo alter ego Starbuck. La regia di Guglielmo Ferro ci porta negli abissi della psiche umana, dove l'ossessione del capitano si scontra con la natura selvaggia e le forze più profonde dell'esistenza.

L’economia, la speculazione finanziaria, lo sfruttamento dei lavoratori sono il cuore del dramma Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht cui si ispira Natalino Balasso (autore ed interprete) in questo Giovanna dei disoccupati - un apocrifo brechtiano (prod. Centro Teatrale Bresciano, Emilia Romagna Teatro, Teatro Stabile di Bolzano). Nuovi ambiti, nuove parole, ma il concetto è quello: “Le multinazionali continuano a prevaricare, ferire e colpire i più deboli, in tutti i paesi. Le merci viaggiano più liberamente degli umani e l’istigazione al consumo dà l’idea di una liturgia utile a tutti tranne che a noi. La povertà e la fame sono drammaticamente reali”. Regia di Andrea Collavino. Con la partecipazione di Giovanni Anzaldo, Marta Cortellazzo Wiel e Roberta Lanave.

L’ennesimo grido d’allarme per porre l’attenzione sui cambiamenti climatici è quello che lancia invece Andrea Pennacchi nel nuovo spettacolo Alieni in Laguna (prod. Galapagos). La comicità si mescola al dramma fino a introdurre nel racconto le specie aliene, metafora delle minacce esterne ma anche delle sfide sociali e ambientali con cui ci confrontiamo ogni giorno.

Silvio Orlando approda per la prima volta al Teatro Carcano riproponendo Ciarlatani (prod. Cardellino srl, Spoleto Festival dei Due Mondi, Teatro di Roma - Teatro Nazionale), lo spettacolo scritto e diretto da Pablo Remón: una commedia in cui quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione. Con lui Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi.

Ed è invece una satira sulle convenzioni sociali Le Prénom - Cena tra amici (prod. CMC/Nidodiragno, Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona), commedia di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte resa famosa al cinema in Francia e poi Italia col titolo Il nome del figlio per la regia di Archibugi. Con una trama che ruota attorno a un semplice malinteso, lo spettacolo esplora le contraddizioni di una generazione che, pur predicando tolleranza, inciampa nei propri pregiudizi.

Gioco di disaccordi e incomprensioni reso senza filtri né remora alcuna è quello di Corrado Nuzzo e Maria Di Biase: il nuovo Totalmente incompatibili(prod. AGIDI – Coop CMC/Nidodiragno) affronta con ironia le difficoltà di trovare un punto di accordo in un mondo che sembra sempre più frammentato e abitato da gente incompatibile.

Dopo il successo de I maneggi per maritare una figlia e Pignasecca e Pignaverde, Tullio Solenghi chiude in questa stagione la trilogia dedicata a Gilberto Govi di cui si è mostrato interprete superbo (ore di trucco per ogni replica fino ad assumerne le identiche sembianze) con Colpi di Timone (prod. Teatro Sociale di Camogli, Teatro Nazionale di Genova, Associazione Culturale Gli Scarti), esilarante commedia sulla capacità della verità di smascherare le grandi e piccole ipocrisie quotidiane, in una Liguria che rivive nel suo spirito più autentico.

A grande richiesta torna anche kind of Miles (prod. Teatro Stabile di Bolzano), l’opera teatrale e musicale scritta e interpretata da Paolo Fresu che evoca l’universo creativo e visionario di Miles Davis con il supporto di otto fuoriclasse del jazz.

Com’è ormai noto, infine, la presenza del punto di vista femminile è centrale al Carcano. Se Lisistrata detta la linea della stagione puntando il dito contro la guerra, le protagoniste di Guarda le luci, amore mio – tratto dall’omonimo libro di Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura 2022 – Valeria Solarino e Silvia Gallerano dirette da Michela Cescon, utilizzano l’osservazione di un microcosmo banale, com’è quello di un supermercato, per una lettura inconsueta del sociale dove consumismo e tenerezza si intrecciano e le piccole ritualità definiscono le nostre vite. Produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con Teatro di Dioniso, Riccione Teatro e L’Orma Editore.

Più drammatico il contesto de La sorella migliore di Filippo Gili, quello delle relazioni familiari: affidato alla grande capacità espressiva di Vanessa Scalera e agli attori Giovanni Anzaldo e Michela Martini, vede trattati i temi difficili dei senso di colpa e del perdono, la complessità dei legami di sangue e la difficoltà di guarire dopo un tradimento o una tragedia. Regia di Francesco Frangipane, prodotto da Argot, Infinito Teatro, Teatro delle Briciole.

Il clima si alleggerisce con Forte e Chiara (prod. Infinito Teatro e Argot), il one woman show di Chiara Francini diretto da Alessandro Federico. Ma solo per la capacità dell’attrice di ridere sopra alle sue storie personali che incrociano la complessità dell’esperienza femminile, in un’introspezione che diventa atto politico, gesto poetico, strumento di comprensione del mondo.

VERSO LE OLIMPIADI

Il Teatro Carcano non si è sottratto al dovere di ospitalità dei giochi olimpici: farà la sua parte (siamo anche fisicamente molto vicini al villaggio che accoglierà gli atleti) con un piccolo programma a tema.

Grazie alla partnership con la Compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre, riconosciuta proprio per essere la prima compagnia teatrale ad aver introdotto l’athletic theatre nel panorama della danza italiana, vedremo sul palco Circles, il viaggio dei giochi, spettacolo che celebra l'incontro tra arte, sport e la storia dell'umanità. Con un audace volo simbolico nel cielo olimpico, lo spettacolo, prodotto da Livigno, esplora le origini e l'evoluzione dei Giochi Olimpici, intrecciando elementi storici, mitologici e atletici, esaltando la competizione, la ricerca dell'eccellenza, la perseveranza, la sfida dei limiti fisici e mentali. La coreografia è firmata dalla fondatrice e anima del gruppo Giulia Staccioli, testi e drammaturgia da Jacopo Pozzi.

L’evoluzione di questo assunto di base arriva nel nuovo spettacolo dei Kataklò Aliena, un’esperienza sensoriale ideata e diretta da Giulia Staccioli in cui il corpo, la luce e il suono danno vita ad un un potente racconto visivo, dove l’imperfezione diventa bellezza. Attraverso movimenti che sfidano la gravità, Aliena esplora la diversità portando il pubblico in un mondo misterioso e sconosciuto, abitato da esseri lunari: gli atleti, i danzatori, gli artisti…

Completano questo tributo alle Olimpiadi due incontri della rassegna Follow the Monday. Matteo Caccia porterà sul palco l’esperienza di successo del suo podcast ORAZIO, edito da Il Post, raccontando le storie più disparate attorno a una notizia: le Olimpiadi e le Paraolimpiadi Milano Cortina 2026. Mauro Berruto, già allenatore della nazionale italiana maschile di pallavolo che ha vinto, fra le altre, la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012, ci farà scoprire che il gesto dell’allenare non è esclusivo di chi entra in uno spogliatoio, ma pratica quotidiana per trasformare gruppi di persone in squadre orientate verso l’obiettivo.

GLI SPETTACOLI DELLE FESTE

Hair sarà lo spettacolo che animerà i giorni tra capodanno e oltre l’Epifania, offrendo una special edition per famiglie il 31 pomeriggio per poi fare spazio il 31 dicembre sera a quel rito di passaggio che il Carcano ha introdotto da qualche anno per il veglione, il Comic Late Show. Quest’anno saranno con noi Corrado Nuzzo e Maria Di Biase e chi li conosce sa che sarà impossibile non farsi contagiare dalla loro comicità surreale.

In prima nazionale il 28 dicembre, andrà in scena Cenerentola di Prokofiev, con i ballerini del Balletto di Fiume, sotto la direzione di Leo Mujić. Una versione contemporanea del celebre balletto, la cui coreografia innovativa e la drammaturgia attuale daranno nuova vita a questa fiaba senza tempo, esplorando temi di trasformazione, resilienza e il trionfo della gentilezza.

FOLLOW THE MONDAY

Segui i lunedì per entrare nella corrente senza filtri del pensiero libero, portato in scena da figure di spicco nel mondo dello spettacolo, della scienza e della cultura, tutte impegnate nell'esplorazione delle sfide del vivere contemporaneo.

Accolti con grande entusiasmo dal pubblico, i Follow the Monday torneranno a partire da settembre: oltre 25 appuntamenti con scrittori, giornalisti, storici, divulgatori, scienziati, attori, accademici, filosofi, per condividere spunti di riflessione e confronto. Una rielaborazione contemporanea dell'antico simposio per affrontare le complessità del nostro tempo.

Quest’anno, tra i protagonisti: Alessandro Bergonzoni, Makkox, Valerio Aprea, Concita De Gregorio, Beppe Severgnini, Luca Barbarossa, Sabina Guzzanti, Nicolò Govoni, Paolo Colombo, Christian Greco, Matteo Caccia, Mauro Berruto, Ezio Mauro, Aldo Cazzullo, Vito Mancuso, Gabriella Greison, Jacopo Veneziani, i TLON... e molti altri.

L'elenco completo dei temi e degli ospiti sarà comunicato nel mese di settembre 2025.

I FANTAWEEKEND

Per il decimo anno consecutivo, forte del costante successo riscosso di stagione in stagione, torna al Teatro Carcano Fantateatro. Nata a Bologna nel 2008 dall’incontro di registi, pedagogisti, attori ed educatori e diretta da Alessandra Bertuzzi, si è guadagnata una posizione di primaria importanza a livello nazionale nell’ambito del teatro ragazzi. I family show andranno in scena in alcuni fine settimana tra l’autunno e la primavera: classici per l’infanzia e non solo, trasformati in spettacoli coloratissimi, vivaci e pieni di passione che attingono a piene mani a vari linguaggi artistici per avvicinare i più giovani al mondo del teatro.

Programma completo e biglietti in vendita da settembre 2025.

TEATRO CARCANO corso di Porta Romana, 63 - 20122 Milano
info@teatrocarcano.com | www.teatrocarcano.com

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