TEATRO BINARIO 7 DI MONZA
STAGIONE TEATRALE 2025/2026
Vent’anni di impegno sul territorio e nella comunità per la diffusione di un’idea di cultura che aiuti a interpretare il presente e stimoli la partecipazione. Vent’anni di sperimentazioni, di nuove produzioni della Compagnia Teatro Binario 7, di educazione al bello e allo sviluppo di un pensiero critico grazie alle decine e decine di spettacoli portati in scena, alla crescita della Scuola di Teatro, all’apertura degli spazi a tutte le arti e le discipline - dalla danza all’arte contemporanea alla poesia - e alla conferma, da parte del Ministero della Cultura, di essere, anche per il triennio 2025-2027, tra gli organismi di programmazione teatrale selezionati dal FUS, il Fondo Unico per lo Spettacolo.
A fare gli onori di casa Corrado Accordino, direttore artistico del Teatro Binario 7: con lui sul palco il sindaco di Monza Paolo Pilotto, l’assessora alla Cultura del Comune di Monza Arianna Bettin e il direttore artistico del Teatro dell’Elfo di Milano Elio De Capitani, storico co-ideatore del cartellone di Teatro+Tempo Presente. Aiuterà a ripercorrere le tappe principali di questi primi vent’anni, scanditi da decine di produzioni della Compagnia Teatro Binario 7, anche la pubblicazione che sarà presentata ufficialmente nel corso della serata: disponibile gratuitamente, è stata realizzata con l’intenzione di fissare i momenti più importanti dell’attività del teatro dal 2005 a oggi. La musica dei The Turras, Alberto Turra e Sarah Demagistri, accompagnerà la serata, che si concluderà con un brindisi nel cortile di via Turati.
“Forse non lo sai, ma pure questo è amore”.
La grande festa dei vent’anni sarà arricchita anche dalla presentazione della nuova stagione, caratterizzata da tante novità e diverse conferme.
Tra le conferme: le rassegne di prosa Teatro+Tempo Presente, costituita da diciassette spettacoli (quattordici in abbonamento e tre fuori abbonamento), di cui due nuove produzioni della Compagnia Teatro Binario 7 e tre riprese di produzioni di anni precedenti, e L’Altro Binario, con le sue nuove proposte e i nuovi linguaggi, esplorati quest’anno in tredici spettacoli - tra questi anche Heartbreak Hotel, produzione Compagnia Teatro Binario 7 che ha debuttato durante la scorsa stagione in occasione del festival Binario Storie.
Spazio poi agli otto appuntamenti di Terra. Musica, voci e paesaggi sonori, la proposta musicale definita dal maestro Roberto Porroni tra grandi classici dal respiro internazionale e rivisitazioni tutte da scoprire. Sono otto gli spettacoli per i più piccoli inseriti nel cartellone di Teatro+Tempo Famiglie e venti quelli inseriti in Teatro+Tempo Ragazzə, la stagione ideata per le scuole di ogni ordine e grado.
Teatro+Tempo Eventi comprende, quest’anno, oltre agli spettacoli in cartellone per la serata di capodanno (di cui una nuova produzione Compagnia Teatro Binario 7, Una sorvegliata molto speciale), nuovi appuntamenti dedicati alla danza, la ripresa del format Docucomedy ideato da Compagnia Caterpillar e, novità, il ciclo I mercoledì della poesia, in collaborazione con Mille Gru - Poesia Presente. Tra le novità anche la prima edizione della rassegna Teatro+Tempo Cinema, ideata da Enrico e Ruggero Foà in collaborazione con il Binario 7, costituita da cinque appuntamenti che, nel corso dell’autunno, trasformeranno sala Picasso in cinema d’essai. Quanto ai festival: in arrivo le seconde edizioni di Binario Donne. Sguardi al femminile sul presente, a cura di Caterina Mariani e ricca di appuntamenti a tema, realizzati anche in collaborazione con l’associazione ArcoDonna Aps, e di Binario Storie, il festival di letteratura e teatro per ragazze e ragazzi. A maggio un’altra novità: il festival (Non)Binario, ideato da Romina Contiero e Alberto Viscardi in collaborazione con l’associazione Boa - Brianza Oltre l’Arcobaleno e dedicato alle diverse forme del vivere queer. Grazie a Binario Arte, a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini, gli spazi di via Turati continueranno ad ospitare il ciclo di incontri I dialoghi dell’arte e nuove residenze d’artista nell’ambito del progetto Opere in mostra. Artista in opera. In programma a febbraio la mostra collettiva e diffusa Il muro. Arriva invece al decimo anno di attività Radio Binario 7, la web radio che racconta il mondo del teatro e dell’arte, con approfondimenti dedicati al mondo del terzo settore del territorio.
Ma Binario 7 vuol dire anche Scuola di Teatro, con un’offerta di nuovi corsi pronti a partire nelle sedi di Monza, di Nova Milanese e di Vimercate: il piano didattico 2025/26, già online, prevede cinque corsi per bambini dai 6 ai 10 anni e uno per i piccoli di 4 e 5 anni, sette corsi rivolti alla fascia di età 11-14 anni e dieci corsi per ragazzi dai 14 ai 18 anni, a cui si aggiunge la conferma del corso intensivo adolescenti. Poi: sei corsi di avvicinamento al teatro a Monza (di questi due rivolti a giovani dai 18 ai 25 anni e uno dedicato al teatro comico), uno a Nova Milanese e uno a Vimercate e, ancora, sei corsi intermedi e cinque avanzati. In calendario anche sei laboratori brevi a Monza e due Nova Milanese, tre laboratori annuali e tre seminari di danza. Tra i corsi tecnici, oltre alle conferme (come ad esempio canto, dizione e voce), anche alcune novità, tra cui lettura espressiva e scrittura drammaturgica. I corsi non si svolgeranno solo in fascia pomeridiana e serale: in arrivo anche un corso di teatro a colazione e uno rivolto alle neomamme. Gli allievi della Scuola avranno l’opportunità di mettere in pratica quanto imparato in occasione dei PaeSaggi Teatrali, previsti a metà e alla fine dell’anno di corsi.
La prosa di Teatro+Tempo Presente, direzione artistica di Corrado Accordino
La nuova stagione di Teatro+Tempo Presente porta con sé due nuove produzioni della Compagnia Teatro Binario 7. Fahrenheit 451 (dal 26 febbraio al primo marzo 2026), dal romanzo di Ray Bradbury, vedrà la drammaturgia e la regia di Corrado Accordino che, con questo nuovo spettacolo, conclude la Trilogia della distopia iniziata nella stagione 2023-24 con 1984 e proseguita nella stagione successiva con Il mondo nuovo. Entrambi gli spettacoli, produzioni della Compagnia Teatro Binario 7, saranno riportati in scena nel corso della stagione (Il mondo nuovo dall’11 al 13 dicembre e 1984 il 30 e il 31 gennaio), così come un altro tra gli spettacoli che hanno fatto la storia della Compagnia e che sarà scelto direttamente dal pubblico attraverso un sondaggio (disponibile fino al 31 dicembre) il cui esito sarà mantenuto segreto fino all’ultimo: il pubblico scoprirà solo in sala, quando si abbasseranno le luci e inizierà lo spettacolo, il titolo che avrà raccolto il maggior numero di consensi (in scena dal 17 al 19 aprile 2026). In lizza per lo “Spettacolo al buio” Lo Straniero, L’idiota, Hemingway, D’Artagnan, Mozart, Dell’amore e di altri demoni, Così tanta bellezza, Munch. Autoritratto su carne, Psycho killer e I libri (non) servono a sparare. Chiuderà la stagione 2025-26 la seconda nuova produzione Compagnia Teatro Binario 7: Il muro (dal 7 al 10 maggio 2026), spettacolo di Valentina Paiano che accende l’attenzione su piccole storie quotidiane, in cui linee sottili o ingombranti mattoni separano un’umanità da un’altra.
Il sipario si alzerà con Metaforicamente Schiros (4 e 5 ottobre 2025), co-produzione ATIR - Teatro Carcano che porterà in scena Beatrice Schiros - il testo è scritto a quattro mani con Gabriele Scotti - in un “rito psicomagico di ritorno al teatro che diventa un racconto di vita appassionante, esilarante, commovente”. Il racconto di un dolore attraversato, “da perdonarsi e persino da ringraziare perché è anche merito suo se si può guardare con un sorriso tenero e divertito a ciò che siamo stati e che siamo” è il fil rouge che scandisce Molto dolore per nulla (22 e 23 novembre 2025), di e con Luisa Borini, produzione Atto Due con il sostegno di ZUT! C.U.R.A. - Centro Urbano Residenze Artistiche e Strabismi. “Un'autoanalisi pubblica a cui prendono parte i personaggi della sua vita, fantasmi della sua coscienza, aggrappati e rinchiusi in un surreale gioco in cui i piani si confondono” è quella che affronterà il protagonista di La (in)coscienza di Zeno (24 e 25 gennaio 2026), rilettura del capolavoro di Italo Svevo a cura di OYES con Livia Castiglioni, Daniele Crasti, Francesca Gemma, Francesco Meola, Dario Merlini e Fabio Zulli. Un altro ritratto è quello che porta in scena l’Accademia dei Folli: Con quella faccia un po’ così (14 e 15 febbraio 2026) è dedicato a Paolo Conte, che inizia da ragazzo “a coltivare quelle che ancora oggi sono le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative”.
Dall’io al noi della propria famiglia, fino alle relazioni con il resto della società, sempre più dipendente dalle nuove tecnologie: se ne parla in LidOdissea (25 e 26 ottobre 2025) della compagnia Berardi Casolari, con la collaborazione di César Brie e con il sostegno del MiC - Direzione Generale Spettacolo, in cui moderni Ulisse, Penelope e Telemaco, in vacanza in uno stabilimento balneare rivivono “le avventure del viaggio mitologico, trasformandolo in un viaggio interiore alla scoperta dei limiti, delle difficoltà e dei paradossi della società contemporanea”. Con I Mezzalira. Panni sporchi fritti in casa (6 e 7 dicembre 2025), una produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con ARS Creazione e Spettacolo, Agnese Fallongo, Tiziano Caputo e Adriano Evangelisti portano in scena “un racconto tragicomico che, ai toni brillanti della commedia all’italiana, mescola le tinte fosche del giallo e del thriller e che invita lo spettatore a guardare attraverso il buco della serratura di una casa “qualsiasi” per rintracciare il proprio personalissimo passato, e ricostruire così la propria storia, la storia della propria famiglia, non sempre perfetta”. Mammut. Vita e Morte di un’Intelligenza Artificiale (10 e 11 gennaio 2026) invece esplorerà, con toni tragicomici, il rapporto fra l’uomo e le intelligenze artificiali e in particolare la ricerca della propria identità in un mondo sempre più automatizzato e alienante. Regia collettiva di Fartagnan Teatro, con la supervisione artistica e organizzativa di Carrozzeria Orfeo.
Non mancheranno appuntamenti con la storia e con le (grandi) storie che hanno scandito il Novecento italiano: storie scelte per riflettere insieme e per cercare di capire e analizzare il presente. Succederà con Ilva Football Club (8 e 9 novembre 2025), in cui le vicende legate alla più grande acciaieria d'Europa “s'intrecciano alla leggenda di una piccola squadra nata proprio sotto le ciminiere dell'Ilva, per raccontare la storia di una città sacrificabile, che oggi è Taranto ma domani potrebbe essere un’altra città, mostrandoci che ciò che accade ci riguarda molto più di quanto immaginiamo”: regia e drammaturgia di Usine Baug e Fratelli Maniglio per la produzione Campo Teatrale. Il grande Torino. Una cartolina da un Paese diverso (20 e 21 dicembre 2025), di Marco Bonetto e Gianfelice Facchetti, racconta “la favola tragica dei ragazzi in maglia granata”: parla “dei sogni infranti di una generazione che dopo la Seconda Guerra Mondiale si era rimboccata le maniche e aveva cercato di riprendersi la vita in mille maniere diverse”, tra cui lo sport, perché “c’era fame di vita e di fiducia in qualcosa da cui cominciare a ricostruire”. Lo spaccato di quello che sarebbe accaduto qualche decennio dopo arriva con Una settimana di bontà 1975 (7 e 8 febbraio 2026), di Tonino Conte, produzione Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse: “Un testo dal linguaggio modernissimo che non racconta gli anni di piombo, ma li vive dall'interno e li osserva da lontano, concentrandosi più sulle persone che su gli eventi, andando oltre la facciata politica per arrivare all'umanità”. Umanità, giustizia, potere mediatico: con Nell’occhio del labirinto.
Apologia di Enzo Tortora (28 e 29 marzo 2026), scritto e diretto da Chicco Dossi e prodotto da Teatro della Cooperativa, porta in scena “la storia di un uomo che, dall’alto della sua posizione di personaggio pubblico, ha deciso di farsi portavoce di una battaglia che non ha colore politico: quella della giustizia giusta. Ha messo la sua storia a disposizione di tutte le persone che non hanno i mezzi e le possibilità di essere giudicate in maniera equa”. Sarà invece “un assolo iperbolico sulla nostra resistenza e difficile adattabilità al nuovo, in una circumnavigazione attorno al concetto di cambiamento, necessario ad affrontare il buio che ci minaccia” Lapocalisse (14 e 15 marzo 2026), il nuovo spettacolo di Valerio Aprea, scritto con Marco Dambrosio in arte Makkox, una produzione Argot Produzioni e Dada in co-produzione con Fondazione Sipario Toscana onlus - La Città del Teatro.
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