MANIFATTURE TEATRALI MILANESI
STAGIONE TEATRALE 2025/2026
Porcile
di Pier Paolo Pasolini
con i neo diplomati MTM - Grock Scuola di teatro 2024/2025 Mario Caruso, Federica De Maio, Tommaso De Rienzo, Elena Dell’Oro, David Gestra, Riccardo Orrù, Veronica Rinonapoli, Aline Webster
a cura di Susanna Baccari e Antonio Syxty
Ambientato nella Germania del dopoguerra, Porcile racconta del giovane Julian Klotz, figlio di un potente industriale, e del suo silenzioso e drammatico rifiuto del mondo borghese in cui vive, affiancato da Ida, una giovane compagna.
Attraverso dialoghi serrati, frammentati e spesso volutamente astratti, Pasolini rappresenta un universo ideologico dominato dal potere economico, dall’autoritarismo paterno e dall’ipocrisia delle convenzioni sociali. Julian non si oppone apertamente ma sceglie un’esistenza muta, marginale, inaccettabile fino alla sua tragica fine, consumata nel silenzio e nell’indifferenza.
Porcile è una tragedia della parola e dell’ideologia che mette in scena lo scontro tra generazioni, la crisi dell’identità borghese e l’impossibilità della ribellione autentica. Un'opera di teatro politico e filosofico, radicale nella forma e nel pensiero.
A conclusione di un triennio con i docenti Debora Virello e Pietro De Pascalis e di un IV anno con Claudio Orlandini, i neodiplomati del corso attori si confrontano con questo testo poetico e allegorico di uno tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.
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dal 17 al 19 ottobre
Manifatture Teatrali Milanesi
Duets
ideazione, coreografia e regia Susanna Baccari
con Sara Bozzetti, Enrico Ferrari, Verena Marenco, Giorgia Paolillo, Alessandro Pozza, Alessia Trocchianesi, Alessandro Saturno, Marco Vitiello
Duets è un lavoro che solleva interrogativi sulla natura delle relazioni indagando la complessità dell’amore, del potere, della dipendenza.
Esplora le dinamiche rivelandone le tensioni, le passioni e le fragilità che possono emergere. Spesso sono relazioni a due che si svolgono davanti a un coro. Un coro che a volte interviene e interagisce con la coppia stessa, a volte resta spettatore inerme davanti alle azioni. Attraverso la danza e il movimento anche il pubblico diventa a sua volta testimone di emozioni e di esperienze, libero di riflettere sul proprio percorso personale.
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dal 21 al 26 ottobre
Eccentrici Dadarò
Flush
Biografia di un cane
liberamente ispirato a Flush – Una biografia di Virginia Woolf
di Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda
dramaturg Michela Marelli
con Rossella Rapisarda e Antonio Rosti
regia e disegno luci Fabrizio Visconti
Flush è un delizioso divertissement in cui Virginia Woolf traccia la biografia di un cocker spaniel, Flush per l'appunto, che conduce le sue giornate al fianco della poetessa Elisabeth Barret.
Non un cane qualunque, quindi, ma il cane di una donna che scrive - cosa allora inusuale - e che si interroga, come la Woolf, sul grande silenzio delle donne nella storia della letteratura, sull'identità, sul senso profondo della vita.
Un dialogo tra le parole, i silenzi, e i gesti, che uniscono e dividono cani e umani. Un nuovo linguaggio che arriva da uno sguardo differente sul mondo, a cui non è concesso mentire.
Due vite così vicine e così lontane, che diventano una storia universale. In questa dicotomia trova la sua massima attualità anche questo lavoro, in un tempo che sembra rispecchiarsi, per temi e domande, negli inizi del ‘900.
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dal 28 al 30 ottobre
Teatro Stabile d'Innovazione Galleria Toledo
Coefore
di Pier Paolo Pasolini
con i neo diplomati MTM - Grock Scuola di teatro 2024/2025 Mario Caruso, Federica De Maio, Tommaso De Rienzo, Elena Dell’Oro, David Gestra, Riccardo Orrù, Veronica Rinonapoli, Aline Webster
a cura di Susanna Baccari e Antonio Syxty
Ambientato nella Germania del dopoguerra, Porcile racconta del giovane Julian Klotz, figlio di un potente industriale, e del suo silenzioso e drammatico rifiuto del mondo borghese in cui vive, affiancato da Ida, una giovane compagna.
Attraverso dialoghi serrati, frammentati e spesso volutamente astratti, Pasolini rappresenta un universo ideologico dominato dal potere economico, dall’autoritarismo paterno e dall’ipocrisia delle convenzioni sociali. Julian non si oppone apertamente ma sceglie un’esistenza muta, marginale, inaccettabile fino alla sua tragica fine, consumata nel silenzio e nell’indifferenza.
Porcile è una tragedia della parola e dell’ideologia che mette in scena lo scontro tra generazioni, la crisi dell’identità borghese e l’impossibilità della ribellione autentica. Un'opera di teatro politico e filosofico, radicale nella forma e nel pensiero.
A conclusione di un triennio con i docenti Debora Virello e Pietro De Pascalis e di un IV anno con Claudio Orlandini, i neodiplomati del corso attori si confrontano con questo testo poetico e allegorico di uno tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.
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dal 17 al 19 ottobre
Manifatture Teatrali Milanesi
Duets
ideazione, coreografia e regia Susanna Baccari
con Sara Bozzetti, Enrico Ferrari, Verena Marenco, Giorgia Paolillo, Alessandro Pozza, Alessia Trocchianesi, Alessandro Saturno, Marco Vitiello
Duets è un lavoro che solleva interrogativi sulla natura delle relazioni indagando la complessità dell’amore, del potere, della dipendenza.
Esplora le dinamiche rivelandone le tensioni, le passioni e le fragilità che possono emergere. Spesso sono relazioni a due che si svolgono davanti a un coro. Un coro che a volte interviene e interagisce con la coppia stessa, a volte resta spettatore inerme davanti alle azioni. Attraverso la danza e il movimento anche il pubblico diventa a sua volta testimone di emozioni e di esperienze, libero di riflettere sul proprio percorso personale.
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dal 21 al 26 ottobre
Eccentrici Dadarò
Flush
Biografia di un cane
liberamente ispirato a Flush – Una biografia di Virginia Woolf
di Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda
dramaturg Michela Marelli
con Rossella Rapisarda e Antonio Rosti
regia e disegno luci Fabrizio Visconti
Flush è un delizioso divertissement in cui Virginia Woolf traccia la biografia di un cocker spaniel, Flush per l'appunto, che conduce le sue giornate al fianco della poetessa Elisabeth Barret.
Non un cane qualunque, quindi, ma il cane di una donna che scrive - cosa allora inusuale - e che si interroga, come la Woolf, sul grande silenzio delle donne nella storia della letteratura, sull'identità, sul senso profondo della vita.
Un dialogo tra le parole, i silenzi, e i gesti, che uniscono e dividono cani e umani. Un nuovo linguaggio che arriva da uno sguardo differente sul mondo, a cui non è concesso mentire.
Due vite così vicine e così lontane, che diventano una storia universale. In questa dicotomia trova la sua massima attualità anche questo lavoro, in un tempo che sembra rispecchiarsi, per temi e domande, negli inizi del ‘900.
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dal 28 al 30 ottobre
Teatro Stabile d'Innovazione Galleria Toledo
Coefore
da Eschilo
drammaturgia e regia Laura Angiulli
con Alessandra D'Elia, Caterina Pontrandolfo, Valentina Martiniello, Paolo Aguzzi, Andrea Palladino
Affacciarsi al mondo eschileo è un'esperienza trascinante e la consultazione delle traduzioni dei grandi maestri attesta la duttilità della materia, offrendo soluzioni spesso tanto diversificate da aprire ogni volta versanti poetici di sorprendente impatto.
Porrò al centro dell'opera la voce collettiva del coro affidata a due figure femminili in inconsueta interpretazione, perché in Coefore il ruolo tendenzialmente pacificatore affidato al coro "nel suo perbenismo" (come l’ha definito Guido Paduano) si fa qui invece di incitamento al compimento della vendetta, con espressioni di ferocia assolutamente in tono con quella che stringe gli animi dei due fratelli.
Laura Angiulli
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dal 6 all’11 novembre
LAC Lugano Arte e Cultura, Manifatture Teatrali Milanesi, Teatro Due
partner di produzione Gruppo Ospedaliero Moncucco – Clinica Moncucco e Clinica Santa Chiara
Dittico della bufera
Tre sorelle / Il gabbiano
a cura di Carmelo Rifici
con Giacomo Albites Coen, Alessandro Bandini, Matilde Bernardi, Catherine Bertoni De Laet, Silvia Di Cesare, Daniele Di Pietro, Ion Donà, Ugo Fiore, Mauro Lamantia, Sara Mafodda, Marta Malvestiti, Alberto Marcello, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Davide Pascarella, Benedetto Patruno, Alberto Pirazzini, Roberta Ricciardi, Edoardo Sabato, Jacopo Squizzato, Emilia Tiburzi
6 e 7 novembre Tre sorelle
8 e 9 novembre Dittico della bufera: Tre sorelle / Il gabbiano
10 e 11 novembre Il gabbiano
Carmelo Rifici torna a indagare due testi cecoviani che hanno segnato le tappe fondanti del suo percorso registico: Tre sorelle e Il gabbiano. Quest’ultimo è stato riscritto dall’attrice e drammaturga Livia Rossi, che lo rilegge alla luce della storia recente mettendolo in dialogo con gli scritti di Anna Politkovskaja e Svetlana Aleksjievič, entrambe profondamente coinvolte nella narrazione della guerra, e con l’Evgenij Onegin di Puškin, opera che segna l’origine della grande letteratura russa.
“Questo dittico apre una nuova fase di lavoro nel campo pedagogico”, spiega Rifici. “È da intendersi come apertura verso un modo altro di immaginare percorsi con giovani interpreti che non prevede la forma finita di uno spettacolo.
Ci siamo formati sulla grande letteratura russa, i suoi grandi autori sono da sempre territorio fertile nelle scuole di teatro.”
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dal 18 al 30 novembre
Manifatture Teatrali Milanesi
Bovary
da Madame Bovary di Gustave Flaubert
ideazione e regia Stefano Cordella
drammaturgia Elena C. Patacchini
con Pietro De Pascalis e Anahì Traversi
Dopo Le notti bianche, Stefano Cordella ed Elena Patacchini portano in scena un altro amore inquieto e struggente. Bovary è una anti-eroina ribelle e decadente che non vuole accontentarsi di una vita borghese, non accetta la mediocrità da cui è circondata. Vive intensamente il conflitto tra le infinite sfumature dell’ideale e la delusione del reale. Soffre nel vedere le sue aspettative tradite, è inquieta in ogni ambito della sua vita. Nel matrimonio, nel lavoro, nelle relazioni. La sua esistenza è un continuo "trasloco" da uno spazio del desiderio all'altro. La felicità sembra essere lì, a un passo, che quasi si può toccare. Ma non è mai abbastanza.
Lo spettacolo si concentra sulla relazione tra Emma e Charles Bovary. Sono scene di un matrimonio, brevi squarci sul loro amore sempre in discussione, sempre alla prova. L'idea è quella di raccontare questo spazio instabile, sempre in trasformazione, che sfuma non appena sembra aver raggiunto una forma. È affamata di esperienze Bovary, fatica a godere profondamente di quello che ha, sempre pronta a "consumare" qualcosa di nuovo, anche a costo di consumare sé stessa.
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dal 2 al 5 dicembre
Teatro Stabile di Genova, CMC/Nidodiragno con la collaborazione del Teatro della Juta
drammaturgia e regia Laura Angiulli
con Alessandra D'Elia, Caterina Pontrandolfo, Valentina Martiniello, Paolo Aguzzi, Andrea Palladino
Affacciarsi al mondo eschileo è un'esperienza trascinante e la consultazione delle traduzioni dei grandi maestri attesta la duttilità della materia, offrendo soluzioni spesso tanto diversificate da aprire ogni volta versanti poetici di sorprendente impatto.
Porrò al centro dell'opera la voce collettiva del coro affidata a due figure femminili in inconsueta interpretazione, perché in Coefore il ruolo tendenzialmente pacificatore affidato al coro "nel suo perbenismo" (come l’ha definito Guido Paduano) si fa qui invece di incitamento al compimento della vendetta, con espressioni di ferocia assolutamente in tono con quella che stringe gli animi dei due fratelli.
Laura Angiulli
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dal 6 all’11 novembre
LAC Lugano Arte e Cultura, Manifatture Teatrali Milanesi, Teatro Due
partner di produzione Gruppo Ospedaliero Moncucco – Clinica Moncucco e Clinica Santa Chiara
Dittico della bufera
Tre sorelle / Il gabbiano
a cura di Carmelo Rifici
con Giacomo Albites Coen, Alessandro Bandini, Matilde Bernardi, Catherine Bertoni De Laet, Silvia Di Cesare, Daniele Di Pietro, Ion Donà, Ugo Fiore, Mauro Lamantia, Sara Mafodda, Marta Malvestiti, Alberto Marcello, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Davide Pascarella, Benedetto Patruno, Alberto Pirazzini, Roberta Ricciardi, Edoardo Sabato, Jacopo Squizzato, Emilia Tiburzi
6 e 7 novembre Tre sorelle
8 e 9 novembre Dittico della bufera: Tre sorelle / Il gabbiano
10 e 11 novembre Il gabbiano
Carmelo Rifici torna a indagare due testi cecoviani che hanno segnato le tappe fondanti del suo percorso registico: Tre sorelle e Il gabbiano. Quest’ultimo è stato riscritto dall’attrice e drammaturga Livia Rossi, che lo rilegge alla luce della storia recente mettendolo in dialogo con gli scritti di Anna Politkovskaja e Svetlana Aleksjievič, entrambe profondamente coinvolte nella narrazione della guerra, e con l’Evgenij Onegin di Puškin, opera che segna l’origine della grande letteratura russa.
“Questo dittico apre una nuova fase di lavoro nel campo pedagogico”, spiega Rifici. “È da intendersi come apertura verso un modo altro di immaginare percorsi con giovani interpreti che non prevede la forma finita di uno spettacolo.
Ci siamo formati sulla grande letteratura russa, i suoi grandi autori sono da sempre territorio fertile nelle scuole di teatro.”
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dal 18 al 30 novembre
Manifatture Teatrali Milanesi
Bovary
da Madame Bovary di Gustave Flaubert
ideazione e regia Stefano Cordella
drammaturgia Elena C. Patacchini
con Pietro De Pascalis e Anahì Traversi
Dopo Le notti bianche, Stefano Cordella ed Elena Patacchini portano in scena un altro amore inquieto e struggente. Bovary è una anti-eroina ribelle e decadente che non vuole accontentarsi di una vita borghese, non accetta la mediocrità da cui è circondata. Vive intensamente il conflitto tra le infinite sfumature dell’ideale e la delusione del reale. Soffre nel vedere le sue aspettative tradite, è inquieta in ogni ambito della sua vita. Nel matrimonio, nel lavoro, nelle relazioni. La sua esistenza è un continuo "trasloco" da uno spazio del desiderio all'altro. La felicità sembra essere lì, a un passo, che quasi si può toccare. Ma non è mai abbastanza.
Lo spettacolo si concentra sulla relazione tra Emma e Charles Bovary. Sono scene di un matrimonio, brevi squarci sul loro amore sempre in discussione, sempre alla prova. L'idea è quella di raccontare questo spazio instabile, sempre in trasformazione, che sfuma non appena sembra aver raggiunto una forma. È affamata di esperienze Bovary, fatica a godere profondamente di quello che ha, sempre pronta a "consumare" qualcosa di nuovo, anche a costo di consumare sé stessa.
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dal 2 al 5 dicembre
Teatro Stabile di Genova, CMC/Nidodiragno con la collaborazione del Teatro della Juta
Ugo Dighero ne
Lu santo Jullare Francesco
di Dario Fo
adattamento e regia Giorgio Gallione
Nel 2026 ricorrono l’anniversario della nascita e i dieci anni dalla scomparsa di Dario Fo. Impossibile non celebrarne lo straordinario percorso teatrale, innovatore e di impegno politico e sociale.
Lu santo Jullare Francesco è una fabulazione sulla vita del santo di Assisi che riprende nel virtuosistico e teatralissimo linguaggio del grammelot gli stili e le forme del narrare del mitico Mistero Buffo dell’autore Premio Nobel. Lavorando su leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi anni, Fo costruisce una narrazione potente, giocosa e certamente non agiografica del “Giullare di Dio”, come Francesco amava definirsi all’epoca, proprio negli anni in cui i “joculatores” erano perseguitati e banditi, per editto dell’imperatore, in quanto osceni e volgari buffoni. A dare voce a questa viaggio funambolico, spirituale e civile sarà Ugo Dighero, attore mattatore, già interprete per anni di Mistero Buffo, su benedizione e spinta dello stesso Fo, artista di grande talento e sensibilità, perfetto istrione e giullare dell’oggi.
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dal 10 al 21 dicembre
Compagnia Corrado d’Elia
Il piccolo principe
liberamente ispirato a Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry
drammaturgia e regia Corrado d’Elia
con Chiara Salvucci
Il piccolo principe torna a parlare al nostro cuore in una veste completamente nuova, attuale, capace di riflettere i temi e le sfide del nostro tempo. Una riscrittura del celebre racconto di Antoine de Saint-Exupéry in dialogo tra passato e presente, tra la poesia universale dell’opera originale e le complessità del mondo contemporaneo.
Questa nuova versione de Il piccolo principe si propone di unire la profondità dell’originale con un linguaggio e un immaginario vicini alla sensibilità di oggi. Lo spettacolo attraversa temi come la solitudine urbana, il valore delle connessioni autentiche, la responsabilità verso il nostro pianeta e la riscoperta di ciò che ci rende umani, in un’epoca in cui tutto sembra correre troppo velocemente.
Sul palco, la poesia del racconto prende vita in una narrazione che alterna leggerezza e profondità, magia e riflessione. Questa riscrittura è un omaggio a Saint-Exupéry e, insieme, una sfida a guardare oltre, a immaginare come il suo messaggio universale possa continuare a risuonare nelle vite di chi vive oggi. È un invito a tornare a essere bambini, non per sfuggire al mondo, ma per riscoprirne la meraviglia e il senso più autentico.
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dal 13 al 18 gennaio
Comteatro
La cagnotte
di Eugène Labiche
con Enrico Ballardini, Umberto Banti, Carola Boschetti, Cinzia Brogliato, Antonio Brugnano, Michele Clementelli, Massimiliano Zatta
regia Claudio Orlandini
La posta in gioco è… il gioco stesso!
Un pretesto, giusto per partire. Un pretesto per partire, partire per Parigi. Parigi, la capitale. I monumenti, i ristoranti, cose da vedere persone da incontrare.
Una cassa comune piena zeppa di soldi sogni e desideri. Io vorrei del tartufo, io vorrei vedere le stelle, io vorrei un amore anche piccolo ma un amore solo per me.
La cagnotte è presto raccontata. Mettete insieme una combriccola di borghesi che si annoiano a morte, e il gioco è fatto. L’unica cosa che conta è divertirsi, litigare per divertirsi, viaggiare per divertirsi, divertirsi per non morire.
In scena gli attori si tuffano dentro le maschere dei personaggi per lasciarcene scorgere un tratto, e poi subito via, di nuovo nella musica del quotidiano. I clown sono dietro l’angolo, basterebbe un momento di più per vederne i contorni ma se ne è già andato, si è già trasformato in un nuovo gioco.
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dal 27 gennaio all’8 febbraio
Manifatture Teatrali Milanesi
Il giorno della civetta
di Leonardo Sciascia
adattamento Filippo Renda
con Gaetano Callegaro e un attore in definizione
regia Antonio Syxty
Questo adattamento de Il giorno della civetta non si limita a trasporre il romanzo, ma lo smonta e lo riorganizza secondo una partitura teatrale fortemente dialettica che mette in tensione Nord e Sud, verità e menzogna, parola scritta e voce orale, ideologia e disperazione.
L’autore usa archetipi come l’Uomo del Nord e l’Uomo del Sud per rappresentare funzioni simboliche, non personaggi realistici. Gli oggetti scenici dotati di voce creano un metateatro che commenta il contesto storico e ideologico.
Ogni scena è autonoma e si concentra su temi come l’omertà e la menzogna, seguendo una struttura accumulativa. La fedeltà al testo di Sciascia serve a farlo parlare in scena, mantenendo un distacco dai personaggi per rafforzare l’effetto critico e anti-espressivo.
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dal 10 al 12 febbraio
dal 7 al 10 maggio
Rara Produzione
Edipo re
di Sofocle
traduzione in versi di Marco Rampoldi, Claudio Moneta e Nino Formicola
liberamente ispirata alla traduzione di Ettore Romagnoli
con Claudio Moneta, Alberto Mancioppi, Pino Pirovano, Roberta Petrozzi, Arcangelo Deleo
e con la partecipazione di Nino Formicola
musica dal vivo Matteo Faravelli, Simone Mauro Ghilardi, Michele Macrì, Luca Corbani, Matteo Rampoldi
regia Marco Rampoldi
Una lettura rigorosa e moderna di uno dei più importanti testi di tutti i tempi.
Una nuova traduzione in versi che, ispirandosi alla storica versione di Romagnoli, si libera di tutti gli arcaismi e diventa facilmente comprensibile, recuperandone però il ritmo e la musicalità per rispettare appieno l’essenza tragica.
La compagnia di attori diviene coro, in un gioco quasi metateatrale, riuscendo a far risaltare il senso più profondo del testo grazie a scelte drammaturgiche che riducono all’osso le riflessioni per renderle immediate ed evidenti.
I passi più significativi del capolavoro di Stravinsky, liberamente ispirato all’opera di Sofocle, sono qui riletti da un quintetto rock ad accompagnare e interagire con la parola.
Una delle voci più amate, soprattutto dai giovani, del panorama italiano torna al lavoro sull’endecasillabo che da sempre ha rappresentato un’importante base per lavori anche assolutamente differenti, insieme al sodale regista e a una affiatatissima, e sorprendente, compagnia.
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dal 24 febbraio al 15 marzo
Manifatture Teatrali Milanesi
Gli uccelli
da Aristofane
drammaturgia e regia Filippo Renda
cast in definizione
Gli uccelli è una commedia che reimmagina il desiderio di evasione come gesto politico e poetico: un viaggio attraverso cieli immaginari e utopie ribelli, alla ricerca di un altrove possibile.
Lo spettacolo dischiude, con leggerezza solo apparente, una riflessione su potere, desiderio e immaginazione come strumenti di reinvenzione del reale. Una favola contemporanea e visionaria che mette in discussione ciò che crediamo naturale.
Gli uccelli si inscrive nel solco del lavoro avviato con Baccanti. Il regno del dio che danza, ma spinge più in là il dispositivo. Se Baccanti incarnava la crisi del dominio maschile attraverso l’irruzione dell’estasi dionisiaca, Gli uccelli esplora un’altra forma di sabotaggio: quello che si compie dall’interno, che accompagna il desiderio di dominio fino a farlo collassare su se stesso.
Il teatro, in questa visione, non è né utopia né denuncia. È un campo intermedio, dove ciò che è reale e ciò che è immaginato si compenetrano senza soluzione di continuità. Dove ciò che crediamo naturale può rivelarsi costruito. E dove ciò che riteniamo impossibile può, semplicemente, accadere.
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dal 20 al 22 marzo
Compagnia Teatro Binario 7
Inadeguato
di Cinzia Spanò e Nicola Stravalaci
con Nicola Stravalaci
coreografia Chiara Ameglio
regia Cinzia Spanò
Dal primo giorno di scuola alle prime esperienze di lavoro. Dal rapporto con la propria fisicità a quello complicato con “il divino”, passando per la relazione con il resto del mondo.
Quante volte nella vita ci siamo sentiti inadeguati rispetto a qualcosa o rispetto a qualcuno? Chissà se un attore prova lo stesso sentimento? Chissà se sotto la maschera del personaggio, giù dal palcoscenico, terminati gli applausi, anche gli attori fanno i conti con le proprie paure, le ansie, le aspettative e cedono arrendevolmente anch’essi alla sensazione di inadeguatezza.
Uno spettacolo che inizia dalla fine per raccontare quello che sarebbe stato se solo il sentirsi inappropriato non avesse avuto la meglio sul protagonista proprio al “chi è di scena”.
Uno spettacolo tragicomico dedicato a tutti quelli che hanno fatto dell’inadeguatezza uno stile di vita.
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dal 26 al 29 marzo
Compagnia Teatro Binario 7 in collaborazione con PianoinBilico
La casa degli spiriti
di Isabel Allende
adattamento e regia Corrado Accordino
con Silvia Giulia Mendola
voce dal vivo Linda Messerklinger
La casa degli spiriti è un romanzo matriarcale. Le tre donne che rappresentano le diverse generazioni della famiglia sono complesse, complete e diversissime tra loro. Clara, la chiaroveggente, la figlia Blanca, l’artista, e Alba, che vive la rivoluzione. Accanto a loro molti altri personaggi femminili: nessuna di loro si presenta come un’eroina, tutte cercano di fare quello che trovano giusto.
Ed è proprio da un punto di vista femminile che prende avvio la narrazione in questo monologo, interpretato da una donna che, attraverso gli occhi e le voci di altre donne, racconta la storia di una famiglia.
A dar voce al monologo è Alba, che poi si calerà nelle vesti di tutte le donne che, una generazione dietro l’altra, le hanno consentito di essere quello che è ora. La loro storia, circolare ed ereditaria, è un misto di spiritismo, realtà e finzione, amori e crudeltà, carità e follia.
“A mia madre, a mia nonna e alle altre straordinarie donne di questa storia.” È la dedica che apre il romanzo di Isabel Allende.
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dal 22 giugno al 4 luglio
Manifatture Teatrali Milanesi
Enrico IV: Fino a sparire
testo e regia Davide del Grosso
con Pietro De Pascalis e Marco Oliva
Enrico IV è un'opera teatrale ispirata alla figura storica di Enrico IV, re di Germania e di Sicilia. La commedia affronta temi come l'identità, la follia e la realtà attraverso la storia di un uomo che, dopo un incidente, si convince di essere il re Enrico IV e si comporta come tale. È un testo molto interessante e profondo, che mette in discussione la percezione della realtà e la natura dell'identità.
Da subito abbiamo desiderato non mettere in scena la drammaturgia di Pirandello così com’è, né fare un’operazione filologica o didattica, ma cercare di scalfirne la struttura per entrare nel suo essenziale. Rubare il seme, si potrebbe dire, e portarlo in una scrittura e in un mondo più contemporanei.
Abbiamo così riflettuto in gruppo, abbiamo iniziato a scrivere un testo originale che però contenesse pure le parole di quello originale e ci siamo messi in una modalità di prova laboratoriale, per trovare ponti tra noi ed Enrico IV, tra le nostre biografie, la scrittura originale e quella del testo che Pirandello ci ha consegnato.
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LA CAVALLERIZZA
dal 14 al 19 ottobre
Qui e Ora, Manifatture Teatrali Milanesi, LAC Lugano Arte e Cultura
Fear no more
di Francesca Sangalli
con Leda Kreider, Maria Laura Palmeri, Matthieu Pastore
regia Simona Gonella
Nello spettacolo si intrecciano parole di Virginia Woolf, riscritture, frammenti poetici, immagini evocative. E, sopra ogni cosa, resta l’eco di un verso, ripetuto come un mantra, come un presagio: “Fear no more the heat o’ the sun / Nor the furious winter’s rages”. Il verso, tratto dal Cymbeline di Shakespeare, viene ripetuto da Clarissa e Septimus per suggerire che nulla è da temere, neppure la stessa morte, inevitabile, e (forse) da abbracciare come un riparo estremo dalle difficoltà della vita.
Perché la paura stessa, forse, è l’unica cosa da cui possiamo davvero liberarci.
In Fear no more ho cercato ripercorre la connessione tra chi scrive oggi (l’autrice del testo, la regista), e i pensieri emersi dai diari di Virginia, dalle sue opere, dalle sue idee. Mi sono chiesta come raccontare cosa accade nella mente di un’autrice mentre l’idea si forma e prende vita. Qual è l’alchimia del pensiero dal suo stato embrionale alla parola scritta? Fear no more è un’indagine su questo processo, un dialogo tra epoche, tra generazioni di donne mosse da impulsi anticonvenzionali magari artistici, e lacerate dagli interrogativi esistenziali.
Francesca Sangalli
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dal 13 al 16 novembre
Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Spericolata Quinta
Gianna Coletti in
Almenopausa
di Valeria Cavalli e Gianna Coletti
regia Renzo Alessandri
Almenopausa è uno spettacolo ritmico, parlato e cantato, pieno di musica. Fortemente consigliato. Anche a un pubblico maschile.
Un monologo divertente e provocatorio per sdrammatizzare la paura di invecchiare. Protagonista è una donna che, tra ironia e riflessione, si racconta in due momenti cruciali della sua vita. All'inizio la vediamo cinquantenne che, alle prese con i primi segni del cambiamento, si scontra con paure e stereotipi che cercano di ingabbiarla, ma dentro di lei vive ancora la ragazza di sempre, piena di energia e voglia di vivere. Dieci anni dopo, la ritroviamo più forte e consapevole: una sessantenne che ha imparato a prendersi cura di sé e a vivere la vita con leggerezza e libertà.
Uno spettacolo dissacrante sul tabù della menopausa, su come godersi la vita da boomer e amarsi un po’ di più.
Un inno alla bellezza di ogni età.
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dal 17 al 22 febbraio
Associazione Wow
Due partite
di Cristina Comencini
regia e interpretazione Cecilia Broggini, Ancilla Oggioni, Beatrice Beltrani, Sabra Del Mare
In due epoche differenti, lo spettacolo racconta l'universo femminile visto attraverso gli occhi di quattro donne (Claudia, Gabriella, Sofia e Beatrice) che negli anni Sessanta si incontrano ogni giovedì pomeriggio per giocare a carte e raccontarsi i loro problemi e le loro paure. Trent'anni dopo le loro figlie (Rossana, Sara, Giulia, Cecilia) si riuniscono dopo la morte di Beatrice che si suicida perché affermava di essere sola. Nonostante la modernità e l'emancipazione, le paure e le angosce dell'essere donna non sono differenti rispetto a trent'anni prima.
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dal 12 al 15 marzo
Atto Due
Molto dolore per nulla
di e con Luisa Borini
con il sostegno di ZUT! e C.U.R.A Centro Umbro Residenze Artistiche e Strabismi
Spettacolo vincitore In-Box 2024/25
Molto dolore per nulla è il racconto dei miei troppi amori troppo amati, intrecciato a storie di persone che negli anni ho incontrato, ascoltato, conosciuto, consolato. È la storia di quando ci si sveglia, di quando si devono aprire gli occhi per salvarsi e ascoltare finalmente il vuoto di cui si ha così terrore, scoprendo di quanta ricchezza è pieno.
Molto dolore per nulla è il racconto di un dolore attraversato, da perdonarsi e persino da ringraziare perché è anche merito suo se si può guardare con un sorriso tenero e divertito a ciò che siamo stati e che siamo, e tutto questo non è nulla.
Luisa Borini
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dal 24 al 29 marzo
Rara produzione
Rappresentazione della croce
di Giovanni Raboni
letture Monica Mantegazza, Luca Bottale, Alberto Mancioppi, Lucia Marinsalta, Amerigo Cornacchione, Arcangelo Deleo, Rufin Doh, Emmanuel Galli, Matteo Pisu, Daniele Sormani, Pietro Bombardelli. Percussioni Emanuele Cavalli
regia Marco Rampoldi
Giovanni Raboni ripercorre in forma poetica il racconto della vita e della morte di Cristo. Lui, il Protagonista, è assente, o, almeno, non si vede; a parlare sono gli altri, i comprimari, i testimoni, quelli che c’erano ma che soltanto dopo, a cose fatte, a prodigio o delitto consumato, acquistano una consapevolezza innocentemente o colposamente frammentaria degli eventi che li hanno sfiorati, dell’evidenza e del mistero di cui sono stati spettatori. Ciò che si rappresenta non è tanto, insomma, la Passione, quanto lo stupore, l’incredulità, l’incomprensione, l’avversione, l’indifferenza, lo sgomento, il raccapriccio, l’angoscia e, d’altra parte, le improvvise, folgoranti certezze del “pubblico” della Passione, inaccessibili alla ragione, come ancora, dopo duemila anni, le nostre.
Marco Rampoldi porta in scena il poema in modo asciutto, minimale, essenziale, per dare la maggior forza possibile alla potenza del linguaggio e della poesia.
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dal 5 al 10 maggio
Manifatture Teatrali Milanesi
Labirinto
Due padri, due figli
di Chiara Arrigoni
con Gaetano Callegaro e Arturo Di Tullio
regia Alberto Oliva
Ispirato al racconto autobiografico di un padre che si trova a confrontarsi con la diagnosi di schizofrenia del proprio figlio, Labirinto è un viaggio nella storia di due fratelli che si scontrano con il mistero della paternità, della discendenza,
della responsabilità dei genitori, dell’imprevedibilità dei figli, delle radici familiari come forza impercettibile e potente, della malattia mentale e del tentativo di trovarne una ragione, o almeno un senso.
Come una specie di racconto mitologico, i due padri sono anche degli archetipi, entriamo con loro nello spazio pieno di ritualità e tabù di una famiglia universale che si confronta con le sue radici e il suo futuro: c’è qualcosa di sottile, misterioso, ma presente, che scorre nel destino di una famiglia intera, e il compito di chi eredita tutto ciò è quello di districare i fili e disegnare un nuovo orizzonte futuro.
Attraverso un dialogo tra due padri - interpretati in scena da Gaetano Callegaro e Arturo di Tullio - entriamo in un delicato processo di rifiuto, accettazione, comprensione, ma anche di messa in discussione di sé e del mondo in cui viviamo.
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dall’8 al 13 giugno
Compagnia Corrado d’Elia
Medusa
regia e interpretazione Chiara Salvucci
Medusa non è solo un mito. È una ferita ancora aperta.
È uno specchio che riflette il nostro sguardo: quello che evita, condanna, uccide.
È un pensiero che pietrifica quando non si ha il coraggio di attraversarlo.
Dopo il successo di Circe, Chiara Salvucci torna a confrontarsi con il mito per restituire voce e corpo a Medusa, in un racconto che attraversa la bellezza punita, la violenza taciuta, il potere negato e infine riconquistato. Non più creatura mitologica, ma donna, carne, voce, sguardo. Testimone di una ferita collettiva ancora aperta.
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TEATRO LEONARDO
dal 23 ottobre al 2 novembre
Compagnia Corrado d’Elia
Macbeth, Inferno
da William Shakespeare
progetto, adattamento e regia Corrado d'Elia
con Corrado d'Elia, Chiara Salvucci, Marco Brambilla, cast in definizione
Un viaggio infernale, terrificante e perfetto. Uno spettacolo che toglie il fiato e che ci catapulta senza ritorno dentro la parte più oscura dei nostri desideri.
Tutto parte dal niente. Il nero assoluto. Il buio pesto della colpa e della notte infernale che sembra non potersi dileguare. Poi il destino chiama tre volte con voci suadenti di vittoria e i tre “salve” illuminano strade di seduzione che spalancano un futuro di potenza e di gloria.
Solo l'ambizione, avvolta su se stessa, può illudersi di diradare una nebbia che non ammette intrusioni. Sarà proprio la Lady, orgogliosa sacerdotessa del male assoluto, ad avviare il rito sacrificale per consacrarsi ad una eternità senza fine. A trovare il coraggio per il sacrificio estremo, l'uccisione dell'unico brandello d'amore, l'unica umana resistenza alle potenze eterne del male che già la chiamano regina.
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ottobre – date in definizione- fuori abbonamento
Manifatture Teatrali Milanesi
Cosa sono i sogni
Storie senza frontiere
a cura di Debora Virello
in collaborazione con Medici Senza Frontiere
“Cosa sono i sogni?” È la domanda che alcuni bambini di un villaggio rurale della Tanzania hanno fatto ad un’operatrice di Medici Senza Frontiere che discuteva di sogni e desideri. Da quella domanda è nato il libro Storie senza frontiere di Gigliola Alvisi (edizione Piemme) che diventerà uno spettacolo teatrale con la regia di Debora Virello intrecciando testimonianze dirette degli operatori umanitari di Medici Senza Frontiere con il lavoro interpretativo di un cast misto di attori professionisti e neo‑diplomati di Grock Scuola di teatro. Con la partecipazione di Medici senza Frontiere, lo spettacolo è incluso nella programmazione ufficiale di Milano è Viva nei Quartieri e sarà presentato nel mese di ottobre al Teatro Leonardo e al Teatro Puntozero Beccaria.
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dal 12 al 16 novembre
Il Giardino delle Ore
Molto rumore per nulla
di William Shakespeare
con Salvatore Aronica, Antonio Brugnano, Maria Canal, Matteo Castagna, Giacomo De Capitani, Tomas Leardini, Ilaria Marchianò, Fabrizio Martorelli, Carlo Merico, Dario Merlini, Alessandra Mornata
regia Simone Severgnini
In una società idilliaca che si tiene lontana dal conflitto, irrompe un plotone di soldati di ritorno da una guerra fratricida che si ferma in città per riposare prima di tornare a casa, in Aragona. Questo è l’incipit che dà il via al perfetto meccanismo comico da cui i due protagonisti, che fanno del rinnegare l’amore la loro bandiera, vengono travolti.
Molto rumore per nulla è una delle opere di Shakespeare più divertenti e leggere, ambientata in Sicilia, e si concentra su temi come l’amore, l’inganno e la gelosia. La storia ruota attorno a due coppie e a un inganno che porta a situazioni comiche e fraintendimenti. Lo spettacolo è noto per il suo umorismo brillante, i dialoghi vivaci e le situazioni divertenti, che esplorano anche le complicazioni delle relazioni amorose.
Una tragicommedia in cui accade di tutto, dove i personaggi danzano fra la tragedia e la commedia fino all’ultima scena.
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dal 21 al 23 novembre
Officina Teatrale
Massimo Venturiello ne
La prima indagine di Montalbano
di Andrea Camilleri
regia Massimo Venturiello
e con Emanuele Buzi, mandolino e chitarra; Valdimiro Buzi, mandolino, mandola e chitarra
“L’idea di portare per la prima volta in teatro il commissario più famoso della narrativa contemporanea italiana è nata in seguito allo straordinario successo che hanno ottenuto gli audiolibri che io stesso ho avuto il privilegio di interpretare. La lingua inventata dal Maestro arriva nella sua interezza a chiunque, la parola diventa immagine ammaliante, la trama inchioda e non consente distrazione alcuna. Ho pertanto sentito la naturale esigenza di proseguire il percorso iniziato allestendo un reading teatrale su La prima indagine di Montalbano.”
Voce e musica si inseguono liberando la musicalità della prosa di Camilleri in un virtuosismo ritmico e vocale che rapisce e appassiona, restituendo concretezza ai colori, ai sapori e persino agli odori della Sicilia del commissario ormai parte dell’immaginario collettivo di un intero Paese.
Un racconto avvincente e brillante, che, con la struttura del giallo, tiene con il fiato sospeso fino all’esito conclusivo delle indagini, puntellando l’ascolto con l’ironia e la vivacità tipiche di Andrea Camilleri.
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dal 27 al 30 novembre
Lea Production
I Centouno in
Ci pensiamo domani
di Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli
con Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli, Francesca Anna Bellucci
regia Leonardo Buttaroni
Procrastinare è una delle azioni non motorie che più caratterizzano l’essere umano moderno. Si liquida spesso l’impegno gravoso con un laconico “ci pensiamo domani”, ma in questa storia Luca, Flavio ed Ezio si prendono addirittura un fine settimana intero per non pensare alle decisioni che saranno chiamati a prendere dal lunedì successivo. Come se la vita fosse una dieta che si fa fatica a iniziare sul serio.
Fuggiti in un paesino di montagna, chiusi in albergo a causa del maltempo, anziché svagarsi il trio si trova ostaggio degli umori variabili della giovane proprietaria della struttura. Complice anche il destino, che sembra inseguirli per tirare scherzi fino in cima alle montagne, i tre non riescono proprio a sfuggire alle loro responsabilità. In un susseguirsi di battute, colpi di scena e situazioni tragicomiche i protagonisti si trovano a riscoprire, insieme al pubblico, il bello di concedersi momenti di divertimento puro, accantonando stress e preoccupazioni, perché a volte è sano rimandare tutto a domani.
Lu santo Jullare Francesco
di Dario Fo
adattamento e regia Giorgio Gallione
Nel 2026 ricorrono l’anniversario della nascita e i dieci anni dalla scomparsa di Dario Fo. Impossibile non celebrarne lo straordinario percorso teatrale, innovatore e di impegno politico e sociale.
Lu santo Jullare Francesco è una fabulazione sulla vita del santo di Assisi che riprende nel virtuosistico e teatralissimo linguaggio del grammelot gli stili e le forme del narrare del mitico Mistero Buffo dell’autore Premio Nobel. Lavorando su leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi anni, Fo costruisce una narrazione potente, giocosa e certamente non agiografica del “Giullare di Dio”, come Francesco amava definirsi all’epoca, proprio negli anni in cui i “joculatores” erano perseguitati e banditi, per editto dell’imperatore, in quanto osceni e volgari buffoni. A dare voce a questa viaggio funambolico, spirituale e civile sarà Ugo Dighero, attore mattatore, già interprete per anni di Mistero Buffo, su benedizione e spinta dello stesso Fo, artista di grande talento e sensibilità, perfetto istrione e giullare dell’oggi.
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dal 10 al 21 dicembre
Compagnia Corrado d’Elia
Il piccolo principe
liberamente ispirato a Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry
drammaturgia e regia Corrado d’Elia
con Chiara Salvucci
Il piccolo principe torna a parlare al nostro cuore in una veste completamente nuova, attuale, capace di riflettere i temi e le sfide del nostro tempo. Una riscrittura del celebre racconto di Antoine de Saint-Exupéry in dialogo tra passato e presente, tra la poesia universale dell’opera originale e le complessità del mondo contemporaneo.
Questa nuova versione de Il piccolo principe si propone di unire la profondità dell’originale con un linguaggio e un immaginario vicini alla sensibilità di oggi. Lo spettacolo attraversa temi come la solitudine urbana, il valore delle connessioni autentiche, la responsabilità verso il nostro pianeta e la riscoperta di ciò che ci rende umani, in un’epoca in cui tutto sembra correre troppo velocemente.
Sul palco, la poesia del racconto prende vita in una narrazione che alterna leggerezza e profondità, magia e riflessione. Questa riscrittura è un omaggio a Saint-Exupéry e, insieme, una sfida a guardare oltre, a immaginare come il suo messaggio universale possa continuare a risuonare nelle vite di chi vive oggi. È un invito a tornare a essere bambini, non per sfuggire al mondo, ma per riscoprirne la meraviglia e il senso più autentico.
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dal 13 al 18 gennaio
Comteatro
La cagnotte
di Eugène Labiche
con Enrico Ballardini, Umberto Banti, Carola Boschetti, Cinzia Brogliato, Antonio Brugnano, Michele Clementelli, Massimiliano Zatta
regia Claudio Orlandini
La posta in gioco è… il gioco stesso!
Un pretesto, giusto per partire. Un pretesto per partire, partire per Parigi. Parigi, la capitale. I monumenti, i ristoranti, cose da vedere persone da incontrare.
Una cassa comune piena zeppa di soldi sogni e desideri. Io vorrei del tartufo, io vorrei vedere le stelle, io vorrei un amore anche piccolo ma un amore solo per me.
La cagnotte è presto raccontata. Mettete insieme una combriccola di borghesi che si annoiano a morte, e il gioco è fatto. L’unica cosa che conta è divertirsi, litigare per divertirsi, viaggiare per divertirsi, divertirsi per non morire.
In scena gli attori si tuffano dentro le maschere dei personaggi per lasciarcene scorgere un tratto, e poi subito via, di nuovo nella musica del quotidiano. I clown sono dietro l’angolo, basterebbe un momento di più per vederne i contorni ma se ne è già andato, si è già trasformato in un nuovo gioco.
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dal 27 gennaio all’8 febbraio
Manifatture Teatrali Milanesi
Il giorno della civetta
di Leonardo Sciascia
adattamento Filippo Renda
con Gaetano Callegaro e un attore in definizione
regia Antonio Syxty
Questo adattamento de Il giorno della civetta non si limita a trasporre il romanzo, ma lo smonta e lo riorganizza secondo una partitura teatrale fortemente dialettica che mette in tensione Nord e Sud, verità e menzogna, parola scritta e voce orale, ideologia e disperazione.
L’autore usa archetipi come l’Uomo del Nord e l’Uomo del Sud per rappresentare funzioni simboliche, non personaggi realistici. Gli oggetti scenici dotati di voce creano un metateatro che commenta il contesto storico e ideologico.
Ogni scena è autonoma e si concentra su temi come l’omertà e la menzogna, seguendo una struttura accumulativa. La fedeltà al testo di Sciascia serve a farlo parlare in scena, mantenendo un distacco dai personaggi per rafforzare l’effetto critico e anti-espressivo.
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dal 10 al 12 febbraio
dal 7 al 10 maggio
Rara Produzione
Edipo re
di Sofocle
traduzione in versi di Marco Rampoldi, Claudio Moneta e Nino Formicola
liberamente ispirata alla traduzione di Ettore Romagnoli
con Claudio Moneta, Alberto Mancioppi, Pino Pirovano, Roberta Petrozzi, Arcangelo Deleo
e con la partecipazione di Nino Formicola
musica dal vivo Matteo Faravelli, Simone Mauro Ghilardi, Michele Macrì, Luca Corbani, Matteo Rampoldi
regia Marco Rampoldi
Una lettura rigorosa e moderna di uno dei più importanti testi di tutti i tempi.
Una nuova traduzione in versi che, ispirandosi alla storica versione di Romagnoli, si libera di tutti gli arcaismi e diventa facilmente comprensibile, recuperandone però il ritmo e la musicalità per rispettare appieno l’essenza tragica.
La compagnia di attori diviene coro, in un gioco quasi metateatrale, riuscendo a far risaltare il senso più profondo del testo grazie a scelte drammaturgiche che riducono all’osso le riflessioni per renderle immediate ed evidenti.
I passi più significativi del capolavoro di Stravinsky, liberamente ispirato all’opera di Sofocle, sono qui riletti da un quintetto rock ad accompagnare e interagire con la parola.
Una delle voci più amate, soprattutto dai giovani, del panorama italiano torna al lavoro sull’endecasillabo che da sempre ha rappresentato un’importante base per lavori anche assolutamente differenti, insieme al sodale regista e a una affiatatissima, e sorprendente, compagnia.
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dal 24 febbraio al 15 marzo
Manifatture Teatrali Milanesi
Gli uccelli
da Aristofane
drammaturgia e regia Filippo Renda
cast in definizione
Gli uccelli è una commedia che reimmagina il desiderio di evasione come gesto politico e poetico: un viaggio attraverso cieli immaginari e utopie ribelli, alla ricerca di un altrove possibile.
Lo spettacolo dischiude, con leggerezza solo apparente, una riflessione su potere, desiderio e immaginazione come strumenti di reinvenzione del reale. Una favola contemporanea e visionaria che mette in discussione ciò che crediamo naturale.
Gli uccelli si inscrive nel solco del lavoro avviato con Baccanti. Il regno del dio che danza, ma spinge più in là il dispositivo. Se Baccanti incarnava la crisi del dominio maschile attraverso l’irruzione dell’estasi dionisiaca, Gli uccelli esplora un’altra forma di sabotaggio: quello che si compie dall’interno, che accompagna il desiderio di dominio fino a farlo collassare su se stesso.
Il teatro, in questa visione, non è né utopia né denuncia. È un campo intermedio, dove ciò che è reale e ciò che è immaginato si compenetrano senza soluzione di continuità. Dove ciò che crediamo naturale può rivelarsi costruito. E dove ciò che riteniamo impossibile può, semplicemente, accadere.
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dal 20 al 22 marzo
Compagnia Teatro Binario 7
Inadeguato
di Cinzia Spanò e Nicola Stravalaci
con Nicola Stravalaci
coreografia Chiara Ameglio
regia Cinzia Spanò
Dal primo giorno di scuola alle prime esperienze di lavoro. Dal rapporto con la propria fisicità a quello complicato con “il divino”, passando per la relazione con il resto del mondo.
Quante volte nella vita ci siamo sentiti inadeguati rispetto a qualcosa o rispetto a qualcuno? Chissà se un attore prova lo stesso sentimento? Chissà se sotto la maschera del personaggio, giù dal palcoscenico, terminati gli applausi, anche gli attori fanno i conti con le proprie paure, le ansie, le aspettative e cedono arrendevolmente anch’essi alla sensazione di inadeguatezza.
Uno spettacolo che inizia dalla fine per raccontare quello che sarebbe stato se solo il sentirsi inappropriato non avesse avuto la meglio sul protagonista proprio al “chi è di scena”.
Uno spettacolo tragicomico dedicato a tutti quelli che hanno fatto dell’inadeguatezza uno stile di vita.
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dal 26 al 29 marzo
Compagnia Teatro Binario 7 in collaborazione con PianoinBilico
La casa degli spiriti
di Isabel Allende
adattamento e regia Corrado Accordino
con Silvia Giulia Mendola
voce dal vivo Linda Messerklinger
La casa degli spiriti è un romanzo matriarcale. Le tre donne che rappresentano le diverse generazioni della famiglia sono complesse, complete e diversissime tra loro. Clara, la chiaroveggente, la figlia Blanca, l’artista, e Alba, che vive la rivoluzione. Accanto a loro molti altri personaggi femminili: nessuna di loro si presenta come un’eroina, tutte cercano di fare quello che trovano giusto.
Ed è proprio da un punto di vista femminile che prende avvio la narrazione in questo monologo, interpretato da una donna che, attraverso gli occhi e le voci di altre donne, racconta la storia di una famiglia.
A dar voce al monologo è Alba, che poi si calerà nelle vesti di tutte le donne che, una generazione dietro l’altra, le hanno consentito di essere quello che è ora. La loro storia, circolare ed ereditaria, è un misto di spiritismo, realtà e finzione, amori e crudeltà, carità e follia.
“A mia madre, a mia nonna e alle altre straordinarie donne di questa storia.” È la dedica che apre il romanzo di Isabel Allende.
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dal 22 giugno al 4 luglio
Manifatture Teatrali Milanesi
Enrico IV: Fino a sparire
testo e regia Davide del Grosso
con Pietro De Pascalis e Marco Oliva
Enrico IV è un'opera teatrale ispirata alla figura storica di Enrico IV, re di Germania e di Sicilia. La commedia affronta temi come l'identità, la follia e la realtà attraverso la storia di un uomo che, dopo un incidente, si convince di essere il re Enrico IV e si comporta come tale. È un testo molto interessante e profondo, che mette in discussione la percezione della realtà e la natura dell'identità.
Da subito abbiamo desiderato non mettere in scena la drammaturgia di Pirandello così com’è, né fare un’operazione filologica o didattica, ma cercare di scalfirne la struttura per entrare nel suo essenziale. Rubare il seme, si potrebbe dire, e portarlo in una scrittura e in un mondo più contemporanei.
Abbiamo così riflettuto in gruppo, abbiamo iniziato a scrivere un testo originale che però contenesse pure le parole di quello originale e ci siamo messi in una modalità di prova laboratoriale, per trovare ponti tra noi ed Enrico IV, tra le nostre biografie, la scrittura originale e quella del testo che Pirandello ci ha consegnato.
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LA CAVALLERIZZA
dal 14 al 19 ottobre
Qui e Ora, Manifatture Teatrali Milanesi, LAC Lugano Arte e Cultura
Fear no more
di Francesca Sangalli
con Leda Kreider, Maria Laura Palmeri, Matthieu Pastore
regia Simona Gonella
Nello spettacolo si intrecciano parole di Virginia Woolf, riscritture, frammenti poetici, immagini evocative. E, sopra ogni cosa, resta l’eco di un verso, ripetuto come un mantra, come un presagio: “Fear no more the heat o’ the sun / Nor the furious winter’s rages”. Il verso, tratto dal Cymbeline di Shakespeare, viene ripetuto da Clarissa e Septimus per suggerire che nulla è da temere, neppure la stessa morte, inevitabile, e (forse) da abbracciare come un riparo estremo dalle difficoltà della vita.
Perché la paura stessa, forse, è l’unica cosa da cui possiamo davvero liberarci.
In Fear no more ho cercato ripercorre la connessione tra chi scrive oggi (l’autrice del testo, la regista), e i pensieri emersi dai diari di Virginia, dalle sue opere, dalle sue idee. Mi sono chiesta come raccontare cosa accade nella mente di un’autrice mentre l’idea si forma e prende vita. Qual è l’alchimia del pensiero dal suo stato embrionale alla parola scritta? Fear no more è un’indagine su questo processo, un dialogo tra epoche, tra generazioni di donne mosse da impulsi anticonvenzionali magari artistici, e lacerate dagli interrogativi esistenziali.
Francesca Sangalli
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dal 13 al 16 novembre
Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Spericolata Quinta
Gianna Coletti in
Almenopausa
di Valeria Cavalli e Gianna Coletti
regia Renzo Alessandri
Almenopausa è uno spettacolo ritmico, parlato e cantato, pieno di musica. Fortemente consigliato. Anche a un pubblico maschile.
Un monologo divertente e provocatorio per sdrammatizzare la paura di invecchiare. Protagonista è una donna che, tra ironia e riflessione, si racconta in due momenti cruciali della sua vita. All'inizio la vediamo cinquantenne che, alle prese con i primi segni del cambiamento, si scontra con paure e stereotipi che cercano di ingabbiarla, ma dentro di lei vive ancora la ragazza di sempre, piena di energia e voglia di vivere. Dieci anni dopo, la ritroviamo più forte e consapevole: una sessantenne che ha imparato a prendersi cura di sé e a vivere la vita con leggerezza e libertà.
Uno spettacolo dissacrante sul tabù della menopausa, su come godersi la vita da boomer e amarsi un po’ di più.
Un inno alla bellezza di ogni età.
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dal 17 al 22 febbraio
Associazione Wow
Due partite
di Cristina Comencini
regia e interpretazione Cecilia Broggini, Ancilla Oggioni, Beatrice Beltrani, Sabra Del Mare
In due epoche differenti, lo spettacolo racconta l'universo femminile visto attraverso gli occhi di quattro donne (Claudia, Gabriella, Sofia e Beatrice) che negli anni Sessanta si incontrano ogni giovedì pomeriggio per giocare a carte e raccontarsi i loro problemi e le loro paure. Trent'anni dopo le loro figlie (Rossana, Sara, Giulia, Cecilia) si riuniscono dopo la morte di Beatrice che si suicida perché affermava di essere sola. Nonostante la modernità e l'emancipazione, le paure e le angosce dell'essere donna non sono differenti rispetto a trent'anni prima.
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dal 12 al 15 marzo
Atto Due
Molto dolore per nulla
di e con Luisa Borini
con il sostegno di ZUT! e C.U.R.A Centro Umbro Residenze Artistiche e Strabismi
Spettacolo vincitore In-Box 2024/25
Molto dolore per nulla è il racconto dei miei troppi amori troppo amati, intrecciato a storie di persone che negli anni ho incontrato, ascoltato, conosciuto, consolato. È la storia di quando ci si sveglia, di quando si devono aprire gli occhi per salvarsi e ascoltare finalmente il vuoto di cui si ha così terrore, scoprendo di quanta ricchezza è pieno.
Molto dolore per nulla è il racconto di un dolore attraversato, da perdonarsi e persino da ringraziare perché è anche merito suo se si può guardare con un sorriso tenero e divertito a ciò che siamo stati e che siamo, e tutto questo non è nulla.
Luisa Borini
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dal 24 al 29 marzo
Rara produzione
Rappresentazione della croce
di Giovanni Raboni
letture Monica Mantegazza, Luca Bottale, Alberto Mancioppi, Lucia Marinsalta, Amerigo Cornacchione, Arcangelo Deleo, Rufin Doh, Emmanuel Galli, Matteo Pisu, Daniele Sormani, Pietro Bombardelli. Percussioni Emanuele Cavalli
regia Marco Rampoldi
Giovanni Raboni ripercorre in forma poetica il racconto della vita e della morte di Cristo. Lui, il Protagonista, è assente, o, almeno, non si vede; a parlare sono gli altri, i comprimari, i testimoni, quelli che c’erano ma che soltanto dopo, a cose fatte, a prodigio o delitto consumato, acquistano una consapevolezza innocentemente o colposamente frammentaria degli eventi che li hanno sfiorati, dell’evidenza e del mistero di cui sono stati spettatori. Ciò che si rappresenta non è tanto, insomma, la Passione, quanto lo stupore, l’incredulità, l’incomprensione, l’avversione, l’indifferenza, lo sgomento, il raccapriccio, l’angoscia e, d’altra parte, le improvvise, folgoranti certezze del “pubblico” della Passione, inaccessibili alla ragione, come ancora, dopo duemila anni, le nostre.
Marco Rampoldi porta in scena il poema in modo asciutto, minimale, essenziale, per dare la maggior forza possibile alla potenza del linguaggio e della poesia.
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dal 5 al 10 maggio
Manifatture Teatrali Milanesi
Labirinto
Due padri, due figli
di Chiara Arrigoni
con Gaetano Callegaro e Arturo Di Tullio
regia Alberto Oliva
Ispirato al racconto autobiografico di un padre che si trova a confrontarsi con la diagnosi di schizofrenia del proprio figlio, Labirinto è un viaggio nella storia di due fratelli che si scontrano con il mistero della paternità, della discendenza,
della responsabilità dei genitori, dell’imprevedibilità dei figli, delle radici familiari come forza impercettibile e potente, della malattia mentale e del tentativo di trovarne una ragione, o almeno un senso.
Come una specie di racconto mitologico, i due padri sono anche degli archetipi, entriamo con loro nello spazio pieno di ritualità e tabù di una famiglia universale che si confronta con le sue radici e il suo futuro: c’è qualcosa di sottile, misterioso, ma presente, che scorre nel destino di una famiglia intera, e il compito di chi eredita tutto ciò è quello di districare i fili e disegnare un nuovo orizzonte futuro.
Attraverso un dialogo tra due padri - interpretati in scena da Gaetano Callegaro e Arturo di Tullio - entriamo in un delicato processo di rifiuto, accettazione, comprensione, ma anche di messa in discussione di sé e del mondo in cui viviamo.
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dall’8 al 13 giugno
Compagnia Corrado d’Elia
Medusa
regia e interpretazione Chiara Salvucci
Medusa non è solo un mito. È una ferita ancora aperta.
È uno specchio che riflette il nostro sguardo: quello che evita, condanna, uccide.
È un pensiero che pietrifica quando non si ha il coraggio di attraversarlo.
Dopo il successo di Circe, Chiara Salvucci torna a confrontarsi con il mito per restituire voce e corpo a Medusa, in un racconto che attraversa la bellezza punita, la violenza taciuta, il potere negato e infine riconquistato. Non più creatura mitologica, ma donna, carne, voce, sguardo. Testimone di una ferita collettiva ancora aperta.
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TEATRO LEONARDO
dal 23 ottobre al 2 novembre
Compagnia Corrado d’Elia
Macbeth, Inferno
da William Shakespeare
progetto, adattamento e regia Corrado d'Elia
con Corrado d'Elia, Chiara Salvucci, Marco Brambilla, cast in definizione
Un viaggio infernale, terrificante e perfetto. Uno spettacolo che toglie il fiato e che ci catapulta senza ritorno dentro la parte più oscura dei nostri desideri.
Tutto parte dal niente. Il nero assoluto. Il buio pesto della colpa e della notte infernale che sembra non potersi dileguare. Poi il destino chiama tre volte con voci suadenti di vittoria e i tre “salve” illuminano strade di seduzione che spalancano un futuro di potenza e di gloria.
Solo l'ambizione, avvolta su se stessa, può illudersi di diradare una nebbia che non ammette intrusioni. Sarà proprio la Lady, orgogliosa sacerdotessa del male assoluto, ad avviare il rito sacrificale per consacrarsi ad una eternità senza fine. A trovare il coraggio per il sacrificio estremo, l'uccisione dell'unico brandello d'amore, l'unica umana resistenza alle potenze eterne del male che già la chiamano regina.
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ottobre – date in definizione- fuori abbonamento
Manifatture Teatrali Milanesi
Cosa sono i sogni
Storie senza frontiere
a cura di Debora Virello
in collaborazione con Medici Senza Frontiere
“Cosa sono i sogni?” È la domanda che alcuni bambini di un villaggio rurale della Tanzania hanno fatto ad un’operatrice di Medici Senza Frontiere che discuteva di sogni e desideri. Da quella domanda è nato il libro Storie senza frontiere di Gigliola Alvisi (edizione Piemme) che diventerà uno spettacolo teatrale con la regia di Debora Virello intrecciando testimonianze dirette degli operatori umanitari di Medici Senza Frontiere con il lavoro interpretativo di un cast misto di attori professionisti e neo‑diplomati di Grock Scuola di teatro. Con la partecipazione di Medici senza Frontiere, lo spettacolo è incluso nella programmazione ufficiale di Milano è Viva nei Quartieri e sarà presentato nel mese di ottobre al Teatro Leonardo e al Teatro Puntozero Beccaria.
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dal 12 al 16 novembre
Il Giardino delle Ore
Molto rumore per nulla
di William Shakespeare
con Salvatore Aronica, Antonio Brugnano, Maria Canal, Matteo Castagna, Giacomo De Capitani, Tomas Leardini, Ilaria Marchianò, Fabrizio Martorelli, Carlo Merico, Dario Merlini, Alessandra Mornata
regia Simone Severgnini
In una società idilliaca che si tiene lontana dal conflitto, irrompe un plotone di soldati di ritorno da una guerra fratricida che si ferma in città per riposare prima di tornare a casa, in Aragona. Questo è l’incipit che dà il via al perfetto meccanismo comico da cui i due protagonisti, che fanno del rinnegare l’amore la loro bandiera, vengono travolti.
Molto rumore per nulla è una delle opere di Shakespeare più divertenti e leggere, ambientata in Sicilia, e si concentra su temi come l’amore, l’inganno e la gelosia. La storia ruota attorno a due coppie e a un inganno che porta a situazioni comiche e fraintendimenti. Lo spettacolo è noto per il suo umorismo brillante, i dialoghi vivaci e le situazioni divertenti, che esplorano anche le complicazioni delle relazioni amorose.
Una tragicommedia in cui accade di tutto, dove i personaggi danzano fra la tragedia e la commedia fino all’ultima scena.
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dal 21 al 23 novembre
Officina Teatrale
Massimo Venturiello ne
La prima indagine di Montalbano
di Andrea Camilleri
regia Massimo Venturiello
e con Emanuele Buzi, mandolino e chitarra; Valdimiro Buzi, mandolino, mandola e chitarra
“L’idea di portare per la prima volta in teatro il commissario più famoso della narrativa contemporanea italiana è nata in seguito allo straordinario successo che hanno ottenuto gli audiolibri che io stesso ho avuto il privilegio di interpretare. La lingua inventata dal Maestro arriva nella sua interezza a chiunque, la parola diventa immagine ammaliante, la trama inchioda e non consente distrazione alcuna. Ho pertanto sentito la naturale esigenza di proseguire il percorso iniziato allestendo un reading teatrale su La prima indagine di Montalbano.”
Voce e musica si inseguono liberando la musicalità della prosa di Camilleri in un virtuosismo ritmico e vocale che rapisce e appassiona, restituendo concretezza ai colori, ai sapori e persino agli odori della Sicilia del commissario ormai parte dell’immaginario collettivo di un intero Paese.
Un racconto avvincente e brillante, che, con la struttura del giallo, tiene con il fiato sospeso fino all’esito conclusivo delle indagini, puntellando l’ascolto con l’ironia e la vivacità tipiche di Andrea Camilleri.
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dal 27 al 30 novembre
Lea Production
I Centouno in
Ci pensiamo domani
di Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli
con Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli, Francesca Anna Bellucci
regia Leonardo Buttaroni
Procrastinare è una delle azioni non motorie che più caratterizzano l’essere umano moderno. Si liquida spesso l’impegno gravoso con un laconico “ci pensiamo domani”, ma in questa storia Luca, Flavio ed Ezio si prendono addirittura un fine settimana intero per non pensare alle decisioni che saranno chiamati a prendere dal lunedì successivo. Come se la vita fosse una dieta che si fa fatica a iniziare sul serio.
Fuggiti in un paesino di montagna, chiusi in albergo a causa del maltempo, anziché svagarsi il trio si trova ostaggio degli umori variabili della giovane proprietaria della struttura. Complice anche il destino, che sembra inseguirli per tirare scherzi fino in cima alle montagne, i tre non riescono proprio a sfuggire alle loro responsabilità. In un susseguirsi di battute, colpi di scena e situazioni tragicomiche i protagonisti si trovano a riscoprire, insieme al pubblico, il bello di concedersi momenti di divertimento puro, accantonando stress e preoccupazioni, perché a volte è sano rimandare tutto a domani.
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dal 12 al 14 dicembre
Manifatture Teatrali Milanesi
Odissea, errare è umano
di Valeria Cavalli
regia Claudio Intropido
cast in definizione
“Potendo si sarebbe fatto volentieri a meno di tutta questa mitologia” ha scritto Cesare Pavese nella prefazione dei Dialoghi con Leucò. Potendo ma non si può perché il mito è fonte inesauribile di simboli e di storie. Mito dunque è un modo di raccontare e un modo di pensare, ci porta dal lontano passato al nostro quotidiano presente e poiché il mito è fatto di un groviglio di racconti ci conduce inevitabilmente all’incontro con il teatro.
Odissea. Errare è umano accompagna il giovane pubblico ad accostarsi all’archetipo del romanzo di formazione in cui la parola “errare” ha un doppio significato: quello del vagare cercando la propria strada e quello della possibilità di sbagliare. Come sempre il nostro percorso artistico si discosta dalla filologia per avvicinarsi invece a un’interpretazione più contemporanea che, come succede in tutti i grandi classici, è già presente nell’opera stessa.
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20 e 21 dicembre
Area Zelig
The unconventional Christmas show
conduzione Davide Paniate
con Corinna Grandi, Francesco Migliazza, Eddi Mirabella, Alice Redini
e con Stefano Signoroni & The MC Band
Uno spettacolo natalizio, ma a modo nostro. Una serata di puro divertimento con comici e musicisti per anticipare la festa più bella dell’anno.
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dall’8 al 25 gennaio
Manifatture Teatrali Milanesi, Rara Produzione
Max Pisu in
Sinceramente bugiardi
di Alan Ayckbourn
e con Matteo Pisu, Valeria Lo Verso
e la partecipazione di Roberta Petrozzi
regia Marco Rampoldi
Dopo il successo di Pigiama per sei, Max Pisu e Marco Rampoldi tornano a una commedia degli equivoci tuffandosi negli anni ’60 di Alan Ayckbourn, epoca in cui i giovani sono in bilico fra la spensieratezza dei ritmi dei Beatles, la ribellione dei Rolling Stones e le prime prese di coscienza delle libertà femminili.
Max Pisu divide per la prima volta il palcoscenico con il figlio Matteo, coadiuvato dalla partner abituale Roberta Petrozzi con cui forma da anni un’affiatata coppia sulla scena, e da Valeria Lo Verso. Un’interpretazione che sorprenderà il pubblico con una nuova chiave spassosamente aspra e burbera. Bugie, equivoci e colpi di scena scandiscono questa storia che ruota attorno a una giovane coppia e, in particolare, alla ragazza. Coinvolta in una nuova relazione seria, vuole chiudere definitivamente il legame clandestino con un uomo più maturo.
Inevitabilmente, il perfetto gioco teatrale procede in un crescendo di equivoci e menzogne che si intrecciano via via costringendo i protagonisti a mentire progressivamente sempre di più, fino a culminare in un inatteso lieto fine.
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dal 30 gennaio al 1 febbraio
Area Zelig
Nessuna risata è straniera
con Tiberio Cosmin, Xuliano Dule, Natalia Vasilishina, Assane Diop
Quattro comici che non sono nati in Italia, ma che qui vivono e lavorano. E il loro lavoro è far ridere la gente:
Tiberio Cosmin (Romania), Xuliano Dule (Albania), Natalia Vasilishina (Russia) e Assane Diop (Senegal), sono i protagoni¬sti di questo “We Are the World” della comicità.
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dal 5 all’8 febbraio
Compagnia Corrado d’Elia
La locandiera
di Carlo Goldoni
con Marco Brambilla, Tino Danesi, Corrado d'Elia, Gianni Quillico, Chiara Salvucci, Andrea Tibaldi, Angelo Donato Colombo
regia Corrado d'Elia
Uno degli spettacoli più divertenti di Corrado d'Elia, La locandiera, in un allestimento pop, di grande energia, comicità e dal ritmo scoppiettante.
Una Locandiera travolgente, non convenzionale e irresistibile, dai colori accesi e dalle scene sgargianti. Una commedia ambientata in un mondo di plastica, simbolo moderno dell'artificio, variopinto e smaccatamente finto.
Il prezioso e atteso incontro tra un grande testo e un regista – Corrado d’Elia – dal personalissimo e incisivo punto di vista, ricrea sulla scena una Locandiera finalmente comica, ricca di energia, d'emozione e ritmo, di atmosfere e scambi esuberanti.
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dal 10 al 12 febbraio
CMC/Nidodiragno
Alessandra Faiella in
Ci siam cascate di nuovo
di Alessandra Faiella e Giorgio Ganzerli
regia Andrea Lisco
Alessandra Faiella, più scatenata che mai, si lancia in una invettiva esilarante contro le perversioni della società contemporanea. Vittime dei suoi strali sono in particolar modo le “Ancelle del patriarcato”, tutte quelle donne che, ignare delle conquiste del femminismo, boicottano le sorelle di genere pur di conquistarsi un posto al sole nell’Olimpo del potere maschile. Peccato che il potere, nonostante i loro sforzi, resterà sempre maschile. Tra influencer, guru del beauty and care, mogli succubi e amanti masochiste, lo spettacolo è un viaggio allucinante nel tessuto sociale di una società ormai alla deriva, una satira spietata che non risparmia nessuno, protagonista compresa. Perché nel brodo di cultura del maschilismo, anche noi dure e pure… “Ci siam cascate di nuovo”.
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dal 12 al 14 dicembre
Manifatture Teatrali Milanesi
Odissea, errare è umano
di Valeria Cavalli
regia Claudio Intropido
cast in definizione
“Potendo si sarebbe fatto volentieri a meno di tutta questa mitologia” ha scritto Cesare Pavese nella prefazione dei Dialoghi con Leucò. Potendo ma non si può perché il mito è fonte inesauribile di simboli e di storie. Mito dunque è un modo di raccontare e un modo di pensare, ci porta dal lontano passato al nostro quotidiano presente e poiché il mito è fatto di un groviglio di racconti ci conduce inevitabilmente all’incontro con il teatro.
Odissea. Errare è umano accompagna il giovane pubblico ad accostarsi all’archetipo del romanzo di formazione in cui la parola “errare” ha un doppio significato: quello del vagare cercando la propria strada e quello della possibilità di sbagliare. Come sempre il nostro percorso artistico si discosta dalla filologia per avvicinarsi invece a un’interpretazione più contemporanea che, come succede in tutti i grandi classici, è già presente nell’opera stessa.
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20 e 21 dicembre
Area Zelig
The unconventional Christmas show
conduzione Davide Paniate
con Corinna Grandi, Francesco Migliazza, Eddi Mirabella, Alice Redini
e con Stefano Signoroni & The MC Band
Uno spettacolo natalizio, ma a modo nostro. Una serata di puro divertimento con comici e musicisti per anticipare la festa più bella dell’anno.
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dall’8 al 25 gennaio
Manifatture Teatrali Milanesi, Rara Produzione
Max Pisu in
Sinceramente bugiardi
di Alan Ayckbourn
e con Matteo Pisu, Valeria Lo Verso
e la partecipazione di Roberta Petrozzi
regia Marco Rampoldi
Dopo il successo di Pigiama per sei, Max Pisu e Marco Rampoldi tornano a una commedia degli equivoci tuffandosi negli anni ’60 di Alan Ayckbourn, epoca in cui i giovani sono in bilico fra la spensieratezza dei ritmi dei Beatles, la ribellione dei Rolling Stones e le prime prese di coscienza delle libertà femminili.
Max Pisu divide per la prima volta il palcoscenico con il figlio Matteo, coadiuvato dalla partner abituale Roberta Petrozzi con cui forma da anni un’affiatata coppia sulla scena, e da Valeria Lo Verso. Un’interpretazione che sorprenderà il pubblico con una nuova chiave spassosamente aspra e burbera. Bugie, equivoci e colpi di scena scandiscono questa storia che ruota attorno a una giovane coppia e, in particolare, alla ragazza. Coinvolta in una nuova relazione seria, vuole chiudere definitivamente il legame clandestino con un uomo più maturo.
Inevitabilmente, il perfetto gioco teatrale procede in un crescendo di equivoci e menzogne che si intrecciano via via costringendo i protagonisti a mentire progressivamente sempre di più, fino a culminare in un inatteso lieto fine.
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dal 30 gennaio al 1 febbraio
Area Zelig
Nessuna risata è straniera
con Tiberio Cosmin, Xuliano Dule, Natalia Vasilishina, Assane Diop
Quattro comici che non sono nati in Italia, ma che qui vivono e lavorano. E il loro lavoro è far ridere la gente:
Tiberio Cosmin (Romania), Xuliano Dule (Albania), Natalia Vasilishina (Russia) e Assane Diop (Senegal), sono i protagoni¬sti di questo “We Are the World” della comicità.
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dal 5 all’8 febbraio
Compagnia Corrado d’Elia
La locandiera
di Carlo Goldoni
con Marco Brambilla, Tino Danesi, Corrado d'Elia, Gianni Quillico, Chiara Salvucci, Andrea Tibaldi, Angelo Donato Colombo
regia Corrado d'Elia
Uno degli spettacoli più divertenti di Corrado d'Elia, La locandiera, in un allestimento pop, di grande energia, comicità e dal ritmo scoppiettante.
Una Locandiera travolgente, non convenzionale e irresistibile, dai colori accesi e dalle scene sgargianti. Una commedia ambientata in un mondo di plastica, simbolo moderno dell'artificio, variopinto e smaccatamente finto.
Il prezioso e atteso incontro tra un grande testo e un regista – Corrado d’Elia – dal personalissimo e incisivo punto di vista, ricrea sulla scena una Locandiera finalmente comica, ricca di energia, d'emozione e ritmo, di atmosfere e scambi esuberanti.
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dal 10 al 12 febbraio
CMC/Nidodiragno
Alessandra Faiella in
Ci siam cascate di nuovo
di Alessandra Faiella e Giorgio Ganzerli
regia Andrea Lisco
Alessandra Faiella, più scatenata che mai, si lancia in una invettiva esilarante contro le perversioni della società contemporanea. Vittime dei suoi strali sono in particolar modo le “Ancelle del patriarcato”, tutte quelle donne che, ignare delle conquiste del femminismo, boicottano le sorelle di genere pur di conquistarsi un posto al sole nell’Olimpo del potere maschile. Peccato che il potere, nonostante i loro sforzi, resterà sempre maschile. Tra influencer, guru del beauty and care, mogli succubi e amanti masochiste, lo spettacolo è un viaggio allucinante nel tessuto sociale di una società ormai alla deriva, una satira spietata che non risparmia nessuno, protagonista compresa. Perché nel brodo di cultura del maschilismo, anche noi dure e pure… “Ci siam cascate di nuovo”.
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13 e 14 febbraio
Area Zelig
Bar Spot
La pubblicità arriva al Teatro Leonardo
Un doppio appuntamento imperdibile dedicato a tutti gli appassio¬nati di pubblicità, creatività e cultura pop. Due serate speciali ideate e condotte da Francesco Bozza, pubblicitario e autore per raccontare - tra risate, musica dal vivo e spot straordinari - il meglio della comunicazione internazionale.
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13 febbraio 2026
Super Bowl
Quando la pubblicità diventa spettacolo
13 febbraio 2026
Super Bowl
Quando la pubblicità diventa spettacolo
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14 febbraio 2026
Bar Spot Love Night
In occasione di San Valentino
A scandire entrambe le serate ci saranno le performance live dei The Pax Side Of The Moon, resident band dello Zelig di Canale 5, per un mix perfetto di emozione, intrattenimento e grande musica.
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27 e 28 febbraio
Manifatture Teatrali Milanesi
Scateniamo l’Inferno
di Valeria Cavalli
con Gaetano Callegaro e Daniele Gaggianesi
regia Claudio Intropido
Sono passati cinque anni da quando ha fatto il suo ingresso a scuola come supplente con la sua mitica lezione sul Leopardi. Da quel giorno sono state tante le lezioni che ha dovuto preparare, e oggi gli tocca affrontare un altro grandissimo della letteratura italiana: Dante Alighieri. Il professor Roversi ha un’ora e mezza per mettere insieme tutto il materiale che aveva diligentemente raccolto nei giorni precedenti a questa fatidica lezione.
Come ormai è tradizione il duo Cavalli/Intropido gioca la carta dell’ironia, del coinvolgimento emotivo, dei rimandi con la vita di tutti i giorni in uno spettacolo che vuole essere anche un non convenzionale ed appassionante incontro con la letteratura, con i grandi classici, capolavori che mantengono immutata nel tempo la loro efficacia. Lo spettacolo si apre non solo alle terzine dantesche ma anche alla vita vera con il suo bagaglio importante di pensieri, ricordi e sogni. Scateniamo l'Inferno è anche un omaggio alla professione dell'insegnante che ci guida e ci aiuta a sviluppare le nostre potenzialità, i nostri talenti anche più nascosti per permetterci di connettere il sapere con l'esperienza quotidiana.
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dal 17 al 29 marzo
Manifatture Teatrali Milanesi
Romeo e Giulietta
di William Shakespeare
traduzione Carmen Gallo
con Gaetano Callegaro, Pietro De Pascalis, Simone Di Scioscio, Lorenzo Falchi, Francesco Giordano, Francesco Martucci, Filippo Renda, Simone Severgnini, Debora Virello, cast in definizione
regia Antonio Syxty
comportamento e azioni di scena Susanna Baccari
Una messa in scena di Romeo e Giulietta non tradizionale o rassicurante come ci si potrebbe aspettare, che mira a riflettere sul linguaggio poetico di Shakespeare e sulle azioni umane in relazione a contrasti generazionali, sociali, di genere e culturali. Lo spettacolo è sperimentale e consapevole, usando il linguaggio poetico come uno strumento protettivo per salvaguardare pensiero, ragione e cuore. Romeo e Giulietta rappresenta un sentimento universale che, nonostante le difficoltà e le ingiustizie del mondo, vale ancora la pena di essere raccontato. La costruzione dello spettacolo risponde a criteri di sperimentazione e di consapevolezza che il linguaggio poetico di uno dei massimi autori di tutti i tempi si installa come un potente schermo protettivo per una salvaguardia del pensiero, della ragione e del cuore.
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dal 7 al 12 aprile
Area Zelig
Nessuno è imperfetto
La prima commedia musicale che parla di eterofobia
di Andrea Midena e Giovanna Donini
regia Claudio Insegno
Una commedia musicale che racconta la storia del Regno di Gaio, un mondo parallelo dove i gay rappresentano la maggioranza e comandano, mentre gli eterosessuali sono consi¬derati diversi. Un principe segretamente eterosessuale che intrattiene una relazione clandestina con la coman¬dante della Guardia Reale, un damo di compagnia innamo¬rato del principe, un perfido Ciambellano eterofobo, un Re che sparisce misteriosa¬mente, una maledizione che incombe. Gli ingredienti per una storia che si sviluppa tra gelosie, intrighi e colpi di scena ci sono proprio tutti.
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7 aprile
Area Zelig
Gen Z
con Francesco Di Tullio
regia Alessandra Scotti
Francesco Di Tullio, giovane talento e nuovo protagonista della serie TV Mare fuori, porta in scena un monologo teatrale con la regia di Alessandra Scotti. Un viaggio nell’adolescenza, tra sogni, paure e contraddizioni. Attraverso il racconto della sua generazione, Francesco ci porta nel mondo dell’adolescenza fatta di scoperte, ribellioni, felicità e malinconia, tra il desiderio di libertà e il bisogno di appartenenza, il tutto con ironia e intensità uniche.
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dal 7 al 17 maggio
Compagnia Corrado d’Elia
Canzoni, la vita
di e con Corrado d'Elia
Ci sono melodie che ci accompagnano per tutta la vita. Parole che, ascoltate per caso, riaccendono ricordi lontani. Canzoni che hanno la forza di trasformare un momento qualunque in un attimo eterno. Come la poesia, anche la musica è ovunque intorno a noi. Non chiede permesso, non impone la sua presenza, ma quando arriva sa farsi sentire, entra nel profondo, si intreccia con la nostra memoria e con le nostre emozioni. Canzoni, la vita non è un semplice concerto né una raccolta di successi. È un viaggio attraverso le parole e le note che ci hanno fatto vibrare, che hanno raccontato la nostra storia, che hanno dato voce ai sentimenti che, da soli, non avremmo saputo dire. Daremo nuova vita ai grandi brani della musica d’autore, esplorandone l’anima, lasciandoci trasportare dal loro battito segreto. Canzoni che resistono al tempo perché parlano di ciò che ogni giorno ci nutre: dell’amore, della nostalgia, della gioia e della malinconia.
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aprile – date e sala da definire
Campsirago Residenza
Just walking
una performance di e con Michele Losi
con Michele Losi, Stefano Pirovano, Marialice Tagliavini, Giulietta De Bernardi
testi Michele Losi con la collaborazione di Sofia Bolognini
Il tema della performance prodotta da Campsirago Residenza è il cammino: il cammino nell’evoluzione della storia dell’umanità e il cammino in relazione al tempo presente e alla società contemporanea. Lo studio è partito da una pratica ventennale e da un testo fondamentale: La storia del camminare di Rebecca Solnit, il principale tentativo di ricostruire in modo sistematico il ruolo del cammino nella civiltà e nella cultura occidentali. Nel corso dell’esperienza in cammino tratteremo il tema del vagabondare poetico, della strada come luogo della percezione del pericolo, la pratica dei pellegrinaggi, delle marce, delle manifestazioni, dei pride, per arrivare infine a un incontro con il mondo del meditativo e del riallineamento, nella riconnessione con il proprio Io corporeo e spirituale.
Prezzi, Sedi e Biglietteria
Teatro Litta – Teatro Leonardo (€)
Intero - 30,00
Convenzioni - 24,00
Ridotto Arcobaleno - 24,00 (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno)
Under 30, Over 65, Università - 17,00
Scuole di teatro - 19,00
Scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici - 11,00
Scuole MTM - 10,00
Ridotto DVA - 15,00
Tagliando Esselunga di colore Rosso
La Cavallerizza (€)
Intero - 18,00
Under 30, Over 65, Università - 17,00
Scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici - 11,00
Scuole MTM - 10,00
Ridotto DVA - 9,00
Tagliando Esselunga di colore Verde
Le commissioni sugli acquisti online sono a carico di Manifatture Teatrali Milanesi
Sede degli spettacoli
Teatro Litta e La Cavallerizza
c.so Magenta 24, Milano (M1/M2 Cadorna, tram 16 e 27, autobus 94 e 58)
Teatro Leonardo
via Ampère, 1 - ang. p.zza Leonardo da Vinci, Milano
(M2 Piola, tram 19 e 33)
Le nostre sale sono accessibili alle persone con disabilità.
Biglietteria MTM
02 86 454545 - biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita
lunedì/sabato dalle 15:00 alle 19:30
La domenica le biglietterie sono aperte un’ora prima dell’inizio degli spettacoli
Acquisto online
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito mtmteatro.it e sul sito e nei punti vendita Vivaticket
14 febbraio 2026
Bar Spot Love Night
In occasione di San Valentino
A scandire entrambe le serate ci saranno le performance live dei The Pax Side Of The Moon, resident band dello Zelig di Canale 5, per un mix perfetto di emozione, intrattenimento e grande musica.
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27 e 28 febbraio
Manifatture Teatrali Milanesi
Scateniamo l’Inferno
di Valeria Cavalli
con Gaetano Callegaro e Daniele Gaggianesi
regia Claudio Intropido
Sono passati cinque anni da quando ha fatto il suo ingresso a scuola come supplente con la sua mitica lezione sul Leopardi. Da quel giorno sono state tante le lezioni che ha dovuto preparare, e oggi gli tocca affrontare un altro grandissimo della letteratura italiana: Dante Alighieri. Il professor Roversi ha un’ora e mezza per mettere insieme tutto il materiale che aveva diligentemente raccolto nei giorni precedenti a questa fatidica lezione.
Come ormai è tradizione il duo Cavalli/Intropido gioca la carta dell’ironia, del coinvolgimento emotivo, dei rimandi con la vita di tutti i giorni in uno spettacolo che vuole essere anche un non convenzionale ed appassionante incontro con la letteratura, con i grandi classici, capolavori che mantengono immutata nel tempo la loro efficacia. Lo spettacolo si apre non solo alle terzine dantesche ma anche alla vita vera con il suo bagaglio importante di pensieri, ricordi e sogni. Scateniamo l'Inferno è anche un omaggio alla professione dell'insegnante che ci guida e ci aiuta a sviluppare le nostre potenzialità, i nostri talenti anche più nascosti per permetterci di connettere il sapere con l'esperienza quotidiana.
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dal 17 al 29 marzo
Manifatture Teatrali Milanesi
Romeo e Giulietta
di William Shakespeare
traduzione Carmen Gallo
con Gaetano Callegaro, Pietro De Pascalis, Simone Di Scioscio, Lorenzo Falchi, Francesco Giordano, Francesco Martucci, Filippo Renda, Simone Severgnini, Debora Virello, cast in definizione
regia Antonio Syxty
comportamento e azioni di scena Susanna Baccari
Una messa in scena di Romeo e Giulietta non tradizionale o rassicurante come ci si potrebbe aspettare, che mira a riflettere sul linguaggio poetico di Shakespeare e sulle azioni umane in relazione a contrasti generazionali, sociali, di genere e culturali. Lo spettacolo è sperimentale e consapevole, usando il linguaggio poetico come uno strumento protettivo per salvaguardare pensiero, ragione e cuore. Romeo e Giulietta rappresenta un sentimento universale che, nonostante le difficoltà e le ingiustizie del mondo, vale ancora la pena di essere raccontato. La costruzione dello spettacolo risponde a criteri di sperimentazione e di consapevolezza che il linguaggio poetico di uno dei massimi autori di tutti i tempi si installa come un potente schermo protettivo per una salvaguardia del pensiero, della ragione e del cuore.
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dal 7 al 12 aprile
Area Zelig
Nessuno è imperfetto
La prima commedia musicale che parla di eterofobia
di Andrea Midena e Giovanna Donini
regia Claudio Insegno
Una commedia musicale che racconta la storia del Regno di Gaio, un mondo parallelo dove i gay rappresentano la maggioranza e comandano, mentre gli eterosessuali sono consi¬derati diversi. Un principe segretamente eterosessuale che intrattiene una relazione clandestina con la coman¬dante della Guardia Reale, un damo di compagnia innamo¬rato del principe, un perfido Ciambellano eterofobo, un Re che sparisce misteriosa¬mente, una maledizione che incombe. Gli ingredienti per una storia che si sviluppa tra gelosie, intrighi e colpi di scena ci sono proprio tutti.
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7 aprile
Area Zelig
Gen Z
con Francesco Di Tullio
regia Alessandra Scotti
Francesco Di Tullio, giovane talento e nuovo protagonista della serie TV Mare fuori, porta in scena un monologo teatrale con la regia di Alessandra Scotti. Un viaggio nell’adolescenza, tra sogni, paure e contraddizioni. Attraverso il racconto della sua generazione, Francesco ci porta nel mondo dell’adolescenza fatta di scoperte, ribellioni, felicità e malinconia, tra il desiderio di libertà e il bisogno di appartenenza, il tutto con ironia e intensità uniche.
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dal 7 al 17 maggio
Compagnia Corrado d’Elia
Canzoni, la vita
di e con Corrado d'Elia
Ci sono melodie che ci accompagnano per tutta la vita. Parole che, ascoltate per caso, riaccendono ricordi lontani. Canzoni che hanno la forza di trasformare un momento qualunque in un attimo eterno. Come la poesia, anche la musica è ovunque intorno a noi. Non chiede permesso, non impone la sua presenza, ma quando arriva sa farsi sentire, entra nel profondo, si intreccia con la nostra memoria e con le nostre emozioni. Canzoni, la vita non è un semplice concerto né una raccolta di successi. È un viaggio attraverso le parole e le note che ci hanno fatto vibrare, che hanno raccontato la nostra storia, che hanno dato voce ai sentimenti che, da soli, non avremmo saputo dire. Daremo nuova vita ai grandi brani della musica d’autore, esplorandone l’anima, lasciandoci trasportare dal loro battito segreto. Canzoni che resistono al tempo perché parlano di ciò che ogni giorno ci nutre: dell’amore, della nostalgia, della gioia e della malinconia.
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aprile – date e sala da definire
Campsirago Residenza
Just walking
una performance di e con Michele Losi
con Michele Losi, Stefano Pirovano, Marialice Tagliavini, Giulietta De Bernardi
testi Michele Losi con la collaborazione di Sofia Bolognini
Il tema della performance prodotta da Campsirago Residenza è il cammino: il cammino nell’evoluzione della storia dell’umanità e il cammino in relazione al tempo presente e alla società contemporanea. Lo studio è partito da una pratica ventennale e da un testo fondamentale: La storia del camminare di Rebecca Solnit, il principale tentativo di ricostruire in modo sistematico il ruolo del cammino nella civiltà e nella cultura occidentali. Nel corso dell’esperienza in cammino tratteremo il tema del vagabondare poetico, della strada come luogo della percezione del pericolo, la pratica dei pellegrinaggi, delle marce, delle manifestazioni, dei pride, per arrivare infine a un incontro con il mondo del meditativo e del riallineamento, nella riconnessione con il proprio Io corporeo e spirituale.
Prezzi, Sedi e Biglietteria
Teatro Litta – Teatro Leonardo (€)
Intero - 30,00
Convenzioni - 24,00
Ridotto Arcobaleno - 24,00 (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno)
Under 30, Over 65, Università - 17,00
Scuole di teatro - 19,00
Scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici - 11,00
Scuole MTM - 10,00
Ridotto DVA - 15,00
Tagliando Esselunga di colore Rosso
La Cavallerizza (€)
Intero - 18,00
Under 30, Over 65, Università - 17,00
Scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici - 11,00
Scuole MTM - 10,00
Ridotto DVA - 9,00
Tagliando Esselunga di colore Verde
Le commissioni sugli acquisti online sono a carico di Manifatture Teatrali Milanesi
Sede degli spettacoli
Teatro Litta e La Cavallerizza
c.so Magenta 24, Milano (M1/M2 Cadorna, tram 16 e 27, autobus 94 e 58)
Teatro Leonardo
via Ampère, 1 - ang. p.zza Leonardo da Vinci, Milano
(M2 Piola, tram 19 e 33)
Le nostre sale sono accessibili alle persone con disabilità.
Biglietteria MTM
02 86 454545 - biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita
lunedì/sabato dalle 15:00 alle 19:30
La domenica le biglietterie sono aperte un’ora prima dell’inizio degli spettacoli
Acquisto online
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito mtmteatro.it e sul sito e nei punti vendita Vivaticket
Prenotazioni
I biglietti prenotati vanno ritirati entro il giorno prima dello spettacolo negli orari di prevendita. I biglietti possono essere anche acquistati telefonicamente con carta di credito o Satispay e inviati via mail in formato elettronico, direttamente utilizzabile per l’ingresso.
Abbonamenti
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MTM Ritrovarsi a volare
78,00 € – 5 spettacoli a scelta
Valido per la stagione di Manifatture Teatrali Milanesi escluse recite straordinarie, festival, teatro ragazzi, rassegne. Abbonamento nominale e non cedibile.
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MTM Ritrovarsi a volare Over 65
68,00 € – 5 spettacoli a scelta
Valido per la stagione di Manifatture Teatrali Milanesi escluse recite straordinarie, festival, teatro ragazzi, rassegne. Abbonamento nominale e non cedibile. Giustificativo obbligatorio all’ingresso sala.
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MTM Under 30
42,00 € – 4 spettacoli a scelta
Valido per la stagione di Manifatture Teatrali Milanesi escluse recite straordinarie, festival, teatro ragazzi, rassegne. Abbonamento nominale e non cedibile. Giustificativo obbligatorio all’ingresso in sala.
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MTM Corrado d’Elia 2025/2026
79,00 € – 4 spettacoli
Valido per gli spettacoli della Compagnia Corrado d’Elia in scena nelle sale di MTM. Abbonamento nominale e non cedibile.
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