JAMES SENESE
AL FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA 2020
IL DOCUMENTARIO “JAMES”

Titolo: JAMES
Durata: 64’’
Soggetto: Andrea Della Monica e Davide
Mastropaolo
Regia: Andrea Della Monica
Fotografia: Luca Scarparo
Montaggio :Diego Liguori
Suono: Fabio Sorrentino e Max Carola
Produzione: Arealive / Audioimage
Il documentario intende restituire un
ritratto dell’artista dopo cinquant’anni di carriera,
rintracciando il fulcro del suo percorso artistico nella formazione
della band Napoli Centrale nei primi anni Settanta e tendendo un
ponte ideale con il presente per indagare la più recente
evoluzione di quel progetto musicale.
NOTE DI JAMES SENESE
“Questo documentario è arrivato
nella mia vita al momento giusto. Avevo voglia di raccontarmi,
spogliandomi dei miei sentimenti e riunendo attorno a me una parte di
quelle persone che sono state importanti per il mio percorso
artistico, sostenendomi nelle scelte e aiutandomi a superare gli
ostacoli che ho incontrato durante la mia esistenza. Un
ringraziamento particolare poi lo devo a mia moglie che ha sempre
creduto in me rimanendo al mio fianco anche nei momenti più
difficili. Io, dal mio canto, ho sempre cercato di riempire di verità
e sincerità le mie azioni, guardando sempre avanti.
Sarei voluto partire dai luoghi della
mia infanzia ma non è stato possibile perché è cambiato tutto.
Tuttavia le parole e le immagini del documentario credo che rendano
bene quel senso di amore, lo stesso per il quale combatto la mia
battaglia da oltre cinquant’anni.”
NOTE DEL REGISTA ANDREA DELLA MONICA
“Quando ho detto a James che avrei
fatto un film su di lui, mi ha risposto: tieni presente che non sono
mica morto! L’ho fatto. Il film non è un’agiografia, né un
tentativo di assicurare a James un posto nel firmamento della musica.
È piuttosto la fotografia di qualcosa di vivo, a cui ho scelto di
mantenermi più vicino possibile. Nella ricerca di ciò che ha
influenzato e reso unica la sua musica, ho lasciato parte del
contesto ai libri di storia. Se si ritrova Napoli nel film, lo si fa
attraverso ciò che James stesso chiama ‘o sentimento. Ho cercato
di coglierne un barlume e ora non vedo l’ora di condividerlo con il
pubblico.”
“JAMES” è stato realizzato con il
contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission
Regione Campania.
JAMES SENESE
AREALIVE
AUDIOIMAGE
AMARENA FILM
JAMES SENESE – CENNI DI VITA, DI
MUSICA
Se il suo percorso artistico è ormai
giunto al giro di boa del mezzo secolo – il primo album degli
Showmen è datato 1969 –, la storia personale di Gaetano Senese in
arte James affonda le radici nell’Italia, e in particolare nella
Napoli, dell’immediato dopoguerra.
Figlio di una ragazza napoletana e di
un soldato afroamericano, cresciuto ai confini della città di
Napoli, che da campagna ha visto trasformarsi in periferia, James
Senese è stato a lungo alla ricerca di un’identità. Una ricerca
che ha acquistato un senso quando ha iniziato a confrontarsi con le
note dei grandi jazzisti americani. Appropriandosi di quella musica,
infatti, James vi ha riversato tanto i conflitti di cui era testimone
quanto quelli di cui era protagonista, senza mai allontanarsi dalla
sua terra. Proprio questa tensione continua tra un legame viscerale e
profondo con la sua città e l’anelito di ricongiungersi con la
terra di suo padre attraverso la musica, rende l’esperienza
musicale di James Senese un unicum dall’identità mai pacificata.
Partendo dall’incontro con Mario
Musella e gli Showmen, alla formazione dei Napoli Centrale - band
seminale che ha tracciato il percorso di quel “Neapolitan Power”
e che ha fatto di Napoli una delle città più creative e stimolanti
dal punto di vista musicale - sino al sodalizio artistico e umano con
Pino Daniele con il quale ha condiviso palco e studio per i suoi
primi fondamentali album, Senese non ha mai rinunciato a comunicare
la sua visione del mondo, la necessità per un musicista di veicolare
un messaggio, un’idea, e non essere mero intrattenitore.
“E’ molto difficile parlare di se
stessi, nonostante la mia musica da molti anni dica chi sono, meglio
di tante parole. Ciononostante voglio farlo con questo breve scritto.
Sono arrivato all’età di
settantacinque anni felice di questo traguardo. Il tempo è una cosa
che assume significato col passare degli anni; da giovane ci fai poco
caso, non te ne curi. Ma poi quando comincia a correre cerchi di
fissarlo, di rallentarlo. Io lo faccio armato di sax e sentimento.
Sono nato nel 1945, anno della fine
della guerra, da padre americano e madre napoletana. Sin da piccolo
ho sempre cercato di contrastare quello che ritenevo ingiusto, primo
fra tutti il pregiudizio. Sicuramente il colore della mia pelle ha
contribuito a sviluppare questo sentimento. Immaginatevi come poteva
sentirsi nel 1960 un ragazzo di quindici anni napoletano guardandosi
allo specchio, vedendosi diverso dai miei coetanei, e da quello che
la società del dopoguerra imponeva. Insomma, ho avuto la mia parte
di complessi da superare, cercando di sentirmi uguale agli altri che
spesso non mancavano di far notare la mia “diversità”.
Poi un giorno ho scoperto lo strumento
che ha cambiato per sempre la mia vita, il sassofono.
Lì ho condensato tutte le mie angosce,
le mie paure, soffiandole via, letteralmente. Ho capito che potevo
liberarmi di tutti i problemi, che potevo scacciare i timori che
attanagliavano la mia anima. Sono di famiglia modesta, per non dire
povera. Suonando decisi che avrei voluto parlare degli ultimi, di
quelli che non ce la fanno, di quella parte di popolo che vive a
testa bassa per portare a casa la pagnotta; ma avrei anche voluto
parlare di amore e rispetto per le persone.
Non mi è mai interessato il denaro. Ho
rinunciato a contratti importanti che mi avrebbero però fatto
tradire quello in cui credevo, e credo ancora; la coerenza e l’onestà
artistica.
Credo di essere diventato un buon
musicista e un buon compositore, con sentimenti forti, lasciando da
parte gli egoismi e i personalismi; ringraziando invece per quello
che in cinquanta anni di musica ho ottenuto.
Di questo devo dire grazie a Dio, alla
mia famiglia, che mi hanno dato la forza e i giusti valori.
Credo che soltanto il rispetto e
l’accoglienza dell’altro, del diverso, possa contribuire alla
pacificazione delle persone, e ci dia quella parte di felicità
necessaria per amare il prossimo.” James Senese
ANDREA DELLA MONICA - BIO
Andrea Della Monica è nato e cresciuto
a Napoli. Dopo la laurea in Filosofia, si trasferisce a Londra dove
si diploma presso la London Film School. I suoi corti sono stati
presentati a numerosi festival internazionali. James è il
suo primo lungometraggio documentario, mentre le riprese del
suo primo lungometraggio di finzione sono previste per il 2021.
Il tuffatore (lungometraggio, in
fase di sviluppo)
Audioimage & Novanima prod. - 2021
James (doc.)
Audioimage & Arealive prod. - 64’,
2020
Il cambio
Audioimage & Graf prod. - 8’,
2019
Lo spirito giusto
Audioimage & Full Heads prod. -
15’, 2018
No talent
Audioimage prod. - 8’, 2018
Elvis
Audioimage & Ladoc prod. - 8’,
2018
Uoldìsnei
LFS & Audioimage prod. - 20’,
2013 (Nominato al British Film Institute come Best Uk Short
2013)
Some rest in peace (doc.)
LFS prod. - 10’, 16mm, 2011
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