COMPAGNIA ZAPPALA' DANZA
"COME LE ALI"
2° MEDITAZIONE SU CAINO E ABELE

Questa creazione è preceduta da due
step di “meditazione”, due spettacoli che hanno una loro
autonomia artistica ma che comporranno allo stesso tempo il percorso
di riflessione di Zappalà. Il primo, Corpo a Corpo (1° meditazione
su Caino e Abele) ha debuttato il 23 marzo nella stagione di Scenario
Pubblico. Il 19/20 maggio, è previsto il debutto di Come le Ali (2°
meditazione su Caino e Abele) a Viagrande Studios a Viagrande (CT).
19/20 maggio 2018 Viagrande Studios,
Viagrande (CT)
Compagnia Zappalà Danza
COME LE ALI
(2° meditazione su Caino e Abele)
creazione per 4 danzatori, pianoforte,
controtenore e live electronics
da un’idea di Nello Calabrò e
Roberto Zappalà
coreografia, regia Roberto Zappalà
musiche Scott Walker – Jackie, Scott
Walker - Farmer in the city
Pan America - The cloud room, Sunn 0)))
& Boris - N.L.T
Brahms piano concerto n. 1 II adagio,
pianista Nicholas Angelich
danzatori Adriano Coletta, Filippo
Domini
costumi Veronica Cornacchini e Roberto
Zappalà
realizzazione costumi Debora Privitera
luci Roberto Zappalà
direttore tecnico Sammy Torrisi
ufficio stampa Veronica Pitea /
produzione e management Maria Inguscio
dal progetto Liederduett (due episodi
su Caino e Abele)
Liederduett é una co-produzione
Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza-Centro di Produzione
della Danza e Bolzano Danza/Tanz Bozen
in collaborazione con KORZO (Den Haag,
NL) e MilanOltre Festival
con il sostegno di Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo e Regione Siciliana Ass.to
del Turismo, Sport e Spettacolo
prima assoluta
Come le ali di Roberto Zappalà, in
prima assoluta il 19/20 maggio 2018 a Viagrande Studios, Viagrande
(CT), partendo dalle figure di Caino e Abele indaga un mondo
apparentemente comune a tutti ma allo stesso tempo quasi assente.
Un’esplorazione utopica della convivenza ottimale, legato
all'intesa, al legame, all'intima unità che dovrebbe esistere tra
gli "organismi animali e vegetali"; alla simbiosi.
Simbiosi come simbolo di legame e di
fusione, non più attriti e violenze fratricide, ma parità e
condivisione; e cosa c’è di più forte e più immediato per
evidenziare queste prospettive se non la metafora dell'unisono, del
simultaneo, del sincronico che si crea nella danza? Della simbiosi di
due corpi danzanti che diventano quasi un nuovo organismo biologico?
Amore, accettazione, fratellanza,
amicizia, non violenza, empatia sono i significanti guida di questo
secondo step nella ricerca del coreografo catanese e del drammaturgo
Nello Calabrò.
Se in Corpo a Corpo il movimento era
”centrifugo” (il tentativo di “fuga” di Abele da Caino e la
conseguente risposta di Caino nel riportare Abele a sé, al
“centro”), in Come le ali è “centripeto” (tendenza
all’unione sia di Caino che di Abele).
Non più cattivi, assassini o vittime
ma in un “istante santo”: Noi siamo una storia, Noi siamo
fratelli, Noi siamo una coppia, Noi siamo due figli. Non siamo
utopia.
Siamo la radice di un futuro possibile.
Le ali del titolo sono quelle degli
uccelli e degli angeli, strumenti biologici e fantastici che
evidenziano la metafora dell’unisono e della simbiosi.
Ma le/ali è anche la lealtà, simbiosi
morale dei rapporti umani.
Come le ali vuole indagare una
possibile utopia a partire da un’assenza: quella del “primo”
delitto.
Tante sono le suggestioni che danno
forma a Come le ali anche per quanto riguarda l’ideazione dei
costumi, affidata a Veronica Cornacchini in collaborazione con
Roberto Zappalà. La Cornacchini, famosa per aver ideato nel 2010
SuperDuper, brand di cappelli dalla lavorazione tradizionale e
artigianale, ma con un concept e design contemporaneo, che dice della
coreografia: «é molto bello lavorare con Roberto come costume
designer. Mi da l’opportunità di conoscere il sul lavoro da un
altro punto di vista, dato che ho lavorato per la Compagnia anche
come danzatrice qualche anno fa. Ci sono due figure in scena,
longilinee e in una continua, perpetua ricerca di forma. I costumi di
questa nuova creazione aiutano a rappresentare una storia. Si rimane
ammaliati da quel volo di braccia colorate. Sembrano quasi disegnare
delle scie luminose, come quelle foto scattate di notte alle luci in
movimento. Una danza in cui convivono contemporaneamente la
leggerezza del volo e la terrena gravità . Si rimane così sospesi
in un limbo che sta proprio li sospeso a metà tra il carnale e il
celestiale, tra il buono e il cattivo, tra il rosso e il celeste».
Come le ali
Viagrande Studios, Via Francesco
Baracca, 95029 Viagrande CT
Orari: sabato 19 maggio 21.00 -
domenica 20 maggio ore 19.30
INFO E PRENOTAZIONI: tel. (+39) 095
2503147 - email: info@scenariopubblico.com
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