GIUSEPPE MOSCATI
UN UOMO TRA FEDE E SCIENZA
ITINERARIO TEATRALIZZATO
Domenica 1 dicembre, NarteA presenta il
suo nuovo itinerario teatralizzato “Giuseppe Moscati, un uomo tra
fede e scienza” che attraversa i luoghi entro cui operò il Medico
Santo (con partenza alle ore 11 da piazza del Gesù Nuovo). Il
percorso, condotto dalla guida Matteo Borriello, termina presso il
Museo delle Arti Sanitarie, dove saranno i medici volontari
dell'Associazione Il faro d'Ippocrate a condurre gli ospiti nelle
sale dedicate a Giuseppe Moscati: la visita si incrocia con
incursioni teatralizzate in cui si saranno ricostruiti alcuni
passaggi fondamentali della vita del Santo. Testi e regia sono a cura
di Febo Quercia, interpretati da Raffaele Ausiello, Peppe Romano e
Katia Tannoia. Per partecipare all’evento è necessaria la
prenotazione ai numeri 339 7020849 o 333 3152415. Il costo del
biglietto è di 12 euro.
L’itinerario teatralizzato vuole
rievocare la figura di un grande uomo di scienza e carità, che ha
dedicato l'intera esistenza alla cura disinteressata dei poveri e
alla ricerca scientifica. La dedizione nella cura dei degenti non
tolse tempo allo studio e alla ricerca medica, che Moscati portò
avanti attuando un concreto equilibrio fra scienza e fede cattolica.
Nel corso dell’evento, si intende mettere in luce i luoghi entro
cui Moscati realizzò questi due fuochi della sua esistenza. Partendo
dalla chiesa del Gesù Nuovo, dove si trova la cappella della
Visitazione in cui si celebra il culto di San Giuseppe Moscati, il
percorso volgerà poi verso la zona delle cliniche universitarie,
costruite all’inizio del Novecento, per poi sbucare in vico San
Paolo — zona del fondaco —, che fu focolaio di colera, spesso
visitato dallo stesso Moscati. Attraverso via dell’Anticaglia si
giungerà infine al Museo delle Arti Sanitarie, dove sono in
esposizione antichi ferri chirurgici, strumenti medici d’epoca come
microscopi e clisteri, farmacie portatili, macchine anatomiche del
Settecento in cartapesta, oggetti scientifici esposti come se fossero
opere d’arte nei luoghi in cui si fondò la Scuola Medica
Napoletana.Fede e scienza saranno al centro di un evento che renderà
omaggio ad uno dei santi più amati e venerati al mondo.

A soli 46 anni, dopo un improvviso
malore, Giuseppe Moscati morì sulla poltrona di casa. È il 12
aprile 1927: “Oggi Napoli ha perduto un grande medico, ma i poveri
hanno perso tutto”, così viene comunicata la notizia della morte
di un medico destinato ad essere ricordato per l'eternità. Il 16
novembre del 1930 i suoi resti furono traslati dal Cimitero di
Poggioreale alla Chiesa del Gesù Nuovo, racchiusi in un'urna
bronzea, ad opera dello scultore Amedeo Garufi. Era il 16 novembre
del 1975, quando ci fu la beatificazione in Piazza San Pietro ad
opera del pontefice Paolo IV. Una data che ricorre per ricordare
l’umanità e la carità di un uomo comune diventato santo.
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