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lunedì 26 novembre 2018


LE STAGIONI RUSSE IN ITALIA
UNA SETTIMANA DI SPETTACOLI
IN LINGUA ORIGINALE
CON INCONTRI, PROIEZIONI E WORKSHOP
PICCOLO TEATRO DI MILANO

Dal 27 novembre al 2 dicembre
Il Piccolo Teatro di Milano è stato indicato quale sede naturale per la ‘sezione teatro’ dell’edizione 2018 delle Stagioni russe in Italia, iniziativa promossa dal Ministero russo della Cultura. Si rinsalda e celebra, così, il legame artistico e culturale tra il Piccolo e la Russia, attraverso uno straordinario calendario di spettacoli e di attività di approfondimento. Dal 27 novembre al 2 dicembre, il Teatro Strehler e lo Studio Melato ospitano tre spettacoli dall’Alexandrinsky Theatre di San Pietroburgo – Your Gogol. The last Monologue, scritto e diretto dal suo direttore, Valery Fokin, On the other Side of the Curtain, da estratti de Le tre sorelle di Čechov, regia di Andriy Zholdak, The Twelve, basato sull’omonimo poema di Alexander Blok, regia Anton Okoneshnikov – e una produzione del Vachtangov State Academic Theatre di Mosca, Evgenij Onegin, selezione di capitoli dal romanzo in versi di Alexander Puškin, diretto da Rimas Tuminas.

Nel corso di quella settimana, al Chiostro Nina Vinchi, negli spazi della Scuola di Teatro “Luca Ronconi” e all’Università degli Studi di Milano, per il pubblico e per gli addetti ai lavori, incontri, proiezioni, conferenze, lezioni di approfondimento, attività dedicate agli autori, ai registi, alla straordinaria storia del teatro russo.

È una collaborazione che si è sviluppata e arricchita negli anni quella che lega il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa ai teatri russi, di Mosca e San Pietroburgo in particolare. Gli spettacoli del Piccolo hanno sempre trovato in Russia un pubblico colto e attento, al pari delle produzioni in lingua russa proposte nelle nostre tre sale. Con l’Alexandrinsky Theatre di San Pietroburgo, il Piccolo collabora dal 2006, invitato a partecipare al Festival che celebrava il 250° anniversario di quella storica istituzione, la cui attuale architettura si deve a un progetto del 1832 dell’italiano Carlo Rossi.

Il Maly di San Pietroburgo – anch’esso come il Piccolo, ‘Teatro d’Europa’ – diretto da Lev Dodin e il Maly di Mosca sono di casa sui palcoscenici del Piccolo da sempre, così come particolarmente fertile è lo scambio di esperienze, attraverso seminari e workshop svolti dai registi del Piccolo in Russia con gli attori e gli allievi attori di quelle istituzioni.

A pochi giorni dall’andata in scena al Maly Drama Teatr – nell’ambito del Forum Internazionale della Cultura di San Pietroburgo – della nostra Elvira con Toni Servillo, accogliamo nelle sale del Piccolo Teatro tre spettacoli del Teatro Alexandrinsky, un’altra eccellenza di quella città, e una produzione del Vachtangov State Theatre di Mosca. La nostra profonda sintonia artistica trova la sua espressione ne Le stagioni russe in Italia, un momento di grande stimolo, per i professionisti e per il pubblico, che nasce dal confronto tra la drammaturgia contemporanea e la rivisitazione dei grandi classici della tradizione teatrale e letteraria russa: ne sono la miglior espressione Your Gogol. The last Monologue, creazione originale del regista e direttore dell’Alexandrinsky Valery Fokin e omaggio all’autore che predilige, Nikolaj Gogol; On the other Side of the Curtain, visionaria rivisitazione delle Tre sorelle di Čechov di Andriy Zholdak; The Twelve, dal poema di Blok, diretto da Anton Okoneshnikov e interpretato da un cast di giovani, mentre Rimas Tuminas, con gli attori del Vachtangov di Mosca, dà vita a una rilettura innovativa di un capolavoro come Evgenij Onegin di Puškin. L’incontro tra le due iniziative, l’International Cultural Forum di San Pietroburgo e Le stagioni russe in Italia, si traduce anche in un calendario di incontri, workshop e proiezioni, accanto agli spettacoli, per coniugare formazione e divulgazione, offrendo al pubblico la possibilità di approfondire il contesto in cui si sviluppa l’attuale panorama teatrale russo e agli allievi della nostra Scuola di Teatro un confronto con grandi maestri e metodologie.
Sergio Escobar
Direttore Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Nel programma del progetto Le stagioni russe a Milano abbiamo ritenuto fosse di primaria importanza mostrare i classici russi, ma con soluzioni sceniche moderne e inaspettate. I quattro spettacoli di quattro autori molto diversi tra loro consentono di vedere in modo nuovo le opere di Puškin, Gogol, Čechov e Blok. Lo spettacolo Your Gogol. The Last Monologue parla della vita interiore dell’autore, dei misteri e dei dolori dell’essere scrittore. È una confessione che richiede, sia da parte del teatro, sia da parte del pubblico, un grande sforzo dell’anima. È con grande emozione che presentiamo questo spettacolo in Italia, un Paese che ha avuto un ruolo importante nel destino di Nikolaj Vasilevic Gogol. Sono molto felice che Le stagioni russe del teatro di prosa saranno rappresentate sul famoso palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano, uno dei migliori teatri al mondo, al quale ci lega un’amicizia di lunga data!
Valery Fokin
Direttore artistico dell’Alexandrinsky Theatre

Le stagioni russe in Italia
Your Gogol. The last Monologue

Nikolaj Gogol è una presenza costante nel percorso artistico di Valery Fokin, è un autore al quale il regista e direttore dell’Alexandrinsky di San Pietroburgo torna costantemente – ha diretto circa venti allestimenti tratti da suoi testi – rintracciandovi sempre nuovi spunti e significati contemporanei. In Your Gogol. The last Monologue, Fokin racconta gli ultimi giorni della vita dello scrittore, portando in scena una riflessione teatrale sul suo destino, sulle convinzioni religiose e filosofiche di Gogol, sul posto che egli occupa tuttora nella vita e nella coscienza del popolo russo. Il testo di Fokin si basa su un attento lavoro di ricerca a partire dalle lettere di Gogol e da altri materiali sulla vita dello scrittore, che negli ultimi anni della propria vita conobbe una profonda crisi mistica tale da spingerlo a bruciare parte delle sue opere e a sottoporsi a lunghi e debilitanti periodi di digiuno e penitenza. «Da tempo volevo parlare di un altro Gogol – spiega Fokin – diverso da quello che tutti conosciamo, cioè lo scrittore comico e satirico; mi interessava mostrarne l’altro lato della personalità, la profonda spiritualità. Soprattutto negli ultimi anni, si comportò come un asceta, un monaco rifugiatosi nella propria interiorità. Esplorare questo aspetto meno noto del suo percorso di santo martire è l’obiettivo della mia ricerca».

Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza), dal 27 al 29 novembre 2018
Your Gogol. The last Monologue
scritto e diretto da Valery Fokin
scene e costumi Marya Tregubova, musica Aleksandr Bakši, luci Damir Ismagilov, sculture Igor Ka
aev
direttore musicale della performance e regista assistente Ivan Blagoder
con Igor Volkov, Aleksandr Polamišev, Anna Blinova, Lyubov Butyrskaja, Galina Guk, Yury Guk,
Pëtr Kovalev, Dari’a Klymenko, Ekaterina Shumakova, Ol’ga Kalmykova, Tatiana Knjazeva,
Filipp Bajandin, Andrey Ogorodnikov, Aleksandr Š
erbakov, Anton Popov, Jakovlev Maksim
Produzione Alexandrinsky Theatre, San Pietroburgo

Orari: martedì e giovedì ore 19.30; mercoledì ore 20.30
Durata: 60 minuti senza intervallo

Evgenij Onegin

Non una trasposizione integrale del romanzo di Puškin, ma la scelta di privilegiare la mancata storia d’amore tra Tatiana e Onegin, mettendola in scena tra passato e presente, realtà e immaginazione. Nell’originale, Puškin racconta la vicenda tragica di Onegin e Lensky, giovani amici che si recano in visita nella tenuta della famiglia Larin. Qui Lensky corteggia Olga, di cui è innamorato, mentre la sorella di lei, Tatiana, si invaghisce di Onegin che la respinge e prova invece – per gioco e per noia – a sedurre Olga. Lensky sfiderà a duello Onegin, restando ucciso. Tre anni dopo, mentre ancora è tormentato dal rimorso per le proprie azioni, Onegin incontra per caso Tatiana, sposata a un altro, e capisce di esserne sempre stato innamorato. La donna, pur amandolo ancora, lo respingerà scegliendo di essere fedele al marito e abbandonando Onegin alla consapevolezza di aver distrutto la propria vita e quella di altre tre persone. Tuminas immagina che due Onegin si muovano sulla scena, un uomo vecchio che, nella propria stanza, torna con la memoria alla vicenda che così drammaticamente lo ha segnato mentre osserva il “se stesso giovane” compiere le azioni che ne determineranno il destino. Con lui anche due Lensky, il compagno di giovinezza di Onegin e l’uomo che sarebbe diventato se non fosse stato assassinato in duello. Considerato la sintesi della Russia del XIX secolo, Evgenij Onegin è un’opera straziante e romantica che Tuminas allestisce «infrangendo gli stereotipi – spiega – e andando in cerca di una sinfonia di significati, dell’armonia emotiva e musicale del romanzo, evitando di esasperarne la sensibilità. Evgenij Onegin è per me la sintesi di Luce e Bellezza».

Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), 28 e 29 novembre 2018 ore 19
Evgenij Onegin
selezione di capitoli dal romanzo in versi di Alexander Puškin, ideato, scritto e diretto da Rimas Tuminas
scene Adomas Jacovskis, musica Faustas Latenas, coreografia Angelica Cholina
con Sergey Makovetskij, Aleksey Guskov, Lyudmila Maksakova, Irina Kup
enko, Victor Dobronravov,
Evgeny Pilugin, Vladimir Simonov, Yury Šlykov, Aleksey Kuznetsov, Artur Ivanov, Eugenia Kregzde,
Olga Ierman, Maria Volkova, Oleg Makarov e altri
produzione Vachtangov State Academic Theatre

Durata: 3 ore e 30 minuti con un intervallo

On the other Side of the Curtain

In un futuro lontano, nell’anno 4.015, come risultato di un esperimento di reincarnazione, tre donne – Maša, Irina e Ol’ga – morte nel XX secolo, iniziano una nuova vita in un altro mondo.
Sono le tre sorelle dell’omonima pièce di Čechov. Suoni, rumori, frammenti di frasi che usavano pronunciare molto tempo addietro fanno affiorare nella mente delle tre ragazze visioni del passato, ma al tempo stesso le mettono in condizione di iniziare una nuova vita. Eppure, in quelle parole semi-dimenticate, si annidano le stesse speranze e aspirazioni di un tempo, e non fa differenza se la destinazione delle eroine del 41° secolo è una lontana stazione spaziale chiamata Mosca o l’antica capitale dell’Impero russo. È possibile mutare il proprio destino? Lo scopo dell'esperimento è dare una risposta a questa domanda. «Gli attori – spiega Andriy Zholdak – fanno scaturire la scintilla che alimenta il fuoco della speranza di una vita migliore. Il primo attore in assoluto fu Prometeo, che sfidò gli dei e rubò il fuoco dalla loro festa per farne dono all’umanità. Attore, sei un predestinato, sei speciale, sei un oracolo. Non sei di plastica: nelle vene il sangue ti scorre vivo. Ricordati che il cuore ti fa male, sanguina di fronte al minimo sentore di bruttezza e ingiustizia. Tu sei il custode della bellezza interiore delle persone. Nutri ideali che sono scolpiti dentro di te. Ti trovi nel bel mezzo della lotta tra il bene e il male, tra purezza e abiezione. Molto, molto, oggi, dipende interamente da te».

Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), 1 dicembre 2018 ore 19
On the other Side of the Curtain
Un’esperienza di reincarnazione in due parti
tratta da estratti de Le tre sorelle di Anton Čechov
testo, regia e luci Andriy Zholdak, scene Andriy Zholdak, Daniel Zholdak
costumi e video Daniel Zholdak, suono e musica Sergey Patramansky
con Elena Vozakina, Olesja Sokolova, Elena Kalinina, Stepan Balakšin, Vitaly Kovalenko, Igor Volkov,
Ivan Efremov, Vladimir Malikov, Semëon Sytnik, Vasilisa Alexeeva, Oxana Obuchnovi
, Margarita Abroskina
produzione Alexandrinsky Theatre, San Pietroburgo

Durata: 4 ore e 20 minuti con un intervallo

The Twelve

Scritto nel 1918, I dodici è il poema in cui il poeta simbolista Alexander Blok espone il proprio pensiero sulla rivoluzione bolscevica. Racconta la lunga marcia di dodici (come gli apostoli) soldati bolscevichi attraverso le vie di Pietroburgo, mentre un fortissimo vento invernale infuria intorno a loro.
Il giovane regista teatrale Anton Okoneshnikov ha studiato un nuovo, originale linguaggio per presentare il poema di Blok al pubblico. Lo spettacolo è nato da un programma di interscambio internazionale, rivolto a giovani professionisti della scena, condotto dall’Alexandrinsky di San Pietroburgo con gli studenti dell’Accademia teatrale di Limoges, ma la versione che approda a Milano vede in scena i giovani attori dell’Alexandrinsky Theatre accanto agli allievi del Russian State Institute of Performing Arts.
Protagonista dello spettacolo è la città di San Pietroburgo-Pietrogrado. Okoneshnikov, l'artista Elena Zhukova e la videoartist Maria Varakhalina hanno ideato un’ambientazione che fa sentire il pubblico “avvolto” dallo spettacolo, mentre il disegno sonoro creato da Daniil Koronkevich e Daniil Grigoryev ricrea in sala l’autentico “respiro” di San Pietroburgo.

Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza), 2 dicembre 2018 ore 16 e 19.30
The Twelve
basato sull’omonimo poema di Alexander Blok, regia Anton Okoneshnikov
scene Elena Zhukova, video Maria Varakhalina, suono Daniil Grigorijev, Daniil Koronkevich, cameraman Alexey Edoshin
coreografia Alexey Salogub, direttore musicale Ivan Blagoder
pianista accompagnatrice Inna Andreeva, violoncello Vasily Mikhaijlov
con Nikolay Belin, Ivan Efremov, Viktor Shuralev, Vasilisa Alekseyeva, Oksana Obukhovich,
Dmitry Buteev, Timur Akshentsev, Nadezhda Alekseeva, Vladimir Malikov,
Daria Malyushenkova, Anna Stepanova, Lyubov Shtark, Kadochnikova Evgenya
produzione Alexandrinsky Theatre, San Pietroburgo

Durata: un’ora e 15 minuti senza intervallo

Tutti gli spettacoli sono in lingua russa con sovratitoli in italiano (a cura di Prescott Studio)
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro

A Milano, Le stagioni russe in Italia
Altre attività collaterali e formative
Gli appuntamenti in programma al Chiostro Nina Vinchi e all’Università deli Studi sono aperti al pubblico: l’ingresso è gratuito con prenotazione su www.piccoloteatro.org.
I workshop alla Scuola di Teatro del Piccolo sono, invece, riservati agli allievi.
Tutti gli incontri prevedono l’ausilio di un interprete.

Chiostro Nina Vinchi
Lunedì 26 novembre, ore 17
Incontro con Fausto Malcovati
“Puškin, Gogol, Čechov e Blok: Le stagioni russe al Piccolo”
Fausto Malcovati illustra il programma della rassegna, introducendo gli autori, i temi, gli artisti e i teatri ospiti. Introduce Anna Piletti.

Martedì 27 novembre, ore 15
Proiezione
‘Boris Godunov’ regia di Anatoly Efros
(90 minuti, sottotitoli in italiano)

Martedì 27 novembre, ore 17
Incontro con Dmitry Renansky
“La situazione del teatro russo contemporaneo e le sue principali correnti”.
Introduce Fausto Malcovati.

Sabato 1 dicembre, dalle ore 14 alle 18
Proiezioni delle versioni televisive di celebri produzioni teatrali russe del XX secolo
The petty bourgeois, regia di Georgy Tovstonogov
(1° atto: 1ora e 20 minuti – 2° atto: 1 ora e 10 minuti)
The room at hotel of city NN , regia di Valery Fokin (1h30min)
Entrambe le pellicole sono sottotitolate in italiano

Università degli Studi di Milano
Mercoledì 28 novembre, dalle ore 10.30 alle ore 12.30
Lezione di Alexander Chepurov, docente di Storia del Teatro russo.
Introduce Fausto Malcovati.

Venerdì 30 novembre, dalle 12.30 alle 14.30
Lezione di Nikolay Pesochinsky,
“Le avanguardie del teatro russo del XX secolo”.
Introduce Fausto Malcovati.

Scuola di Teatro ‘Luca Ronconi’
Giovedì 29 e venerdì 30 novembre, dalle 10 alle 13
Workshop con Ivan Blagoder, direttore musicale di The Twelve

Giovedì 29 novembre, dalle 14 alle 16
Workshop con Valery Fokin, regista di Your Gogol. The last Monologue

Giovedì 29 novembre, dalle 16.30 alle 18.30
Workshop con Andriy Zholdak, regista di On the other Side of the Curtain

Attività riservate agli allievi del corso “Giorgio Strehler” della Scuola di Teatro del Piccolo

Informazioni e prenotazioni 0242411889 - www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv

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