"IL PREFERITO"
UNO SGUARDO FEROCE SU UNA SOCIETA'
DELL'APPARENZA E DEI SOTTERFUGI
TEATRO LIBERO DI MILANO
Da giovedì 31 maggio a martedì 5
giugno in scena al Teatro Libero di Milano lo spettacolo Il preferito
della pluripremiata compagnia Óyes (neovincitrice del premio Hystrio
Iceberg 2018).
Due fratelli. Un odio antico.
Irrazionale. Uno l'opposto dell'altro e allo stesso tempo uno lo
specchio dell'altro. Si combattono, si invidiano, si feriscono a
vicenda da tutta una vita, rubandosi a turno ciò che hanno di più
caro. Saranno costretti ad allearsi per salvare la cosa più
importante: il buon nome della Famiglia, non importa a prezzo di
quali menzogne e quali crimini. Perché è solo sulla Famiglia che
puoi contare per sopravvivere in un mondo cinico e corrotto.
NOTE DI REGIA
Nonostante le apparenze, con Il
preferito ho cercato di raccontare più che una storia familiare, il
presente del nostro paese. L'Italia, pur mai direttamente nominata
nel testo, è per me molto simile a quel padre gentile ma corrotto,
ormai in fin di vita eppure incapace di andarsene e di lasciar
crescere i propri figli. L'Italia del Preferito è l'Italia che vedo
intorno a me: l'Italia clientelare e segreta, l'Italia della crisi
economica e della disoccupazione, della politica come immagine e
prodotto mediatico, l'Italia della corruzione serpeggiante che
soffoca sul nascere ogni tentativo di cambiamento, l'Italia vecchia,
che continua a invecchiare e deteriorarsi, l'Italia di chi resta e
soccombe e di chi è costretto ad andarsene per realizzarsi, l'Italia
dei diritti civili arretrati e negati alle minoranze etniche e
sessuali. L'Italia dove, ancora, il buon nome e le apparenze contano
più dei fatti e dove l'unica istituzione che continua a funzionare è
La Famiglia, nel bene e nel male. La Famiglia è l'unico appiglio per
i giovani che non hanno più lavoro né risparmi, la Famiglia è a
volte l'unico modo per raggiungere una posizione o per ottenere un
posto di lavoro. La Famiglia impera sulla scena politica, La
Famiglia, intesa anche solo come clan, è alla base dei casi di
corruzione e delle organizzazioni criminali nostrane. La Famiglia è,
allo stesso tempo, la nostra ancora di salvezza e l'ancora che ci
trascina sul fondo del Mediterraneo, o che perlomeno ci impedisce di
salpare. L'Italia è un paese dove siamo “figli di...”, prima che
singoli individui, è un padre (o forse una madre) morente, che da
“figli” continua a trattarci, impedendoci di crescere e di
emanciparci.
Non è una visiona positiva o
ottimista, me ne rendo conto ma credo nel valore polemico del teatro
e nella capacità di metterci di fronte ai limiti nostri e della
nostra società, a guardarci in faccia impietosamente, forse anche
con un pizzico di voluta cattiveria, come contraltare alla narrazione
unica e edulcorata della televisione, che da noi è ancora la prima
fonte di informazione, prima della rete.
Il Preferito è essenzialmente un
lavoro di attori, un vero e proprio tour de force interpretativo.
Questo è dovuto sicuramente alla mia
formazione ma è anche una precisa scelta estetica e pratica.
Scrivendo il testo mi sono posto la
sfida di creare uno spettacolo retto da due soli interpreti, senza
per questo limitarmi nel numero, nel genere e nelle età dei
personaggi: ho richiesto quindi ai protagonisti non solo di creare un
rapporto credibile tra due fratelli costantemente in scena, di
spostarne continuamente gli equilibri e i piani temporali, ma anche
di calarsi nei panni di tutti gli altri personaggi, differenti per
sesso e per età. La figura di Barbara, invece, centrale e
continuamente evocata ma mai mostrata, presume uno sforzo
immaginativo e di complicità con il pubblico, che viene invitato
spesso a “entrare” nella storia e diventarne un personaggio.
Drammaturgia e regia Dario Merlini
con Daniele Crasti, Dario Sansalone
produzione Compagnia Óyes
TEATRO LIBERO
IL PREFERITO
drammaturgia e regia Dario Merlini
con Daniele Crasti, Dario Sansalone
produzione Compagnia Óyes
Date spettacolo:
da giovedì 31 maggio a martedì 5
giugno ore 21.00
Biglietti:
intero € 18, ridotto under25 -
over60 € 13, under18 € 10
Per informazioni e prenotazioni:
Teatro Libero
Via Savona 10, Milano
Tel. 02 8323126|
biglietteria@teatrolibero.it
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