SPAZIO AVIREX TERTULLIANO
"PSYCHEDELIC MACBETH"
TEATRO DEL SIMPOSIO
Dal 26 aprile al 7 maggio 2017
Dopo la La Bi(G)sbetica domata da
William Shakespeare e Beyond Vanja da Anton Cechov, continua
l’affondo drammaturgico nei testi classici del Teatro del Simposio
questa volta con “PSYCHEDELIC MACBETH”, in scena allo Spazio
Avirex Tertulliano di Milano dal 26 aprile al 7 maggio, elaborazione
drammaturgica di Antonello Antinolfi, Giulia Pes, Francesco
Leschiera, regia Francesco Leschiera, in scena Sonia Burgarello,
Alessandro Macchi, Andrea Magnelli, Jacopo Monaldi Pagliari, scene e
costumi Paola Ghiano e Francesco Leschiera, luci Luca Lombardi,
scenografie digitali Dora VisualArt.
Partendo da un’elaborazione
drammaturgica che verte principalmente sulla sottrazione di
personaggi per portare la lente d’ingrandimento solo sui
principali, la riscrittura e la messa in scena che il Teatro del
Simposio fa della celebre tragedia shakespeariana non perdono il
senso della storia e quello che vuole trasmettere l’autore.
La rilettura vuole focalizzarsi
principalmente sui personaggi come uomini, nel loro intimo, non solo
in quanto protagonisti di una storia.
L’obiettivo di fondo è l’indagine
sulla condizione umana in relazione alla tematica del potere e del
suo esercizio.
Tutto accade all’interno di una
festa, di un party, in una scena fatta di proiezioni dove Macbeth,
Lady Macbeth e Banquo si trovano soli con le loro coscienze e il loro
destino comandato da un Dj in carne ed ossa o forse è solo la
proiezione della loro mente. Un mondo allucinatorio, “una favola
piena di rumore e di furore” dove il sogno e la realtà si
mescolano e dove quel che rimane è l’essenza dell’uomo, dei
meccanismi del potere, dell’amore portato alle più cupe
conseguenze. Dove tutto può accadere, dove il bello è brutto e il
brutto è bello…
La vicenda è nota. Macbeth e Banquo,
di ritorno da una vittoriosa battaglia contro i rivoltosi incontrano
tre streghe che fanno loro una profezia: Macbeth sarà re di Scozia,
mentre la progenie di Banquo regnerà. Una fatale predizione da cui
si scateneranno violenze, omicidi e follia che avrà come centro la
scura figura di Lady Macbeth e come fine la distruzione.
Con un’operazione di estrema
sottrazione il dramma di Shakespeare viene stravolto nella forma,
lasciandone intatto il contenuto e le suggestioni: le streghe, il
destino, il fato, l’amore, l’odio, la passione, il potere, i
fantasmi, i sogni.
Teatro del Simposio
PSYCHEDELIC MACBETH
da William Shakespeare
elaborazione drammaturgica Antonello
Antinolfi, Giulia Pes e Francesco Leschiera
regia Francesco Leschiera
con Sonia Burgarello, Alessandro
Macchi, Andrea Magnelli, Jacopo Monaldi Pagliari
scene e costumi Paola Ghiano e
Francesco Leschiera
luci Luca Lombardi
assistente alla regia Giulia Pes
grafica Valter Minelli
scenografie digitali Dora VisualArt
Calendario repliche e orari
da mercoledì a sabato ore
21.00
domenica 30 aprile ore 16.30
domenica 7 maggio ore 20.30
*giovedì 4 maggio non è prevista replica
domenica 30 aprile ore 16.30
domenica 7 maggio ore 20.30
*giovedì 4 maggio non è prevista replica
Info e prenotazioni
Spazio Avirex Tertulliano
Via Tertulliano 70 - Tel. 02 49472369
biglietteria@spazioavirextertulliano.it
www.spaziotertulliano.it/Spazio_Tertulliano/HOME.html
Mezzi Pubblici: MM3
BUS 90 - 91 (fermata Salgari), 93 - 84
(fermata V.le Puglie)
TRAM 16 (fermata Piazza Salgari)
Teatro del Simposio
Gruppo milanese di sperimentazione che
lavora dal 2012 su molteplici forme teatrali, nato da comuni
esperienze formative e professionali elaborate nel corso degli anni.
L’incontro di Francesco Leschiera,
Alessandro Macchi e Antonello Antinolfi avviene su un aspetto
contenutistico, che ha creato un filo conduttore nelle produzioni del
gruppo: l’esigenza di raccontare l'identità dell'uomo, psiche e
materia, delle sfaccettature che gli appartengono in modo universale
ma che inevitabilmente si legano alla concretezza della vita e al
vissuto individuale.
Il lavoro si sviluppa dal testo,
individuando ed evidenziando la tematica che si vuole affrontare e il
messaggio da comunicare. Da questa impronta nasce la costruzione dei
personaggi che parte dall’ elaborazione delle fisicità e vocalità.
Spesso lo spunto viene da opere d’arte, in particolare i quadri di
Francis Bacon, ma anche dalla gente comune, entrambi, seppur molto
diversi, sono fonte di interpretazione e rielaborazioni importanti.
Attraverso l’improvvisazione, sul corpo e sulla parola, si
raggiunge la messinscena finale.
Il fine è quello di trasmettere al
pubblico uno spunto di riflessione sul mondo e sull'uomo che lo vive,
lo sperimenta e lo agisce.
Link sito
Elaborazione drammaturgica di Antonello
Antinolfi, Giulia Pes, Francesco Leschiera
regia Francesco Leschiera
con Sonia Burgarello, Alessandro
Macchi, Andrea Magnelli, Jacopo Monaldi Pagliari
scene e costumi Paola Ghiano e
Francesco Leschiera
luci Luca Lombardi
scenografie digitali Dora VisualArt
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