I TRE GRANDI DI SPAGNA
PICASSO, MIRO', DALI'
FABBRICA DEL VAPORE DI MILANO
Tre personalità straordinarie, tre sguardi indipendenti e innovativi, un’eredità comune che ha segnato in modo indelebile l’arte moderna, generando simboli, forme e linguaggi che ancora oggi influenzano la cultura visiva contemporanea.
La mostra è curata da Joan Abellò, con Vittoria Mainoldi e Carlota Muiños, prodotta da Navigare Srl e gode del patrocinio del Comune di Milano, dell’Ambasciata di Spagna in Italia, del Consolato Generale di Spagna a Milano e dell’Istituto Cervantes.
Il percorso espositivo, diviso i cinque sezioni, ripercorre le tappe fondamentali della storia di Picasso, Miró e Dalí a cominciare della loro formazione, il fermento culturale della Catalogna – terra d’origine per Miró e Dalí e di iniziazione artistica per Picasso – e l’influenza decisiva esercitata dai movimenti del Modernismo e del Noucentisme.
Dalla comune rottura con i canoni accademici al trasferimento nella Parigi delle avanguardie, passando per incontri cruciali e momenti di svolta, la mostra racconta come ciascuno abbia elaborato un linguaggio radicalmente personale, contribuendo a plasmare il panorama dell’arte del secolo scorso.
Il cuore dell’esposizione è dedicato al Surrealismo, inteso non solo come corrente ma come mezzo privilegiato di espressione dell’inconscio e dell’identità individuale.
E ancora, il consolidamento delle poetiche personali nel Secondo Dopoguerra e l’affermazione del successo internazionale, sono esplorati nell’esposizione attraverso alcune delle opere e serie più celebri dei tre artisti.
Infine, uno sguardo sull’eclettismo tecnico che accomuna Picasso, Miró e Dalí: pittura, scultura, grafica, poesia, cinema, arti applicate e interventi in ambito architettonico e pubblico si fondono nel corpus di ciascuno di questi tre artisti che sfidano le classificazioni e moltiplicano i linguaggi dell’arte.
La mostra “I Tre Grandi di Spagna: tre visioni, un’eredità” riunisce opere note e meno note, alcune delle quali esposte per la prima volta in Italia, per raccontare, attraverso contrasti e affinità, un immaginifico dialogo di queste tre menti visionarie, accomunati da ben più di un mero luogo geografico di nascita. Oltre alla semplice celebrazione del mito, l’esposizione vuole anche indagare la parabola artistica dei tre maestri come simbolo della storia del Primo Novecento, fatta di guerre e dittature che per la Spagna durarono fino alla metà degli anni’70.
È per questo motivo che la mostra dedicherà anche una particolare attenzione all’opera “Guernica” di Pablo Picasso, e all’anno 1937, in cui fu realizzata, come grido per la Pace. Bozzetti preparatori, fotografie scattate da Dora Maar - fotografa, poetessa ed artista allora amante di Picasso - che ne attestano la lavorazione, e ancora opere coeve dell’artista malagueno che mostrano il clima cultura dell’epoca, non tanto dissimile da quello contemporaneo, dove violenza e distruzione si imponevano sull’uomo.
Altrettanto significativa all’interno del percorso espositivo è l’opera “Bacchanale”, massiccia scenografia teatrale realizzata da Salvador Dalì nel 1939 per l’omonimo balletto, il primo di nove per cui Dalì prestò la sua arte. Capolavoro di surrealismo, l’opera rappresenta anche la prima collaborazione del pittore con I Balletti Russi di Monte Carlo, che prima di lui si erano avvalsi di quella, tra gli altri, di Picasso e Mirò, e viene esposta per la prima volta in Italia in occasione di questa mostra.
Le opere in mostra, oltre duecentocinquanta, provengono da importanti istituzioni museali internazionali tra cui il Museu Nacional Centro de Arte Reina Sofia, il Museu Picasso, A Coruña, il Museu Picasso, Barcelona, la Fundación Luis Seoane, A Coruña, la Fundación Museo de Artes del Grabado, ma soprattutto da altrettanto importanti collezioni private che permetteranno al visitatore di scoprire lavori meno conosciuti dei grandi maestri, esposti raramente in Italia.
RADIO MONTE CARLO è la radio ufficiale della mostra.
IL COMITATO SCIENTIFICO
Joan Abelló
Dottorato di Ricerca Cum Laude e Menzione Europea in Scienze Umanistiche presso l'Università Pompeu Fabra di Barcellona (UPF). Diploma in Archivista (Archivio Segreto Vaticano, SCV). Diploma in Management Culturale e Fund Raising (ESADE Business School, Barcellona).
Critico d'arte e design, curatore indipendente.
Ha collaborato con diverse scuole superiori d'arte e design (IED ed Escola EINA-UAB) e università in Italia, Stati Uniti e Spagna.
Dirigente del Reial Cercle Artístic de Barcelona, direttore dell’Institut Catalunya Africa e responsabile della Delegazione CiU UNIONQUADRI in Spagna (Confederazione Italiana di Unione delle professioni Intellettuali, Roma).
Ha curato e collaborato a diverse mostre e attività legate al design e all’arte contemporanea, in Europa, America, Asia, e ricerche d’arte in Africa, in musei o enti pubblici. Del periodo delle avanguardie storiche si segnalano la partecipazione a Futurismo & Futurismo, curata da Pontus Hulten (Palazzo Grassi, Venezia 1986), e la collaborazione a Picasso, l'uomo dalle mille maschere, curata da Jean Paul Barbier-Mueller (Museo Barbier Mueller d'Arte Precolombiano, Barcellona 2006).
Co-curatore e direttore della mostra itinerante Picasso e la fotografia: gli anni della maturità. Fotografie di Edward Quinn e Andr. Villers, 1951-1973. L'ultima mostra con catalogo si è tenuta a Roma, prima della pandemia: Palazzo Merulana di Roma, dal 27 giugno al 26 agosto 2019, in collaborazione con l'Ambasciata di Spagna in Italia e l'Instituto Cervantes di Roma.
Nel dicembre (2022), Picasso e la fotografia… (Пикасо и Єотография…) hanno aperto i battenti a Sofia (Bulgaria) e si recheranno a Dakar presso il Musée des Civilizations Noires (MCN).
In Italia, nel 2024, per Navigare ha curato la mostra Henri de Toulouse-Lautrec. Il mondo del circo e Montmartre a Torino (20 aprile-21 luglio) e Parma (7 settembre-12 gennaio 2025) e la mostra aperta a Napoli: Picasso. Il Linguaggio delle Idee, Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietra Santa – Lapis Museum.
Vittoria Mainoldi
Vittoria Mainoldi (Bologna, 1985) dopo studi classici si laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Bologna nel 2007. Nello stesso anno inizia a lavorare presso la Galleria Forni di Bologna, seguendo soprattutto la programmazione di fiere all’estero e gli artisti stranieri.
Nel 2011 fonda, assieme al socio Maurizio Guidoni, ONO arte contemporanea, una galleria d’arte specializzata nella realizzazione di mostre fotografiche legate alla cultura popolare e alle grandi icone del secondo Novecento. La proposta di ONO è volta ad avvicinare un nuovo pubblico di collezionisti giovani alla fotografia. I rapporti di esclusiva che ONO ha con la maggior parte degli artisti internazionali che rappresenta hanno permesso di proporre e far conoscere sul mercato italiano fotografi altrimenti non facilmente accessibili.
Dal 2013 ONO produce anche mostre per musei, spazi espositivi istituzionali, oltre che a realtà commerciali private in Italia e nel mondo. Le mostre di ONO sono progettate e realizzate internamente in ogni fase della loro organizzazione: dalla curatela al disegno dell’allestimento, dalla produzione del catalogo alla comunicazione.
Tra i progetti museali più importanti ricordiamo “David LaChapelle” (Maschio Angioino, Napoli); “Giacomelli e il suo tempo” (Palazzo del Duca, Senigallia, Ancona); “Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray” (Palazzina di Caccia di Stupinigi, Torino); “Surrealist Lee Miller” (Palazzo Pallavicini, Bologna e La Termica, Malaga, Spagna); “Heroes: Bowie by Sukita” (Palazzo Medici Riccardi, Firenze); “Astrid Kirchherr with The Beatles” (Palazzo Fava, Bologna) e “Robert Doisneau Le Temps Retrouvè” (Palazzo del Duca, Senigallia, Ancona).
Mainoldi si occupa di supervisionare tutte le parti della realizzazione delle mostre e di curarne gli aspetti scientifici.
Carlota Muiños
Carlota Muiños fin dall'infanzia è stata immersa nell’arte, crescendo tra tele, sculture e restauri nel laboratorio della madre. Questa esperienza precoce ha alimentato in lei una vocazione profonda: creare esperienze culturali capaci di connettere il pubblico alle opere d’arte attraverso l’emozione, una narrazione accessibile e il sentimento d’identità collettiva.
Oggi, in qualità di direttrice di Art & Projects – Connecting Culture, si occupa dello sviluppo di progetti espositivi in tutte le loro fasi: dall’ideazione curatoriale e selezione delle opere, alla progettazione degli spazi, fino al coordinamento dei team e alla comunicazione con istituzioni, artisti e pubblico. Il suo lavoro mira a trovare nuovi modi per avvicinare l’arte alle persone, favorendo il dialogo con altre discipline e valorizzando le storie che l’arte è in grado di raccontare.
Tra i progetti recenti si segnalano: Nelson Villalobo – O Vento Comezou De Novo (La Coruña, 2023), Homenaje a Picasso, Vallauris 1972 (La Coruña, 2023), Mujercitas del mundo, uníos (La Coruña, 2023 – Feria del Cómic) e Las Chicas del Pillar (La Coruña, 2023 – Feria del Cómic).
Rosa Maria Subirana i Torrent
Storica dell'arte catalana. È stata la direttrice del Museo Picasso tra il 1966 e il 1983, data in cui ha assunto il ruolo di direttrice Maria Teresa Ocaña.
Subirana ha conseguito il dottorato in storia dell'arte presso la Facoltà di Filosofia e Lettere dell'Università di Barcellona con la tesi “La scultura non figurativa in Spagna dalle origini al 1974”. Ha studiato anche al Barat College di Lake Forest (Illinois, EUA), e alla Escola Massana di Barcellona.
È stata conservatrice di diversi musei del Comune di Barcellona, direttrice della Fundació Pública del Pavelló Alemany de Barcelona Mies van der Rohe, direttrice dell'inventario del Museu Clarà de Barcelona, o dell'Arxiu Subirana, tra gli altri incarichi professionali. È anche professoressa di arte contemporanea presso l'Università Autonoma di Barcellona.
Storica dell'arte catalana. È stata la direttrice del Museo Picasso tra il 1966 e il 1983, data in cui ha assunto il ruolo di direttrice Maria Teresa Ocaña.
Subirana ha conseguito il dottorato in storia dell'arte presso la Facoltà di Filosofia e Lettere dell'Università di Barcellona con la tesi “La scultura non figurativa in Spagna dalle origini al 1974”. Ha studiato anche al Barat College di Lake Forest (Illinois, EUA), e alla Escola Massana di Barcellona.
È stata conservatrice di diversi musei del Comune di Barcellona, direttrice della Fundació Pública del Pavelló Alemany de Barcelona Mies van der Rohe, direttrice dell'inventario del Museu Clarà de Barcelona, o dell'Arxiu Subirana, tra gli altri incarichi professionali. È anche professoressa di arte contemporanea presso l'Università Autonoma di Barcellona.
Ha curato, diretto o collaborato a numerose esposizioni. È membro del Comité Internacional de Museus d'Art Contemporani (CIMAM-ICOM-UNESCO) e dell'Associació Catalana de Crítics d'Art. Inoltre, ha fatto parte del Patronato del Museo Español de Arte Contemporáneo.
Carmen Jiménez Jiménez
Curatrice, esperta in conservazione e restauro del patrimonio, è direttrice della Fondazione Luís Seoane.
Laureata in Belle Arti presso l'Università Complutense di Madrid, ha seguito un corso post-laurea in Patrimonio e Gestione dei Beni Culturali e ha collaborato con la Scuola Galiziana di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, facendo da tutor in diversi progetti di conservazione. Nel corso della sua carriera, ha diretto e realizzato importanti progetti di restauro. Di particolare rilievo il lavoro su diverse opere di Urbano Lugrís per la Fondazione Caixa Galicia, oltre a opere di Laxeiro e Carlos Maside.
Ha inoltre gestito lo spazio culturale della Casa Museo Picasso di La Coruña tra il 2017 e il 2019, presentando importanti opere del periodo di Picasso a La Coruña, come “La alternativa” e “Retrato de hombre viejo”. Negli ultimi anni ha curato più di 15 mostre nazionali e internazionali, portando le opere di Andy Warhol e Pablo Picasso in città come Pechino e Shanghai. Attualmente è stata responsabile della direzione tecnica del Museo Bea Rey, dedicato all'artista di La Coruña.
Antón Castro
Professore di arte contemporanea all'Università di Vigo e visiting professor in diverse università. È stato direttore dell'IPC (Istituto del Patrimonio Culturale Spagnolo) ed è membro dell'AICAFrancia (Associazione Internazionale dei Critici d'Arte). Dal 1980 ha curato 120 mostre e scritto circa 800 articoli sull'arte. Membro del comitato scientifico della mostra “El primer Picasso. La Coruña 2025” e curatore di “Picasso en sus carteles” e “Picasso blanco en el recuerdo azul. Dibujando el futuro” nell'ambito della celebrazione “Picasso. 50 anni dalla morte, 1973-2023”.
È stato direttore e docente dei corsi di Picasso di La Coruña e dell'Università Internazionale Menéndez Pelayo. Tra le sue pubblicazioni su Picasso ricordiamo “The Early Picasso” (1891-1895), “A portrait by a Young Artist” e numerosi saggi.
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