Post Più Recenti

.

lunedì 19 settembre 2022

 STAGIONE TEATRALE 2022 / 2023
TEATRO MANZONI DI MILANO

PROSA
Dal 18 al 30 ottobre 2022 feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30 - sabato 29 ottobre ore 15,30 e 20,45
Gli Ipocriti Melina Balsamo presenta
Maria Amelia Monti Marina Massironi
IL MARITO INVISIBILE
Scritto e diretto da Edoardo Erba
Scene Luigi Ferrigno Musiche Massimiliano Gagliardi Costumi Nunzia Russo Luci Giuseppe D’Alterio Video Davide Di Nardo, Leonardo Erba
Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma (Maria Amelia Monti) e Lorella (Marina Massironi), che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata! La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha ... non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile. Fiamma teme che l'isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell'amica. Si propone di aiutarla, ma non ha fatto i conti con la fatale, sconcertante, attrazione di noi tutti per l'invisibilità. Il Marito Invisibile di Edoardo Erba è la prima commedia in videocall. Una messinscena innovativa con le attrici che recitano, sul palco, senza mai guardarsi avvolte da uno sfondo completamente blu; in alto, invece, appaiono in due grandi schermi mentre sono nelle loro case come a dire che la realtà virtuale supera la realtà ordinaria. Un'esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione con le due protagoniste che ci accompagnano, con la loro personalissima comicità, in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale.

Note di Edoardo Erba

Nella regia del Marito Invisibile ho voluto creare una realtà virtuale più ricca e articolata della realtà che vediamo sul palco. Le attrici recitano sullo sfondo di un blue screen circondate da una realtà monocromatica, che prende vita e colore solo dal piano della telecamera in su. Sui grandi schermi che sovrastano il palco, invece, le vediamo vivere nelle loro case, piene di oggetti, di luci, di fumo, di colori e di movimento. Il contrasto – funzionale alla storia che la commedia racconta - mette lo spettatore in una situazione nuova. Può guardare le attrici sui grandi schermi, godendosi il loro primo piano o, viceversa, guardarle dal vivo sul palco o, ancora, guardarle un po’ da una parte, un po’ dall’altra, “montando” le immagini come meglio crede. Benché composto da cinque scene con passaggi di tempo fra l’una e l’altra (cinque atti si sarebbe detto una volta) lo spettacolo non prevede mai il buio. Gli schermi sono sempre attivi, perché quando i personaggi escono di scena, prendono il cellulare e il pubblico vede ingrandito quello che loro vedono sullo schermo del telefono. Ne esce un atto unico dal ritmo incalzante, che cattura lo spettatore dalla prima battuta, senza lasciargli mai la possibilità di distrarsi.

Dall’8 al 20 novembre 2022 feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30 - sabato 19 novembre ore 15,30 e 20,45
Compagnia Molière e La Contrada Teatro Stabile di Trieste presentano
Emilio Solfrizzi
IL MALATO IMMAGINARIO
di Molière Adattamento e regia Guglielmo Ferro
con Lisa Galantini Antonella Piccolo Sergio Basile Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Pietro Casella, Cecilia D’Amico e con Rosario Coppolino
Costumi Santuzza Calì Scenografie Fabiana Di Marco Musiche Massimiliano Pace

Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l'idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare "i dardi dell’atroce fortuna”. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Moliere lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell'età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Moliere viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo, Moliere, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui.

Dal 13 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica e 6 gennaio ore 15.30 Sabato 17 dicembre ore 15.30 e 20.45 24 e 25 dicembre riposo 26 dicembre e 1 gennaio ore 17.30 31 dicembre ore 17.30 e 21.30
Diana Or.i.s. e Chi è di scena presentano
Vincenzo Salemme
NAPOLETANO? E FAMME ‘NA PIZZA
scritto e diretto da Vincenzo Salemme
con in o. a. Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Fernanda Pinto Scene e costumi Francesca Romana Scudiero Musiche Antonio Boccia

Il racconto di Vincenzo Salemme

Napoletano? E famme ‘na pizza! è uno spettacolo che nasce dal mio libro uscito con lo stesso titolo agli inizi di marzo. Titolo che fa riferimento ad una battuta di una mia commedia teatrale, “e fuori nevica”, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza. E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mammà... e via così con gli stereotipi che rischiano di rendergli la vita più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente. Ma, allora, io che sono nato in provincia, a 30 km da Napoli, posso dichiararmi napoletano doc? Io che da bambino avevo paura di Napoli perché il proverbio recitava: “Vedi Napoli e poi muori!”, io che per recitare il teatro napoletano ho dovuto imparare a nascondere l’accento del mio paese, Bacoli, io che ho una casa a Roma, posso dichiararmi napoletano a tutto tondo? Questa è la domanda che ha ispirato lo spettacolo. “Napoletano? ‘E famme ‘na pizza!”, oltretutto, mi sembra anche il modo migliore per riassaporare l’atmosfera delle sale teatrali perché all’interno della rappresentazione ci sono alcuni dei pezzi più divertenti delle mie ultime commedie. È un omaggio a tutti quegli spettatori che mi hanno seguito nei decenni e che, spero, vogliano seguitare a farlo. È un modo per tornare a ridere ed emozionarsi tutti insieme con lo stesso sentimento di speranza nel futuro. Un futuro che, nel caso di questo mio spettacolo, non dimentica le belle tradizioni del passato ma, anzi, ne fa un volano per immaginare un viaggio in avanti, un cammino libero e allegro verso il Domani.

Dal 31 gennaio al 12 febbraio 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30 Sabato 11 febbraio ore 15.30 e 20.45
Virginy L’Isola Trovata presenta
Gianfranco Jannuzzo Barbara De Rossi
IL PADRE DELLA SPOSA
di Caroline Francke
Regia Gianluca Guidi
con altri cinque attori in scena
Scene e costumi Carlo De Marino Musiche Roberto Procaccini Luci Umile Vainieri

Agostino è un imprenditore e padre di famiglia che oltre a possedere un’azienda ha una bella figlia ventiduenne che sta per convolare a nozze, figlia a cui vuole molto bene e di cui è molto geloso. La ragazza sta per sposare Edo, rampollo di una ricca famiglia, ma l’imminente matrimonio con annessi caotici preparativi avranno un effetto straniante sul povero padre, che in cuor suo non vuole accettare il fatto che la figlia sia ormai una donna e il solo pensiero di lasciare l’adorata fanciulla nelle mani di uno sconosciuto lo fa dar di matto. A peggiorare le cose ci si metterà il prezzo esorbitante del matrimonio che costerà all’uomo una piccola fortuna. Tutto ciò e l’ansia di una sorte di sindrome del nido vuoto al maschile faranno sì che l’uomo assuma bizzarri atteggiamenti facendo preoccupare tutto il parentado. La goccia che farà traboccare il vaso sarà l’invasione casalinga dell’eccentrico, richiestissimo e costosissimo organizzatore di matrimoni Alain e la scelta di organizzare il ricevimento proprio in casa, una situazione che farà in men che non si dica crollare i nervi al sempre più stressato padre che tra una figuraccia e l’altra finirà addirittura in prigione, ma tutto ciò avrà lo scopo di rendere l’esagitato padre della sposa più consapevole che la figlia ormai adulta sta per sposare l’uomo che ama. Il nostro spettacolo si presenta come una divertente comedy piena di gag riuscite e momenti coinvolgenti con alcune situazioni tenere e divertenti.

Dal 14 al 26 febbraio 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30 - Sabato 25 febbraio ore 15.30 e 20.45
Diana Or.i.s. presenta
Massimiliano Gallo
AMANTI
una commedia scritta e diretta da Ivan Cotroneo con Fabrizia Sacchi
Orsetta De Rossi
Diego D’Elia, Eleonora Russo Scene Monica Sironi Costumi Alberto Moretti Luci Gianfilippo Corticelli

È settembre, in una grande città. Claudia e Giulio si incontrano per la prima volta davanti a un ascensore, nell’atrio di un palazzo borghese. Le porte di vetro si aprono. Lei sta andando via, lui deve salire. Ma Claudia si accorge di avere dimenticato la sciarpa su, e risale con Giulio. L’appartamento al quale sono diretti è lo stesso: scoprono infatti solo ora che entrambi frequentano lo stesso analista, il dottor Cioffi, psicoterapeuta specializzato in problemi di coppia. Hanno l’appuntamento settimanale con il dottore ogni mercoledì: alle 15 lei, alle 16 lui. Si presentano sul pianerottolo stringendosi la mano. È il loro primo contatto fisico. Due mesi dopo ritroviamo Claudia e Giulio in una stanza d’albergo. Stanno facendo l’amore. Sono diventati amanti da tre settimane. Entrambi sposati, Giulio con moglie e tre figli, Claudia con un marito più giovane di lei con il quale sta cercando di avere un bambino, si vedono regolarmente e clandestinamente per stare insieme. E si dicono che è solo sesso, avventura, evasione. Che non fanno male a nessuno. Che quello spazio non c’entra davvero con le loro vite reali. Ma può essere davvero così quando due persone si incontrano ripetutamente e pretendono di controllare sesso e amore? Amanti segue la storia della relazione di Giulio e Claudia da settembre fino a giugno, intervallando i loro incontri in albergo con i dialoghi che ciascuno di due ha con il dottor Cioffi, il quale ovviamente non sa che i suoi due problematici pazienti hanno una relazione tra di loro. Così la loro storia si dipana nell’arco di nove mesi, fra gli incontri a letto, e le verità o le menzogne che contemporaneamente raccontano al dottore, dal quale vanno da soli o insieme ai rispettivi partner, Enrica e Marco. Una progressione temporale fatta di equivoci, imbrogli, passi falsi, finte presentazioni, menzogne, incasinamenti, prudenza, e anche guai evitati per miracolo. Fino a quando l’amore e un evento inaspettato si mettono di mezzo, e stravolgono tutti gli equilibri. Amanti è una nuova commedia in due atti sull’amore, sul sesso, sul tradimento e sul matrimonio, sulle relazioni di lunga durata e sulle avventure a termine, sul maschile e sul femminile, e in definitiva sulla ricerca della felicità che prende sempre strade diverse da quelle previste. Una commedia brillante e divertente, con situazioni e dialoghi che strappano risate, ma anche un’esplorazione dei sentimenti di una coppia che nella clandestinità trova rifugio, conforto, divertimento, ma anche affanno, preoccupazione, e forse pericolo. I temi di “Amanti” mi appartengono da sempre. Nei miei romanzi, nei film, nelle serie televisive che ho scritto e diretto, il confronto tra il maschile e il femminile, la rottura degli stereotipi di genere, la prepotente forza del sesso e quella ancora più devastante dell’amore, hanno sempre avuto grande spazio, nel tentativo continuo di raccontare l’evoluzione della società e del costume attraverso le relazioni amorose. In questa commedia, con l’aiuto di due protagonisti strepitosi, questi temi prendono forma in un racconto moderno ed estremamente divertente, ma anche pieno di tenerezza e verità, come sempre succede nella commedia della vita”.

Dal 21 marzo al 2 aprile 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30 Sabato 1 aprile ore 15.30 e 20.45
Fondazione Teatro della Toscana e Best Live presentano
Elena Sofia Ricci
LA DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA
di Tennessee Williams Traduzione Masolino D’Amico con Gabriele Anagni Musiche composte da Stefano Mainetti Light designer Pietro Sperduti e con Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi
Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi

Appunti di Pier Luigi Pizzi La proposta del Teatro della Toscana e di Mariano Anagni di pensare ad un progetto di regia per La dolce ala della giovinezza, è stato di grande stimolo e dopo un'attenta lettura, ho accettato, forte del fatto che avrei avuto la presenza nel cast, di Elena Sofia Ricci, nel ruolo della protagonista.

Come d'abitudine il mio progetto comprende l'ambientazione e i vestiti. Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell'abisso. Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina.

Dall’11 al 23 aprile 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30 Sabato 22 aprile ore 15.30 e 20.45
A.ArtistiAssociati Direzione Artistica Walter Mramor presenta
Giorgio Lupano Gabriele Pignotta Attilio Fontana
TRE UOMINI E UNA CULLA
di Coline Serreau Traduzione Marco M. CasazzaAdattamento teatrale Coline Serreau e Samuel Tasinaje dal film omonimo di Coline Serreau
Regia Gabriele Pignotta
e con Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari, Malvina Ruggiano
Aiuto regia Alessandro Marverti Scene Matteo Soltanto Costumi Silvia Frattolillo Luci Eva Bruno Musiche Stefano Switala

Chi non ricorda i dolci sorrisi che la piccola Marie rivolge dalla culla ai suoi tre papà “improvvisati” nella pellicola francese degli Anni Ottanta? La bimba, piombata improvvisamente nella routine libertina dei tre scapoli incalliti, finirà per conquistarne l’affetto e rivoluzionarne la vita. La commedia, un riuscitissimo mix di tenerezza e divertimento, approda ora per la prima volta sui palcoscenici italiani grazie al nuovo adattamento teatrale firmato dalla stessa autrice del film, Coline Serreau. Fedele alla vicenda originale, lo spettacolo tratta con lievità e brio il ruolo dei padri e i nuovi modelli di famiglia.

Dal 2 al 14 maggio 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30 Sabato 13 maggio ore 15.30 e 20.45
Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con A.G. Spettacoli presenta
Carlo Buccirosso
L’ERBA DEL VICINO E’ SEMPRE PIU’ VERDE
scritto e diretto da Carlo Buccirosso
con (in ordine di apparizione) Fabrizio Miano, Donatella de Felice, Peppe Miale, Elvira Zingone, Maria Bolignano, Fiorella Zullo
Scene Gilda Cerullo e Renato Lori Costumi Zaira de Vincentiis Disegno luci Francesco Adinolfi

Note di Carlo Buccirosso Mario Martusciello, funzionario benestante di banca, da tempo in aperta burrascosa crisi matrimoniale con sua moglie, si è rifugiato da alcuni mesi in un moderno monolocale, vivendo un momento di profonda depressione, insoddisfatto del proprio tenore di vita, delle proprie ambizioni, delle proprie scelte, delle proprie amicizie, e non di meno di sua sorella, rea di preoccuparsi eccessivamente del suo inaspettato isolamento. In continua spasmodica ricerca di libertà, di cambiamenti, di nuove esperienze di vita e di un’apertura mentale che gli è sempre stata ostacolata dai sensi di inferiorità e dalla mancanza di spregiudicatezza, Mario guarda il mondo e le persone che lo circondano alla stessa stregua di un fanciullo smanioso di cimentarsi con le attrazioni più insidiose di un immenso parco giochi, cui non ha mai avuto l’opportunità di poter accedere… Ed è così che pervaso dall’adrenalina - l’erba del vicino è sempre più verde - della novità, dall’eccitazione del rischio, nonché dalla paura dell’ignoto, si ritroverà presto soggiogato dalla sindrome dell’”Erba del vicino”, ovverosia dalla sopravvalutazione di tutto quanto non gli appartenga, di ogni essere umano diverso da sé stesso, di qualsiasi tipo di emozione possa procurargli una donna che non sia uguale a sua moglie, come “una giovane avvenente influencer” conosciuta solo per caso… il tutto accompagnato da un senso di autocommiserazione, ed da un’ammirazione spropositata verso chi nella vita ha saputo guadagnarsi, con grande fortuna, soldi e successo a sbafo, a discapito suo che mai ha avuto il fegato di osare, né di cambiare modo di essere pur di raggiungere qualcosa d’importante… È allora che quel senso di attrazione verso chi è diverso da te, che riesce in tutto più di te, e che sa essere quello che giocoforza non sei mai stato tu, potrebbe anche trasformarsi in un’irrefrenabile follia omicida, e a quel punto... sotto a chi tocca! In un simile spiazzante panorama, chiunque avesse la malaugurata idea di suonare alla porta di casa Martusciello per qualsivoglia motivo, come per la consegna della ordinazione del giapponese o di un pacco postale, o peggio ancora per uno sventurato errore domiciliare, si troverebbe invischiato in una situazione non facilmente gestibile, con l’arduo compito poi di tentare di uscire dall’appartamento in tempi brevi, e possibilmente nelle migliori condizioni di salute!... In definitiva, “l’erba del vicino” sarà pure più verde di quella dell’altro, ma ciò che conta è che non si macchi di rosso “sangue”… E se invece fosse proprio il vicino di casa in carne ed ossa, a sfidare la sorte suonando alla porta dell’appartamento di Mario, magari solo per chiedere la cortesia di qualche foglia di prezzemolo, cambierebbe qualcosa al finale della nostra vicenda?...

ABBONAMENTI PROSA STAGIONE 2022/2023
ABBONAMENTO A TURNO E POSTO FISSO A 8 SPETTACOLI
POLTRONISSIMA PRESTIGE (dalla fila 1 alla fila B - palchi dal 15 al 26)
NUOVI ABBONAMENTI € 268,00
RINNOVI (per tessere 21/22) / OVER 65 € 248,00
POLTRONISSIMA (dalla fila C alla fila L - palchi dal 1 al 14)
NUOVI ABBONAMENTI € 248,00
RINNOVI (per tessere 21/22) / OVER 65 € 230,00
UNDER 30 € 160,00
POLTRONA (dalla fila M alla fila Q)
NUOVI ABBONAMENTI € 184,00
RINNOVI (per tessere 21/22) / OVER 65 € 168,00

ABBONAMENTO A TURNO E POSTO LIBERO A 8 SPETTACOLI
POLTRONISSIMA (dalla fila C alla fila L)
FERIALE da martedì a venerdì € 192,00

QUANDO ACQUISTARE
Abbonamenti in vendita fino a lunedì 24 ottobre.
Orario: lunedì - venerdì | 10.00 - 19.00

FUORI ABBONAMENTO - Dal 7 all’11 dicembre 2022 7, 8 e 9 dicembre ore 20.45 - 10 dicembre ore 15.30 e 20,45 - 11 dicembre ore 15.30
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana presenta Francesco Pannofino Iaia Forte Erasmo Genzini Carmine Recano e con Simona Marchini
MINE VAGANTI
uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
e con in o. a. Roberta Astuti, Sarah Falanga, Mimma Lovoi, Francesco Maggi, Luca Pantini, Edoardo Purgatori Scene Luigi Ferrigno - Costumi Alessandro Lai - Luci Pasquale Mari
Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi capolavori cinematografici MINE VAGANTI **2 David Di Donatello **5 Nastri D’Argento **4 Globi D’Oro **Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival di New York **Ciak D’Oro come Miglior Film

Note di Ferzan Ozpetek

Come trasporto i sentimenti, i momenti malinconici, le risate sul palcoscenico? Questa è stata la prima domanda che mi sono posto, e che mi ha portato un po’ di ansia, quando ha cominciato a prendere corpo l’ipotesi di teatralizzare Mine vaganti. La prima volta che raccontai la storia al produttore cinematografico Domenico Procacci, lui rimase molto colpito aggiungendo entusiasta che sarebbe potuta diventare anche un ottimo testo teatrale. Poco dopo avviammo il progetto del film e chiamammo Ivan Cotroneo a collaborare alla sceneggiatura. Oggi, dietro invito di Marco Balsamo, quella prospettiva si realizza con un cast corale e un impianto che lascia intatto lo spirito della pellicola. Certo, ho dovuto lavorare per sottrazioni, lasciando quell’essenziale intrigante, attraente, umoristico. Ho tralasciato circostanze che mi piacevano tanto, ma quello che il cinema mostra, il teatro nasconde, e così ho sacrificato scene e ne ho inventate altre, anche per dare nuova linfa all’allestimento. L’ambientazione pure cambia. Ora una vicenda del genere non potrebbe reggere nel Salento, perciò l’ho ambientata in una cittadina tipo Gragnano o lì vicino. In un posto dove un coming out ancora susciterebbe scandalo. Rimane la famiglia Cantone, proprietaria di un grosso pastificio, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità la direzione dell’azienda ai due figli. Tutto precipita quando uno dei due si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il minore tornato da Roma proprio per aprirsi ai suoi cari e vivere nella verità. Racconto storie di persone, di scelte sessuali, di fatica ad adeguarsi ad un cambiamento sociale ormai irreversibile. Qui la parte del pater familias è emblematica, oltre che drammatica e ironica allo stesso tempo. Le emozioni dei primi piani hanno ceduto il posto a punteggiatura e parole; i tre amici gay sono diventati due e ho integrato le parti con uno spettacolino per poter marcare, facendone perfino una caricatura, quelle loro caratteristiche che prima arrivavano alla gente secondo le modalità mediate dallo schermo. Il teatro può permettersi il lusso dei silenzi, ma devono essere esilaranti, altrimenti vanno riempiti con molte frasi e una modulazione forte, travolgente. A questo proposito, ho tratto spunto da personali esperienze. A teatro non ci si dovrebbe mai annoiare. Sono partito da questo per evitare che lo spettacolo fosse lento. Ho optato per un ritmo continuo, che non si ferma, anche durante il cambio delle scene. Qui c’è il merito di Luigi Ferrigno che si è inventato un gioco di movimenti con i tendaggi; anche le luci di Pasquale Mari fanno la loro parte, lo stesso per i costumi di Alessandro Lai, colorati e sgargianti. Ho realizzato una commedia che mi farebbe piacere andare a vedere a teatro, dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese e verso cui guardano quando parlano. La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce.

FUORI ABBONAMENTO - Dal 27 al 29 gennaio 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30
Pierfrancesco Pisani - Isabella Borettini per Infinito Teatro in collaborazione con Argot Produzioni presentano
Chiara Francini Alessandro Federico
COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA
di Dario Fo e Franca Rame
Regia Alessandro Tedeschi Collaboratori Pierluigi Pasino e Massimiliano Setti Luci Alessandro Barbieri Scenografia Katia Titolo Costumi Francesca Di Giuliano Musiche Setti - Pasino

“Prima regola: perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola, quella del maschio! Perché… se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti… ci sono le correnti d’aria!”. Ironica quanto basta e sensuale quando vuole, Chiara Francini è un’artista eclettica, un vulcano di carisma e vitalità, con importanti ruoli sul piccolo e grande schermo, conduzioni al fianco di pilastri della tv come Pippo Baudo e un esordio letterario con 45.000 copie vendute e 8 ristampe. Qui si mette alla prova con un testo importante, che celebra il ruolo della donna all’interno della coppia. L’energica Antonia incarna l’eroina perfetta di tutte le mogli tradite e racconta con ironia la loro “sopravvivenza” tra le mura domestiche. Pur di continuare a stare vicino al marito, la protagonista decide di accettare l’impensabile. Così tra dialoghi e monologhi brillanti si snodano gli episodi più assurdi. Soltanto quando nel cuore di Antonia si insidia un nuovo uomo, giovane e intelligente, il marito sembra accorgersi dell’esistenza della moglie, del suo essere donna, del suo disperato bisogno di essere amata e considerata. Questa commedia è una favola tragicomica che racconta cosa vuol dire stare in coppia. Fo e Rame descrivono in modo perfetto con toni divertenti, ma anche drammatici raccontando le differenze tra psicologia maschile e femminile. Tutti ci si riconoscono infatti “Coppia aperta...quasi spalancata” porta in scena la relativa insofferenza al concetto di monogamia. Rappresenta uno degli spettacoli più popolari in Italia. In Germania ha riscosso un tale successo da essere proposta in ben 30 teatri contemporaneamente.

FUORI ABBONAMENTO - Dal 28 febbraio al 5 marzo 2023 feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30 - sabato 4 marzo ore 15,30 e 20,45
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo presenta
Alessio Boni Serra Yilmaz
DON CHISCIOTTE
adattamento Francesco Niccolini - liberamente ispirato al romanzo di Miguel De Cervantes Saavedra Drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco NiccoliniRegia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer
con Marcello Prayer
e Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico - Ronzinante Biagio Iacovelli
Scene Massimo Troncanetti - Costumi Francesco Esposito Luci Davide Scognamiglio - Musiche Francesco Forni

Chisciotti e cavalieri erranti, sparpagliati per il mondo o chiusi dentro le mura, sono sempre gli stessi, quelli di un tempo, quelli di oggi e quelli di domani, savi e pazzi, eroi e insensati. Non sono venuti al mondo per vivere meglio o peggio. Quando l'universo nella solitudine si abbandona alle proprie miserie, loro pronunciano parole di giustizia, d'amore, di bellezza e di scienza. Chi si rende volontariamente schiavo non maledice l'esistenza. Fernando Arrabal, Uno schiavo chiamato Cervantes

Note di Alessio Boni

Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani. L'animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L'uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire? Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l'ha reso immortale. È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete - avvalendosi del sogno, della fantasia, dell'immaginazione - sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte.

E io dico che Don Chisciotte e Sancho vennero al mondo affinché Cervantes potesse narrare la loro storia e io spiegarla e commentarla, o meglio, affinché Cervantes la raccontasse e la spiegasse e io la commentassi. Può raccontare, spiegare e commentare la tua vita, mio caro Don Chisciotte, soltanto chi è stato contagiato dalla tua stessa follia di non morire. Allora, intercedi in mio favore, o mio signore e padrone, affinché la tua Dulcinea del Toboso, ormai disincantata dalle frustate di Sancho, mi conduca mano nella mano all’immortalità del nome e della fama. E se la vita è sogno, lasciami sognare per sempre! Miguel de Unamuno, Vita di Don Chisciotte e Sancho

RIDERE ALLA GRANDE

17 settembre e dal 30 novembre al 4 dicembre 2022 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30
Paolo Ruffini e Vera presentano
Max Angioni
MIRACOLATO
di Max Angioni e Alessio Tagliento Regia Ester Montalto
Torna a grande richiesta “Miracolato” lo show di Max Angioni, che si consacra come il principale talento emergente del panorama comico nazionale.

Max Angioni torna nei maggiori teatri italiani dopo il fortunato debutto della scorsa stagione. Il suo “MiracolaTOUR”, tra l’inverno e l’estate ha attraversato i teatri e le piazze di tutta la penisola, dal Trentino alla Sicilia, con più di 30mila biglietti venduti e l’80% di sold out. Si prepara a ripartire, inaugurando con un grande ritorno al Teatro Manzoni di Milano, dove – nel corso dello spettacolo – ci saranno le riprese di uno speciale per Italia1, che andrà in onda a settembre. La stagione 2022/2023 si preannuncia ricca di appuntamenti: il giovane comico calcherà i palcoscenici delle maggiori città italiane, tra cui Roma, Torino, Verona, Firenze, Bari e moltissime altre, con una programmazione di oltre 60 date. Inoltre, quest’anno lo spettacolo si spingerà anche oltre i confini nazionali, con repliche previste in Svizzera e in Inghilterra, dove il comico sarà il primo italiano della storia a calcare il palco del mitico Comedy Store.

Max Angioni, reduce dai successi di Italia’s Got Talent, Zelig, Le Iene e Lol2, oltre al crescente percorso televisivo, brilla in teatro con la verve della sua Stand-up Comedy, che continua a divertire il pubblico che lo ha reso celebre. Una sferzante ironia anima i monologhi incorniciati nella scena minimalista di questo show, in cui il comico racconta un condensato delle proprie esperienze: dalle conversazioni ai tempi dei social, alla sua relazione con lo sport, alla maledizione di arrivare secondo, alle ormai note rivisitazioni dei miracoli.

Tra interazioni con il pubblico e incursioni nei suoi folli personaggi, resi celebri dai passaggi tv e dai social network, il talento di Angioni offre uno sguardo originale ed esilarante sulla realtà quotidiana. La comicità e l’immaginazione del giovane Max diventano strumenti per esorcizzare la realtà, attraverso un filtro surreale e inaspettato, in cui il pubblico si riconosce e si abbandona, in due ore di puro divertimento, tutto d’un fiato, in cui si ride senza freni, dal primo all’ultimo istante.

12 ottobre 2022 ore 20.45
Arts Promotion di Mario Russo presenta
Ernesto Maria Ponte
STAND UP ANDDOWN COMEDY
di Ernesto Maria Ponte e Salvo Rinaudo

Ernesto Maria Ponte, allievo dello storico laboratorio di esercitazioni sceniche di Gigi Proietti, è uno dei comici siciliani di maggiore successo. Al suo attivo diverse incursioni nella tv e nel cinema, ma è il teatro il linguaggio in cui si muove più a sua agio. E’ fra gli attori che vantano il maggior numero di presenze al botteghino alternandosi fra commedie e cabaret da monologhista. Ma è un attore comico o uno stand up comedian? Forse Ernesto Maria Ponte è entrambe le cose e sceglie questo titolo proprio per giustificare lo sconfinamento nei due generi. Facendo il verso ai grandi interpreti dello stand up e alle nuove generazioni che avanzano, Ponte racconta attraverso i monologhi gli anni della sua carriera, ma si prende delle pause istrioniche per mettere fra parentesi il ruolo dello stand up e raccontare alla sua maniera seduta, alcuni aspetti della nostra società. Up and down è un’immagine che si presta anche a raccontare gli alti e bassi, appunto, che un uomo attraversa durante la sua vita, dal lavoro alla vita privata. Stand up and down comedy, scritto a quattro mani con l’autore Salvo Rinaudo, è un viaggio nella carriera trentennale di Ernesto Maria Ponte che trova le sue aree di sosta nella sicilianità più bella e affascinante per arrivare tratteggiare nella sua interezza il tipico uomo medio italiano.

Dal 14 al 16 ottobre 2022 ore 20.45
OTI Officine del Teatro Italiano presenta Giovanni Scifoni
SANTO PIACERE DIO E’ CONTENTO QUANDO GODO
di Giovanni Scifoni
Regia Vincenzo Incenzo Danzatrice Anissa Bertacchini

Non c’è sesso senza amore è solo il riff di una canzone o una verità assoluta? Come la mettiamo con il VI Comandamento?

Tutti dobbiamo fare i conti con la nostra carne e troppo spesso i conti non tornano.

Anima e corpo sono in guerra da sempre, alla ricerca di una agognata indipendenza. Come in tutte le guerre, nel tempo mutano le strategie e i rapporti di forza. Ma noi, credenti, bigotti o atei incalliti, continuiamo ad inciampare nelle nostre mutande, tra dubbi e desideri.

Scifoni ha un piano: porre fine all’eterno conflitto tra Fede e Godimento e fare luce su una verità definitiva e catartica, dove l’anima possa ruzzolarsi sovrana nel sesso e il corpo finalmente abbracciare l’amore più puro, in grazia di Dio. Sequestra così il pubblico e lo pone al centro di un esperimento unico e irresistibile, avventurandosi tra vizi, ragioni e sentimenti della fauna umana, oscillando come un esilarante pendolo tra gli estremi del sesso e della Fede, in metamorfosi continua tra i suoi personaggi, il morigerato Don Mauro, schiavo di un catechismo improbabile, e l’illuminato Rashid, pizzettaio musulmano modernista.

In un flusso di coscienza tempestoso e irresistibile, alto e comico al contempo, Scifoni fa rimbalzare Papi e martiri, santi e filosofi, scimmioni primitivi e cardinali futuribili, anni ’80 e Medioevo, dribblando continuamente la tentazione di un meraviglioso e furastico corpo femminile che incombe sulla scena a intervalli regolari per saggiare l’effettiva disintossicazione da sesso del pubblico.

Liberandosi di pregiudizi, luoghi comuni e vestiti, Scifoni ci trascina seminudo a riva con l’ultimo sorprendente quadro, che sembra mettere finalmente d’accordo Piacere e Santità: un ballo lento degli affetti e dei ricordi che ci farà uscire, dopo tante risate, con le lacrime della commozione.

6 novembre 2022 ore 20.45
Vivo Concerti presenta Tess Masazza
INSOPPORTABILMENTE DONNA
Regia Augusto Fornari con Erika D’Ambrosio, Noemi Smorra, Federico M. Galante

Sono passati più di 5 mesi e Tess non riesce a superare la fine della sua relazione più importante: le due migliori amiche, Giulia e Mary, preoccupate, decidono di aiutarla in vista di un matrimonio nel quale sarà presente anche l’ex ragazzo. Chiamano quindi Zac, un affascinante professionista che ha il compito di far disinnamorare la nostra moderna Bridget Jones attraverso esercizi metodici un po’ assurdi. Tra segreti svelati, bisticci, colpi di scena e una verità molto scomoda che metterà in discussione l’amicizia tra le ragazze, Tess riuscirà ad andare avanti e dimenticare l’amore passato? Già sold out nella precedente edizione “Insopportabilmente Donna” torna, coi suoi divertenti personaggi, a travolgere il pubblico del teatro con una messinscena colorata e ricca di sorprese, accompagnando lo spettatore in un racconto allegro e coinvolgente.

25 novembre 2022 ore 20.45
A.G. Spettacoli & TopAgency presentano Francesco Cicchella
BIS!

scritto da Francesco Cicchella, Gennaro Scarpato e Vincenzo De Honestis Disegno luci Francesco Adinolfi - Contenuti video Antonio Scarpato Abiti di scena Sartoria Esposito - Abiti da ballo Mariano Ranno Musica dal vivo eseguita dalla band diretta dal Maestro Paco Ruggiero Coreografie Margherita Siesto - Ballerine Naomi Buonomo e Giusy Chianese

Francesco Cicchella si gioca tutte le sue carte in un one man show esilarante, nel quale ritroviamo i suoi cavalli di battaglia (come le parodie dei cantanti Ultimo, Achille Lauro, Massimo Ranieri) e performances completamente inedite. La comicità si sposa con la musica, come da sempre nello stile del giovane showman, per dare vita ad uno spettacolo ricco di emozioni e risate. Sul palco, oltre all’artista partenopeo, che firma anche la regia, troviamo la sua fedele spalla Vincenzo De Honestis, la band diretta dal maestro Paco Ruggiero e due ballerine, che impreziosiscono lo show con le coreografie di Margherita Siesto. Lo spettacolo è scritto da Francesco Cicchella, Gennaro Scarpato e Vincenzo De Honestis.

Dal 10 al 22 gennaio 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30
Stregonia presenta
Teresa Mannino
IL GIAGUARO MI GUARDA STORTO
Regia Teresa Mannino

Teresa Mannino, autrice e attrice comica siciliana, con uno sguardo unico e originale osserva e racconta ciò che accade nel mondo piccolo delle relazioni private e in quello grande dello scenario pubblico. Porta sul palco la sua ironia graffiante con acuta intelligenza e autentica passione coniugando una raffinata tecnica attoriale e una rara capacità di improvvisazione. Sazia, stordita, consumista, incapace di guardare al di là del proprio naso, la società che Teresa Mannino disegna con gestualità precisa e micronarrazioni esplosive ha urgente bisogno di guardarsi senza indulgenza e autocompiacimenti allo specchio.

13 febbraio 2023 ore 20.45
Imarts e Magamat presentano Gabriele Cirilli
DUEPUNTOZERO
di Gabriele Cirilli, Mattia Cirilli, Maria De Luca, Lucio Leone, Gianluca Giugliarelli
Regia Valter Lupo

Un attore è una persona che accetta sin dall’infanzia di mettersi in mostra per tutta la vita davanti a un pubblico anonimo! Milan Kundera

Duepuntozero è lo spettacolo che Gabriele Cirilli ha preparato bypassando questi ultimi due anni di pandemia e ripartendo dal successo della stagione teatrale 2018/2019 con Mi Piace…Di Più. Attraverso la sua esibizione Gabriele fa vivere tante situazioni e tanti personaggi, perché la sua forza è una capacità di comunicazione che pochissimi hanno. E la risata scaturisce vera e genuina con una forza che insieme ristora e appaga. Lo show riflette su cosa vuol dire essere aggiornati, connessi, globali, veloci, e su come sopravvivere stando al passo con il tempo, tramite la continua ricerca del nuovo attraversando tutti i generi del teatro comico: dalla commedia degli equivoci al cabaret, canzoni da cantante vero, monologhi e gag irresistibili. In questo spettacolo Gabriele porta in scena insieme a sé anche le persone che fanno parte della sua vita. Il pubblico non le vede all’inizio ma durante lo spettacolo prendono corpo all’interno di monologhi e racconti. Dal primo one man show, lo spirito comico del cabarettista e la sua visione delle cose non sono mai cambiati o venuti meno, anzi, la storia ha continuato a svilupparsi lungo il suo tortuoso corso creando maggiori spunti da cui attingere. L’opera di Gabriele è l'espressione della maturità artistica di un mattatore della risata che ha ormai conquistato il grande pubblico.

7 marzo 2023 ore 20.45
Charlotte Spettacoli presenta Paolo Migone
DIARIO DI UN IMPERMEABILE
Scritto e diretto da Paolo Migone

……in realtà questo è il diario non di uno , ma di due impermeabili…e per essere davvero precisi bisognerebbe dire che il diario non è esattamente degli impermeabili ma del nonno che ha scelto di abitarli per tanti anni fino a che ha deciso che era tempo che cambiassero inquilino!! Il nuovo inquilino sono io. Si, perché come me , il mio nonno era un gran disordinato…smemorato e confusionario e per non perdere traccia della sua intensa vita, ad un certo punto ha deciso che loro (gli Impermeabili) avrebbero dovuto custodire la sua memoria nei mille nascondigli che aveva fatto aggiungere alla mia nonna….tasche ,taschine ,cerniere, anfratti e sacchetti. Ma non aveva calcolato l’aggiunta di caos che avrei portato e le tasche, taschine, cerniere, anfratti e sacchetti si sono riempiti anche delle mie memorie…Magicamente le nostre vite si sono mescolate e ancora più magicamente la mia voce darà vita a ricordi che non sono miei ma è come se lo fossero perché le tasche, taschine, cerniere, anfratti e sacchetti hanno silenziosamente messo in comunicazione due generazioni.

9 marzo 2023 ore 20.45
Corvino produzioni presenta Rimbamband
MANICOMIC
di Raffaello Tullo
Interpreti: Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo, Vittorio Bruno Regia Gioele Dix

Sono una band. Suonano e sono più o meno consapevoli di essere tutti affetti da numerose patologie mentali: ansie da prestazione, disturbo della personalità multipla, sindromi ossessivo compulsive. Uno di loro è un alcolista depresso, non essendo riuscito a realizzare il sogno di una vita: ballare alla Scala. E poi c’è un imprevedibile bipolare, cioè come sarebbero Jekyll e Hyde se fossero un pianista… Un medico psichiatra prova, attraverso un percorso terapeutico, a sbrogliare questa intricata matassa e a condurre i suoi pazienti alla guarigione: musica, sport, teatro, viaggi, cinema: tutto è terapia. Ma i pazienti sono duri a guarire e nonostante i continui richiami del terapeuta e le loro migliori intenzioni, non riescono a liberarsi dalle loro ossessioni. Una sorta di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” in versione comico/teatrale, in cui la follia si trasforma in libertà, energia, divertimento e creatività. Perché non può esserci arte senza follia e… da vicino, nessuno è normale.

14 marzo 2023 ore 20.45
Savà Produzioni Creative presenta Francesca Reggiani
GATTA MORTA
di Valter Lupo, Francesca Reggiani, Gianluca Giugliarelli e Linda Brunetta

Gatta Morta è il nuovo spettacolo di Francesca Reggiani, scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli. Lo spettacolo in tournée dopo la pandemia, del lungo periodo di isolamento a cui siamo stati costretti svela con lucida abilità i risvolti comici. Una scorta di buonumore da aggiungere a mascherina e disinfettante, con personaggi e sketch inediti.

Protagoniste dello spettacolo le pari opportunità, che spesso non sono né tanto pari, né molto opportune. Ma non solo. Gatta Morta è un one-woman-show che in 90 minuti schiera sul palco attualità e costume, informazione e politica, nel tipico stile a tutto campo dell’artista, che alza il sipario su un diario di quotidiane follie.

Tra brucianti monologhi e ciniche riflessioni, ecco sfilare nuovi personaggi come Ilaria Capua, perché senza virologi oggi non c’è show, Concita De Gregorio in quota al giornalismo, Vittorino Andreoli, psichiatra che ci aiuterà a capire i tempi che viviamo. Accanto a loro, star del circo mediatico e seducenti ministri della provvidenza. Tutti uniti e vaccinati per spiegarci la vita al tempo della pandemia.

Francesca Reggiani prende a pretesto la caratteristica principale della gatta morta, ovvero la capacità di manipolare gli altri, per raccontare le sabbie mobili del nostro tempo, l’incerto confine tra vero e falso, sentimenti e risentimenti, buoni visi e cattivi giochi. Un’abile fotografia dell’oggi scattata per ritrovarsi con un sorriso, o meglio, una fragorosa risata. Alla faccia delle gatte morte, che non se ne abbiano a male.

Dal 15 al 19 marzo 2023 Dal 26 al 30 aprile 2023 Dal 17 al 21 maggio 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30
Angelo Pintus
BAU

Campione indiscusso di incassi e presenze, Angelo Pintus torna a riempire i teatri col suo nuovo spettacolo dall’emblematico titolo Bau. E’ lui stesso a incuriosirci lasciandoci questi indizi: “Ma con un titolo come Bau veramente c’è bisogno di spiegare lo spettacolo? Veramente devo dirvi di che cosa parlerà? Io capisco se si fosse chiamato Miao, ma si chiama Bau! A volte davvero, mi viene voglia di abbaiare!”. Non ci resta quindi che aspettare di vederlo in scena.

4 aprile 2023 ore 20.45
Charlotte Spettacoli presenta Vito
LA FELICITA’ E’ UN PACCO
VITA SPERICOLATA DI UN NEGOZIANTE AI TEMPI DI AMAZON

di Francesco Freyrie e Andrea Zalone
Regia Daniele Sala

Icilio Simonazzi è il proprietario di un negozio di elettrodomestici, dove non entra più nessuno. Da quando è esplosa la moda dell’e-commerce, gli acquisti sul web, la sua vita è rovinata. In un mondo in cui tutto si può ordinare con un click sul cellulare, televisori, rasoi elettrici, felpe e persino le tagliatelle al ragù, Icilio è diventato utile come un paio di moffole da sci alle Maldive. La smania dell’ordine on-line non ha solo messo in ginocchio la sua attività, ma gli ha devastato anche la famiglia: la moglie è stata investita da un rider e ha perso la memoria, la figlia vive scaricando serie tv barricata nella sua camera sempre in attesa che arrivi il cibo ordinato con Just Eat. Un bel giorno Icilio decide che è arrivato il momento di reagire e mette in atto la sua personale e folle “Resistenza” alla modernità. Lui, un piccolo negoziante, dichiara guerra ai colossi delle consegne a domicilio e si trasforma in un comicissimo e furibondo Don Chisciotte che sfida, con la lancia del “politicamente scorretto”, i mulini a vento dei nuovi bisogni che il web ha creato e senza i quali sembriamo non riuscire più ad essere felici. Vito, oltre a interpretare Icilio Simonazzi, porta in scena un’esilarante galleria di personaggi che hanno contratto la nuova e devastante malattia del secondo millennio: il click compulsivio. Dall’ordinatore seriale di Sushi al prete social, fino al fancazzista fashion- victim da bar che si sposta solo sul monopattino elettrico. Vito incarna l’estremo tentativo di ribellione alle storture dell’era digitale, conscio che, con il dilagare dello sharing di beni di largo consumo, non solo il capitalismo ha vinto sul comunismo ma gli ha anche fottuto il know how per fare profitto. Una volta si era contro la proprietà privata, tutto doveva essere di tutti. Era lo Stato a dover pensare ai nostri bisogni. Oggi lo fanno Amazon, Foodora e Car to go

EXTRA

24 settembre 2022 ore 20.45
L’Associazione Minuetto “Mimì Sarà”, Leda Bertè, Olivia Bertè, Vincenzo Adriani e Manuela Savini Bertè presentano
BUON COMPLEANNO MIMI’
ideato da Vincenzo Adriani Regia e direzione artistica Giancarlo Del Duca e Lorenzo Moglioni

Il 24 settembre 2022, alle ore 20:45, presso il Teatro Manzoni di Milano, torna a grande richiesta, dopo due anni di assenza dovuti alla pandemia, “Buon Compleanno Mimì”, spettacolo organizzato dall’Associazione Culturale Minuetto, Leda Bertè, Olivia Bertè e Manuela Savini Bertè, con la Direzione Artistica di Vincenzo Adriani, Giancarlo Del Duca e Lorenzo Nilo Moglioni. "Buon compleanno Mimì", giunto alla ottava Edizione, sarà una serata di festa per celebrare l’arte unica e indimenticabile di Mia Martini, raffinata e intensa artista, riconosciuta come una delle voci più belle, importanti e significative della musica italiana. Durante la serata, presentata da Luisa Corna e Vanessa Grey, si esibiranno grandi artisti del panorama italiano: Noemi, Matteo Bocelli, Nina Zilli, Silvia Salemi, Simona Molinari, The Kolors, oltre ai ragazzi dell’Associazione, Raffaele Moretti e Gara00. All’evento parteciperanno anche i vincitori del Premio Mimì Sarà 2021: Domenico Lombardi, Giusy Mya, Marcello Pallanca. Ciascuno canterà un brano di Mia Martini e alcuni brani del loro repertorio. Le sorelle di Mia Martini, Leda e Olivia Bertè, racconteranno aneddoti e ricordi della grande interprete rimasta nei cuori di tutti. Nel corso della serata di Buon compleanno Mimí del 24 settembre Raffaele Moretti e Gara, due artisti dell’Associazione Minuetto, presenteranno un brano dei loro rispettivi album in uscita. Racconti, immagini esclusive della vita privata e pubblica di Mimì e coreografie eseguite su alcuni suoi brani arricchiranno lo spettacolo, il tutto accompagnato dalla Mimí Sarà Band (Raffaele Matteucci alle tastiere, Giuseppe Garavana alle chitarra, Manuel Boschetti al basso, Filippo Acquaviva alla batteria). I proventi dello spettacolo saranno utilizzati per la realizzazione di alcuni progetti dell’Associazione Minuetto Mimì Sarà.

6 ottobre 2022 ore 20.45
Emiliano Toso
L’ALBERO DELLA MUSICA
ESPERIENZA A 432 MH PIANO SOLO

Quand’è stata l’ultima volta che hai sentito la vita scorrere dentro di te? In cui hai percepito un profondo senso di unione con tutte le cose? Così come una passeggiata nel bosco ha il potere di scaricare le tensioni, purificare le emozioni e placare la mente, questo nuovo album vuole essere una coinvolgente esperienza immersiva in grado di riportarti all’autenticità del presente. Un momento per risintonizzarti con il divenire dell’Universo e il respiro della Madre Terra. Uno spazio protetto in cui poterti concedere il privilegio di entrare nelle profondità del tuo essere e scavare, mettere delle radici così forti da poterti aiutare a sostenere ogni evento della vita. Un viaggio che ti porterà a vibrare della musica del tuo cuore, un percorso in cui farai esperienza della dualità per poi raggiungere uno stato di unione in cui non esiste confine tra cielo e terra, sole e luna, maschile e femminile.

ATIR presenta
DEGUSTAZIONI LETTERARIE
READING LETTERARI SEGUITI DA UNA DEGUSTAZIONE DI VINI REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER LOMBARDIA

23 ottobre 2022 - ore 20.00
La vita davanti a sé
di Romain Gary Traduzione Giovanni Bogliolo Edizione Neri Pozza con Arianna Scommegna alla fisarmonica Giulia Bertasi

27 novembre 2022 - ore 20.00
Furore
di John Steinbeck Traduzione Sergio Claudio Perroni Edizione Bompiani con Sandra Zoccolan

19 febbraio 2023 - ore 20.00
Il richiamo della foresta
di Jack London Traduzione Grazia Gatti Edizione Bompiani con David Remondini alla chitarra Massimo Betti

26 marzo 2023 - ore 20.00
La piazza del diamante
di Mercé Rodoreda Traduzione Giuseppe Tavani Edizione BEAT con Maria Pilar Pérez Aspa

16 aprile 2023 - ore 20.00
Una solitudine troppo rumorosa
di Bohumil Hrabal Traduzione di Sergio Corduas Edizione Einaudi con Matilde Facheris alla chitarra Massimo Betti

7 novembre 2022 ore 20.45
Nuovo Balletto Classico
FOUR SEASONS IN DIFFERENTSEASONS
Coreografie Edi Blloshmi,Hektor Budlla,Beatrice Bodini e Daniele Saul Ardillo Musiche di Vivaldi ricomposte da Max Richter
Regia Rezart Stafa Light designer Jessica Germini Costumi Valestro Nuvia

La danza matura in ogni stagione e diventa quotidianità. ”Four seasons in different seasons” è il titolo di questo spettacolo dove le musiche di Vivaldi riscritte da Max Richter sono state l’ ispirazione da cui ne sono scaturite quattro coreografie di diversi coreografi che hanno saputo esprimere la loro visione sul tema principale creandone una unica espressione: l’emozione. Ogni stagione è firmata da un coreografo diverso e fa entrare lo spettatore in una dimensione particolare. La Primavera é neoclassica di Edi Blloshmi, l’Estate di Hektor Budlla e come l’Autunno di Beatrice Bodini e l’Inverno di Saul Daniele Ardillo sono contemporanee.Le stagioni si legano e scorrono una dopo l’ altra. Four seasons in different seasons, un messaggio di speranza e sofferenza concreta che fa riflettere e tocca nel profondo.

23 - 24 novembre 2022 ore 20.45
Stefano Francioni Produzioni presenta
Edoardo Leo
TI RACCONTO UNA STORIA
LETTURE SEMISERIE E TRAGICOMICHE

con le improvvisazioni musicali di Jonis Bascir

Ti racconto una storia è un reading-spettacolo prodotto dalla Stefano Francioni Produzioni, con musiche di Jonis Bascir, che raccoglie appunti, suggestioni, letture e pensieri che l’attore e regista romano Edoardo Leo ha raccolto dall'inizio della sua carriera ad oggi. Vent’anni di appunti, ritagli, ricordi e risate, trasformati in uno spettacolo coinvolgente che cambia forma e contenuto ogni volta in base allo spazio e all’occasione. È uno spettacolo che fa sorridere e riflettere, che racconta spaccati di vita umana unendo parole e musica. Una riflessione su comicità e poesia per spiegare che, in fondo, non sono così lontane. In scena non solo racconti e monologhi di scrittori celebri (Benni, Calvino, Marquez, Eco, Piccolo...) ma anche articoli di giornale, aneddoti e testi di giovani autori contemporanei e dello stesso Edoardo Leo.

29 novembre 2022 ore 20.45
IMARTS presenta
Federico Buffa
RIVADEANDRE’
AMICI FRAGILI

di Marco Caronna e Federico Buffa
Voci e chitarre Marco Caronna Pianoforte e tastiere Alessandro Nidi
Light designer Francesco Trambaioli Visual Francesco Arcuri
Regia Marco Caronna

È il 14 settembre del 1969, dopo una partita a Genova di un Cagliari che proprio quell’anno avrebbe vinto l’unico, storico scudetto.

Gigi Riva va a trovare Fabrizio de André nella sua casa di Genova. Sembra un incontro tra due mondi lontanissimi e invece, nel silenzio che caratterizza la prima parte della serata, scorrono i pensieri di due randagi che, in campi e in modo diversi, hanno sempre scelto di stare dalla parte degli altri randagi…

In mezzo ai silenzi si snodano i punti di contatto di due universi che condividono la Sardegna, il popolo della Sardegna, il mare, i colori, il rosso e il blu, uno del Cagliari, l’altro del Genoa, il pubblico che li segue religiosamente, il calcio, la musica, le canzoni… Una in particolare… Quella “Preghiera in Gennaio” che Fabrizio scrive tornando dal funerale dell’amico Luigi Tenco.

Una canzone che colpirà nel profondo Rombo di Tuono. Gigi la ascolta ossessivamente e ne vuole parlare con chi quella preghiera l’ha scritta. Ancora silenzio, pensieri su ciò che è stato e ciò che sarà, scorribande temporali che il teatro ha la magia di rendere più vere del vero, la sera diventa notte… E i due cominciano a parlare… E la notte diventa alba, entra in scena un “maître à penser” di Fabrizio, Georges Brassens, ispiratore anche di una certa propensione all’anarchia del più forte attaccante della storia del nostro calcio, scorrono parole e parole di canzoni, galoppate verso un sinistro che gonfia la rete o un inciso che entra nell’anima…

Quando le parole diventano di troppo Fabrizio regala a Gigi la sua chitarra, Gigi regala a Fabrizio la sua maglia numero 11.

I due si salutano, non si vedranno mai più. Forse, proprio per questo, un incontro diventa teatro.

5 dicembre 2022 ore 20.45
Teatro Verdi Montecatini e Associazione Ritorno all’Opera presentano
OMAGGIO A MORRICONE
MUSICHE DA OSCAR

Pianoforte e direzione M. Andrea Albertini Ensamble Le Muse Voce solista Angelica Depaoli

Uno spettacolo che è un viaggio imperdibile e travolgente dentro l’arte di uno dei più grandi compositori del novecento: il m° Ennio Morricone. Il “Maestro” non ha bisogno di troppe presentazioni: nella sua bacheca non solo due Oscar, ha vinto anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize, più di 70 milioni di dischi venduti nel mondo. Le sue composizioni hanno affascinato intere generazioni e attraversato svariati generi musicali, facendo di lui il più importante compositore di colonne sonore di tutti i tempi. La sfida era, caso mai, di omaggiarlo in un modo diverso dal solito o da rielaborazioni pedisseque del suo repertorio. Per questo il protagonista strumentale del concerto sarà il prestigioso Ensemble LE MUSE, che ha avuto l’onore di rappresentare l’eccellenza musicale italiana nell’inaugurazione del semestre di presidenza italiana presso l’UE con due indimenticati concerti ad Ankara e Istanbul. Non solo, questo particolare ensemble tutto al femminile ha ricevuto, durante il concerto al teatro Mohamed V di Rabat in Marocco, l’Alto Patronato del presidente della Repubblica Italiana proprio per questo spettacolo. Ospite musicale della serata sarà la suadente voce di Angelica Depaoli che ci farà rivivere le magiche atmosfere di quelle pellicole che hanno segnato la storia della cinematografia italiana. Siederà al pianoforte l’ideatore e creatore delle MUSE, la loro anima: il maestro Andrea Albertini: egli non solo suonerà, ma guiderà il pubblico lungo la carriera del maestro, raccontandoci “le storie” che si celano dietro queste musiche indimenticabili. Ecco allora che si ascolteranno particolarissime rielaborazioni dei più famosi brani che hanno “dipinto” gli spaghetti western di Sergio Leone (“C’era una volta il west”, “Il Buono il brutto e il cattivo”, “Giù la testa”) , le magiche atmosfere di “Mission”, le tinte più moderne di “Malena”, “Nuovo Cinema Paradiso”, e ascolteremo anche un Morricone che forse non ci aspettavamo, e cioè il Morricone autore di indimenticate canzoni come “Se Telefonando” (portata al successo da Mina) e “Here’s to you” (cantata da Joan Baez). Sarà un crescendo di emozioni e serena nostalgia in un’atmosfera intima e sognante, po’ come tornare indietro di qualche anno quando il cinema (e la sua musica) era ancora magia.

6 marzo 2023 ore 20.45
Corvino Produzioni presenta
Federico Palmaroli
#LEPIU’BELLEFRASIDIOSHO
uno spettacolo di Federico Palmaroli con il Furano Saxophone Quartet
Sax soprano Antonio Bruno Sax alto Matteo Quitadamo Sax tenore Alberto Napolitano Sax baritono Marco Destino

#lepiubellefrasidiosho è l’hashtag social in cui Federico Palmaroli ordisce urticanti e divertenti situazioni surreali. Decontestualizzando le immagini, catturate dal flusso mediatico tramite tagli originali, Palmaroli attribuisce irriverenti battute ai loro eminenti protagonisti. Sono irresistibili carrellate di personaggi della politica, del costume, dello sport e della spiritualità che si esprimono con un linguaggio “da strada” e che proprio per quel senso del contrario innescano meccanismi del tutto esilaranti. Il successo, inizialmente misurato a colpi di “mi piace”, deve la sua fortuna ad un sottotesto drammaturgico che restituisce sempre qualcosa di estremamente aderente alla realtà dei fatti, alla loro attualità, e sovente alla loro crudeltà.

Dal vivo, in scena sul palco, Federico Palmaroli fa sfilare una dopo l’altra le scoppiettanti vicende di questi ultimi anni, immagini e parole s’accoppiano in una catartica satira 4.0, a velocità 5G, anzi alla velocità della luce. Per contraltare la velocità del suono è affidata ai Furano Saxophone Quartet, giovane quartetto di musicisti particolarmente sensibile ai temi della contemporaneità. L’ensemble, spingendo l’acceleratore su fatti e personaggi in scena, interpreta alcuni brani che dialogano alla perfezione con i toni di questa parata semiseria, tra questi in programma “Il carnevale degli animali” di Camille Saint-Saëns (arr. di Alberto Napolitano) e “Nino Rota’s Fantasy” (elaborazione di Alberto Napolitano).

Caro pubblico, prestate attenzione, se coglierete tutte le illuminanti realtà aumentate sarete indotti a fragorose risate, e vi libererete così da ogni male.

Dal 10 al 12 marzo 2023 Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30
Corvino Produzioni presenta
Vittorio Sgarbi
PASOLINI CARAVAGGIO
uno spettacolo di Vittorio Sgarbi Musiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino (violino, viola, oud, elettronica)
Video scenografia Tommaso Arosio Progetto artistico Doppio Senso

"Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c'è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l'importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l'Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un'epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un'attualizzazione, un'interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio."

È su questa citazione di Vittorio Sgarbi che s’innesta l’idea di un’inedita simmetria con l’intellettuale Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 / Lido di Ostia 1975). Pasolini e Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio (Milano 1571 / Porto Ercole 1610), seppur su piani differenti, innescarono roventi polemiche attraverso le loro modalità artistiche, e di vita, divenendo interpreti di nuove realtà spesso non comprese dai coevi, e dai posteri. In questo spettacolo, tutto da ascoltare e vedere, Vittorio Sgarbi ci condurrà nelle vite fin dentro le opere rivoluzionarie di Michelangelo Merisi e Pier Paolo Pasolini. Trascendendo immagini, testi e suoni, Sgarbi porterà alla luce quanto di più necessario ci è stato donato dalle rivoluzionarie attività di questi due maestri i quali, nonostante abbiano vissuto a circa quattrocento anni di distanza l’uno dall’altro, lottarono contro analoghi ostracismi, pagando il caro prezzo della vita in cambio della propria libertà intellettuale.

20 marzo 2023
ore 20.45
Nicola Canonico per Good Mood presenta
Yari Gugliucci Annalisa Favetti Vera Dragone
L’OMBRA DI TOTO’
di Emilia Costantini Adattamento, regia e musiche Stefano Reali
Scene Carlo De Marino Costumi Laura De’ Navesques Coreografie Lorena Noce Luci David Barittoni

<O mio dio! Ma quello è… sì quello è proprio lui…>. Napoli, 17 aprile 1967, giorno del funerale di Totò. Nella folla che si accalca lenta, accaldata, ondeggiante in piazza Mercato davanti alla Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore, un fiume di gente attonita, addolorata e scomposta rende l’estremo omaggio ad Antonio de Curtis, morto due giorni prima a Roma. La Questura parla di centoventimila persone, una ressa incredibile ma non imprevedibile, che rende difficile, quasi impedisce alla compagna dell’attore, Franca Faldini, e alla figlia Liliana di seguire la bara. Una donna col fazzoletto nero in testa lancia un grido stridulo, additando un individuo che procede lento dietro al feretro. <Sì! Oddio! È proprio lui!>. Un uomo esclama: <Guardate là! Totò è vivo! Totò non è morto! è resuscitato!>. Gli fa eco un’altra popolana che stringe il rosario tra le mani… emozionata, il fiato strozzato in gola, le manca il respiro, si piega sulle gambe e sviene. Ma che sta succedendo? Il personaggio che viene indicato è praticamente sconosciuto ai più, ma per molti anni è stato a fianco del grande attore: lo ha seguito, sostenuto e spesso sostituito, soprattutto da quando Totò divenne completamente cieco. Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) ne è stato infatti la controfigura, affezionata e devota. Durante il funerale, il secondo dei tre che furono celebrati in onore del defunto, Valdi viene avvicinato da una giornalista del quotidiano <Il Mattino> di Napoli che, incuriosita dalle urla e dagli svenimenti, gli chiede di rilasciargli un’intervista, proprio per raccontare, a modo suo, la vita del Principe della risata. Lo spettacolo teatrale è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata. La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra. L’umile Dino diventa, almeno una volta nella sua vita, improvvisamente e inconsapevolmente protagonista assoluto di una storia che non è la sua. Attraverso i suoi ricordi, riemergono i fatti e i personaggi del percorso artistico e familiare, pubblico e privato, del celebre attore.

3 aprile 2023 ore 20.45
ATIR con il sostegno di Next 2016 presenta
Jacopo Maria Bicocchi Mattia Fabris
UN ALT(R)O EVEREST
di Jacopo Maria Bicocchi e Mattia Fabris Scene Maria Spazzi Light designer Alessandro Verazzi Scelte musicali Sandra Zoccolan Assistenti alla scenografia Erika Giuliano e Marta Vianello

Jim Davidson e Mike Price sono due amici. Sono una cordata. Nel 1992 decidono di scalare... la loro montagna: il Monte Rainier nello stato di Washington, Stati Uniti. Il sogno di una vita, una vetta ambita da ogni scalatore, un passaggio obbligatorio per chi, nato in America, vuole definirsi Alpinista. “The Mountain” come la chiamano a Seattle. Ma le cose non sono mai come ce le aspettiamo e quella scalata non sarà solo la conquista di una vetta. Sarà un punto di non ritorno, un cammino impensato dentro alle profondità del loro legame, un viaggio che durerà ben più dei 4 giorni impiegati per raggiungere la cima. Un alt(r)o Everest è una storia vera, non è una storia famosa, da essa non è stato tratto nessun film, ma potrebbe essere la storia di ognuno di noi. E forse lo è. Proprio per la sua spietata semplicità. Una storia che racconta le difficoltà e i passaggi obbligatori che la vita ci mette davanti. Crepacci. Non possiamo voltarci dall’altra parte e non possiamo giraci intorno ma solo attraversarli. Due amici, due vite, due destini indissolubili.

Note di regia

«Lo spettacolo è la naturale evoluzione di (S)legati. Dopo (S)legati, infatti, abbiamo sentito la “chiamata” e in qualche modo il “dovere” di continuare l’indagine così ricca e fruttuosa, nata durante tutto il percorso nel circuito della montagna. Per farlo però non ci bastava una semplice storia di alpinismo (in effetti, ne esistono a centinaia di imprese e avventure tra la letteratura alpinistica). Avevamo bisogno di una storia che potesse elevarsi a paradigma, che potesse, in qualche modo, contenere le storie di tutti, anche di chi la montagna non la frequenta o addirittura non la ama. Una storia che fosse, per dirla in breve, universale. E l’abbiamo trovata: la storia di Mike e Jim parla di qualcosa che tutti abbiamo conosciuto e con la quale prima o poi dobbiamo fare i conti: la perdita, il lutto, la mancanza... E assieme quel dialogo, silenzioso e profondo, che continuiamo ad avere con le persone che non sono più con noi ma che in qualche modo... continuano ad essere con noi. Siamo sicuri che non sia un caso se abbiamo incontrato questa storia proprio ora. Gli ultimi anni sono stati dolorosi. Mamma Franca se ne è andata. Gli amici Sandro e Marco se ne sono andati. Ne sentiamo la terribile mancanza... Ma siamo convinti che possiamo sentire la mancanza solo.... di chi è presente».

5 aprile 2023 ore 20.45
Charlotte Spettacoli presenta Vince Tempera
DA FELLINI A TARANTINO
LA MUSICA, LE STORIE E LE LEGGENDE DEL CINEMA ITALIANO


Dopo gli americani, gli italiani sono i compositori che nel mondo hanno ricevuto più Oscar nella musica. È questo il filo conduttore dello spettacolo, attraverso il quale il pubblico potrà riascoltare le melodie degli autori che hanno fatto grande l’Italia nel mondo. Il Concerto sarà impreziosito da numerosi omaggi a Fellini, Sergio Leone, Totò, Stelvio Cipriani, Luis Bacalov, Riz Ortolani, proiezioni di film-cult che hanno fatto la storia del cinema, come La Dolce Vita, La strada, Il Padrino, Giù la Testa, C’era una Volta il West, Metti Una Sera a Cena, Profondo Rosso, e da aneddoti raccontati dal M° Vince Tempera. Immagini, parole e musica; ecco i tre ingredienti di uno spettacolo che vede come protagonista assoluto Vince – nome d’arte da Vincenzo –, in veste sia di narratore e pianista che di compositore, considerato che si ascolteranno alcuni dei suoi temi più noti, tra i quali “Sette note in nero”, poi utilizzato anche da Quentin Tarantino nel film Kill Bill.

15 maggio 2023 ore 20.45
Dema Agency presenta
Pupo
“SU DI NOI”
…LA NOSTRA STORIA


Nel 2022, dopo 2 anni segnati dalla pandemia da COVID-19, Pupo riprende il suo tour internazionale dal vivo, intitolato "40 anni Su di Noi". Gli spettacoli australiani di Perth, Sydney e Melbourne; quelli nei teatri europei di Svizzera, Belgio, Germania e Lussemburgo e quelli estivi nelle piazze italiane registrano sempre il tutto esaurito, scatenando una partecipazione ed entusiasmo da parte del pubblico, che vanno oltre ogni più rosea aspettativa, sia da parte di Pupo che degli organizzatori. Ed è per questo che Pupo ed i suoi collaboratori, decidono di rilanciare il tour dal vivo in tutto il mondo anche per il 2023. Il nuovo spettacolo, sulla scia del precedente, si intitolerà: "Su di noi...la nostra storia".

"SU DI NOI...la nostra storia", oltre ad essere uno straordinario tuffo nel mare dei leggendari successi di Pupo, è un racconto di vita ricco di emozioni. Il racconto di un percorso umano ed artistico davvero straordinario. Uno spettacolo unico nel suo genere e perciò... IMPERDIBILE!

25 maggio 2023 ore 20.45
Associazione culturale Blu presenta
Nino Formicola
ANGELO FAUSTO COPPI
L’EROE NATO CONTADINO

di Sabina Negri con la collaborazione di Gabriele Moroni con Sabina Negri Musiche a cura di Simone Spreafico e Patty Rossi - Contrabbasso Luca Garlaschelli Scene Marco Lodola Regia Lorenzo Loris

La pièce teatrale Angelo Fausto Coppi. L’eroe nato contadino, di e con Sabina Maria Negri, in collaborazione con il biografo Gabriele Moroni, racconta il mito sportivo e la vita dell’uomo, fondendoli in una confessione dalla cadenza drammatica, che prende il via dal processo per adulterio. In scena lui, Fausto Coppi, Nino Formicola (Gaspare di Zuzzurro & Gaspare) che ricorda e ancora soffre e gioisce, e la Dama Bianca, Sabina Maria Negri, figura silenziosa che a un certo punto si trasforma nel pubblico ministero. Scorrono dunque, nella mente e nella memoria del “campionissimo”, i giorni della gloria e quelli dell’infamia, i volti degli avversari e dei famigliari, i momenti e i personaggi che hanno segnato la sua esistenza e anche la storia italiana. Uno spaccato di mondo e di vita degli anni Cinquanta: la Fiat 600, la Vespa, il rock ‘n roll, il Festival di Sanremo, la brillantina. A ricreare l’atmosfera di quegli anni contribuisce anche la musica, arrangiata ed eseguita da Simone Spreafico e Luca Garlaschelli, con il supporto della splendida voce della cantante Patrizia Rossi, potentemente evocativa, suscitando commozione e allegria e completando il ritratto di un uomo - e di un’epoca - indimenticabili. Regia di Lorenzo Loris. Scenografia e installazioni a cura di Marco Lodola.

Note autorali

Fausto Coppi non è stato “solo” un grandissimo campione dello sport. È stato anche un’icona popolare dell’Italia del dopoguerra, il simbolo di un Paese desideroso di lasciarsi alle spalle sofferenze spaventose e teso spasmodicamente verso la rinascita, il benessere, la vita. Le origini contadine, i primi chilometri in bicicletta come garzone di un salumiere di Novi, le vittorie e le sconfitte, i trionfi con gli avversari staccati di decine di minuti e gli incidenti rovinosi, la rivalità con Bartali (così diverso, anche caratterialmente, da lui) apparvero e appaiono ancora oggi come i canti di un poema epico, con Fostò (così lo chiamavano i francesi, ammirati e irritati dalle sue vittorie ai Tour del 1949 e del 1952) nei panni dell’eroe sublime, talvolta sfortunato ma sempre valoroso. Forse è lo sportivo italiano più amato, più idolatrato di sempre: la sua immagine mentre, scavato in volto, magro come un uccello, spinge sui pedali lungo le strade dissestate e impervie del ciclismo d’antan ha qualcosa di “classico”, è la rappresentazione di un mito del Novecento. Coppi, però, come tutti i miti sportivi e non, è stato “anche” un uomo. E la sua vicenda umana non fu meno significativa, drammatica e appassionante di quella sportiva. Il riscatto sociale e il passaggio rapidissimo dall’oscurità all’enorme popolarità; la guerra e la prigionia in un campo di concentramento, in Tunisia; un grande, tormentato amore, quello con Giulia Occhini, la donna per cui Coppi lasciò la moglie e la figlia, andando incontro a un clamoroso processo per adulterio e a un periodo di ostracismo sociale addirittura feroce nell’Italia bigotta di quei tempi; la fine precoce e assurda: sono le tappe di una vita non comune, in cui trovano posto le più grandi soddisfazioni e le più grandi amarezze, la vita di un predestinato nella felicità e nel dolore.

Date in via di definizione
SERATE DI MANZONI CULTURA
UN FORMAT IDEATO E CONDOTTO DA EDOARDO SYLOS LABINI


Torna dopo 4 stagioni il Manzoni Cultura, il format ideato e condotto da Edoardo Sylos Labini che trasforma il foyer del teatro in un salotto dove gli spettatori incontrano grandi personaggi della Cultura, dello Spettacolo, dello Sport e del giornalismo italiano. Negli anni tanti ospiti hanno partecipato alla rassegna, da Carla Fracci a Giancarlo Giannini da Alex Zanardi ad Alessandro Sallusti. Quest'anno l'edizione, ad ingresso gratuito, partirà da febbraio e vedrà protagonisti intervistati da Sylos Labini gli scrittori: Pietrangelo Buttafuoco, Maria Giovanna Maglie, Marcello Veneziani. Un modo per tornare ad incontrare dal vivo i personaggi più amati e discussi della cultura del nostro Paese.

FAMILY

1 e 2 ottobre 2022 ore 15,30 Fondazione Aida, Centro Servizi Culturali Santa Chiara e Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con BSMT - Bernstein School of Musical Theatre e Coordinamento Teatrale Trentino con il contributo della Fondazione CARITRO e della Provincia Autonoma di Trento
Presentano
IL GRUFFALO’
FIABA IN MUSICA PER GRANDI E PICCOLI

Liberamente tratto da Il Gruffalò di Julia Donaldson e Alex Scheffler Adattamento drammaturgico di Pino Costalunga e Manuel Renga Regia Manuel Renga Musiche originali di Patrizio Maria D’Artista - Coreografia di Elisa Cipriani e Luca Condello
con Gaia Carmagnani Stefano Colli Elisa Lombardi Ivan Portale

Ripartirà il 1 ottobre al Teatro Manzoni di Milano, il secondo tour della commedia musicale "Il Gruffalò", la prima storia letta dall’ex First Lady Michelle Obama negli appuntamenti in streaming dedicati ai più piccoli durante la quarantena. Fino a primavera inoltrata "Il Gruffalò" sarà in tour in molte città italiane.

“Il Gruffalò!” “E chi sarà mai?”

“Ma come, davvero tu non lo sai? Ha zanne tremende, artigli affilati, e denti da mostro di bava bagnati”

Suonano così le parole in rima nella traduzione italiana del testo che Julia Donalson ha creato ispirandosi ad una nota favola tradizionale cinese. In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel 1999 con le illustrazioni originali di Alex Scheffler e in breve tempo è diventato un caso editoriale della letteratura per l’infanzia con milioni di copie vendute in tutto il mondo e traduzioni in oltre cinquanta lingue. Dieci anni dopo ne è stato tratto un film di animazione e ha visto anche diversi adattamenti teatrali – celebri le produzioni della compagnia inglese Tall Stories e degli olandesi Meneer Monster. A portarlo in scena in Italia, per il secondo anno, in una versione del tutto originale, è la Fondazione Aida con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara, il Teatro Stabile del Veneto, in collaborazione con la BSMT (Bernstein School of Musical di Bologna). Il tour nazionale prenderà avvio a Milano, il 1 e 2 ottobre, al Teatro Manzoni, per proseguire fino all’8 maggio 2023.

“La nuova tournee prenderà avvio, per il secondo anno, dal Teatro Manzoni, - spiega Meri Malaguti, direttore di Fondazione Aida - a conferma dell’apprezzamento del pubblico per un lavoro che restituisce appieno l’opera letteraria, e al contempo ne dona una nuova giovinezza grazie all’adattamento musicale pensato ad hoc”. Una fiaba per grandi e piccoli, senza età, in grado di parlare al nostro mondo emotivo sciogliendo nodi senza passare dalla ragione come solo i classici del genere sanno fare. Una fiaba che parla di una delle emozioni più forti: la paura. Perché la conoscenza di sé passa anche dalla conoscenza delle nostre paure: scopri che paure hai e saprai chi sei.

La storia è quella di un astuto topolino affamato che per proteggersi dalle insidie del bosco e dai predatori che vorrebbero mangiarlo, inventa la presenza di uno strano animale con gli “occhi arancioni, la lingua molliccia e aculei violacei sulla pelliccia”, una specie di incrocio tra un orso e un bufalo. Scoprirà con gran sorpresa che la terribile creatura, da lui solo immaginata, esiste davvero, ma niente paura sarà proprio il Gruffalò a diventare il migliore alleato della sua sicurezza. In scena i riti di iniziazione del nostro topolino che, dopo aver affrontato e superato tutte le prove - soprattutto le sue paure – ne uscirà più forte e consapevole di prima.

La messa in scena, che prevede il coinvolgimento del pubblico, racconta la vicenda in forma di Musical, lasciando intatte le rime della scrittrice inglese e facendo indossare agli attori costumi ispirati alle illustrazioni del disegnatore tedesco Scheffler. La regia è affidata a Manuel Renga, condirettore artistico del Teatro Libero di Milano con Corrado Accordino e fondatore della compagnia Chronos3. Lo stesso Renga ha curato anche l’adattamento drammaturgico con Pino Costalunga, autore esperto di letteratura per l’infanzia. Le musiche, tutte originali, sono state composte da Patrizio Maria D’Artista.

UN TEATRO DA FAVOLA
Regia Pietro Clementi
con Pietro Clementi, Francesco Mantuano, Livia Lucina Ferretti, Francesca Romana Biscardi, Daniele Trombetti, Daniele Locci, Alice Clementi, Beatrice De Luigi, Marco Palange, Sofia Caselli, Melissa Camponeschi

La Compagnia di Pietro Clementi ha rivoluzionato il mondo del teatro per famiglie, battendo ogni record di incassi e di presenze nei più importanti teatri di Roma e al Teatro Manzoni di Milano, diventando leader nel teatro per famiglie in Italia. La Compagnia "Un Teatro da Favola" nasce quasi 7 anni fa con il progetto di avvicinare i bambini al mondo del teatro, educarli al teatro. Per seguire questo intento, raggiungere questo obiettivo, la Compagnia realizza spettacoli con una doppia lettura: una per i piccoli favolistica, interattiva, divertente ed educativa, e una piena di citazioni, riferimenti comici ed ironici per genitori, zii e nonni che divertendosi, sono spronati a portare a teatro i loro "cuccioli". I bambini negli spettacoli di "Un Teatro da Favola" sono i veri protagonisti: interagiscono con i personaggi, urlano, cantano in una dimensione di teatro interattivo mai vista prima. Non più quindi spettacoli esclusivamente per i piccoli, ma veramente per tutta la famiglia. Un vero e proprio fenomeno teatrale. Il risultato è stato straordinario. La compagnia lavora ininterrottamente tutto l'anno, realizzando spettacoli con un pubblico di 2.000 spettatori a weekend. E' seguita su facebook da 23000 famiglie ed il numero è in forte crescita.

Da un grande successo teatrale della Compagnia, “Non è colpa della cicogna” (in scena al Teatro Manzoni lo scorso anno) la “Gallucci editore” (casa editrice tra le più importanti nell’editoria per bambini) ha pubblicato l’omonimo libro di Pietro Clementi tuttora primo in classifica su Amazon. E a fine Settembre 2022 pubblicherà un secondo libro di Pietro Clementi “La favolosa favola della fatina Scemarella” da cui sarà tratto lo spettacolo in scena al Teatro Manzoni l’11 marzo 2022.

Sabato 22 Ottobre 2022 ore 15.30 FRR…DENTRO IL REGNO DI GHIACCIO

Lunedi 31 Ottobre 2022 ore 18.30 LA FAMIGLIA TRANSILVANIA1 & 2

Martedi 1 Novembre 2022 ore 15.30 LA FAMIGLIA TRANSILVANIA 3 IL MATRIMONIO

Sabato 12 Novembre 2022 ore 15.30 LA BELLA E LA BESTIA

Sabato 26 Novembre 2022 ore 15.30 PINOCCHIO

Sabato e Domenica 17 e 18 Dicembre 2022 ore 11.00 QUANDO BABBO DIVENNE NATALE

Sabato 21 Gennaio 2023 ore 15.30 LA BALLERINA

Sabato 4 Febbraio 2023 ore 15.30 INSIDE AND OUT OF ME

Sabato 18 Febbraio 2023 ore 15.30 AVENGERSERSERERS E LE PRINCIPESSE 2

Sabato 11 marzo 2023 ore 15.30 LA FAVOLOSA FAVOLA DELLA FATINA SCEMARELLA

Sabato 25 Marzo 2023 ore 15.30 IL MAGO DI OZ

Sabato 15 Aprile 2023 ore 15.30 LA SIRENETTA

LA CASA DELLE STORIE
Spettacoli interattivi per bambini e adulti
di Elisabetta Milani e Giovanni Lucini
Adattamenti e regia di Giovanni Lucini
con
Francesca Biffi, Michelle Fantasia, Valentina Grancini, Luca Liberatore, Federico Lotteri, Giovanni Lucini, Mattia Maffezzoli , Francesca Muscatello
Assistente della rana Bila: Elisabetta Milani
Spettacoli rinnovati per il palcoscenico! Stesso spirito di partecipazione, ma nuova modalità! Sorrisi e divertimento assicurato come sempre! Lo spettacolo si svolge nella sala del teatro

La Casa delle Storie è un progetto teatrale per tutta la famiglia.

Nata nel 2001 ha visto partecipare ai suoi spettacoli migliaia di famiglie.

Gli spettacoli proposti sono tra quelli storici della compagnia e costantemente apprezzati  dal pubblico, come testimoniato dai numerosi commenti presenti nei ““Pensieri di SpettAttori”, i pensieri donatici dal pubblico e pubblicati sui social.
Ne La Casa delle Storie si gioca, si ride, ci si diverte e con la leggerezza del sorriso si comunica e ci si relaziona. Il principio del fare, dell'interagire dello scoprire divertendosi sono sono gli ingredienti base degli spettacoli.

La musica svolge un ruolo importante: la Drammaturgia Musicale intreccia la Drammaturgia Teatrale diventando il canale canale dove il bambino può veicolare emozioni che, a volte, sono solo racchiuse ne l suo cuore.

La Compagnia propone le Fiabe  Classiche che, per loro natura, non hanno confini di età, rispettate nei contenuti originali e nel loro loro valore pedagogico, sono state  adattate per la partecipazione delpubblico, ma il loro loro messaggio universale è a disposizione di chiunque lo voglia ascoltare. 

Sono denominate Fiabe da SPETTATTORI per l’insita l’insita duplice valenza del ruolo di spettatore e attore.

Nel 2021 abbiamo completamente rinnovato i nostri spettacoli a causa dell’emergenza Covid. La scelta necessaria di  portare gli spettacoli in palcoscenico e non più in foyer, com’era  sempre stato stato , è stato stimolo creativo per rinnovarli e far scaturire scaturire una nuova modalità di partecipazione per gli spettatori in sala, grazie ad un kit di partecipazione per il pubblico. Annullando, ancora una volta, le separazioni esistenti  tra palco e platea, abbiamo trasformato tutto lo spazio in grande palcoscenico dove si è tutti partecipi. Queste innovazioni sono un modo per restare fedeli ed originali al nostro pubblico.




Nessun commento:

Posta un commento