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venerdì 30 novembre 2018


FESTIVAL EXISTER XI EDIZIONE
DANCEHAUS TEATRO FONTANA DI MILANO
VERSO L'INFINITO...E DANZA!

Dal 30 novembre al 16 dicembre è in arrivo la seconda parte del Festival Exister nel segno dell’infinito, degli artisti del territorio e della nuova danza d’autore italiana.

Giunto al suo 11° compleanno il Festival Exister diretto da Annamaria Onetti e realizzato da DANCEHAUSpiù - Centro di produzione della Danza, con il sostegno del Comune di Milano, della Regione Lombardia e del MIBAC, è oggi un contenitore dedicato alla giovane coreografia, alla ricerca e all’innovazione, diffuso su tutto l’anno con un appuntamento primaverile e uno autunnale. Una trasformazione che vede neI simbolo dell’infinito, questo otto rovesciato in posizione orizzontale, anche un ritorno e una continuità con le prime tre edizioni del festival programmate su un periodo di tempo più esteso rispetto alla consuetudine dei short format festivalieri.
Tra gli spazi del Teatro Fontana e di DanceHaus Susanna Beltrami, dal 30 novembre al 16 dicembre, il Festival Exister propone sei serate dedicate agli artisti del territorio, Francesca Penzo e MariaGiulia Serantoni di Fattoria Vittadini, Lara Guidetti di Sanpapiè e Annalì Rainoldi (già artista associata del Centro di Produzione), e ai giovani danzautori sostenuti attraverso le azioni del Network Anticorpi XL di cui il Festival è partner: Andrea Costanzo Martini, Claudia Catarzi, Arianna Rodeghiero, Sara Pischedda e Sabrina Fraternali (azione “Vetrina della giovane danza d’autore XL”), Francesco Capuano e Nicola Picardi (azione “Danza urbana XL”). A questo elenco si aggiunge il nome di Silvia Gribaudi che torna al Festival con lo spettacolo R.OSA – 10 esercizi per nuovi virtuosismi, divenuto ormai un classico e interpretato al Premio Ubu 2017 dalla giovane performer under35 Claudia Marsicano.

Si prosegue il weekend successivo negli stessi spazi, con i protagonisti del Festival. Il primo, il 30 novembre, è Mariagiulia Serantoni di Fattoria Vittadini con il suo Eutropia, coprodotto da DANCEHAUSpiù e finalista al Premio Equilibrio 2018. Ispirato a una delle città descritte nel libro “Le Città Invisibili” di Italo Calvino si tratta di una performance in cui si costruisce, de-costruisce, ribalta e riassembla in modi sempre nuovi, per abitare una città immaginaria – la città del futuro – che chiede di essere progettata.

Il 1° dicembre è il momento di Andrea Costanzo Martini, Arianna Rodoghiero e Samuel Moncharmont della Compagnia Rooms e Sara Pischedda. Le loro tre creazioni, rispettivamente What happened in Torino, Dimmi ancora un’altra città e 120 gr, mostrano un comune denominatore nelle parole ‘viaggio’ e ‘corpo’. Il viaggio è quello che avviene tra espressione fisica e stati mentali, ma è anche novità e processo di adattamento nel passaggio da un luogo ad un altro, oltre che occasione di scoperta di sé e della propria identità. Il corpo è l’elemento a partire dal quale, e attraverso il quale, il viaggio si verifica, l’entità fisica che permette la concreta transizione da uno spazio a un altro e che rende ogni essere umano passibile del giudizio altrui; al tempo stesso, grazie al suo movimento, si fa rivelatore di significati nascosti.

La serata del 2 dicembre, (DanceHaus), è aperta da Annalì Rainoldi con due sue creazioni. La prima, Lakota – White Buffalo Prophecy, prende ispirazione dal pensiero di Joseph Campbell, uno dei maggiori studiosi della mitologia comparata e delle religioni. Il lavoro nasce dal desiderio di riportare il dualismo tra sogno e realtà alla sua matrice originaria e di riscoprire che la vita non è contrapposta al sogno e al mito, ma che scaturiscono tutti dallo stesso mondo interiore. La seconda creazione, coprodotta da DANCEHAUSpiù vede il coinvolgimento di nove danzatori della DanceHaus Company Junior. Ispirata alla cultura-filosofia dei nativi nord-americani e in particolare alle parole del membro della tribù lakota Alce Nero, Sweet Ann intende far coincidere il tempo del mito con quello quotidiano, col desiderio di far provare allo spettatore un tempo di sospensione per l’occhio: un tempo in cui l’occhio possa sostare, godendo di ciò che il corpo rivela. Chiude, infine, la serata lo spettacolo Glitch Project di Francesco Capuano e Nicola Picardi, una scrittura fisica che pone al centro la frenesia del mondo e, di conseguenza, quella sempre più diffusa condizione di monotonia che contraddistingue la quotidianità dell’uomo moderno.

Il weekend seguente il Festival si trasferisce al Teatro Fontana, nel cuore del quartiere Isola, dove il 14 dicembre Silvia Gribaudi porta in scena il successo di pubblico  e critica, R.OSA – 10 esercizi per nuovi virtuosismi, ironica performance in cui ritorna il tema dello sguardo e del giudizio sugli altri connesso a quello dell’espressione del corpo femminile e del ruolo sociale che la donna occupa. In scena l’energia contagiosa di Claudia Marsicano tra grazia e leggerezza, ironia e autoironia.

Il 15 dicembre il Festival prosegue in fascia pomeridiana con A(1) BIT di Lara Guidetti, un originale progetto nato dall’invito di Carlo Boccadoro e dell’ensemble Sentieri Selvaggi a creare un’opera coreografica sulla singolare 1 Bit Symphony del compositore e artista visivo newyorkese Tristan Perich, Una collaborazione che si arricchisce dalla partecipazione al progetto della DANCEHAUS Company Junior e di alcune tra le più attente realtà di promozione della danza contemporanea a Milano: Festival MilanOltre, Festival Exister e DANCEHAUSpiù. Ogni movimento della sinfonia prende vita in un punto diverso della città in un percorso biennale a tappe, in cui Milano diventa scenario di incursioni danzate fino alla composizione finale in programma nel 2019 al Festival MilanOltre. A seguire, in orario serale, “40.000 centimetri quadrati” di Claudia Catarzi e “Glauco” di Sabrina Fraternali, quest’ultimo ispirato al libro “Água viva” della scrittrice brasiliana Clarice Lispector. Due lavori artistici che mettono in evidenza, ancora una volta, come il corpo – incondizionatamente onesto – si muova nello spazio, vi si adatti e muti continuamente.
Il 16 dicembre il Festival giunge al termine con Francesco Penzo di Fattoria Vittadini e Jacques-André Dupont e il loro “Vanitas”, espressione di una ricerca sullo spazio rituale quale catalizzatore del cambiamento. Un cambiamento fisiologico, sensoriale ed anche di coscienza, che si concretizza negli artisti in scena e che induce lo spettatore a riflettere sull’effimera condizione dell’esistenza.

INFO E PRENOTAZIONI
DanceHaus: Via Tertulliano 70 | tel. 02.36515997 – promozione@dhpiu.com
Teatro Fontana: Via Boltraffio 21, Milano. Tel. 02.69015733 – fontana.teatro@elsinor.net
Prezzi: intero 15 euro – ridotto under25 10 euro – ridotto scuole 8 euro.

Milano ha finalmente il suo Centro di Produzione per la Danza e si chiama DANCEHAUSpiù. Il progetto, fortemente voluto da tre realtà consolidate del settore, DanceHaus Susanna Beltrami, Associazione ContART e Associazione ArtedanzaE20 e sostenuto dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, ha ricevuto nel 2018 il riconoscimento più alto, quello del Ministero dei Beni Culturali che lo ha promosso a 4° Centro Nazionale dopo Reggio Emilia, Catania e Firenze.

Dietro a questo importante traguardo ci sono anni di progettazione artistica e culturale, di condivisione di idee e di sguardi tra le istituzioni, i teatri, i festival, gli artisti e i tre co-direttori, Susanna Beltrami, Matteo Bittante e Annamaria Onetti che, a partire dal 2011, hanno posto le fondamenta per la costruzione di un progetto che concertasse armonicamente al suo interno azioni di produzione, distribuzione e promozione della danza. Un progetto che, inserito in un contesto dinamico e in continua evoluzione come la città di Milano e la Regione Lombardia, potesse diventare un punto di riferimento nazionale per la scena contemporanea della danza e un ponte ideale con l’Europa.

Nel 2015 il Mibac riconosce il progetto per le sue attività di formazione del pubblico e nei tre anni successivi DANCEHAUSpiù oltre a rafforzare il suo ruolo strategico nella divulgazione di una cultura della danza, continua ad esprimere la chiara volontà di espandere i suoi confini nell’ambito della produzione e del sostegno alla giovane creatività attraverso attività di programmazione e ospitalità di spettacoli, vetrine coreografiche, seminari e workshop e, in linea con le tendenze culturali del momento, esperienze come le residenze artistiche di giovani compagnie, la coniugazione con il design, la moda e la musica dal vivo, il legame con le università e le scuole di danza, la creazione di network a livello nazionale ed internazionale.
Sulla scorta dei modelli elaborati dai Centri Coreografici francesi e dalle Case della Danza europee è andata plasmandosi l’immagine di quello che DANCEHAUSpiù oggi è: un progetto aperto e pluridisciplinare che sostiene la produzione, distribuzione e promozione dei lavori delle compagnie residenti, Compagnia Susanna Beltrami, DanceHaus Company diretta da Matteo Bittante, DanceHaus Company Junior formata da danzatori diplomati presso le Accademie di DanceHaus Susanna Beltrami, e degli artisti associati, per il 2018, Erika Silgoner/Esklan Art’s Factory e Annalì Rainoldi. Un progetto che ha a cuore il dialogo con le nuove generazioni di artisti e che con l’azione Vivaio supporta il loro lavoro (per il 2018 è stato scelto il gruppo dueditre) attraverso spazi di residenza, azioni di tutoraggio e di presentazione all’interno di showcase riservate agli operatori italiani e stranieri e rassegne promosse da DANCEHAUSpiù e altri partner del progetto.

È il caso del Festival Exister, con la direzione artistica di Annamaria Onetti, che giunto alla sua undicesima edizione è oggi un contenitore diffuso su tutto l’anno, dedicato alla ricerca, all’innovazione e alla giovane creatività. Dopo gli appuntamenti primaverili il Festival torna in quest’ultima parte dell’anno, dal 30 novembre al 16 dicembre, tra gli spazi di DanceHaus Susanna Beltrami e il Teatro Fontana, con un importante focus sulle compagnie del territorio e sulla nuova danza d’autore italiana.

Altro spazio di rilievo all’interno del progetto è quello dedicato alle residenze artistiche pensate per le giovani realtà locali, nazionali e internazionali attraverso anche la costruzione di una rete di scambi capace di dare visibilità agli artisti e di favorire la mobilità dei propri lavori.

Senza perdere di vista l’aspetto educational, DANCEHAUSpiù è infine promotore di training professionali e di programmi didattici rivolti all’educazione del pubblico e alla formazione di giovani operatori della danza con l’appuntamento annuale dei Dance Meetings a cura di Lorenzo Conti.

Un programma articolato e trasversale che continua ad arricchirsi di importanti collaborazioni e partnership come quella con l’Associazione Etre, la Rete nazionale Anticorpi XL e la NID PLATFORM - Nuova piattaforma della danza italiana, il Teatro Fontana di Milano e il Festival MilanOltre. Con quest’ultimo, si è dato avvio in questi mesi all'allestimento di  un nuovo e importante lavoro coreografico  dal  titolo Ballade  -  Preghiera  Profana,  liberamente ispirato al testo teatrale La  notte  poco  prima  della  foresta di Bernard  M.  Koltés,  curato  e  diretto dalla coreografa  Susanna  Beltrami  e  dal compositore e musicista Cesare  Picco.

Un progetto quello promosso dal Centro che continua a crescere anno dopo anno in un terreno già fertile: la DanceHaus di Via Tertulliano 70, fondata dalla coreografa Susanna Beltrami nel 2006. Un luogo per la danza a 360°, multifunzionale ed innovativo, già sede di tre percorsi di Alta Formazione con indirizzi coreutici diversi e vivace fucina di giovani artisti e creativi della danza.

DANCEHAUSpiù
Via Tertulliano 70, 20137 MILANO
Tel: 00 39 02 36515997
Come arrivare: MM 3 LODI | Filobus 90 - 91 / Tram 16 - fermata Piazza Salgari
Filobus 93 / Bus 84 fermata Viale Puglie/Piazzale Cuoco
e-mail: promozione@dhpiu.com

Ballade

Preghiera profana
uno spettacolo di Susanna Beltrami
musiche originali Cesare Picco
con Davide Boi, Fabrizio Calanna, Fabio Calvisi, Cristian Cucco, Mario Giallanza, Ruggero Griffini, Marco labellarte, Alessandro Lely, Giovanni Leone, Giuseppe Morello, Simone Paris, Claudio Santarelli
parole e voce Delì
assistente alla coreografia Arianna Guaglione
una co-produzione DANCEHAUSpiù - Milanoltre Festival in collaborazione con Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona - durata 60 minuti circa

“Il mio sguardo segreto cercava al di là...”

Un vagabondaggio solitario nella periferia cittadina, una ballata, un incedere ebbro che si fa corsa disperata, urlo che squarcia la notte piovosa. Una riscrittura originale in chiave “street-romantic” a partire da La notte poco prima della foresta di B. M. Koltès. Un incontro tra coreografia, corporeità, parola e suono per intonare il canto dell’uomo Koltès che si sta avvicinando inesorabile alla fine della propria vita. Il canto di tutti coloro che sono stati relegati ai margini, in quello spazio “poco prima di” che è luogo fisico e esistenziale. (Susanna Beltrami)

In programma

1 aprile 2019 | Teatro Amilacare di Ponchielli | Cremona

Festival Milanoltre 2019 | Teatro Elfo Puccini | Milano

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