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martedì 21 ottobre 2025

TEATRO SOCIALE DI BRESCIA
"SIOR TODERO BRONTOLON"
CON FRANCO BRANCIAROLI

Dal 21 al 26 ottobre 2025
Il mondo di Goldoni e quello delle marionette, due universi che si incontrano in un microcosmo che mescola realtà e immaginazione. Arriva a Brescia Sior Todero Brontolòn, una rilettura della commedia di Goldoni che vede Franco Branciaroli nel ruolo del protagonista, per la regia di Paolo Valerio.

Produzione del Centro Teatrale Bresciano che inaugura il cartellone della sua cinquantaduesima Stagione intitolata L’equilibrio degli opposti, lo spettacolo sarà in scena al Teatro Sociale di Brescia (via Felice Cavallotti, 20) dal 21 al 26 ottobre 2025, tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30.

Di Carlo Goldoni, lo spettacolo vede la drammaturgia di Piermario Vescovo; l’interpretazione è affidata a Franco Branciaroli nel ruolo di Todero, sul palcoscenico insieme a Piergiorgio Fasolo (Pellegrin), Stefania Felicioli (Marcolina), Alessandro Albertin (Gregorio), Ester Galazzi (Fortunata), Riccardo Maranzana (Desiderio), Valentina Violo (Cecilia), Emanuele Fortunati (Meneghetto), Davide Falbo (Nicoletto), Federica Di Cesare (Zanetta). Realizzato in collaborazione con I Piccoli di Podrecca, per la regia di Paolo Valerio, lo spettacolo presenta le scene di Marta Crisolini Malatesta, i costumi di Stefano Nicolao, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Antonio Di Pofi, i movimenti di scena di Monica Codena, per una produzione firmata Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro de gli Incamminati.

Sior Todero Brontolòn è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.

Una rilettura di una commedia della maturità goldoniana, condotta con rigoroso rispetto filologico per il testo e per la straordinaria bellezza di una lingua unica che è già poesia, ma anche con una originale intuizione che vede le marionette in scena accanto agli attori, come loro alter ego. “Il mondo di Goldoni, il mondo delle marionette, due universi che si incontrano – scrive il regista Paolo Valerio –. […] Un doppio dei personaggi, l’anima e l’inconscio che muove le azioni e il corpo, talvolta in sintonia, talvolta in contrasto con il pensiero dell’attore. Il corpo dell’attore come marionetta e talvolta come macchina corporea che cerca una soluzione al mistero del personaggio. La marionetta come lato oscuro, per sopportare e reagire all’orrore domestico della famiglia di Sior Todero, per sopportare e superare un personaggio odioso ed egoista, rappresentazione, nel peggiore dei casi, del genere maschile”.

Sior Todero, infatti, risponde come carattere al modello dei rusteghi, ma dei quattro burberi veneziani è quello che perde qualsiasi accento bonario. La trama lo vuole avaro, imperioso, irritante con la servitù, opprimente con il figlio e la nipote, diffidente e permaloso verso il mondo. Sembrerebbe impossibile amare una simile figura, eppure, il capolavoro di Goldoni – e la figura di Todero, scritta in modo magistrale – sono stati molto ambiti dai teatri e dai più grandi attori, da Cesco Baseggio, a Giulio Bosetti, a Gastone Moschin.

Si cimenta oggi in questa sfida una colonna del teatro italiano, Franco Branciaroli, che torna sul palcoscenico bresciano per offrirne una nuova e inaspettata interpretazione. Dopo l’originale e dissacrante Shylock nel Mercante di Venezia shakespeariano, Paolo Valerio e Franco Branciaroli tornano a collaborare nella rilettura di questo classico del teatro, che molto ancora può suggerire alla sensibilità contemporanea.

Per approfondire i temi dello spettacolo, il Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, con la curatela scientifica di Lucia Mor, Professore Ordinario di Letteratura tedesca, organizza l’incontro della rassegna Letteratura e Teatro in programma giovedì 23 ottobre alle ore 17 nell’Aula Magna della sede dell’Università (via Trieste, 17 - Brescia). L’appuntamento vedrà Piermario Vescovo, autore della drammaturgia dello spettacolo in scena al Teatro Sociale, tenere una conferenza sul testo di Goldoni. L’attore Antonio Palazzo leggerà una selezione di testi tratti dall’opera. L’incontro, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Info:

Sior Todero Brontolòn
di Carlo Goldoni
drammaturgia Piermario Vescovo
con Franco Branciaroli Todero
e con
Piergiorgio Fasolo Pellegrin
Stefania Felicioli Marcolina
Alessandro Albertin Gregorio
Ester Galazzi Fortunata
Riccardo Maranzana Desiderio
Valentina Violo Cecilia
Emanuele Fortunati Meneghetto
Davide Falbo Nicoletto
Federica Di Cesare Zanetta
in collaborazione con I Piccoli di Podrecca
regia Paolo Valerio
scene Marta Crisolini Malatesta
costumi Stefano Nicolao
luci Gigi Saccomandi
musiche Antonio Di Pofi
movimenti di scena Monica Codena
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro de gli Incamminati

Note di regia di Paolo Valerio

Il mondo di Goldoni, il mondo delle marionette, due universi che si incontrano nel microcosmo di un luogo reale e immaginario. Una rilettura di una commedia della maturità goldoniana, condotta con rigoroso rispetto filologico per il testo e per la straordinaria bellezza di quella lingua unica che è già, di suo, poesia, ma anche con una originale intuizione che vede le marionette in scena accanto agli attori, come loro alter ego.

La lingua è quel veneziano della maturità del drammaturgo, in cui convivono in una sfaccettata partitura livelli arcaici (quello della “rusticità” del vecchio Todero e del suo sottoposto Desiderio, con tratti di estraneità all’urbanità dei cittadini e, infatti, costruiti da Goldoni sulla pelle di due attori specializzati nei ruoli di Brighella e Arlecchino). C’è poi il linguaggio “civile” e cittadinesco di Marcolina, che non rifugge però dalle punte espressive, e di Fortunata, effusivo e femminile, fino a quello più ingessato e formale, quasi italiano del giovane Meneghetto.

La famiglia di Sior Todero rappresenta da generazioni spettacoli di marionette a Venezia e la loro casa è il teatro di questi angeli dal corpo spezzato. Fili, gambe, braccia, teste, quinte, fondali, sacchi, corde, graticci, ponti, sipari, tulle, ribaltine, costumi, trucchi, bastoni, sono gli strumenti dei manovratori di figure dal cuore di legno che si sollevano come danzatori nell’aria per poi tornare a terra, attratti dalla gravità e dalle emozioni. Oggetti inseparabili dagli umani, misteriosi e inquietanti, giocattoli creativi e fonte di ispirazione per grandi artisti quali Paul Klee, Giorgio de Chirico, Franz Joseph Haydn, Heinrich von Kleist, Carlo Collodi…

Carlo Goldoni ce ne parla nei Mémories tra i primissimi ricordi della sua infanzia: “Mia madre mi diede alla luce quasi senza dolore, onde mi amò anche di più; e io non detti in pianto, vedendo la luce per la prima volta. Questa quiete pareva manifestare fin d’allora il mio carattere pacifico, che non si è mai in seguito smentito. Ero la gioia di casa. La mia governante diceva che avevo ingegno. Mia madre prese cura di educarmi, e il mio genitore di divertirmi. Fece fabbricare un teatro di marionette, le maneggiava in persona con tre o quattro suoi amici, e in età di quattr’anni trovai esser questo un delizioso divertimento”.

Da questo amore per le marionette e dalla presunta leggerezza del suo mondo interiore prende spunto questo progetto di regia che vuole presentare una versione del Sior Todero come un Grande Burattinaio, anzi Marionettista. Da qui la vicinanza con un altro personaggio patriarcale che vuole controllare e dirigere la famiglia, Vito Corleone, che nel manifesto del capolavoro di Coppola, Il Padrino, è appunto rappresentato con una mano che manovra i fili.

Ma la marionetta deve anche essere intesa come un doppio dei personaggi, l’anima e l’inconscio che muove le azioni e il corpo, talvolta in sintonia, talvolta in contrasto con il pensiero dell’attore. Il corpo dell’attore come marionetta e, talvolta, come macchina corporea che cerca una soluzione al mistero del personaggio. La marionetta come lato oscuro, per sopportare e reagire all’orrore domestico della famiglia di Sior Todero, per sopportare e superare un personaggio odioso ed egoista, rappresentazione, nel peggiore dei casi, del genere maschile.

E come spesso avviene nelle commedie di Goldoni, l’universo femminile è salvifico e risolutivo e riesce a rimediare e risolvere i conflitti, per un presunto e talvolta instabile, lieto fine.

Biglietti | Teatro Sociale

Intero

Platea 29 €
I galleria 22 €
II galleria 19 €
III galleria 15 € ridotto gruppi*

platea 26 €
I galleria 20 €
II galleria 17 €
III galleria 13 € ridotto speciale**

platea 21 €
I galleria 18 €
II galleria 15 €
III galleria 11 €

Riduzioni

* la riduzione gruppi è riservata esclusivamente ai tesserati Arci, Coin, Feltrinelli, Touring Club. CRAL aziendali, biblioteche e altri enti e associazioni convenzionati con il Centro Teatrale Bresciano possono rivolgersi per informazioni e prenotazioni al numero 030 2928605 o alla e-mail: organizzazione@centroteatralebresciano.it

** la riduzione speciale è riservata a giovani fino a 25 anni e ultrasessantacinquenni

Modalità di acquisto

Biglietteria del Teatro Sociale Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia
t. 030 2808600; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it
> da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00
> domenica dalle ore 15.30 alle 18.00 solo nei giorni di spettacolo
> 30 minuti prima dell’inizio di ogni spettacolo saranno in vendita esclusivamente i biglietti per la serata stessa.


Punto vendita CTB Piazza della Loggia, 6 – Brescia
t. 030 2928609; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it
> da martedì a venerdì ore 10.00 - 13.00 (escluso i festivi)

Biglietteria telefonica

> t. 376 0450269 – da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 (escluso i festivi)
> t. 376 0450011 – da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00; domenica dalle ore 15.30 alle 18.00
Si informa che agli acquisti effettuati telefonicamente e pagati con carta di credito verrà applicata la maggiorazione pari al 2,5% del costo dell’abbonamento o biglietto.

On-line sul sito www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito VIVATICKET

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