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giovedì 23 ottobre 2025

RECENSIONE
"BROKEBACK MOUNTAIN"
A PLAY WITH MUSIC

Ci sono spettacoli che, appena si spengono le luci in sala, ti catturano e non ti lasciano più.

"Brokeback Mountain" una play with music, andata in scena al Teatro Carbonetti di Broni, è uno di questi.

La sala era tutta piena, non c’era un posto libero, si sentiva una forte attesa nell’aria. Tutti sapevamo che avremmo visto una storia emozionante, anche se forse pochi pensavano che sarebbe stata così coinvolgente sul palco.
Edoardo Purgatori

Edoardo Purgatori e Filippo Contri danno magistralmente corpo e voce ad Ennis e Jack, i due cowboy che si amano in un mondo che non sa accoglierli. Le loro interpretazioni sono sincere, potenti, vere: due anime che si incontrano, si perdono e si ritrovano nei silenzi e nei gesti più semplici.

E poi c’è Malika Ayane. Con la sua voce soave ma decisa, accompagna ogni scena come un’eco emotiva. Non è solo una colonna sonora: è una presenza viva, quasi spirituale, che canta ciò che i personaggi non riescono a dire, amplificando la tensione, la dolcezza e il dolore. 
La live band la accompagna con una musica calda e avvolgente, capace di fondere teatro e musica in un’unica, struggente emozione.
Filippo Contri

È impossibile non pensare al film di Ang Lee, uscito nel 2005 e premiato con tre Oscar, un Leone d’Oro, quattro Golden Globe e quattro Bafta. Ma questa versione teatrale, che ha debuttato a Londra nel 2023 con grande successo, ha una voce propria. Qui la montagna di Brokeback non è solo un luogo fisico, ma un paesaggio interiore, un simbolo di libertà e desiderio.

Alla fine, lunghi applausi, occhi lucidi, sorrisi commossi. 
È uno di quei momenti in cui il teatro riesce davvero a toccarti l’anima: non sei più solo spettatore, ma parte di qualcosa di più grande, di più umano.

R.C.

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