GIUA IN TOURNÉE CON LO SPETTACOLO
"MARIA STUARDA"
PER LA REGIA DI DAVIDE LIVERMORE
DI CUI GIUA HA FIRMATO LE MUSICHE DI SCENA
Il dramma, che ha debuttato lo scorso 18 ottobre 2022 in Prima Nazionale al Teatro Nazionale di Genova, sarà in scena fino a fine febbraio, toccando Brescia, San Marino, Trieste, Torino, Padova, Lugano, Pavia e Bergamo.
Poliedrica e versatile, Giua, al secolo Maria Pierantoni Giua, è musicista, compositrice, cantautrice e pittrice. Negli anni firma diverse collaborazioni teatrali come autrice delle musiche e interprete in scena, lavorando nelle produzioni di molti Teatri Nazionali e con personalità di spicco del teatro e non solo: tra le ultime collaborazioni, quella con Neri Marcorè, con cui ha condiviso la scena dello spettacolo “Quello che non ho” che in tre anni di tournée ha conquistato il pubblico italiano, registrando diversi sold out in tutto il paese.
Già al lavoro con Davide Livermore per la produzione del brano “Human Pride” che accompagna la stagione teatrale del Teatro Nazionale di Genova di cui Livermore è Direttore Artistico, per “Maria Stuarda” Giua ha composto le musiche di scena, che si dividono tra opere a firma esclusiva dell’artista ligure e pezzi strumentali realizzati a quattro mani con Mario Conte.
Lo spettacolo vede la stessa Giua esibirsi sul palco, musicando dal vivo la pièce, al fianco di incredibili interpreti come Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi: nell’opera, infatti, la musica è agita in scena, divenendo parte integrante del dramma.
Con 5 album all’attivo, Giua ha una lunga carriera musicale che l’ha portata a vincere diversi premi (Premio Lunezia, Castrocaro, Musicultura), a essere finalista al Festival di Sanremo nella categoria Giovani nel 2008, oltre a lavorare con numerosi musicisti, quali Armando Corsi, Beppe Quirici, Riccardo Tesi e Fausto Mesolella.
Impegnata da sempre su più fronti, Giua porta avanti una versatilità artistica che la vede compositrice, autrice, interprete: una performer eclettica che porta in scena, che sia in teatro o sul palco di un club, voce armoniosa e presenza catartica, realizzando in ogni campo progetti di qualità e ottenendo riscontri di critica e pubblico.
LA TOURNÉE
11 – 15 gennaio, BRESCIA Teatro Sociale
17 gennaio, SAN MARINO Teatro Nuovo
19 – 22 gennaio, TRIESTE Teatro Rossetti
24 gennaio – 5 febbraio, TORINO Teatro Carignano
08 – 12 febbraio, PADOVA Teatro Verdi
14 – 15 febbraio, LUGANO Teatro Lac
17 – 19 febbraio, PAVIA Teatro Fraschini
21 – 26 febbraio, BERGAMO Teatro Donizetti
“MARIA STUARDA” – LE MUSICHE
Sulla realizzazione delle musiche per “Maria Stuarda”, Giua racconta: “Pensare alle musiche per "Maria Stuarda” è stato come immergersi nell’acqua profonda, nera e ghiacciata di un lago, riemergerne col fiato spezzato, quasi, rinascere, respirare per la prima volta.
Ho messo mano a un repertorio per me inusuale, quello dei madrigali inglesi di Purcell e Dowland, e quasi rapita mi sono fatta trasportare in sonorità elettriche, distorte, dark. Voci, chitarre elettriche, basso, in un graffiarsi e spingersi continuo, fino alla resa.”
Giua, assieme a Mario Conte, hanno voluto sottolineare le atmosfere dark, a volte rarefatte, a volte violente o subdole del testo romantico di Schiller, traslandolo in una dimensione temporalmente astratta, che mette in risalto l’universalità della narrazione, sempre in bilico (come la regia di Livermore) tra il rigore formale dei rapporti di corte e le vicende interne dei personaggi, più strettamente personali, intime ed ‘umane’.
11 – 15 gennaio, BRESCIA Teatro Sociale
17 gennaio, SAN MARINO Teatro Nuovo
19 – 22 gennaio, TRIESTE Teatro Rossetti
24 gennaio – 5 febbraio, TORINO Teatro Carignano
08 – 12 febbraio, PADOVA Teatro Verdi
14 – 15 febbraio, LUGANO Teatro Lac
17 – 19 febbraio, PAVIA Teatro Fraschini
21 – 26 febbraio, BERGAMO Teatro Donizetti
“MARIA STUARDA” – LE MUSICHE
Sulla realizzazione delle musiche per “Maria Stuarda”, Giua racconta: “Pensare alle musiche per "Maria Stuarda” è stato come immergersi nell’acqua profonda, nera e ghiacciata di un lago, riemergerne col fiato spezzato, quasi, rinascere, respirare per la prima volta.
Ho messo mano a un repertorio per me inusuale, quello dei madrigali inglesi di Purcell e Dowland, e quasi rapita mi sono fatta trasportare in sonorità elettriche, distorte, dark. Voci, chitarre elettriche, basso, in un graffiarsi e spingersi continuo, fino alla resa.”
Giua, assieme a Mario Conte, hanno voluto sottolineare le atmosfere dark, a volte rarefatte, a volte violente o subdole del testo romantico di Schiller, traslandolo in una dimensione temporalmente astratta, che mette in risalto l’universalità della narrazione, sempre in bilico (come la regia di Livermore) tra il rigore formale dei rapporti di corte e le vicende interne dei personaggi, più strettamente personali, intime ed ‘umane’.
La cantautrice ha sfruttato le sonorità cangianti della sua voce e i toni sempre tensivi di chitarra e basso elettrico inserendoli in un flusso di texture mai statiche, create dai campionamenti e re-sintesi di suoni reali di Mario Conte, soundscapes e oggetti sonori insieme a destrutturazioni e rielaborazioni elettroniche di audio-frammenti provenienti dal mondo della musica classica (da Vivaldi a Roberto Lupi, da Dowland a Purcell).
GIUA – BIOGRAFIA
Vincitrice dei Premi Lunezia, Castrocaro e Recanati (Musicultura), del Mantova Musica Festival e del Festival de Cançó Barnasants di Barcellona. Finalista al Festival di Sanremo nella categoria Giovani nel 2008.
Cinque dischi all’attivo: Giua 2007 e Giua 2008 (Sony Bmg), prodotti da Beppe Quirici e Adele Di Palma; TrE (Egea Music 2012) prodotto e composto a quattro mani col chitarrista Armando Corsi; E improvvisamente (Egea Music 2016) arrangiato dal Maestro Stefano Cabrera degli Gnu Quartet; Piovesse sempre così prodotto dal Maestro Paolo Silvestri, con ospiti importanti: Carla Signoris, Jaques Morelembaum (Egea Music 2019).
Molte le collaborazioni teatrali come autrice delle musiche ed interprete in scena (Festival dei due mondi di Spoleto, Teatro Stabile di Genova, Teatro della Tosse, Teatro dell'Archivolto) e quelle musicali (Riccardo Tesi, Fausto Mesolella).
Di recente ha lavorato con Neri Marcorè nello spettacolo Quello che non ho, tre anni di tournée che hanno registrato il sold out nei teatri più prestigiosi italiani.
Ha pubblicato tre libri per bambini per Gallucci Editore assieme al poeta Pier Mario Giovannone, come autrice ed interprete delle canzoni: Girotondo di elefanti assieme alla mitica Banda Osiris, Piazza Pizza con
la voce narrante di Neri Marcorè e Ciao ciao caro babbo Natale con le voci dei Piccoli Cantori di Milano e con quella di Neri Marcorè.
È tra le fondatrici del Coro Popolare della Maddalena, una corale multietnica che accoglie le persone più diverse per estrazione, cultura e provenienza con lo scopo di favorire l’integrazione e l’armonia sociale in un quartiere particolarmente vivace e problematico di Genova. Questo progetto ha attirato l’attenzione delle Istituzioni, di fotografi importanti (Ivo Saglietti e Martina Bacigalupo) e del regista burundese Evrard Niyomwungere che sta realizzando un documentario che ne racconti la storia. Tante le esibizioni dal vivo che hanno portato il coro ad esibirsi su palchi importanti e che ha visto la realizzazione del disco Mesciua.
Con l’ospedale San Martino di Genova porta avanti da due anni il progetto “Parkinsong”, un coro rivolto alle persone affette dalla malattia di Parkinsong con l’intento di migliorarne la qualità di vita e favorire la riacquisizione di alcune funzioni quali il volume e l’espressività della voce.
Ha lavorato con Davide Livermore, regista d’opera e direttore del Teatro Nazionale di Genova, per la realizzazione di “Human Pride”, brano che accompagna la stagione teatrale, inoltre ha scritto insieme a Mario Conte le musiche del nuovo spettacolo, sempre per la regia di Livermore “Maria Stuarda”, che la vede in scena accanto ad attrici del calibro di Elisabetta Pozzi e Laura Marinoni.
Come pittrice ha esposto a Shanghai, Genova, Roma, Firenze, Madeira, Malta con mostre personali all'interno dei format Artour-o e Misa ideati dall'architetto Tiziana Leopizzi per l’Archivio di Arte Contemporanea Ellequadrodocumenti.
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