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lunedì 23 gennaio 2017

"A BENCH ON THE ROAD"
CENTO ANNI DI IMMIGRAZIONE FEMMINILE
ALLO STUDIO MELATO DI MILANO

Dal 23 al 27 gennaio, al Teatro Studio, per le scuole
‘A Young Woman who lived in a Shoe’
Charioteer Theatre racconta l’immigrazione ai più piccoli

Le vite delle donne italiane immigrate in Scozia dal 1850 al 1950, raccontate da sei attrici e una fisarmonicista, si allargano per accogliere le storie di tutte le immigrate di ieri e di oggi.
Cento anni di immigrazione femminile, centinaia di voci, l’inglese che si mescola al dialetto: uno spettacolo per ricordare che “siamo tutti immigrati”.


Ispirato a interviste, testimonianze e documenti, raccolti in più di trent’anni di ricerche, A Bench on the Road porta in palcoscenico storie autentiche, che ci toccano da vicino, voci che mescolano l’inglese ai dialetti italiani, racconti di paura e di integrazione, di solitudine e di speranza nel futuro.
Lo spettacolo si costruisce attraverso una sequenza di “quadri” che sottolineano eventi fondamentali - la Grande Guerra, l’ascesa del Fascismo, la Seconda guerra mondiale – e come questi avvenimenti sono stati vissuti dalle donne italiane e dalle donne scozzesi: tre generazioni, figlie, madri, nonne, ognuna con la propria esperienza, il proprio vissuto.
Uno spettacolo di forte impatto visivo, accompagnato da musiche tradizionali italiane e scozzesi, in cui le parole vere delle intervistate diventano battute del copione: “Perché lasciavamo la famiglia? Perché avevamo fame, perché non c’era futuro per i figli. Non te ne vai se non stai male. Nessuno se ne va se sta bene. La valigia pesa di dolore.”

Il testo è dedicato a Mena Bacigalupo. Una nonna "acquisita" che mi parlò dell'immigrazione italiana in Scozia per la prima volta quando avevo 15 anni e arrivavo a Edinburgh per la prima volta.

Per lei e per tutte le donne che hanno sacrificato, lottato, sofferto, per ottenere il riconoscimento della loro identità e il diritto di avere una nuova vita per i loro figli, per loro, ho il dovere morale di far conoscere alle nuove generazioni la loro storia e di contribuire a diminuire l'ignoranza che ci ha portato al punto in cui siamo. Non solo nel Regno Unito. Solo una panchina come scenografia, quella sulla quale migliaia di donne si sono sedute all'arrivo in una stazione o in un porto. La panchina sul ciglio di una lunga strada, per arrivare a comprendere chi siamo. Una sosta, una riflessione necessaria per chi decide di affrontare un viaggio senza ritorno.
Laura Pasetti

A Bench on the Road è realizzato grazie a Casa Scozia, Scotland for you e Italian Scotland Association

Per le scuole
A Young Woman who lived in a Shoe
Ispirato a un’antichissima filastrocca inglese che racconta di un’anziana donna con un nugolo di figli costretti a vivere in una scarpa, A young Woman who lived in a Shoe, racconta la storia di una giovane emigrante che, scegliendo di lasciare la propria terra, affronta un viaggio lungo e pieno di insidie per cercare accoglienza in un paese straniero, un luogo dove finalmente poter vivere sicura e protetta.
Lo spettacolo è pensato per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado e tocca i temi trattati in A Bench on the Road - miseria, paura, difficoltà, discriminazione, integrazione - adattandoli al pubblico più giovane.

La mostra
We are all immigrants
Accompagna gli spettacoli una mostra, curata da Carlo Pirozzi e Donatella Camedda, allestita nel foyer del teatro e visitabile a partire da un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni, con materiale fotografico e registrazioni di interviste fatte a donne italiane emigrate in Scozia negli ultimi vent’anni. Una testimonianza di oggi che si unisce alle voci di ieri per ribadire a distanza di cento anni la stessa cosa: siamo tutti immigrati, “We are all immigrants”.

Il Documentario
The story of A Bench on the Road 
Due giovani diplomandi della Scuola Sperimentale di Cinematografia di Milano diretta da Maurizio Nichetti, Stefano Teodori e Monica Fenu, hanno seguito le prove dello spettacolo e la sua tournèe in Scozia. Ne è nato il documentario “We are all immigrants – The story of A Bench on the road”. Il loro lavoro ha permesso di creare un ponte tra le due immigrazioni: quella delle due guerre e quella di oggi. Sono state intervistate non solo le donne che emigrarono in Scozia nel periodo descritto nello spettacolo ma anche quelle che sono emigrate di recente. Il film mette a confronto le condizioni del passato con quelle di oggi e presenta testimonianze autentiche intervallate da stralci di prove e di spettacolo.
Il documentario verrà proiettato giovedì 26 gennaio, nell’ambito di un incontro con il pubblico dal titolo Attorno a A Bench on the Road (ore 17, Chiostro Nina Vinchi – via Rovello 2), una conversazione con la regista, Laura Pasetti, e la studiosa di teatro Maggie Rose (ingresso gratuito con prenotazione a comunicazione@piccoloteatromilano.it). L’incontro è uno degli appuntamenti del ciclo “Teatro e differenze/La differenza del teatro” a cura di Mariacristina Cavecchi e Caroline Patey (Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell'Università degli Studi di Milano), per approfondire i temi dell’emigrazione, della differenza e dei fenomeni di marginalizzazione.

LE SCHEDE DEGLI SPETTACOLI

Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza) dal 23 al 27 gennaio 2017
A Young Woman who lived in a Shoe
scritto e diretto da Laura Pasetti
con Helen Cuinn e Vanda De Luca
coproduzione Charioteer Theatre e Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa

Orari: 10.30, salvo martedì 24 gennaio riposo
Durata: un’ora senza intervallo
Prezzi per le scuole: posto unico 8 euro

Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali: tel. 02 72.333.216;
e-mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it

Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza) dal 24 al 29 gennaio 2017
A Bench on the Road
scritto e diretto da Laura Pasetti
con  Anna Carfora, Helen Cuinn, Vanda De Luca, Sian Mannifield, Nicoletta Maragno, Pamela Reid
musicista Caroline Hussey, vocal coach Natalie Toyne
luci Manuel Frenda, costumi Simona Paci
assistente alla regia Jen McGregor
coproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Charioteer Theatre
in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo
con il supporto di Creative Scotland

Spettacolo in inglese e in italiano

Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono:
martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16. Lunedì riposo.
Durata: 80 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 25 euro, balconata 22 euro

Informazioni e prenotazioni 0242411889 - www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv
http://bit.ly/Pasetti1617

Charioteer Theatre
Charioteer Theatre è una compagnia teatrale e un centro di formazione dal profilo internazionale,  fondata nel 2005 per costruire ponti interculturali tra i vari paesi e fornire esperienze teatrali che permettono ad attori scozzesi ed europei di lavorare in modo congiunto su progetti comuni.

Le produzioni hanno come scopo la promozione dei classici, rendendoli accessibili ad un’ampia tipologia di pubblico, oltre che la proposta di nuovi autori e la trattazione di tematiche contemporanee. Con questo operato, Charioteer punta a costruire una forte connessione con i principali teatri europei ed italiani, promuovendo la Scozia come una nazione creativa presso il pubblico internazionale.

La compagnia inoltre ha sviluppato una forte propensione educativa, con un ricco programma correlato alle produzioni. Organizza periodicamente laboratori sia in Scozia che in Italia, per il perfezionamento della pratica artistica e la sperimentazione dei generi teatrali.

Sotto la direzione artistica di Laura Pasetti, Charioteer ha prodotto diversi spettacoli di successo (Treasure Island, Breeakfast With Shakespeare, To Be or…Note!). Molti di questi sono stati in tournée sui palchi scozzesi e la produzione Light Killer è stato presentata all’ Edinburgh Fringe Festival. Diversi titoli sono andati in scena al Piccolo Teatro di Milano, con cui la compagnia ha coprodotto tre dei propri lavori solo considerando l’anno 2015, e dove è stata un appuntamento fisso anche nel 2016 (#SonsOfGod#Vox e The Merry Wives of William) e nel 2017 con A Bench on the Road e A Young Woman Who Lived In A Shoe.
The Merry Wives of William, in particolare, dopo il debutto al Teatro Studio Melato nell’aprile 2016, è stato ospite del Mese Shakespeariano organizzato a Bari da Teatro Pubblico Pugliese ed è tra i vincitori del Premio Sonia Bonacina 2016.

Laura Pasetti
Diplomata Attrice alla Scuola di Teatro diretta da Giorgio Strehler nel 1990, riceve una formazione internazionale, facendo parte degli spettacoli di Strehler come tirocinante o allieva-attrice durante tutto il triennio. Il primo spettacolo dopo il diploma a cui prende parte è Le Baruffe Chiozzotte di Strehler nel ruolo di Checca (Francesca), con cui vince il premio alla critica Milano 90 come miglior attrice emergente, nel 1992. Successivamente, nel 1997, ricopre il ruolo di Clarice nell’ultima edizione a cura di Strehler di Arlecchino, Servitore di due padroni.

Nel 1998 è a Roma per recitare il ruolo di Nina nel Gabbiano di Maurizio Scaparro con Valeria Moriconi e Corrado Pani. Nel 2001 Massimo Castri la sceglie per interpretare il ruolo della protagonista nello spettacolo Madame De Sade di Mishima. In seguito a questo incontro e alla riflessione sul proprio percorso come artista, va a Mosca come attrice di rappresentanza del Piccolo Teatro al convegno organizzato dall’Unione dei teatri d’Europa (UTE) a cura di Anatolj Vassiliev, con cui inizia una collaborazione artistica tra il 2001 e il 2004. Riprende, in questo periodo, il ruolo di Clarice, anche in occasione del 60° anniversario del Teatro nel 2007.


La sua esperienza personale e artistica l’hanno portata, dopo un primo incontro nel 1993 con la Findhorn Foundation, a scegliere la Scozia come patria, dove fonda Charioteer Theatre nel 2005.  

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