TEATRO ARGOT STUDIO DI ROMA PRESENTA "PER UN ISTANTE"
DA UN'IDEA DI GIAN PIERO ROTOLI
Nasce da un’idea di Gian Piero Rotoli lo spettacolo che sarà in scena al Teatro Argot Studio dal 27 ottobre al 1 novembre 2015: PER UN ISTANTE, scritto ed interpretato da Michele Cesari, Marco Palange, Gian Piero Rotoli. La direzione scenica è a cura di Alessandro Averone e Emanuela Liverani.
Aspettative, proiezioni, ideali, paure, incompletezza, romanticismo sono dei meri impostori che si nascondono dietro una maschera che ha il nome dell’amore. Luca, Stefano e Marco sono tre coinquilini nei loro trent’anni alle prese con un sentimento difficile da comprendere, sfuggente ed effettivamente impossibile da definire. Ognuno è consapevole della situazione in cui riversa l’altro ma loro, singolarmente, annaspano per una verità che non riescono mai ad ottenere ma si accontentano di alcuni spiragli di luce che finalmente, in qualche modo, ripristinano l’ordine…seppur momentaneamente.
Stefano
è un critico cinematografico cinico e autosufficiente - non chiede
mai nulla a nessuno, neanche di essere amato, semplicemente perché
non è ha bisogno. Il suo equilibrio esistenziale è perfetto,
attacca gli altri con le sue critiche feroci mentre rimane comodo
nella sua posizione. Non è altro che un cecchino asserragliato in
una torre alta e fortificata, inespugnabile; quella torre non è
grigia ma colorata, sempre esposta a un tiepido sole…lui ci sta
proprio bene. Riceve molti attacchi, ma li resiste tutti fino a
quando incontra Claudia, una cantante/attrice stroncata dallo stesso
Stefano in una ferocissima critica, di cui si innamora perdutamente
quando la incontra per intervistarla. Claudia riesce a penetrare in
quella torre, ma quando legge la stroncatura di quell’uomo, che
forse poteva ritenere interessante, si batte in ritirata lasciando la
torre di Stefano in fiamme. Da quel momento Stefano dovrà rimettere
tutto in discussione, affrontare il sentimento che stranamente prova,
cercarlo di comprenderlo, cambiare…lui vuole Claudia.
Anche
Luca- consulente finanziario maniaco dell’ordine - pensa sempre a
se stesso ma a differenza di Stefano, lui ci soffre particolarmente
perché all’amore non ci ha rinunciato. A lui non non essere amato
non sta proprio bene. Luca inizia relazioni amorose lunghe, dove
chiede alla sua compagna tutto l’amore che la povera malcapitata
gli può dare. La prosciuga per saziare la sua voglia di essere amato
ma lui, ad amare realmente, non ci pensa proprio; troppo complicato,
troppo difficile, troppo rischioso. Lui lo sa com’è l’amore, ti
usa, ti fa sentire inadeguato, ti chiede di cambiare e alla fine
finisci per perderti e per non riconoscerti più allo specchio. No,
meglio farsi amare, pensare prima a se stessi e poi regalare ogni
tanto qualche attenzione. Del resto è sempre stato abituato così, è
esattamente il modo in cui suo padre gli ha sempre mostrato il suo
amore.
Pierfilippo
- spirito da crocerossina,
non a caso ha scelto di fare il fisioterapista nella vita - è in una
lunga relazione: ben otto anni. E’ innamorato, ma negli ultimi
tempi si è accorto che qualcosa non va. Abituato ad assistere la
madre fin da piccolo - depressa e alcolizzata cronica - a
interiorizzare un senso di colpa non suo, al punto di accettare la
sua storia d’amore fatta di routine, dove si è più amici che
amanti, Pier capisce che c’è qualcosa che non va nella sua vita ma
non sa esattamente cosa. Incomincia a frullargli nella testa che
Sara, la sua ragazza, in realtà non lo ami più ed è determinato a
un confronto che la ragazza riesce abilmente ad eludere. Ma
Pierfilippo è determinato a capire, sente che lei non lo ama, lo
sa…tutto dentro di sé glielo comunica ed è così che decide di
fare qualcosa alla quale Sara non potrà che dire di “No”, dove
finalmente Pier potrà avere un confronto vero e sincero con la sua
ragazza; peccato che Sara, contro ogni aspettativa, risponderà di
“Sì”…
Tre
storie, tre situazioni diverse di vedere e affrontare l’amore,
tutte concentrate su questi tre coinquilini, uniti loro stessi da un
sentimento di amicizia e di amore che li porta a convivere e a
rispettare i limiti dell’altro, dove la figura femminile è
completamente assente, ma presente se non nei racconti dei
protagonisti. Qualcosa c’è…eppure è assente allo stesso tempo.
La difficoltà di visualizzare, capire, definire un qualcosa che
molto spesso si nasconde dietro a ciò che chiamiamo amore, ma che
sovente non ha nulla a che vedere con quel sentimento…forse.
Scritto
ed interpretato da
Michele
Cesari, Marco Palange, Gian Piero Rotoli
Direzione
Scenica: Alessandro Averone e Emanuela Liverani
Luci
di Paolo Meglio
Foto
di scena Manuela Giusto
Teatro
Argot Studio
Via
Natale del Grande 27 – RomaOrario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21,00 – domenica ore 17.30
Costo del biglietto: 15 euro
Per prenotazioni: 065898111 | mob 3929281031 | info@teatroargotstudio.com
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