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domenica 16 novembre 2025

APERTURA RASSEGNA
NUOVI SGUARDI
TEATRO STABILE D'ABRUZZO

Una scuola fantastica
Una nuova grande sfida per il Teatro Stabile d’Abruzzo: far innamorare del teatro le nuove generazioni, far comprendere loro l’irrinunciabilità alla vita sociale, fargli vivere le emozioni e le atmosfere che solo lo spettacolo dal vivo può creare.

Parte con questo scopo la rassegna del Teatro Stabile d’Abruzzo pensata come spazio di incontro, visione e libertà “NUOVI SGUARDI”.

Apre il cartellone, lunedì 17 novembre alle 10.30 al Ridotto del Teatro Comunale di L’Aquila, “UNA SCUOLA FANTASTICA, i grandi discorsi che hanno cambiato la storia” scritto e diretto da Federico Perrotta con Federico Perrotta, Valentina Olla, Giulia Perini, Eugenia Bardanzellu, Daniele Messina, Francesco Della Torre, Sofia Fusciani, Rausy Giangare'.

“Il TSA -sottolinea Giorgio Pasotti- destina grande attenzione e importanti risorse all’attività dedicata al mondo della Scuola e dell’Università, avvicinare le giovani generazioni allo spettacolo dal vivo significa mostrare loro le possibilità del mondo reale rispetto a quello virtuale. Educare al teatro vuol dire educare ai rapporti interpersonali, all’occupazione dello spazio, al rispetto di ogni componente delle comunità”.

Lo spettacolo fa un'incursione nella cultura della generazione Z e attraverso il linguaggio della trap indaga sulla cultura urbana contemporanea. È un viaggio tra scontri, confronti e momenti di grande intensità, dove i ragazzi imparano che le parole non sono solo storia, ma possono diventare il loro futuro.
Federico Perrotta

Un insegnante carismatico, il Prof., decide di preparare la sua classe di recupero di ''più anni in uno'' all’esame di maturità in un modo insolito: facendo studiare e reinterpretare i grandi discorsi della storia. Da Martin Luther King a Kennedy, da Malala a Madre Teresa di Calcutta, il Prof. guida i 7 ragazzi ad esplorare il potere delle parole e come queste possano cambiare il mondo. Gli studenti, inizialmente disorientati dal metodo non convenzionale, trovano ispirazione e la forza di esprimere sé stessi attraverso questi discorsi, scoprendo un nuovo modo di affrontare non solo l’esame, ma anche la vita.

Tuttavia, la rigida e pragmatica dirigente scolastica teme che questo approccio possa destabilizzare i ragazzi e allontanarli dalla preparazione tradizionale, mettendo a rischio i risultati scolastici. Mentre il prof. si batte per liberare la creatività e il pensiero critico degli studenti, la dir. si trova divisa tra la necessità di mantenere l’ordine e il timore che, forse, le idee rivoluzionarie del prof. Possano davvero portare a qualcosa di straordinario.

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