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sabato 28 maggio 2022

FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI
IL CARTELLONE

Le dinamiche familiari e di coppia, un’ampia panoramica della drammaturgia internazionale, e un omaggio al cinema: sono queste le principali caratteristiche del Festival teatrale di Borgio Verezzi, giunto alla sua 56ª edizione.

In cartellone 14 spettacoli, 11 dei quali in prima nazionale, che dall’8 luglio al 16 agosto andranno in scena nell’ormai consueta sede di piazza Sant’Agostino e torneranno a essere rappresentate anche nelle grotte di Valdemino, le più colorate d’Italia.

Dopo due edizioni condizionate dalla pandemia, con una disponibilità fortemente ridotta dei posti per gli spettatori, il Festival punta quest’anno a un ritorno alla normalità dell’era pre-COVID e presenta un programma vario, con un ventaglio di proposte che spazia dall’antica Grecia sino a oggi, allo scopo di destare l’interesse di un pubblico vasto e variegato. Lo fa con una leggerezza “calviniana”, anche per lasciarsi alle spalle un periodo burrascoso per tutti. Un sorriso non superficiale, ma che induca alla riflessione: una linea ormai consolidata nel tempo, e supportata da un crescente consenso da parte del pubblico.

La manifestazione di Borgio Verezzi conferma la sua caratteristica di “vetrina” delle novità, che durante l’inverno saranno in tournée nei teatri delle città italiane. Ma, oltre al repertorio consueto, compie anche un’escursione nel territorio del sociale come già era accaduto in un recente passato con gli spettacoli interpretati dai carcerati di Marassi (Genova) o “Figli di un Dio minore” rappresentato nel linguaggio dei segni da attori sordi. E lo fa con la “Medea” di Euripide, fiore all’occhiello del Teatro Patologico, un classico rivisitato dalla compagnia di attori disabili, encomiabilmente diretta da Dario D’Ambrosi, e che costituisce la conclusione di un intenso percorso didattico-terapeutico.

2Ma le chicche del cartellone non sono finite. Una è la curiosa versione “alla napoletana“ (presentata non a caso da Lello Arena e dal Teatro Cilea) di “Aspettando Gódot”, con l’accento rigorosamente sulla prima sillaba, per marcare la differenza dal testo originario di Beckett. E l’altra è “No Wags. Il calcio (non) è uno sport da signorine”, ideato da un artista eclettico come il cantautore e compositore Piji e scritto da lui insieme a Cristina Chinaglia, Roberta Pompili, Barbara Folchitto, Carlotta Piraino. Lo spettacolo – che andrà in scena in coincidenza con il campionato europeo di calcio femminile, al quale la nazionale italiana parteciperà tra le favorite – riflette ironicamente sui luoghi comuni legati alle donne e al calcio, mostrando come le cose stiano evolvendo verso una maggiore parità di genere anche in uno degli ambienti più sessisti che ci siano.

Le problematiche della famiglia, qualcuna anche su sfondo “noir”, vengono affrontate in “Riunione di famiglia”, in cui tre figli, in pessime situazioni economiche, progettano di sopprimere la madre perché non sono più in grado di mantenerla; o in “Piccoli crimini coniugali“, una commedia carica di suspense che racconta la vita di coppia; oppure in “Dove ci sei tu“, sui rapporti tra due sorelle canadesi dai caratteri diametralmente opposti; o ancora ne “La ciliegina sulla torta“, che getta uno sguardo esilarante sulle relazioni di coppia, tra genitori e figli e, inevitabilmente, tra uomini e donne.

Anche quest’anno, il Festival ospiterà numerosi spettacoli di drammaturghi stranieri. Tra questi, la quota spagnola è rappresentata dalla commedia “Il sequestro” di Fran Nortes, dove una rivolta verso le dinamiche di oppressione capitalista viene messe in scena in modo farsesco, e da “La terra promessa” del catalano Guillem Clua, anche questa una commedia nella quale le risate si alternano alla riflessione sull’enorme problema della crisi climatica.

3L’edizione 2022 vuole essere anche un omaggio al cinema, tormentato anch’esso dalle conseguenze del virus.

Titoli come “Il curioso caso di Benjamin Button” (con Brad Pitt e Cate Blanchett), in cui il protagonista nasce ottantenne e percorre “La vita al contrario”; “The Pope”, prodotto da Netflix, cui è ispirato “I due papi”, sul complesso rapporto tra Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio, poco prima delle dimissioni di Benedetto XVI e della successiva elezione di Francesco. E, ancora, “Piccoli crimini coniugali”, portato sullo schermo nel 2017 da Sergio Castellitto e Margherita Buy. Senza dimenticare la celebre “Medea” con la Callas diretta da Pasolini, e “Aspettando Godot” con Barry McGovern e Johnny Murphy.

Completano il cartellone la nuova commedia di Marco Cavallaro, “Come fosse amore” (tre donne, totalmente differenti tra loro, ricorrono a una terapeuta per riparare il loro cuore infranto, senza sapere che anche lei si trova nella stessa situazione), che si è conquistato la riconferma dopo il travolgente successo ottenuto a Verezzi con “Amore, sono un po’ incinta”; e “Una ragazza come io”, show musicale di e con Chiara Francini, in cui l’attrice – e scrittrice – toscana unisce comicità e intrattenimento tra citazioni, remake, gag e sapiente umorismo.

Anche per la prossima estate Borgio Verezzi vuole lanciare un messaggio positivo e propositivo attraverso la sua manifestazione più importante e conosciuta a livello nazionale, sostenendo la ripresa dell'attività nel campo dello spettacolo e, nello specifico, di quello del teatro. Un messaggio che si completa con il ritorno del teatro nelle grotte, dove a conclusione della manifestazione andrà in scena “La storia straordinaria di Arthur Gordon Pym”, lo spettacolo ispirato al romanzo di E. A. Poe in cui il viaggio del protagonista rappresenta una vera e propria metafora della condizione umana.

Il cartellone

8, 9 e 10 luglio / Prima Nazionale

IL SEQUESTRO

Di Fran Nortes
Traduzione di Piero Pasqua
Con Roberto Ciufoli, Nino Formicola, Sarah Biacchi,
Daniele Marmi, Alessandra Frabetti
Regia Rosario Lisma
Scena Laura Benzi
Costumi Sandra Cardini
Light Design Francesco Bàrbera
Produzione La Bilancia in collaborazione
con Pipamar

Il mercato rionale non può chiudere! Per impedire la speculazione edilizia che metterebbe sulla strada decine di famiglie, fra cui la sua, il buon Paolo pensa bene di sequestrare il giovane Angelo, figlio del ministro che si accinge a firmare il decreto. Ma non ha fatto i conti con l’intraprendenza della vulcanica sorella Monica.

E ancor meno con l’ingenua sventatezza del cognato Mauro, che garantisce un’inarrestabile serie di esilaranti equivoci e fraintendimenti. E se la ministra è sicuramente una cinica farabutta, c’è chi è anche peggio di lei.

Lo scopriranno presto i volenterosi, ma sgangherati protagonisti di questa perfetta macchina teatrale.

13 e 14 luglio / Prima Nazionale

RIUNIONE DI FAMIGLIA

Di Amanda Sthers e Morgan Spillemaecker
Traduzione Sandrine Du Jardin
Con Katia Ricciarelli, Pino Quartullo, Nadia Rinaldi,
Claudio Insegno
Adattamente e regia Pino Quartullo
Scene Alessandro Chiti
Costumi Martina Piezzo
Disegno Luci Giuseppe Filipponio
Produzione Palcoscenico italiano, Roma
Produttore esecutivo Tiziana D’Anella

Una sera, Massimiliano riunisce suo fratello Beniamino e sua sorella Fanny poco prima di una cena con la madre: i tre hanno gravi problemi economici e nessuno di loro è più in grado di mantenerla. L’unica soluzione è sopprimerla, anche perché è diventata insopportabile. Beniamino e Fanny ridono pensando sia uno scherzo. Poi realizzano che Massimiliano parla seriamente. Si rabbuiano, ci pensano, e alla fine si convincono: molto sonnifero nel cocktail preferito della madre ed è fatta! Nel frattempo la genitrice arriva all’appuntamento: irresistibile e divertente, imprevedibile e piena di energia confida ai figli di non aver vissuto a pieno la propria vita per colpa di loro tre.

D’ora in poi la sua esistenza dovrà essere più libera da legami, senza limiti, scintillante, focosa e priva di ogni responsabilità. Come finirà questo crudele regolamento di conti?

16 luglio

NO WAGS
IL CALCIO (NON) È UNO SPORT PER SIGNORINE


Di Piji Siciliani, Cristina Chinaglia, Roberta Pompili,
Barbara Folchitto, Carlotta Piraino
Con Giada Lorusso, Cristina Chinaglia, Roberta Pompili
Regia Piji Siciliani
Produzione ASS.INARTE

I progressi del nostro tempo in fatto di parità di genere, pur non essendo neanche lontanamente sufficienti, sono senza dubbio considerevoli. Il calcio, viceversa, sembra essere rimasto a un sessismo da età della pietra: dai luoghi comuni come il proverbiale “il calcio non è uno sport per signorine” (frase di Guido Ara del 1909) alla dicitura sessista e squalificante “wags” (acronimo di “wives and girlfriends of sportsmen”) con cui vengono appellate le fidanzate dei calciatori. Nel frattempo il mondo, fortunatamente, si muove. E le donne sono da tempo tifose, calciatrici, arbitre, guardalinee, allenatrici, dirigenti. Quella del calcio femminile è una vera rivoluzione che ha avuto un’importante accelerazione negli ultimi anni e un punto di non ritorno nel 2019, grazie all’exploit della Nazionale Femminile ai Mondiali di Francia. In questo contesto schizofrenico abbiamo pensato che ci fosse terreno fertile per ragionare, tra il serio e il faceto, su tutte queste incongruenze, farle entrare in corto circuito e giocarci, usando il palcoscenico teatrale come un campo di calcio in cui si sta svolgendo un’ipotetica e a tratti onirica partita di calcio “maschi vs femmine”.

18 luglio / Prima Nazionale

LA TERRA PROMESSA

Di Guillem Clua
Traduzione di Simona Noce e Pino Tierno
Con Giuseppe Pambieri, Micol Pambieri,
Stefano Messina, Luigi Tabita
Regia Nicoletta Robello Bracciforti
Produzione Golden Show Trieste
Scene Pierpaolo Bisleri
Costumi Giuseppina Maurizi
Luci Pietro Sperduti
Musiche e sonorizzazioni Arturo Annecchino

L'azione si svolge in un futuro indefinito presso la sede dell'Onu, dove rappresentanti della Repubblica di Malvati, il cui territorio è quasi scomparso a causa dei cambiamenti climatici, chiedono ai loro omologhi un'isola per fondare un nuovo Paese. Lo spettacolo spiega in tono farsesco le avventure del Presidente e della sua delegazione, che devono affrontare situazioni surreali negli incontri con delegati di diverse nazioni per garantire un futuro al proprio popolo e alle proprie famiglie.

20 luglio / Prima nazionale

COME FOSSE AMORE

Di Marco Cavallaro
Con Marco Cavallaro e con Lorenza Giacometti,
Francesca Bellucci, Alessia Francescangeli,
Margherita Russo e Peppe Piromalli
Regia Marco Cavallaro
Produzione La Bilancia in collaborazione con Esagera

Quando le delusioni d’amore trovano sfogo in un rifiuto totale per il sentimento stesso, come si può tornare ad amare? Tre donne, totalmente differenti tra di loro, fanno ricorso ad una terapeuta per riparare il loro cuore infranto, ma nessuna di loro sa che anche la stessa terapeuta ha il cuore infranto. E allora come fare a far tornare la voglia di aprirsi al sentimento più importante della vita? Forse bisognerebbe scoprire quali sono i loro gusti e cercare “l’uomo ideale”. Riuscirà la nostra terapeuta a salvare le ragazze, insieme a se stessa, e trovare la felicità? Di certo serve aiuto. Di un uomo? O più uomini? E se l’uomo in questione fosse tutti questi uomini messi insieme?

Ecco che il delirio di risate inizia. Torna con una nuova commedia l’autore di grandi successi come “That’s Amore” “Se ti sposo mi rovino” e “Amore sono un po’ incinta”... E anche questa volta le risate non mancheranno.

22 luglio / Prima Nazionale

UNA RAGAZZA COME IO

Di Chiara Francini e Nicola Borghesi
Con Chiara Francini accompagnata da Francesco Leineri
Regia Nicola Borghesi
Produzione Infinito srl

Un one woman show in cui Chiara Francini ripercorre la sua vita, unica eppure così simile a quella di tanti altri, l’infanzia di paese, i nonni con cui è cresciuta, la famiglia matriarcale, l’adolescenza, il percorso di ragazza di provincia sano e caparbio, il desiderio odierno combattuto e vivissimo di voler diventare mamma e la fierezza dell’essere ora e sempre una diversa, una strana, una fuori posto, un’inadeguata, una parvenue.

Col sarcasmo, la vita, la malinconia e la carne, Chiara Francini ci racconterà cosa significhi per lei essere una donna oggi, e lo farà in modo rivoluzionario: dicendo la verità. Con ironia, lucine e molti alberi di Natale.

24 luglio / Prima nazionale

LA VITA AL CONTRARIO
IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON


Da Francis Scott Fitzgerald
Elaborazione drammaturgica Pino Tierno
Colonna sonora a cura di Giovanna Famulari
Con Giorgio Lupano
e con Elisabetta Dugatto
Regia Ferdinando Ceriani
Produzione a.ArtistiAssociati

Un uomo in controluce: sembra stia andando verso un fascio luminoso che già in parte lo avvolge, ma esita.

Si ferma. Il rumore della lancetta di un orologio segna il tempo. Poi, quasi strappandosi al suo destino, viene in proscenio, si rivela allo spettatore: è Nino, nato anziano e morto bambino. Ha con sé una valigia in cui ha raccolto i ricordi della sua strana vita.

Così inizia lo spettacolo La vita al contrario, versione teatrale della straordinaria favola moderna di F. S. Fitzgerald “The curious case of Benjamin Button”, pubblicata per la prima volta nel 1922, che s’interroga sul significato della vita, sulla sua imprevedibilità e sull’ineluttabilità della morte: “Capita a tutti di sentirsi diversi in un modo o nell’altro, ma andiamo tutti nello stesso posto, solo che per arrivarci prendiamo strade diverse...” Nino apre la sua valigia e ne tira fuori una vecchia cartella ricolma di fogli ingialliti: è il racconto della sua vita. 

26 luglio

ASPETTANDO GÓDOT

Di Samuel Beckett
Traduzione di Fruttero
Con Lello Arena e Massimo Andrei,
Biagio Musella, Elisabetta Romano, Esmeraldo Napodano,
Angelo Pepe, Carmine Bassolillo
Regia Massimo Andrei
Scene Roberto Crea
Coproduzione Teatro Cilea di Napoli e La Contrada
Teatro Stabile di Trieste

Beckett e Napoli cosa possono avere in comune? Attraverso il divertimento si riflette sulla dimensione dell’attesa prorogabile fino all’eterno. Una sensazione che acquista un aroma diverso quando entra in contatto con il DNA dei figli di una città che ha presto dovuto imparare il senso tragicomico dell'aspettare.

Affidare il racconto della vicenda di questo classico del ‘900 a interpreti che conoscono e portano scritto nella loro storia e sul loro corpo il linguaggio comico fuso in modo poetico con quello dolente, per narrare il cupo delle nostre anime, ridendo e giocando, come è giusto che sia. Da sempre.

28 luglio / Prima nazionale

PICCOLI CRIMINI CONIUGALI

Di Eric Emmanuel Schmitt
Traduzione Sergio Fantoni
Con Giancarlo Fares e Sara Valerio
Regia Nicola Pistoia
Produzione Associazione culturale Saval spettacoli

«Questa è casa mia? E tu sei veramente mia moglie?»

Un brutto incidente domestico la cui dinamica non è chiara e Guido torna a casa dall'ospedale: ha perso completamente la memoria. Con lui c'è Lisa, sua moglie che lui non riconosce più. Lui ragiona ma non ricorda.

Lisa tenta di aiutarlo a ricordare, a ricostruire tutto quello che sembra scomparso. E se Lisa mentisse? E se Guido mentisse? Attraverso serrati dialoghi, cambi d’umore, e continui colpi di scena non si saprà a chi credere se a lei o a lui. Una commedia nera, un humor nero, una riflessione sulla madre di tutte le guerre: quella dentro la coppia.

30 luglio

MEDEA

Di Dario D’Ambrosi da Euripide
Con Sebastiano Somma, Almerica Schiavo, Paolo Vaselli e
con la Compagnia stabile del Teatro Patologico composta
da ragazzi diversamente abili
Regia Dario D’Ambrosi
Musiche originali Francesco Santalucia
Direzione coro e percussioni Francesco Crudele in arte Papaceccio
Costumi Raffaella Toni
Produzione Teatro Patologico

Diciotto attori, più maestranze e tecnici, danno vita a un interessantissimo adattamento della tragedia di Euripide: la vendicativa Medea, che arriverà a uccidere i figli per punire il marito Giasone, deciso a ripudiarla per sposare Glauce, la figlia di Creonte, re di Corinto.

Teatro Patologico mette in scena la tragedia avvalendosi di attori professionisti, come Sebastiano Somma e Almerica Schiavo, accompagnati da ragazzi con disabilità, dando vita così a una sperimentazione che non è solo una forma di terapia, ma anche la fantastica possibilità di espressione artistica ed emotiva: un momento insostituibile ed entusiasmante di aggregazione e di formazione in cui poter giocare e divertirsi ma al tempo stesso impegnarsi con grande serietà.

2 e 3 agosto / Prima nazionale

DOVE CI SEI TU

Di Kristen Da Silva
Traduzione di Monica Capuani
Con Gaia De Laurentiis e Fabrizia Sacchi e
con Francesca Orsini, Alessandro Blasioli
Regia Enrico Maria Lamanna
Produzione Gekon productions srls

Le sorelle Glenda (Fabrizia Sacchi) e Suzanne (Gaia De Laurentiis) vivono in una tranquilla fattoria sull'isola di Manitoulin, in Canada, mantenendosi con la vendita delle loro famosissime marmellate. Si tratta di due personaggi diametralmente opposti: la prima è una compita e apparentemente seriosa donna di campagna, mentre la seconda è uno spirito libero che manifesta di continuo la sua voglia di divertirsi ancora. Le loro solite preoccupazioni, come quella di spiare il prestante e giovanissimo vicino veterinario (Alessandro Blasioli) e il prepararsi per la visita della figlia adulta di Suzanne, Beth (Francesca Orsini), sono complicate da un segreto che le sorelle non possono più nascondere. Anche Beth ha un segreto che ha tenuto nascosto a lungo alla madre, con la quale ha un rapporto burrascoso, e alla zia.

5 e 6 agosto / Prima nazionale

LA CILIEGINA SULLA TORTA

Di Diego Ruiz
Con Edy Angelillo, Blas Roca Rey, Milena Miconi,
Adelmo Fabo
Regia Diego Ruiz
Coproduzione Carpe Diem produzioni srls e Bis Tremila srl

Ci sono giorni speciali nella vita di ogni ragazzo che rimarranno per sempre scolpiti nella memoria: il primo bacio, la prima volta, la prima serata folle con gli amici. Ma c’è anche un giorno particolare, legato quasi sempre a una figuraccia di dimensioni apocalittiche: la presentazione della fidanzata ai propri genitori. Ogni ragazzo sa che la madre sarà piena di sorrisi, ma ogni ragazzo sa anche che quello sarà l’inizio di una lunga guerra fatta di frecciatine.

Il padre sarà accondiscendente e spiritoso, ma sappiamo bene che, quel padre, sta solo cercando di arginare lo tzunami che di lì a poco la moglie potrebbe scatenare! Questo accade quasi sempre in situazioni “normali”, ma cosa succede se la fidanzata in questione è un po’ più grande di quello che ci si aspettava?

9, 10 e 11 agosto / Prima nazionale

I DUE PAPI


Di Anthony McCarten - traduzione Edoardo Erba
Con Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo
con la partecipazione di Anna Teresa Rossini
e con Ira Fronten e Alessandro Giova
Regia Giancarlo Nicoletti
Scene Alessandro Chiti
Costumi Vincenzo Napolitano
Produzione I due della città del sole e Altra Scena

Frustrato dalla direzione intrapresa dalla Chiesa, nel 2012 il cardinal Bergoglio chiede il permesso di ritirarsi dalla sua carica a Benedetto XVI, la cui interpretazione della dottrina è diametralmente opposta alla sua.

Il Papa, in risposta, lo convoca a Roma: non accoglie le sue dimissioni, si dichiara contrario a tutte le sue idee riformiste e gli rivela che vorrebbe rinunciare al Soglio Pontificio, mentre entrambi ammirano il Giudizio Universale nella Cappella Sistina. Il soggiorno romano, inaugurato con un incontro/scontro, sarà l’occasione per la nascita di una straordinaria amicizia e per confrontare le proprie idee, tra tradizione e progresso, senso di colpa e perdono.

13, 14 e 16 agosto / Prima nazionale

Evento speciale nelle Grotte di Borgio Verezzi

Due spettacoli a serata

LA STORIA STRAORDINARIA
DI ARTHUR GORDON PYM


Liberamente ispirato al racconto di Edgar Allan Poe
Drammaturgia Marco Badi
Con Michele Carli e Simonetta Potolicchio
Regia Alberto Gagnarli
Produzione Il teatro della sorpresa

L’idea per questo spettacolo tratto dal romanzo breve di E. A. Poe ”Gordon Pym”, è nata e si è sviluppata in stretta relazione e collaborazione tra la parte drammaturgica e la parte registica e ha preso spunto dal famoso quadro di R. Magritte “La reproduction interdite” nel quale è ben visibile, in basso sulla destra, proprio una copia dello stesso “Gordon “Pym. Lo specchio, che riflette le spalle del personaggio, ci rimanda non solo al gioco dei doppi, ma serve anche a sottolineare e a puntare la lente di ingrandimento sulla parte più nascosta e profonda del proprio Io, il nostro subconscio, la nostra anima. Il viaggio di Gordon Pym rappresenta così una vera e propria metafora della condizione umana al di là dei generi (il personaggio di G. Pym, tra l’altro, sarà interpretato da un’attrice), con il passaggio dalla passionalità dei sogni giovanili alla maturità dell’età adulta, attraverso un viaggio esteriore e, soprattutto, interiore: fatto di prove dolorose e cruciali disillusioni che convergono però sempre verso la realizzazione di un essere umano maturo e consapevole, capace di compassione e generosità verso i propri simili e, in ultimo, anche verso se stesso.

PREMI

Premio Camera Commercio Riviere di Liguria

Nato nel 2010, è stato fortemente voluto dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria che, nel sostenere fattivamente la manifestazione, vuole sottolineare come il successo di ogni spettacolo sia veicolo di grande promozione per l’intero territorio.Il riconoscimento viene conferito ogni anno “allo spettacolo che, nella precedente edizione del Festival, si sia distinto particolarmente, coniugando la qualità dell’allestimento e della recitazione al gradimento del pubblico, dimostrando la capacità di catalizzare l’interesse dei media per il nostro territorio in quel felice connubio tra cultura e turismo che da anni contraddistingue la manifestazione“.

Premio 2021 a Tre uomini e una culla.

Premio Fondazione Agostino De Mari al migliore attore non protagonista

Torna dopo qualche anno di assenza il Premio al miglior attore/attrice non protagonista del Festival.

Il Premio è intitolato dal 2018 alla Fondazione Agostino De Mari, a riconoscimento dei tanti anni di attenzione e sostegno attivo che la Fondazione ha voluto donare al Festival Teatrale di Borgio Verezzi.

Premio 2021 a Mauro Conte.

Premio Mulino Fenicio

Il Premio è stato creato dal Comune in collaborazione con l’avvocato Luca Finocchio Mapelli nel 2021.

Riproduzione dell’antichissima costruzione che si erge sulla collina di Verezzi, questo riconoscimento viene assegnato alla scenografia più significativa tra quelle presenti al Festival, e, a quanto risulta, è il primo premio del genere in Italia.

Premio 2021 a Sogno di una notte di mezza estate.

Premio alla carriera intitolato a Luigi De Filippo - Ospitato dal Festival

Il premio, ospitato da Festival e sponsorizzato da Sali di Ischia, che verrà consegnato da Laura Tibaldi De Filippo a Ugo Pagliai.

BIGLIETTERIA

Apertura venerdì 24 giugno 2022

Orario

Solo per il primo giorno di apertura

8.30 – 13.00 e 14.30 – 18.30

Dal 25 giugno al 7 luglio 2022

da lunedì a sabato

mattino 10.30-13.00,

pomeriggio 16.30-18.30

Dall’8 luglio aperto anche la domenica con lo stesso orario.

Chiuso il 15 agosto 2022.

Prenotazioni telefoniche allo 019.610167 e via email biglietteria@comuneborgioverezzi.it con lo stesso orario di apertura della biglietteria.

I biglietti sono prenotabili anche nei giorni e nei luoghi in cui si svolgono gli spettacoli a
 partire dalle ore 20.30 e fino alle ore 21.45.22

Prezzi biglietti

Primo settore (file fino alla N compresa)
Intero € 30
Ridotto € 27 (over 65/under 25)

Secondo settore (file dalla O in poi)
Intero € 27
Ridotto € 25 (over 65/under 25)
Ridottissimo € 15 (ragazzi fino a 11 anni)
Muretti € 25 senza distinzione di settore

Abbonamento

L’abbonamento è valido per le serate del 8,13,16, 26, 30 luglio e 2, 5, e 9 agosto (8 spettacoli) e ha un costo pari a € 200.

Gli abbonati della stagione precedente hanno diritto di prelazione sull’acquisto dell’abbonamento per la stagione in corso, ma a causa delle nuove normative sul distanziamento sociale non potranno essere confermati i posti assegnati per la precedente stagione.

Modalità di pagamento

In biglietteria e al botteghino:
Contanti, Pagobancomat, Assegno Circolare (NON carta di credito – NON postepay/bancoposta)

Pagamento a distanza: – con bonifico bancario – IBAN IT46K0875349320000120130678 intestato a Comune di Borgio Verezzi

(IMPORTANTE: nella causale specificare il numero di prenotazione fornito dalla biglietteria e il cognome comunicato al momento della prenotazione).

Servizio navetta

In ogni sera di spettacolo in Piazza S. Agostino è attivo un servizio navetta al costo di 1 euro a tratta.

A causa delle nuove normative sul distanziamento sociale, è possibile una riduzione del numero dei posti disponibili sulle navette.

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