La Sonnambula è annoverata, insieme a Norma e I Puritani,
tra i massimi capolavori di Vincenzo Bellini. Composta in soli due mesi durante
la permanenza del compositore nei pressi del Lago di Como, sin dalla prima
rappresentazione del 1831 al Teatro Carcano di Milano ottenne un clamoroso
successo.
La trama
Prosegue la Stagione d’Opera del Teatro Fraschini,
l’allestimento che andrà in scena è realizzato dal Teatro Sociale di Como e
frutto della coproduzione dei teatri di tradizione di OperaLombardia.
La regia è affidata a Raύl Vàzquez, nato a Bilbao, si forma
accanto a importanti registi come Robert Carsen, David Alden, Emilio Sagi e
Graham Vick. Successivamente lavora come assistente alla regia con Mario
Pontiggia, Miguel dell’Arco, Joan Anton Rechi, Cesare Lievi, Paco Azorín e
Nicola Berloffa, in prestigiosi teatri e festival.
La direzione è del Maestro Leonardo Sini, sardo, studia
presso il Conservatorio di Musica "L. Canepa" diplomandosi in tromba
nel 2009. Si perfeziona in seguito presso la Royal Academy of Music di Londra
dove consegue il Master of Arts nel 2013. A Londra intraprende lo studio della
direzione d'orchestra con Sian Edwards e collabora con diverse orchestre
esibendosi fra le altre nella prestigiosa Royal Festival Hall.
Scene di Sergio Loro. Costumi di Claudio Martín.
Il CAST
Il Conte Rodolfo
Davide Giangregorio
Teresa Sofia
Janelidze
Amina Veronica
Marini
Elvino Ruzil Gatin (13/12), Edoardo Milletti (15/12)
Lisa Giulia Mazzola
Alessio Luca Vianello
Un notaio Claudio Grasso
Dalle note del regista Raùl Vàzquez
La scrittura drammatica e quella musicale riescono a fondere
tutti gli elementi, che si racchiudono attorno alle passioni umane, su due
livelli: la realtà e lo stato onirico, che convivono in Amina, nel
sonnambulismo.
Partendo dell’analisi dell’opera e del libretto per
affrontare la messa in scena, ho concluso che tutto l’ambiente romantico del
sogno, con attimi talvolta surreali, doveva essere trattato con cura, senza
alterarne l’essenza, cercando di trasmettere verità nei personaggi, e di
approfondire sentimenti ed emozioni, sempre giocando con l’idea di un realismo
fiabesco che permea tutto.
Ho cercato di ricreare un ambiente bucolico, che potesse
veramente essere un’oasi di pace e dove l’innocente storia di amore potesse
trovare la giusta ambientazione senza forzature.
Ho lavorato all’idea di un’Amina, il personaggio più
innocente e puro, in armonia con la natura che la circonda, e capace di
influire su questa, attraverso la sua tristezza. La natura è stata immaginata
come elemento vivo in continua evoluzione: da affresco sulle mura dell’hotel,
ritratta in modo artistico e artificiale, si trasformerà nel momento stesso
della rottura drammatica, frantumando lo spazio creato dall’uomo, per
espandersi, con una vegetazione che crescerà e sovrasterà, rendendo lo spazio
umano trascurato. Il bosco diverrà personaggio all’interno del dramma. Dopo il
confronto tra Elvino e Amina e il rifiuto, una tempesta di emozioni precederà
l’ultima scena dell’opera, dove il paesaggio verrà completamente devastato,
come la nostra protagonista e il suo mondo.
Dalle note musicali di Leonardo Sini
Il libretto di Felice Romani, poeta con cui Bellini instaurò
un'intensa collaborazione artistica, ci trasporta in un’atmosfera bucolica.
L’atmosfera campestre non è tuttavia dipinta musicalmente tramite il semplice
impiego di sonorità ad effetto. La purezza della melodia, il ritmo semplice
degli interventi corali e il dialogo frequente fra i solisti e il coro dei
contadini, sono tutti elementi che insieme concorrono a formare il carattere e
il clima caratteristici di quest’opera.
Con La Sonnambula, Bellini raggiunge a pieno la sua maturità
stilistica. Ne sono massima espressione le linee vocali profondamente ispirate,
caratterizzate da ampie melodie sostenute da un raffinato accompagnamento
orchestrale, nonché la grande espressività dei recitativi.
La particolare forza espressiva del canto, il colore
orchestrale leggero e brillante e l’atmosfera sognante, quasi immaginaria,
della vicenda, concorrono a rendere La Sonnambula un’opera incredibilmente
affascinante, ricca di sottigliezze e sfumature, che con il suo carattere
distintivo occupa un posto unico in tutta la produzione belliniana.
BIGLIETTERIA
C.so Strada Nuova 136 - Pavia
Aperta dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17
alle 19
Aperta un’ora prima di ogni spettacolo
Tel. 0382-371214
PREZZI
Da 56 euro (platea e palchi centrali) a 14 euro (posti in
piedi non numerati).
Sono riconosciute riduzioni, oltre che di legge, anche per
le scuole e gli studenti
Giovani Under 30 riduzione del 50%
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito
www.teatrofraschini.org
ACQUISTO ON LINE
www.teatrofraschini.org
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