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domenica 20 ottobre 2019


STAGIONE D’OPERA
SECONDO APPUNTAMENTO CON L'OPERA
"MACBETH" 
DI GIUSEPPE VERDI 

Venerdì 25 ottobre 2019 alle ore 20.30, in replica domenica 27 ottobre alle ore 15.30.
Prosegue la Stagione d’Opera, l’allestimento che andrà in scena è realizzato al Teatro Fraschini e frutto della coproduzione dei teatri di tradizione di OperaLombardia, in collaborazione con il Teatro Nacional de Sao Carlos di Lisbona.

La regia è stata affidata a Elena Barbalich, attiva in ambito operistico a Venezia, Torino, Salerno, Bari e Parigi. Per OperaLombardia ha curato la regia del Cappello di Paglia di Firenze e nell’autunno del 2017 mette in scena Rigoletto al Teatro Fraschini, ripreso nel 2018 all’Opéra de Toulon. E’ docente di regia all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

La direzione è del Maestro Gianluigi Gelmetti, figura internazionale di primo piano in ambito musicale e registico- è stato allievo di Orazio Costa. Ha diretto in tutto il mondo, in Europa, dalla Scala al Covent Garden, all’Opéra de Paris, Teatro Real di Madrid, Filarmonica di Berlino, Monaco di Baviera, Vienna e San Pietroburgo; nelle Americhe, in Australia, Giappone, Cina, Qatar.

Il CAST

Macbeth Angelo Veccia
Banco Alexey Birkus
Lady Macbeth Silvia Dalla Benetta
Dama di Lady Macbeth Katarzyna Medlarska
Macduff Giuseppe Distefano
Malcolm Alessandro Fantoni
Medico/Un Domestico di Macbeth/Sicario Alberto Comes

LA TRAMA

In Scozia, nell'XI secolo, Macbeth e Banco sono di ritorno da una vittoriosa battaglia contro i rivoltosi. Incontrano alcune streghe che fanno loro una profezia: Macbeth sarà signore di Cawdor e in seguito re di Scozia, mentre la progenie di Banco salirà al trono. Parte della profezia si avvera subito. Giunge infatti un messaggero che comunica a Macbeth che re Duncan gli ha concesso la signoria di Cawdor. Venuta a conoscenza della profezia delle streghe, l'ambiziosa Lady Macbeth incita il marito a uccidere il re. Del delitto viene incolpato il figlio di Duncan, Malcolm, che si trova costretto a fuggire in Inghilterra. Ora che Macbeth è re di Scozia, la moglie lo convince a liquidare Banco e soprattutto il figlio di costui, Fleanzio, nel timore che si avveri la seconda parte della profezia. I sicari di Macbeth assassinano Banco in un agguato, ma Fleanzio riesce a fuggire. Durante un banchetto a corte, Macbeth è terrorizzato dall'apparizione del fantasma di Banco. Inquieto, Macbeth torna dalle streghe per interrogarle. Il verdetto è oscuro: egli resterà signore di Scozia fino a quando la foresta di Birnam non gli muoverà contro, e nessun "nato di donna" potrà nuocergli. Lady Macbeth, intanto, lo incita a uccidere la moglie e i figli del nobile profugo Macduff che, insieme a Malcolm, sta radunando in Inghilterra un esercito per muovere contro Macbeth. L'esercito invasore giunge segretamente al comando di Malcolm e Macduff. Giunti nei pressi della foresta di Birnam, i soldati raccolgono i rami degli alberi e con questi avanzano mimetizzati dando l'impressione che l'intera foresta si stia muovendo (come nella profezia). Lady Macbeth, nel sonno, è sopraffatta dal rimorso e muore nel delirio. Macbeth, rimasto solo, fronteggia l'invasore, ma è ucciso in duello da Macduff, l'uomo che, venuto al mondo con una sorta di parto cesareo, avvera la seconda parte del vaticinio ("nessun nato di donna ti nuoce").

ESTRATTO DALLE NOTE DI REGIA
di E. Barbalich

La regia dell'opera riproduce, a livello visivo e percettivo, il mondo delle visioni di Macbeth, come se tutto ciò che accade sul palcoscenico fosse prodotto dai suoi occhi. Il punto di vista è quindi quello del protagonista, come nel corso del percorso erratico profondamente umano del Macbeth shakespeariano, fedelmente mutuato da Verdi. Con lo scenografo Tommaso Lagattolla abbiamo voluto creare uno spazio indefinito, lo spazio interiore dell'incubo, che in alcuni momenti non si coglie per intero, ma si percepisce come un luogo del sentire, dove le figure emergono o appaiono improvvisamente dal buio, generate dalla mente del protagonista. Tutto è avvolto in un'atmosfera lugubremente onirica, nella quale rivive un medioevo barbarico e rituale - omaggio ad Orson Welles - nel quale dominano superstizione e paura. (…)

Un altro piano di lettura è la connotazione simbolica dell'uso dei colori. Un ulteriore aspetto della regia è connotato dall’uso, attraverso il movimento di tulle e sipari, di un procedimento di montaggio cinematografico tra le diverse scene, in modo da adattare il rigido schema dei numeri chiusi alla struttura cinetica delle sequenze, rendendo più incalzante il ritmo narrativo.

BIGLIETTERIA
C.so Strada Nuova 136 - Pavia

Aperta dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta un’ora prima di ogni spettacolo
Tel. 0382-371214

PREZZI

Da 56 euro (platea e palchi centrali) a 14 euro (posti in piedi non numerati).

Sono riconosciute riduzioni, oltre che di legge, anche per le scuole e gli studenti

Giovani Under 30 riduzione del 50%

Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org
ACQUISTO ON LINE
www.teatrofraschini.org

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