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giovedì 11 ottobre 2018


TEATRO I DI MILANO
"L'INDIFFERENZA"
CON LUCA MAMMOLI WOODY NERI 
E VALERIA PERDONO'

Dal 17 ottobre sarà in scena a Teatro i L’indifferenza, primo spettacolo della stagione, coproduzione tra Teatro i e la Compagnia Teatrale MaMiMò. Cercare di ritrovarsi, annodando i fili che ci legano al passato, è il tema centrale del L’indifferenza, di cui il giovane e talentuoso Pablo Solari sarà sia autore che regista.

Che si tratti di fare una carezza a un neonato, di dare un bacio a una sconosciuta o di schiacciare il pulsante che sgancerà la bomba su Hiroshima, è impossibile fuggire alle conseguenze delle nostre azioni.
Si può provare a far finta di niente, a rimanere indifferenti, cercando di nascondere anche le colpe peggiori, nasconderle così bene da dimenticarsi della loro esistenza, ma inevitabilmente, queste riemergeranno, costringendoci ad affrontarle.
In una mattinata come tante, un ospite inatteso costringerà Franco a fare i conti con il proprio passato, con la persona che era e che pensava di essere riuscito a dimenticare.

L’indifferenza è un thriller che costringe lo spettatore a prendere costantemente posizione su cosa sia vero e cosa sia falso, su cosa sia bene e cosa sia male, in una lotta metaforica tra il progresso della civiltà occidentale e la sua natura bestiale e sanguinaria.

L’azione si svolge in uno spazio tempo allucinato, che sfida il realismo; prima una casa, poi un museo, un mondo interiore in cui verità e finzione si confondono e in cui i personaggi, tra vendette e ossessioni, si denudano delle proprie bugie, rimanendo da soli con la propria natura, imperfetta e pericolosa.

Nonostante la cornice contemporanea, L’indifferenza sembra essere ambientato al tempo dell’Antico Testamento, sotto lo sguardo di un Dio vendicativo e miracoloso, in grado di rendere gli uomini belve, e la sterilità fertilità.

ALDO Perché ridi?
FRANCO Anna è sterile.
ALDO Conosci la storia di Sara? Moglie di Mosè.
FRANCO Immagino che vuoi raccontarmela.
ALDO Era sterile. Ha partorito Isacco a 75 anni.
FRANCO E dovrei crederci?
ALDO È stato Dio.
FRANCO Questa è la vita vera, non la Bibbia.
ALDO Sei libero di non crederci.

Ma davvero il nostro mondo è così lontano da quello delle Sacre Scritture? Da quell’umanità così timorosa e sperduta? La tesi è che sia cambiato il significante ma non il significato, che in quest’occidente ipertecnologico, che ci offre grandi possibilità di migliorare la qualità delle nostre vite, in cui sono riconosciute dignità e parità di diritti a categorie umane prima ignorate, disprezzate e oppresse, è anche cresciuta la moltitudine di chi si trova nell’impossibilità di soddisfare i bisogni elementari dell’esistenza e vive come un animale randagio e sfinito; un mondo dove innumerevoli innocenti vengono quotidianamente sacrificati e scannati senza che nessuno fermi o voglia veramente fermare il loro sterminio. 

La belva è viva ed è affamata più che mai. E così, l’umanità ricomincia sempre da capo, miracolo dopo miracolo, barzelletta dopo barzelletta, fiammifero dopo fiammifero. Dalle note di regia – Pablo Solari

Il Centro Teatrale MaMiMò è un polo culturale nato nel 2005 che gestisce il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia e al cui interno sono attive una Compagnia, che produce spettacoli di prosa, teatro ragazzi ed eventi culturali, e una Scuola di Teatro. La forma artistica è quella di un Teatro colto e popolare insieme, atto collettivo di un gruppo riunito da una visione comune. Il Centro Teatrale MaMiMò è sostenuto dal 2012 dalla Regione Emilia Romagna come Organismo di produzione di spettacolo attraverso la L.13/1999, ed è riconosciuto dal MiBAC come Impresa di produzione teatrale di Innovazione nell’ambito della Sperimentazione (Art.13 c.3 DM 2017).

Pablo Solari, regista e drammaturgo, classe 1989, si diplomato in Regia teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, vive tra Lima e Milano. È regista di La puta vida (2014) di Reinaldo Povod; Fino in culo al mondo (2015) di Camilla Mattiuzzo; Scusate se non siamo morti in mare (2016) di Emanuele Aldrovandi, spettacolo finalista al Premio Scenario 2015, testo finalista al Premio Riccione Tondelli 2015, vincitore del Bando Migrarti. È drammaturgo di Oreste all’interno del progetto Santa Estasi. Atridi: otto ritratti di famiglia (2016) con la regia di Antonio Latella, vincitore del Premio Ubu 2016 come Spettacolo dell’anno e vincitore del Premio della Critica 2016. È collaboratore del Centro Teatrale MaMiMò di Reggio Emilia. Nel 2017 fonda il gruppo teatrale LecheDeTigre. È artista residente presso il Centro Cultural Juan Parra De Riego di Lima, Perù.

CAST
Anna - Valeria Perdonò
Aldo – Woody Neri
Franco - Luca Mammoli
DURATA 70 minuti
PER INFO E BIGLIETTERIA

TEATRO i
via Gaudenzio Ferrari 11, Milano
biglietti - intero: 18 euro / convenzionati: 12 euro / under 26: 11,50 euro / over 60: 9 euro
giovedì vieni a teatro in bicicletta: 7 euro

Lo spettacolo è inserito nell’abbonamento Invito a Teatro
ORARI: mer/sab 19.30 - gio/ven/lun 21.00 - dom 17.00 - mar riposo
info e prenotazioni: tel. 02/8323156 – 366/3700770 – biglietteria@teatroi.org – www.teatroi.org
biglietti disponibili su www.vivaticket.it

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