"UNIVERSIMONDI@ELFO"
OPERE ESPOSTE DI
LUCA POZZI E MAURO STACCIOLI
LA NUOVA ESPOSIZIONE DI
ART@ELFO
La nuova esposizione di art@elfo,
l’iniziativa curata da Flavio Arensi e Ferdinando Bruni, nata dalla
collaborazione fra Meetmuseum e Teatro dell’Elfo, propone
un’installazione di Luca Pozzi in cui è inserita la scultura di
Mauro Staccioli, il grande scultore famoso dagli anni settanta per le
sue “sculture-intervento”. La relazione fra i due autori indaga
la relazione fra lo spazio fisico della scultura che diviene luogo e
quello teorico che abbraccia le nuove tecnologie e l’astrofisica.
Universimondi@elfo è concepito come uno spazio contemplativo e un
catalizzatore d’informazione dove il pubblico è chiamato a
partecipare a una situazione immersiva, per sperimentare il
raccoglimento.
Attraverso un collage digitale
serigrafato su moquette è materializzato un grande buco nero attorno
al quale gravitano: l’asteroide interstellare Oumuamua, l’Euclid
Spacecraft e il Planck cruising to L2 dell’Agenzia Spaziale Europea
(ESA). Qui è anche posizionata la scultura di Mauro Staccioli, come
elemento di dialogo con la dimensione della sala e apertura
tridimensionale dello spazio.
Luca Pozzi (1983) è artista visivo e
mediatore culturale.
Ispirato dai mondi dell'arte, della
fisica, della cosmologia multi-messaggera e dell'informatica, dopo la
Laurea in Pittura e le specializzazioni in Computer Graphics e
Sistemi, collabora con visionarie comunità scientifiche tra cui la
Loop Quantum Gravity (PI), il Compact Muon Solenoid (CERN) e il Fermi
Large Area Telescope (INFN, NASA).
Studiando gravità quantistica,
cosmologia e fisica delle particelle, la ricerca teorica è
convertita in una serie di installazioni ibride caratterizzate da
sculture magnetiche, oggetti in levitazione, disegni di luce e un uso
performativo della fotografia basata su una strana sensazione di
tempo congelato e multi-dimensionalità.
Il suo lavoro è stato esposto presso
importanti musei e gallerie in Italia e all’estero e le sue opere
sono parte di prestigiose collezioni pubbliche e private tra cui il
Mart di Rovereto, il Mambo di Bologna, il MEF di Torino e L’Archive
of Spatial Aesthetics and Praxis di New York. E' conosciuto per la
serie fotografica “Supersymmetric Partner”, che documenta i suoi
salti di fronte alle pitture rinascimentali di Paolo Veronese e per
l’utilizzo di tecnologie a levitazione elettromagnetica in opere
dal sapore futuristico come “Schroedinger’s cat through Piero
della Francesca influence” (Museo Marino Marini, 2010), “9
Churches 9 Columns” (Moscow Biennale, 2011) e “The Star Platform”
(Marrakech Biennale, 2012). Nel 2013 mette a punto il dispositivo di
disegno di luce da remoto “Oracle” (DLD, Haus der Kunst, Monaco),
del 2015 é la mostra “The Messengers of Gravity” (MEF,Torino),
mentre del 2017 il progetto “Blazing Quasi-Stellar Object” (CERN,
Ginevra). Nello stesso anno partecipa a “Documenta 14” come parte
del collettivo “Eternal Internet Brotherhood” (Kassel).
Mauro Staccioli (Volterra, 1937) dalla
fine degli anni Sessanta elabora “sculture-intervento” che si
pongono in profonda relazione con gli spazi - intesi nella loro
concezione sia fisica che sociale - nei quali vengono collocate.
L’artista sceglie fin da principio un linguaggio caratterizzato da
forme essenziali, nel tempo sempre più giocate su apparenti
squilibri e sul sovvertimento delle regole statiche, e dall’uso di
materiali semplici come il cemento, il ferro e, successivamente,
l’acciaio corten.
La mostra Sculture in città tenutasi a
Volterra nel 1972 segna l’inizio di questo originale approccio che
vede nell’interazione con l’ambiente urbano e/o naturale il
movente principale della sua attività artistica. Il titolo della
mostra tenutasi a Vigevano nel 1977 - Lettura di un ambiente –
fissa il metodo. Partecipa alla Biennale di Venezia nelle edizioni
del 1976 e del 1978, anno in cui realizza, con forte intento critico
e provocatorio, il celebro Muro una parete di cemento di 8 metri che
ostruiva il viale d’accesso al Padiglione Italia. Nel 1982 è
chiamato a realizzare un’opera per l’apertura del parco di Villa
Gori a Celle (PT), il primo parco italiano di sculture ambientali.
Riconosciuto a livello internazionale, i suoi interventi si contano
numerosi in Germania, Gran Bretagna, Israele, Stati Uniti, Francia,
Belgio, Portogallo, Puerto Rico, Equador, Corea, Taiwan, Marocco. Tra
i principali si ricordano il grande arco rovesciato al Parco Olimpico
di Seul (1988), il celebre Equilibrio sospeso al Rond Point de
l’Europe a Bruxelles (1998) e le sculture realizzate per la mostra
Luoghi d'esperienza - Volterra 1972-2009 in parte ancora presenti sul
territorio, la piramide sul 38º Parallelo, alta ben 30 metri,
all’interno del parco “Fiumara d’Arte” in Sicilia, il grande
anello davanti all’ingresso della GNAM - Galleria Nazionale d’Arte
Moderna di Roma. Muore a Milano il 1 gennaio 2018.
art@elfo è un progetto di Flavio
Arensi e Ferdinando Bruni che nasce da una collaborazione di
Meetmuseum e il Teatro dell’Elfo iniziata con la ridefinizione del
logo del teatro disegnato da Mimmo Paladino, insieme all’immagine
guida della stagione teatrale 2016-2017 e alla realizzazione delle
videoguide per la mostra Restituzioni di Galleria d’Italia.
L’iniziativa intende trasformare l’ambiente del sottopalco, una
sorta di scatola nera, in un luogo espositivo temporaneo
sottolineando ancora una volta come l’identità dell’Elfo sia di
essere un «teatro d’arte contemporanea».
universimondi@elfo
Luca Pozzi + Mauro Staccioli per
art@elfo, un progetto di Flavio Arensi e Ferdinando Bruni
Spazio Atelier, Teatro Elfo Puccini,
c.so Buenos Aires 33, 20124 Milano
Orari: la mostra è visitabile
solamente in orario di apertura spettacoli in programma
(un'ora prima dell'inizio spettacoli)
Info: biglietteria@elfo.org |
info@meetmuseum.com
www.elfo.org
www.meetmuseum.com
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