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mercoledì 21 ottobre 2015

"LE DONNE GELOSE" DI CARLO GOLDONI
NUOVA PRODUZIONE DEL PICCOLO TEATRO DIRETTA DA GIORGIO SANGATI
 
Al Piccolo Teatro Studio, dal 22 ottobre al 22 novembre, va in scena in prima assoluta Le donne gelose di Carlo Goldoni, la nuova produzione del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Sangati.
“Questa, Lettor carissimo, è una Commedia veneziana, venezianissima...”, scrive Goldoni nella prefazione di Le donne gelose, la sua prima commedia scritta interamente in dialetto, messa in scena nel 1752, che segna il passaggio dalla maschera all’attore. L’ambiente è il sestiere ristretto e meschino di una città che è di per sé un mondo separato dal mondo, eppure tutto sembra scritto per noi. La crisi morde, i negozi soffrono, i piccoli commercianti si fanno la guerra, le fortune si mettono in gioco e alla fortuna del gioco si affidano illusorie speranze, su tutto dominano il denaro e l’incubo di diventare poveri. Lo sfondo, poi, è il Carnevale, la voglia di festa continua.
Insomma, l’Italia. Giorgio Sangati, regista poco più che trentenne, interpreta una delle opere meno frequentate di Goldoni correggendo qualche luogo comune, imprimendo la sua visione su una commedia che fa ridere molto, di noi, anche amaro.

«È un mondo chiuso – spiega Sangati - claustrofobico, senza contatti con l’esterno, autoreferenziale, segnato prima ancora che dalla crisi economica da una deriva morale che trascina i protagonisti in un vortice di dipendenza patologica dal gioco, in un turbine di gelosie e invidie deliranti. I rapporti umani sono miseri, ipocriti; le relazioni corrose, ammuffite, perennemente condizionate da motivi economici; l’intimità è squallida, segnata da insulti e botte. Imperano il culto del denaro e una fiducia ossessiva nell’azzardo: solo la sorte infatti può alleviare l’angoscia di (ri)cadere nella miseria, ma si tratta di un sollievo temporaneo per un mondo dal destino ormai segnato. Nessuno lavora, ma le energie si sprecano, tutti si affannano, si inseguono, si consumano, senza trovare una via d’uscita, come in un labirinto in cui si gira a vuoto e si ritorna sempre al punto di partenza». Goldoni alterna in un montaggio compulsivo interni ed esterni, alto e basso, privato e pubblico: si avverte nel testo una sconnessione, un disordine, l’entropia di una cultura che ha perso definitivamente la sua centralità. Al campiello come luogo di incontro, di scontro, ma anche di festa, si sostituisce il mestissimo Ridotto dove ognuno, protetto dall’anonimato della maschera, può spiare gli altri sperando di non essere riconosciuto. «È una Venezia anomala, scura, silenziosa – continua il regista – semideserta. Perfino il Carnevale rimane sullo sfondo, confinato fuori scena. La festa per eccellenza del rovesciamento, in cui si può fingere di essere ciò che non si è, non può coinvolgere un ceto che può rovesciarsi solo nel proprio vuoto di valori. L’unico piacere (sadico) per i protagonisti sembra derivare dalla contemplazione delle disgrazie altrui. È il trionfo di un individualismo suicida: non a caso questa generazione non ha figli, al limite allievi addestrati ad affrontare un mondo che non fa sconti».

GIORGIO SANGATI: BIOGRAFIA
Giorgio Sangati è nato ad Abano Terme nel 1981.
Si diploma come attore alla “Scuola di Teatro” del Piccolo di Milano diretta da Luca Ronconi e si laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Padova. Nel 2004 partecipa al progetto Masterclass e studia con Lev Dodin e Anatolij Vassiliev.  Nel 2005 viene segnalato al “Premio Hystrio, premio alla vocazione teatrale”.
Lavora come attore in diverse produzioni del Piccolo Teatro: "Memoriale da Tucidide" di Enzo Siciliano, "Le rane" di Aristofane,“I soldati” di  Jakob Lenz, tutti per la regia di Ronconi; "Madre Coraggio" di Brecht diretto da Robert Carsen; "La Calandria", regia di Marco Rampoldi; "Visioni di Shakespeare" diretto da Caterina Simonelli e “Arlecchino servitore di due padroni” di Goldoni per la regia di Giorgio Strehler. Ha recitato anche ne "La Vaccaria" di Ruzante, diretto da Gianfranco De Bosio, "La strage di Parigi" di Marlowe per la regia di Stefano Tomassini e "La resistibile ascesa di Arturo ui" di Brecht, regia di Claudio Longhi. Per il cinema ha recitato in “Sangue Pazzo” di Marco Tullio Giordana, “La Prima Linea” di Renato de Maria e “Vallanzasca” di Michele Placido.
Dal 2006 si occupa di formazione attoriale, di regia (prosa e lirica) e di drammaturgia.
Nel 2008 partecipa in qualità di docente all' "Accademia internazionale di Commedia dell'Arte" del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Ferruccio Soleri. Nel 2009 fonda la compagnia Teatro Bresci con cui mette in scena testi di autori classici e drammaturgie contemporanee e originali. Nel 2010 dirige l'opera lirica "La stanza terrena" di Antonio Miari per il Teatro Comunale di Belluno e l'anno successivo è assistente alla regia di Luca Ronconi per "La compagnia degli uomini" di Edward Bond e per "La Modestia" di Rafael Spregelburd. Sempre nel 2011 "Malabrenta" (drammaturgia originale) viene premiato al "Premio Off del Teatro Stabile del Veneto" diretto da Alessandro Gassman.
Nel 2012 partecipa in qualità di regista al progetto MIBAC, organizzato dal Centro Teatrale Santa Cristina diretto da Luca Ronconi mettendo in scena "L'inappetenza" di Rafael Spregelburd e "Commedia dei matti assassini" di Giuliano Scabia; nello stesso anno partecipa all'allestimento "Natale in casa Cupiello" di Eduardo con Fausto Russo Alesi prodotto dal Piccolo Teatro in qualità di aiuto regista e il suo testo "Arbeit" viene messo in scena al Teatro Grassi di Milano all'interno della rassegna di nuova drammaturgia Tramedautore. Sempre nel 2012 il suo testo "Buco" viene prodotto dal Teatro Stabile del Veneto ed è finalista al premio nazionale Playfestival.
Nel 2013 lo Stabile del Veneto produce all'interno del Progetto Scuole "Massacritica" (drammaturgia originale) che debutta in stagione l'anno successivo.
Nel 2014 è assistente alla regia per "Celestina"  di De Rojas/Garneau e nel 2015 regista assistente per "Lehman Trilogy" di Stefano Massini entrambi diretti da Luca Ronconi. Sempre nel 2015 il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale produce "Arlecchino, il servitore di due padroni" tratto da "Il servitore di due padroni" di Carlo Goldoni.
LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6 – M2 Lanza)

dal 22 ottobre al 22 novembre 2015

Le donne gelose

di Carlo Goldoni, regia Giorgio Sangati

scene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca,

luci Claudio De Pace, trucco e acconciature Aldo Signoretti
con (in ordine alfabetico) Fausto Cabra, Leonardo De Colle,

Federica Fabiani, Elisa Fedrizzi, Ruggero Franceschini, Sara Lazzaro, Valentina Picello, Paolo Pierobon,

Marta Richeldi, Sandra Toffolatti

Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

In dialetto veneziano con sovratitoli in italiano

Orari: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16. Lunedì riposo.

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro

Informazioni e prenotazioni 848800304 - www.piccoloteatro.org

News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv


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