"DEMONI URBANI"
AMORI TOSSICI
TAM TEATRO ARCIMBOLDI MILANO
5 Febbraio 2024 – ore 21.00
Nel corso degli anni Demoni Urbani ha costruito identità, tono di voce e stile nel raccontare storie del crimine. Se il piano sonoro costituisce un elemento centrale nella storia del format, che tipo di contributo possono offrire una drammaturgia e una visione per la scena? Una variazione in cui un testo genera una molteplicità di testi. In cui una storia è tante storie.
Uno dei punti di forza di Demoni Urbani è l’adesione a temi vicini alla contemporaneità, espressi da storie diverse, sparpagliate nei secoli - e che, al di là del dato temporale, restano potenti oggi più che mai.
Uno di questi temi è incarnato dagli amori tossici.
Per amore – o con la scusa dell’amore – si uccide.
Quelli racchiusi nello spettacolo sono sentimenti malandati che hanno ridefinito le relazioni tra le persone, gli squilibri dei pesi nella coppia, le ossessioni, le discontinuità, la morbosità, la ricerca costante dell’altro/a, che a volte non vuole più giocare con te.
Lo spettacolo intreccia tre casi realmente accaduti e diversi per provenienza geografica, culturale e temporale. Ne scaturisce un vortice macabro e travolgente, provocato dalla voce di Francesco Migliaccio e guidato non solo dalla logica ma dal torbido di emozioni deprecabili, imprevedibili e fatali.
L’obiettivo è quello di destrutturare il concetto di amore tossico spalmandolo su una varietà di racconti che ne mostrano le sue infinite sfumature. Ai tre racconti, infatti, affiorano – come voci di un grande coro doloroso – le rievocazioni di numerosi delitti commessi in Italia, legati al sentimento amoroso.
Lo spettacolo, con la regia di Filippo Ferraresi e scritto da Giuseppe Paternò Raddusa, è prodotto da Gli Ascoltabili, Trident Music, BPM Concerti con la collaborazione di Spotify.
STRUTTURA DELLO SPETTACOLO
Demoni Urbani – Amori Tossici si “scioglie” lungo tre casi italiani di cronaca nera intrecciati tra loro. Le dinamiche sono diverse – un femminicidio, un omicidio “pianificato”, un delitto legato alla passione – ma tutte accomunate dalla deriva di un sentimento amoroso.
Le storie non si muovono a compartimenti stagni ma assecondano le emozioni dei protagonisti, carnefici e vittime, si lasciano sedurre dalle suggestioni, dai moventi dei personaggi, dalle azioni.
È così che il ritmo, frammentato e tensivo, non perde mai mordente. Gli ascoltatori del podcast ritroveranno lo spirito della serie. I neofiti, a loro volta, saranno testimoni di una messa in scena che è costola del podcast ma che, dal punto di vista estetico, ha una sua autonomia. Sul piano drammaturgico, ecco una prima idea di suddivisione in atti (non dichiarati, esclusivamente per la scrittura), che seguono un ideale viaggio… dell’anti-eroe.
ATTO I
Presentazione delle storie e dei personaggi, in medias res. Elaborazione dei pesi e delle relazioni con le vittime. Istantanee dei frammenti più torbidi dei carnefici. I primi segnali di cedimento. I primi rifiuti alle chiamate del male: il carnefice si rende conto, però, che le sirene sono troppo forti.
ATTO II
Gli assassini si avvicinano sempre di più al punto di non ritorno. Si rendono conto che il dolore, la solitudine e la persecuzione sono irrimediabili. La vittima assume contorni carichi d’odio che tracimano. Ogni forma di razionalità viene perduta. I sentimenti non esistono più: nella mente dell’assassino c’è spazio solo per perversi disegni omicidi. A volte pianificati, a volte impulsivi e selvaggi.
ATTO III
Il disegno criminale prende forma. Gli assassini non hanno regole: nel loro animo alla pretesa di sfuggire alla giustizia c’è anche la consapevolezza di poter essere beccati. L’autoreferenzialità dei loro caratteri, la disperazione, l’ossessione verso l’altro o la voglia di cancellarlo, l’altro, si mescolano senza soluzione di continuità. Fino a colpire. Da questo momento nulla è più come prima.
BIOGRAFIE
Francesco Migliaccio
Francesco Migliaccio è un attore milanese. Mentre frequenta la Scuola di Teatro del Piccolo a 22 anni è scelto da Franco Branciaroli per i ruoli del Diavolo nel Peer Gynt e di Clarino ne La vita è sogno. Conclude la sua formazione con Un matrimonio alla maniera costruttivista e quella surrealista a cura di Tadeusz Kantor. È diretto da Massimo Castri in Girotondo, Il gabbiano ed Elettra. Negli anni è interprete sulla scena per Nanni Garella, Gigi Dall’Aglio, Walter Le Moli, Giulio Bosetti, Luca Ronconi, Piero Maccarinelli, Andrej Končalovskij, Peter Stein, Andrée Ruth Shammah, Cristina Pezzoli, Katie Mitchell, Serena Sinigallia, Veronica Cruciani, Franco Però. Lavora in tv e nel cinema in Il grande Fausto e in un episodio de Il commissario Montalbano, entrambi diretti da Alberto Sironi, in Casomai di Alessandro D’Alatri e Nome di donna di Marco Tullio Giordana.
In teatro è stato recentemente tra i protagonisti de La bottega del caffè con Michele Placido e Il mercante di Venezia con Franco Branciaroli, diretti da Paolo Valerio e prodotti dal Teatro stabile di Trieste. Dal 2018 è la voce di Demoni Urbani.
Filippo Ferraresi
Filippo Ferraresi (1985) è nato a Roma e vive a Bruxelles. Si laurea in Scienze dello Spettacolo all'Università di Roma con una tesi su Majakovskij e la sua opera letteraria per teatro e circo. Dottorando all’Università Sorbona di Parigi, conduce una ricerca sugli spettacoli shakespeariani dei circhi parigini dell’800. Dal 2012 collabora con il regista e produttore Franco Dragone, co-fondatore del Cirque du Soleil, come regista assistente di spettacoli di grandi dimensioni in tutto il mondo e assistente alla direzione artistica del Napoli Teatro Festival 2016. Negli anni è assistente alla regia di opere create in vari palcoscenici europei con i più grandi registi internazionali. Nel 2017 è direttore creativo per Dragone dello spettacolo permanente La Perle, concepito per 2000 spettatori, con 60 performer in scena. Nel 2020 scrive e dirige per RadioRai3 un radiodramma originale sull’arte delle caverne paleolitiche, Nella caverna. Nel 2022 scrive e dirige il suo primo spettacolo teatrale, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano e dal Théâtre National de Bruxelles, De Infinito Universo. Nel 2022 mette in scena Le Willis di Puccini per il Festival Toscanini di Parma.
Giuseppe Paternò Raddusa
Giuseppe Paternò Raddusa, catanese, è uno degli autori della piattaforma Gli Ascoltabili, per cui firma, insieme ad altri contributori della redazione, serie come Demoni Urbani, Gli adolescenti si fanno male, La mia storia e Ikaros, condotto da Morgan. Sceneggia uno dei primi podcast di fiction prodotti in Italia, Agatha Christie Scomparsa, ed è tra gli autori delle audioserie The Source, con Fabrizio Biggio e Massimiliano Loizzi, e Ferite, con Donatella Finocchiaro.
Nel 2020 scrive per il teatro Sintetico Accorato, interpretato da Giorgia Coco al Centro Zo di Catania.
Nel 2021 firma la sceneggiatura del film Maschile Singolare e, nello stesso anno, viene pubblicato Demoni Urbani - I mostri sono tra noi, antologia di 14 racconti edita da Sperling & Kupfer ispirata all’omonimo podcast. Vive a Milano. Nel 2022 è autore del film per la tv Involontaria – L’esame.
TAM - TEATRO ARCIMBOLDI MILANO
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BIGLIETTERIA:
- DA LUNEDÌ A VENERDÌ DALLE 14 ALLE 18
DEMONI URBANI – AMORI TOSSICI
LUNEDÌ 5 FEBBRAIO 2024 ORE 21.00
PREZZI DEI BIGLIETTI
- PLATEA BASSA € 35,00 + PREVENDITA
- PLATEA ALTA € 30,00 + PREVENDITA
- I GALLERIA € 23,00 + PREVENDITA
- II GALLERIA € 23,00 + PREVENDITA
SONO ATTIVE RIDUZIONI PER POSSESSORI TAMTOGETHER, OVER 65, UNDER 14, GRUPPI.
PREVENDITE
Biglietti disponibili su
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