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lunedì 27 febbraio 2023

PICCOLO TEATRO STREHLER DI MILANO
"ROMEO E GIULIETTA"
REGIA DI MARIO MARTONE

Un amore giovane e ribelle, un odio senza senso, un’epidemia che obbedisce a regole ambigue: dal 2 marzo al 6 aprile Mario Martone, alla sua prima regia in una produzione del Piccolo, porta al Teatro Strehler Romeo e Giulietta, in una nuova traduzione di Chiara Lagani. La scena è firmata da Margherita Palli, i costumi da Giada Masi; le luci sono a cura di Pasquale Mari, il suono di Hubert Westkemper e i video di Alessandro Papa.

In scena una compagnia di trenta attrici e attori la cui età media non raggiunge i trent’anni. In ordine alfabetico: Alessandro Bay Rossi, Gabriele Benedetti, Leonardo Castellani, Michele Di Mauro, Raffaele Di Florio, Emanuele Maria Di Stefano, Francesco Gheghi, Jozef Gjura, Lucrezia Guidone, Licia Lanera, Anita Serafini, Benedetto Sicca, Alice Torriani e con Leonardo Arena, Giuseppe Benvegna, Francesco Chiapperini, Carmelo Crisafulli, Giacomo Gagliardini, Hagiar Ibrahim, Francesco Nigrelli, Libero Renzi, Federico Rubino e gli allievi del Corso Claudia Giannotti della Scuola di Teatro Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano (Clara Bortolotti, Giada Francesca Ciabini, Ion Donà, Cecilia Fabris, Sofia Amber Redway, Caterina Sanvi, Edoardo Sabato, Simone Severini).

Per la tragedia degli amanti veronesi che William Shakespeare scrisse tra il 1594 e il 1596 e ambientò nel 1500, nel cuore del Rinascimento italiano, quello al Piccolo, dal 2 marzo al 6 aprile al Teatro Strehler, è un duplice debutto.

Romeo e Giulietta è la prima regia firmata da Mario Martone in una produzione del Piccolo Teatro di Milano ed è il primo allestimento del titolo nei 75 anni della sua storia. L’amore improvviso e intensissimo di due adolescenti, reso ancora più forte dalle avversità che li tengono separati, si è prestato a infinite letture, adattamenti, travestimenti, interpretazioni, nel cinema e nel teatro. L’edizione Piccolo 2023 è, quindi, una novità sotto ogni punto di vista. Una compagnia di 30 attrici e attori, la cui età media è inferiore ai trent’anni, affianca ad interpreti giovanissimi, per lo più ventenni come Romeo (Francesco Gheghi) – mentre Anita Serafini, nei panni di Giulietta, è la più giovane con i suoi 15 anni – a protagonisti della scena italiana come Lucrezia Guidone e Michele Di Mauro (nei panni di padre e madre Capuleti) o Licia Lanera in quelli della balia che Martone ha trasformato in zia, una sorta di sorella oscura di Donna Capuleti. Il regista sceglie, quindi, la via della mimesi anagrafica di un testo che è animato dalle più acerbe e potenti pulsioni giovanili, colte in un tempo della vita, l’adolescenza, misterioso, spigoloso, ambiguo, tutto da decifrare, e opposte a un mondo adulto violento, nelle dinamiche familiari e sociali.

Romeo e Giulietta è la fiaba per antonomasia, con tutti i suoi crismi – filtri magici, traversìe, esilio, alleati, nemici, duelli – ma senza il lieto fine. Più di quattro secoli dopo, i temi del testo sono prepotentemente al centro del nostro vissuto quotidiano.

Fin dalle prime prove a tavolino, Martone ha dichiarato di muoversi, nell’approccio all’opera, lungo un doppio asse: un’ordinata rappresentata dal piano del testo e un’ascissa evocata dal rimando a una contemporaneità, che si innesta anche nella lingua restituita dalla traduzione di Chiara Lagani. «Mettiamo in scena un mondo in cui lo scontro domina senza ragione, in cui il senso stesso dell’esistenza sembra essere nello scontro» spiega Martone. «Una pestilenza che rende impossibile l’arrivo di una lettera ma non frena le feste. Un amore che sboccia all’improvviso per sfuggire a tutto questo, innocente e ribelle. Un amore illuminato solo dalla luce della luna e dell’alba: la natura, immanente, in attesa di un cambiamento che non arriverà mai».

E proprio la natura disegna la parte superiore della scena, firmata da Margherita Palli: un’ambientazione che la tradizione vuole per lo più urbana si trasforma in un bosco sospeso, rifugio dei giovani, fiabesco, poetico. Un intreccio fitto di rami frondosi e imponenti, che affondano le radici dietro le quinte, accoglie passerelle, camminamenti, “balconi” lungo i quali i personaggi si muovono, si incontrano, si scontrano, si affacciano sul mondo degli adulti, tetro, sporco, infetto.

Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), dal 2 marzo al 6 aprile 2023
Romeo e Giulietta
di William Shakespeare, traduzione Chiara Lagani
adattamento e regia Mario Martone
scene Margherita Palli, costumi Giada Masi
luci Pasquale Mari, suono Hubert Westkemper, video Alessandro Papa
regista assistente Raffaele Di Florio, assistente alla regia Michele Bottini, Giulia Sangiorgio
casting Paola Rota

Personaggi ed interpreti

Mercuzio
Alessandro Bay Rossi

Paride
Emanuele Maria di Stefano

Montecchi
Benedetto Sicca

Donna Montecchi
Alice Torriani

Romeo
Francesco Gheghi

Benvolio
Edoardo Sabato*

Abramo
Federico Rubino

Baldassarre
Libero Renzi

Capuleti
Michele Di Mauro

Donna Capuleti
Lucrezia Guidone

Giulietta
Anita Serafini

Tebaldo
Leonardo Castellani

Cugino Capuleti/Frate Giovanni
Raffaele Di Florio

Angelica
Licia Lanera

Pietro
Jozef Gjiura

Sansone
Francesco Nigrelli

Rosalina
Clara Bortolotti*

Frate Lorenzo / uno Speziale
Gabriele Benedetti

servitori/guardie
cittadini di Verona/Coro
Giuseppe Benvegna, Giada Ciabini*, Carmelo Crisafulli, Cecilia Fabris*, Hagiar Ibrahim, Ion Donà*, Sofia Amber Redway*, Caterina Sanvi*, Simone Severini

*allievi del corso Claudia Giannotti della Scuola di Teatro Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano

Musicisti

Leonardo Arena
Francesco Chiapperini
Giacomo Gagliardini

produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Foto di scena Masiar Pasquali

Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30;

mercoledì (salvo mercoledì 15 marzo, ore 15 pomeridiana per le scuole) e venerdì, ore 20.30;

domenica, ore 16. Lunedì riposo.

Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro

Informazioni e prenotazioni 02.21126116 - www.piccoloteatro.org

OLTRE LA SCENA | Romeo e Giulietta

PAROLE IN PUBBLICO |

Romeo e Giulietta. Un amore che sboccia in un mondo senza ragione

Mario Martone racconta la sua prima produzione al Piccolo Teatro di Milano in dialogo con Ferruccio De Bortoli, editorialista Corriere della Sera e presidente della Fondazione Corriere della Sera.

Sala Buzzati – via Balzan, 3
venerdì 3 marzo, ore 18
Per informazioni e prenotazioni www.fondazionecorriere.corriere.it
in collaborazione con Fondazione Corriere della Sera

WALK_TALK | Love will tear us apart

Amore e morte. Temi universali nell’immaginario letterario, cinematografico, musicale… con infinite variazioni, costituiranno il binomio guida attraverso il Cimitero Monumentale, in cui si intreccerà un racconto teso a svelare, grazie all’intervento di Milanoguida, la dimensione artistica e le curiosità di uno dei luoghi più affascinanti di Milano, in risonanza con le letture, tratte dal capolavoro shakespeariano e da altre fonti, delle attrici e degli attori della compagnia di “Romeo e Giulietta”.

Cimitero Monumentale (Piazzale Cimitero Monumentale)
sabato 18 marzo, ore 10
con gli attori e le attrici della compagnia
in collaborazione con Milanoguida

PAROLE IN PUBBLICO | Tante care cose! Il ramo

Protagonisti del ciclo di incontri “Tante care cose!” sono alcuni oggetti simbolo, le “cose” scelte direttamente dagli artisti e dalle compagnie in cartellone per rappresentare i propri spettacoli.

A interrogarle, di volta in volta, una coppia di invitati speciali: esperti di ambiti diversissimi che, con la complicità di un “moderatore teatrale”, danno vita nell’arco di un’ora o poco più a un confronto dialettico tra reale e immaginario.

Personale variazione sul tema della “scena fissa” elisabettiana, il bosco-mondo voluto per “Romeo e Giulietta” da Mario Martone – e firmato dalla scenografa Margherita Palli – genera la scelta da parte del regista del “ramo” quale oggetto al centro della discussione di questo nuovo appuntamento del ciclo “Tante care cose”. Ad animare il duplice punto di vista “materiale” o “immaginale”, con cui inquadrare l’elemento scelto, Cristina Puricelli, botanica, responsabile dell’Orto Botanico di Brera, e Umberto Castiello, neuroscienziato, autore, tra le molte pubblicazioni, de “La mente delle piante. Introduzione alla psicologia vegetale” (Bologna, Il Mulino, 2019).

Chiostro Nina Vinchi
mercoledì 22 marzo, ore 18
con Cristina Puricelli, Responsabile Orto Botanico Brera
e Umberto Castiello, Professore in Neuroscience of Movement Laboratory (NeMo)
presso il Dipartimento di Psicologia Generale - Università di Padova
modera Enrico Pitozzi, professore di Discipline dello spettacolo presso l’Università di Bologna

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