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mercoledì 26 ottobre 2022

 STAGIONE TEATRALE 2022 / 2023
TEATRO LA CAMPANELLA DI BOVISIO MASCIAGO

Si alza il sipario anche sulla stagione teatrale 2022/23 di Bovisio Masciago, organizzata dall'amministrazione comunale con la collaborazione de La Danza Immbole Srl Impresa Sociale ETS, a cui è stata affidata la direzione artistica.

Per "Il teatro della leggerezza" sono in programma da ottobre ad aprile sette spettacoli serali di prosa e tre appuntamenti pomeridiani dedicati alle famiglie.

Si inizia venerdì 28 ottobre alle 21 con "4 donne... sull'orlo di una crisi di nervi!": drammaturgia di Livia Castiglioni e di Silvia Giulia Mendola per una commedia degli equivoci tutta al femminile.

Stagione di prosa

"4 donne... sull'orlo di una crisi di nervi!" | 28 ottobre 2022
Drammaturgia
Livia Castiglioni
Silvia Giulia Mendola

con
Livia Castiglioni
Pasquale di Filippo
Silvia Giulia Mendola
Silvia Rubino
Francesca Ziggiotti

regia
Mia Principe

assistente alla regia
Sabina Borrelli

Produzione
PianoinBilico
Geco.B Eventi

in collaborazione con
Nove Teatro

Un rutilante puzzle comico che celebra la vittoria del femminile sulla malinconia di quei rapporti destinati all’autoconsunzione.

Le quattro protagoniste preferiscono il puro teatro del labirinto delle passioni: si perdono, piangono, urlano, tentano il suicidio, vengono tradite, sembrano non trovare più la via d’uscita, ma alla fine risorgono dalle ceneri dei loro incendi sentimentali.

Lo spettacolo racconta le travagliate vicende di quattro donne diverse per età, estrazione sociale, culturale e di vita. Queste donne che in apparenza non hanno nulla a che vedere l’una con l’altra, arriveranno ad intrecciare in modo indissolubile le loro vite. Al centro del dibattito ci sarà una figura maschile causa, e a volte effetto, delle difficoltà che le 4 protagoniste dovranno affrontare e risolvere in maniera spesso frenetica e confusionale.

Un intreccio da gioco delle parti e commedia degli equivoci che, creando situazioni comiche e talvolta addirittura farsesche, porterà le attrici a confrontarsi con gli aspetti più delicati del rapporto umano. I rapporti uomo-donna, ma soprattutto donna-donna, sfoceranno in vere e proprie crisi di nervi.

"Giovinette" | 18 novembre 2022
dal romanzo di
Federica Seneghini
Marco Giani

regia
Laura Curino

con
Federica Fabiani
Rossana Mola
Rita Pelusio

collaborazione artistica
Marco Rampoldi

adattamento drammaturgico
Domenico Ferrari

con la collaborazione di
Laura Curino
Rita Pelusio

scene e scelte musicali
Lucio Diana

costumi e assistente alla regia
Francesca Biffi

luci
Valentino Ferro

fotografie
Laila Pozzo

co-produzione
PEM Habitat Teatrali
Rara Produzione

con il sostegno di
Fondazione Memoria della Deportazione
Sezione A.N.P.I. Audrey Hepburn

1932. Decimo anno dell’era fascista. Fine estate. Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea, per gioco, quasi per sfida: giocare a calcio.

E una sfida lo era veramente ma, più che a loro stesse, al loro tempo, al regime, alla mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità fascista. Fondarono il GFC (Gruppo Femminile Calcistico), la prima squadra di calcio femminile italiana che in breve raccolse intorno a sé decine di atlete.

Gli organi federali consentirono loro di allenarsi, ma non pubblicamente. Impose loro restrizione assurde per preservare le loro “capacità riproduttive”: dovevano usare un pallone di gomma, indossare la gonna, passare la palla solo rasoterra e in porta dovevano far giocare dei ragazzini adolescenti. Nonostante tutto ciò la loro avventura sportiva riuscì caparbiamente a resistere per quasi un anno, quando, proprio alla vigilia della loro prima partita ufficiale, il regime le costrinse a smettere di giocare.

Di questo pugno di ragazze, che a loro modo sfidarono il duce e la cultura del loro tempo, alcune si riciclarono in altri sport, altre uscirono dalla storia, altre ancora entrarono in una storia più grande, partecipando dieci anni dopo alla lotta partigiana. La loro epopea ci viene raccontata da tre donne di oggi, appassionate di calcio, che si metteranno letteralmente nei panni di quelle “giovinette” per riviverne il sudore e gli entusiasmi, le fatiche agonistiche e le scelte politiche.

Un racconto portato avanti con ironia, leggerezza e poesia da un trio tutt’altro che canonico che sa mischiare comicità e narrazione per mostrarci come, pur a distanza di tanti anni e di tante battaglie, certi pregiudizi siano duri a morire e come alcune battute e commenti di oggi siano terribilmente simili a quelli di allora.

"Una famiglia come tante (se solo il sole e la luna dubitassero)" | 13 gennaio 2023
con
Cristina Cantori
Anna Cenci
MariaLuce Giardini
Camilla Marucchi
Dario Marvulli
Nicolas Montemagno
Stefano Montrasio
Carlo Ortis
Matilde Perego
Roberta Zuccaro

assistente alla regia
Maria Giovanna Stomeo

aiuto regia
Stefano Boccioni

drammaturgia e regia
Valentina Paiano

produzione
Dedalus

Uomini e donne si incontrano e si scontrano in un'esilarante commedia degli equivoci dove non ci sono né buoni né cattivi ma solo uomini e donne, tutti con le loro fragilità.

Bugie, segreti, promesse e scommesse si susseguono e si intrecciano vorticosamente in un reciproco giudicarsi e provocarsi.

Tutti lanciano la prima e anche altre pietre, ma tutti hanno in qualche modo peccato e tutti sono vulnerabili, di fronte agli altri ma soprattutto di fronte a se stessi.

Una storia di finzioni e tradimenti, prima di tutto nei confronti di noi stessi e solo poi di chi amiamo. Una riflessione esasperata sulle contraddizioni della famiglia e della coppia nella società contemporanea. A lieto fine però.

"Il gentiluomo" | 3 febbraio 2023
da
Molière

con
Maurizio Brandalese
Valentina Paiano
Alessia Vicardi
Alberto Viscardi

drammaturgia e regia
Corrado Accordino

produzione
Compagnia Teatro Binario 7Piccoli crimini condominiali | 24 febbraio 2023

Ispirato a Molière, Il gentiluomo narra le vicende di Pantalone, mercante veneziano che tenta disperatamente di accedere ad un qualsiasi titolo nobiliare.

Egli è disposto a spendere un capitale in corsi di recitazione, danza, canto per poter sembrare un nobile agli occhi della bella Marchesa di cui è innamorato e con la quale spera di sposarsi per elevarsi di classe sociale. La Marchesa, ignara di ciò, ama il Conte Dorante il quale sfrutta Pantalone per scopi poco chiari: maestro del raggiro, egli riesce a spillare denaro e regali che prontamente gira alla Marchesa. La figlia di Pantalone, Lucilla, è follemente innamorata di un giovane di buona famiglia ma non nobile. Pantalone vuole farla sposare con il conte per accedere al titolo nobiliare. Intanto Arlecchino e Colombina ne combinano di tutti i colori per rimediare la situazione dei loro padroni.

Partendo da Il borghese gentiluomo di Molière abbiamo riscritto e allestito uno spettacolo che potesse attingere dalla grande tradizione della Commedia e al tempo stesso attualizzare i canoni e i giochi delle maschere.

La storia è semplice e al tempo stesso assoluta, fatta di grandi sentimenti e piccoli uomini, di avidità e gelosie, di amori contrastati, di inganni e sottili sotterfugi. Una giostra di intrecci per uno spettacolo vivo e pulsante, di gioco nel gioco, di teatro nel teatro, che vuole far sorridere delle nostre equivoche ambizioni sociali.

"Piccoli crimini condominiali" | 24 febbraio 2023
di
Giuseppe Della Misericordia

con
Ussi Alzati
Barbara Bertato

regia
Teo Guadalupi

L’improvvisa dipartita di un anziano vicino di casa scatena in due cugine il senso di rivalsa che da sempre covano contro lo Stato, contro i vicini e forse anche contro se stesse.

Perché non far sparire il corpo dell’uomo e continuare a incassare la sua pensione? Sembra la scelta più giusta da compiere: le due donne decidono così di prendersi con cinica leggerezza quello che pensano di meritare e, giacché ci sono, cercano anche di ricostruirsi una vita più felice.

In fondo basta poco: qualche altro vicino da far sparire e qualche altra pensione da incassare…

"Bloccati dalla neve"| 17 marzo 2023
di
Peter Quilter

con
Enzo Jacchetti
Vittoria Belvedere

regia
Enrico Maria Lamanna Patrick è un uomo di mezza età che vive solitario in un cottage di campagna.

Patrick ama stare da solo. Negli anni ha sviluppato una sorta di misantropia. Un giorno però, durante una violentissima tempesta di neve, la sua pace viene turbata. Judith, una donna che vive nel villaggio vicino, bussa alla porta di Patrick chiedendo pane e uova. È interamente coperta di neve. Sui capelli si sono formati addirittura dei ghiaccioli!

Patrick, indispettito, la accontenta, sperando che Judith se ne vada presto. Purtroppo per lui le cose si complicano. La tempesta di neve diventa ancora più violenta e un comunicato della polizia intima a tutti gli abitanti dei dintorni di non uscire all’aperto e di barricarsi in casa. Patrick e Judith sono costretti a dover convivere in quella quarantena forzata.

Due caratteri forti messi costantemente a confronto, ventiquattro ore su ventiquattro. Lo scontro è inevitabile. Seguono giorni di litigi continui, ma anche di risate e di momenti di pura follia. Riusciranno Patrick e Judith a trovare dei punti in comune, sebbene appartengano a mondi completamente diversi?

Diventeranno amici, nonostante tutto, anche dopo la fine della tempesta di neve?

"Tabù" | 14 aprile 2023
drammaturgia e regia
Dario Merlini

con
Monica Faggiani
Dario Merlini
Francesca Verga

produzione
Faggiani/Merlini/Tronca

in collaborazione con
Teatro dell’Allodola – Le irriverenti

Tabù è tutto ciò che è proibito, rimosso dalla coscienza, considerato intoccabile e, come tale, deflagrante e potentemente comico quando viene pronunciato.

I due protagonisti, incuranti o inconsapevoli del pubblico, danno voce a tutto ciò che ci vergogneremmo anche solo di pensare, o a ciò che pensiamo ma difficilmente avremmo il coraggio di dire in presenza di quest'ultimo.

Amore e Sesso, Vita e Morte, Maschile e Femminile sono gli estremi, opposti e complementari, che vengono continuamente messi a confronto e sbeffeggiati nei loro aspetti più imbarazzanti, più meschini, più umani da una coppia altrettanto improbabile.

Tabù è una storia d'amore tra due esseri che rivendicano il loro diritto all'imperfezione, ad essere egoisti, inadeguati, soli, disperati e che hanno il coraggio di amarsi e desiderarsi senza chiudere gli occhi di fronte a tutto questo, in un mondo in cui sempre più tendiamo a nascondere i nostri dubbi e le nostre sconfitte dietro sgargianti e sorridenti profili virtuali.

Stagione famiglie

"Cipì" | 15 gennaio 2023
con
Annachiara Zanoli

scenografia e pupazzi
Caterina Marcioni

regia
Lucia Messina

produzione
Fondazione Aida Cipì è un esuberante passerotto con tanta voglia di esplorare il mondo. Fin dalla nascita il nido gli sta stretto e i consigli della mamma non bastano a frenare la sua curiosità: il desiderio di conoscere il mondo è sempre più forte di qualsiasi prudenza.

Eppure questa sua ribellione lo porta a misurarsi con grandi esperienze ed imprese: scopre le bellezze della natura, il valore dell’amicizia, impara a difendersi dai pericoli e lottare sempre per la verità. Alla fine, diventa padre e insegna ai suoi figli “ad essere laboriosi per mantenersi onesti, ad essere buoni per poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà”.

Mario Lodi è stato un maestro rivoluzionario e il suo impegno pedagogico per una scuola nuova, basata sul rispetto del bambino, sull’ascolto e sulla libertà di apprendimento, ha ispirato molti giovani insegnanti dando un’importante spinta di cambiamento al mondo dell’istruzione. Nello spettacolo sono sviluppati temi legati alla formazione del bambino: la curiosità e il desiderio di essere sé stessi, che richiede a volte un po’ di trasgressione; lo sviluppo dell’identità attraverso l’esperienza e il ruolo fondamentale dei genitori nell’accompagnare questo percorso; la relazione con l’altro, in termini di gioco, amicizia e amore.

I pupazzi e le scene nascono dall’incontro con Caterina Marcioni, dal 1995 scenografa realizzatrice per la Fondazione Arena di Verona, che grazie ai suoi percorsi in ambito scenografico e sartoriale ha maturato un’ampia e specifica conoscenza di tecniche e materiali.

"Hansel e Gretel"  | 12 febbraio 2023
testo e regia
Maurizio Brandalese

con
Maurizio Brandalese
Alessandro Treccani

produzione
Dedalus C’erano una volta due fratellini di nome Hansel e Gretel, che abitavano in una casina vicino al bosco.

La madre e il padre però erano molto poveri e, non avendo di che sfamarli, seppur con dolore si decisero ad abbandonarli nel bosco. Dopo una notte in preda al freddo e alla paura, i due bambini si decidono ad avventurarsi per ritrovare la strada di casa.

Giunti davanti a una casetta fatta di zucchero videro una vecchina che li invitò a entrare. I due fratellini non sapevano si trattasse di una strega che attirava i bambini per poi mangiarli, e non appena furono in casa furono fatti prigionieri: Gretel in cucina, a badare alle faccende di casa, e Hansel rinchiuso in gabbia e messo all'ingrasso per poi essere mangiato.

Un giorno la strega decise che Hansel era ingrassato abbastanza, accese il forno e aprì la gabbia del bambino, ma Gretel era riuscita a liberare il fratello dalla catena. Non appena la vecchia aprì il forno, i due la spinsero dentro e si liberarono di lei.

Corsero via più veloce che poterono e, arrivati al fiume, trovarono una piccola anatra bianca che li aiutò ad attraversarlo. Giunsero finalmente nella loro casa dove i genitori, vedendoli, scoppiarono in lacrime: non avevano più avuto un giorno di felicità da quando i loro bambini non c'erano più.

La fiaba ci racconta che questi due bambini compiono un viaggio per la maturazione e la crescita, sfidando il bosco, che spesso ci fa paura e che nasconde molte insidie. I fratelli Grimm inseriscono nella fiaba dei simboli importanti: la foresta oscura che rappresenta l’incertezza da cui le cose possono cominciare a mutare; i sassolini bianchi che alla luce della luna s’illuminano per indicarci il percorso; le briciole di pane che ci legano ai nostri pensieri, a ciò che siamo stati; L’uccello bianco che porta Hansel e Gretel verso casa invece è l’intuizione, il nostro pensiero capace.

Tutte queste suggestioni sono inserite all’interno dello spettacolo mantenendo il colore popolare e fiabesco, senza dimenticare la comicità che ci permette di affrontare le imperfezioni del mondo e le nostre. Vogliamo sorridere alle avversità, perché ridere delle cose che non vanno per il verso giusto, è il modo migliore di affrontare la vita.

"Clown Spaventati Panettieri" | 12 marzo 2023
di e con
Andrea Meroni
Francesco Zamboni

Clown, giocolerai, acrobatica, pizza freestyle, magia comica e il grande numero finale della pizza in faccia!

Due eccentrici panettieri con velleità circensi iniziano a far lievitare dall'impasto del pane scherzi e giochi di ogni sorta. Tra acrobazie pericolanti, giocoleria con gli strumenti del fornaio e nuvole di farina magica, non di solo pane riderà il pubblico, ma di ogni gag dei nostri panettieri!

Lo spettacolo, prima produzione indipendente del Duo Meroni Zamboni, ha debuttato nel 2015 presso Expo Gate al Castello Sforzesco di Milano. In meno di due anni è stato finalista al premio Takimiri del Clown&Clown Festival e vincitore del premio Gianni Damiano a Lunathica, ha toccato quasi tutte le 20 regioni italiane tra partecipazioni a festival, eventi e apparizioni in luoghi simbolo della cultura.

Dettagli, informazioni e prenotazioni online su teatrobovisiomasciago.it.

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