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mercoledì 22 aprile 2020

I CLASSICI DELL’ELFO PUCCINI DI MILANO ONLINE         
LO SHOW CASE DEL 23 APRILE 2020

Sesto appuntamento con lo show case del Teatro dell’Elfo, un palinsesto che prevede pubblicazioni con cadenza settimanale – ogni giovedì – dei video di alcuni successi degli anni passati.

Due  spettacoli che hanno segnato la storia del gruppo vengono proposti nella puntata  online  dal 23 al 30 aprile sul sito ww.elfo.org. Il primo è un classico portato al successo dalla regia di Ferdinando Bruni e dalla compagnia dell’Elfo al completo: Il giardino dei ciliegi.  Il secondo, nato sul palcoscenico del Teatro Portaromana, è stato ripreso nelle stagioni dell’Elfo di via Ciro Menotti e per un’ultima volta all’Elfo Puccini nel 2014, sempre interpretato dalle intense Cristina Crippa e Patricia Savastano: Lola che dilati la camicia.


IL GIARDINO DEI CILIEGI di Anton Čechov è stato messo in scena da Ferdinando Bruni, che ne ha firmato anche scene e costumi, nel 2006. Protagonista una “splendida” Ida Marinelli nel ruolo di Ljuba, come ha scritto Franco Quadri, in un’interpretazione “degna delle storiche primedonne”. Accanto a lei, nell’edizione 2008 che viene proposta in video,  Elio De Capitani è Gaev, Elena Russo Arman una sensibile Varja, Ferdinando Bruni è Lopachin, Angelica Leo è Anja. Completano il cast Luca Toracca, Vittorio Attene, Cristina Crippa, Nicola Stravalaci, Corinna Agustoni, Fabiano Fantini, Edoardo Ribatto.


Dalla rassegna stampa
Una compagnia della seconda generazione come quella dell'Elfo ci sforna un’edizione del Giardino dei ciliegi del tutto degna degli antichi livelli ma capace di leggere nel grande testo un’atmosfera non di riporto. (...)
I giorni passano nell’antica stanza dei bambini percorsa da personaggi nostalgici e irresoluti, in preda ai loro tic di bislacchi che la regia passionale e rigorosa di Ferdinando Bruni sa rendere ritmicamente espressiva di un frastagliato accumulo di stati d’animo. (...) Degna delle storiche primedonne la splendida prova di Ida Marinelli accanto al maniacale fratello Elio De Capitani e alla sensitiva Elena Russo Arman nella ricca collezione di caratteri di un grande emozionante spettacolo.  (Franco Quadri, la Repubblica)

L'ascolto della voce di Cechov è possibile fino allo spasimo, fino a cogliere, nei suoi silenzi, il respiro, e, di essi, il ritmo. Come accade tutto ciò? È Cechov a offrirne l'evenienza non con un trucco ma, ancora una volta, con l'ascolto (della vita). (...) Davvero mirabile l'interpretazione di Ida Marinelli, un'attrice piuttosto sottovalutata. Ma è svagato, bravissimo anche Elio De Capitani e, con lui, ricordo Elena Russo Arman, Fabiano Fantini e Corinna Agustoni.  (Franco Cordelli, Corriere della Sera)
 
Il secondo titolo, LOLA CHE DILATI LA CAMICIA, è  un emozionante spettacolo diretto da Marco Baliani nel 1996 e interpretato dalle bravissime Cristina Crippa e Patricia Savastano.
La drammaturgia originale è tratta dall'autobiografia di Adalgisa Conti pubblicata a cura di Ivan Della Mea: Gentilissimo sig. Dottore, questa è la mia vita. Con queste parole sincere e penetranti la Conti, internata in manicomio a ventisei anni nel 1914, indirizzava una lettera al proprio medico nella speranza che riconsiderasse il provvedimento di ricovero. Non ricevendo risposte, dopo questa lettera Adalgisa tace: diventa, realmente, una paziente del reparto agitate, ‘sudicia, erotica, impulsiva’, e, per quasi settant’anni, ‘invariata’. Abbandonata a se stessa, senza più una famiglia, è destinata a rimanere in manicomio fino alla fine dei suoi giorni, ormai novantenne.

Dalla rassegna stampa
Rudemente lavata in un catino, rivestita da un ruvido camicione, alla fine anche grottescamente impiastricciata con un orribile trucco da vecchia, Cristina Crippa è intensa e penetrante nell’evocare gli insondabili umori della protagonista, mentre Patricia Savastano incarna una figura che è insieme di infermiera, suggeritrice, alter ego.                                                (Renato Palazzi, Il Sole 24 Ore)

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