RECENSIONE DEL MUSICAL
"L'ASCENSORE"
LA VITA NON E' ALTRO CHE
UNA PARTITA A CARTE COL DESTINO
È proprio una mano sfortunata quella
che capita ai tre protagonisti di questo thriller sentimentale. John,
Emma e Mark sono tre persone comuni travolte dalle vicissitudini
delle loro vite; che sia per scelta, per fatalità o per puro caso
tutti e tre hanno perso il controllo sulla propria esistenza, ed è in questo momento di smarrimento che incroceranno strade e destini.
Il pubblico scoprirà pian piano, prima
ancora degli stessi personaggi, la loro storia e la vera natura dei
loro rapporti in un crescendo narrativo mozzafiato che tiene
incollati alla poltrona grazie ad una messa in scena senza
precedenti: un intricato susseguirsi di Fast-forward e Rewind (resi e
sottolineati perfettamente dalle musiche di Eleonora Beddini e dai
movimenti coreografici di Luca Peluso) che sposta lo spettatore
avanti e indietro nel tempo così che possa ricostruire un pezzo per
volta il complesso puzzle degli eventi narrati.
Dal libretto dello spagnolo José
Masegosa, in questa versione italiana prodotto da Giuseppe Di Falco e
diretto da Matteo Borghi, "L'ascensore" é un musical unico
che garantisce allo spettatore emozione e tensione in egual misura
fino all'acme di un finale al cardiopalma.
In scena al Teatro San Babila di Milano
dal 07 al 12 Gennaio 2020, la tournée proseguirà al Teatro Capitan
Bovo di Isola della Scala il 17 Gennaio, poi al Teatro Cestello di
Firenze il 18 e 19 Gennaio e ancora alla Casa della musica Federico I
di Napoli il 23 Gennaio 2020.
(Martina Costa)
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