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domenica 1 dicembre 2019

RECENSIONE DEL MUSICAL
"SCHOOL OF ROCK IL MUSICAL"
I SOGNI (E IL TALENTO) NON HANNO ETA'

Ispirato all’omonino film del 2003 e trasposizione italiana del musical di Andrew Lloyd Webber del 2015, School of Rock-il musical prodotto dalla PeepArrow è un’iniezione di energia pura.

Al timone di questo frizzante spettacolo nei panni dello scapestrato protagonista Dewey Finn, ruolo che fu di Jack Black, troviamo Lillo (nome d’arte di Pasquale Petrolo) attore comico e volto noto della tv italiana. Convincente non solo nella sua comprovata vena comica ma anche come eterno bambinone/professore/rockettaro che dapprima riversa il suo sogno di ascendere all’olimpo del rock sui disciplinatissimi studenti della Horace Green per poi finire a posporre i suoi desideri a quelli dei ragazzi che ha imparato ad apprezzare ed amare.
Vero spettacolo nello spettacolo sono i 12 piccoli interpreti della classe del prof. Finn, tutti ragazzi under 14 allievi dell’Accademia Sistina. Al pari di navigati performers, ballano, cantano e suonano rigorosamente dal vivo con un livello artistico altissimo.

Arricchiscono la storia con tutta la freschezza e la voglia di sognare della loro età e rendono il percorso di crescita dei loro personaggi con una recitazione vibrante e spontanea ma comunque degna dei professionisti....insomma se c’è una cosa che questi ragazzi non devono “recitare” è il talento, di quello ne hanno da vendere.

Molto apprezzati dal pubblico i divertenti siparietti tra Ned, amico d’infanzia di Dewey, e la dispotica fidanzata Patty interpretati da Matteo Guma e Selene Demaria e soprattutto la voce sublime di Vera Dragone nel ruolo della preside Mullins. A ragion veduta Lillo durante i saluti finali la presenta come “regina della notte”, passa senza problemi dal rigore del flauto magico al rock sfrenato regalando un intenso momento di nostalgia ed introspezione.

"School of rock-il musical" resta in scena al Teatro della Luna di Assago fino a stasera (01 Dicembre) e poi porterà la sua esplosiva carica di buonumore nei teatri di Brescia e Padova.

(Martina Costa)


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