DRUSILLA FOER
"VENERE NEMICA"
DA AMORE E PSICHE DI APULEIO
DATE DEL TOUR 2020
Drusilla
Foer, attrice, cantante e autrice, annuncia il ritorno in teatro con
il suo nuovo spettacolo, Venere Nemica, che debutta in Prima
Nazionale con quattro repliche dal 16 al 19 gennaio 2020 al Teatro
Leonardo di Milano, prima tappa di un tour nei teatri italiani, con
date già confermate al Politeama Pratese il 25 gennaio, al Teatro
Comunale di Predappio (FC) il 22 febbraio, al Teatro Garbatella a
Roma dal 28 febbraio al 1° marzo (biglietti nel circuito Ticketone e
sul sito dei teatri).
Dopo il successo di Eleganzissima, il
recital che per primo ha fatto conoscere al pubblico teatrale il suo
talento ironico e sagace, l’iconica Signora dallo stile unico
Drusilla Foer porta ora in scena la sua seconda prova autorale,
Venere Nemica, un testo ispirato alla favola di Apuleio “Amore e
Psiche”, riletta in modo croccante, divertente, commovente, a
tratti tragico, che tocca temi antichi e attuali, come la
competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la
possessività materna, il conflitto secolare fra uomini e dei.
Nel frattempo Drusilla Foer dal 27
novembre è in TV, ogni mercoledì in prima serata, come ospite fissa
nel programma di Piero Chiambretti CR4 – La Repubblica delle Donne.
Sito web: https://drusillafoer.com
Instagram drusillafoer
FB: Drusilla Foer
Youtube:
https://www.youtube.com/DrusillaFoer
VENERE NEMICA - SINOSSI
Venere, la dea immortale, quindi
tutt’ora esistente, vive lontano dall’Olimpo e dai suoi odiati
parenti.
Dopo aver girovagato per secoli, abita
attualmente a Parigi fra i mortali.
Non essendo gli Dei più creduti, la
dea della bellezza e dell’amore finalmente può permettersi di
vivere nell’imperfezione dell’umano esistere.
“Immaginate la mia gioia!
Una dea, condannata a vivere
nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della
messainpiega”
Ricordando in un flashback comico e
tragico, la vicenda di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e
Psiche, sulla quale proietta - da suocera nemica - tutto il suo
rancore di Dea frustrata e insoddisfatta, Venere si vendica “sulla
straordinaria mortale, creduta venere in terra”.
Deus ex-machina crudele e spietata,
Venere ricorda l’unica occasione nella quale ha provato un
sentimento di amore, curando il figlio che, fuggito dall’amata
Psiche, torna da sua madre, dea e padrona, per farsi lenire le ferite
di un amore ingannato.
“… io sono sempre stata la mia sola
priorità…”
Un testo ispirato alla favola di
Apuleio “Amore e Psiche”, riletta in modo croccante, divertente,
commovente, a tratti tragico, che tocca temi antichi e attuali:
la competizione suocera/nuora, la
bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il conflitto
secolare fra uomini e dei.
“… se c’è una cosa che un Dio
detesta è non essere creduto…”
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