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martedì 3 aprile 2018


"AMLETO+DIE FORTINBRASMACHINE"
DI E CON ROBERTO LATINI
REGIA DI ROBERTO LATINI
TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO

4/8 aprile
La riscrittura di una riscrittura: alla fine degli anni ‘70 Heiner Müller componeva un testo che era liberamente ispirato all’Amleto di Shakespeare. Oggi, tentiamo una scrittura scenica liberamente ispirata a Die Hamletmaschine di Heiner Müller. Lo facciamo tornando a Shakespeare, ad Amleto, con gli occhi di Fortebraccio, con l’architettura di Müller, su un palcoscenico sospeso tra l’essere e il sembrare. Intitoliamo a Fortebraccio il nostro sguardo sul contemporaneo, la caccia all’inquietudine nel fondo profondo del nostro centro, per riscriverci, in un momento fondamentale del nostro percorso.
Non si vorrebbe anticipare alcunché di Amleto die Fortimbrasmachine di Roberto Latini per lasciare allo spettatore il piacere assoluto di una prova di attore di inusuale intensità. Si vorrebbe svelare il meno possibile di questa riscrittura di Amleto che viaggia con coraggio e vertigine fra Shakespeare e Heiner Muller, passando per Marilyn Monroe, Blade Runner, Totò, Leo de Berardinis, Carmelo Bene. Questa renitenza inattuabile vorrebbe solo tutelare il piacere e lo stupore assoluti di chi assiste...

Roberto Latini si presenta fasciato in una camicia di forza, con un caschetto biondo che è omaggio a Lawrence Olivier e subito si avverte che l'Amleto a cui si sta per assistere è di più di Amleto e di una qualsiasi tentazione di rileggere gli interrogativi del principe di Danimarca. Roberto Latini in camicia di forza è contemporaneamente il fantasma del padre Amleto e Amleto stesso, è fabula e racconto, è l'attore che accetta il gioco della finzione come disperato bisogno di verità. Latini tiene come punti di riferimento i capitoli di Hamletmachine di Muller ma li fa esplodere in una sequenza di azioni in cui la parola detta e quella registrata, il dire amplificato e la presenza non mediata dell'attore sono un tutt'uno di un meccanismo impietoso e di tortura dell'essere e non essere. (...) Tutto questo è agito da Latini con atletica performante intensità, vive sulla scena di un profondità dello stare sul palco che toglie il fiato, commuove fino alle lacrime nel monologo di Ofelia e dei fiori, nel pianto di Ecuba e nel dolore del suo Polidoro.
Nicola Arrigoni, Sipario

Musiche e suoni Gianluca Misiti, luci e tecnica Max Mugnai
drammaturgia Roberto Latini, Barbara Weigel
produzione Fortebraccio Teatro

Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano – Mart./sab. ore 21.00, dom. ore 16.30 – Prenotazioni: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org - Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50- www.elfo.org.

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