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domenica 24 aprile 2016

BRECHT: SONO ANCORA I GIOVANI A SORPRENDERCI
"L'OPERA DA TRE SOLDI" HA REGISTRATO
IL TUTTO ESAURITO GIA' ALLA TERZA REPLICA

Oltre 30 mila persone hanno già acquistato i biglietti per lo spettacolo che, ricordiamo, resterà in scena al Piccolo Teatro Strehler per 45 recite fino all’11 giugno, e questa è una forse prevedibile conferma, visto che il titolo mancava da oltre 40 anni dai palcoscenici di Milano.

L’altra, invece, è una gradevolissima scoperta: Brecht affascina i giovani. Oltre il 55% del pubblico è formato infatti da nuove generazioni, superando, per questo titolo, il valore già altissimo di giovani che frequentano i nostri spettacoli (47%).

Un’altra considerazione “curiosa”: data l’età media del nostro pubblico, non sorprende che l’88% degli spettatori dell’Opera da tre soldi non abbia potuto, per ragioni anagrafiche, godere degli splendici allestimenti del ’56 e del ’72. In sostanza due intere generazioni di pubblico sono state private, per 44 anni, della legittima curiosità e del “diritto” di vedere in scena un testo diventato un classico del teatro mondiale.

Milano, che ha un pubblico formidabile, ha già vissuto simili “assenze”. Anche La traviata , dopo la storica edizione di Visconti, dovette “stare in panchina” per gli stessi, lunghi 44 anni prima di tornare, senza scandalo, nel repertorio della Scala, grazie a Riccardo Muti e Liliana Cavani nel 1990 (l’edizione Karajan-Zeffirelli del ’64 ebbe vita breve e viene quasi passata sotto silenzio). Davvero sorprendente per una città che ha un pubblico così aperto al mondo.

Ci illuminano le parole della straordinaria Giulia Lazzarini , in scena in questi giorni al Grassi con lo spettacolo su Rita Levi Montalcini. Lei, splendida interprete di Polly, interrogata sul senso del tempo ha risposto: “Il teatro va avanti, cambia, sarebbe terribile se non lo facesse. Nessuna malinconia, solo una gioiosa nostalgia”.

Questo ci dicono e cercano, anche nei numeri, le nuove generazioni. Questo sarebbe piaciuto ai fondatori del “teatro d’arte per tutti”.

La Direzione del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

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