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lunedì 8 febbraio 2016

AL TEATRO LO SPAZIO DI ROMA
"OGNI VOLTA CHE GUARDI IL MARE"
MONOLOGO DEDICATO A LEA GAROFALO

Sarà in scena al Teatro Lo Spazio dal 9 al 21 febbraio 2016, OGNI VOLTA CHE GUARDI IL MARE, scritto dalla giornalista Mirella Taranto, adattato e diretto da Paolo Triestino e interpretato da una intensa Federica Carruba Toscano. Il monologo è dedicato a Lea Garofalo, uccisa dalla ‘ndrangheta per mano del suo compagno nel 2009, all’età di 35 anni, per essersi opposta al sistema delle cosche e delle sue assurde regole di vendette e criminalità in cui erano invece avviluppati la famiglia di origine e il compagno. E un omaggio alla sua testimonianza e a quella di sua figlia Denise. Grazie a quest’ultima per l’omicidio della madre in Corte d’Assise sono stati dati 25 anni di reclusione e cinque ergastoli. Uno di questi è stato dato a suo padre.

Lo spettacolo ha riscosso grande successo alla Festa del Teatro 2015 di San Miniato.

Di Mirella Taranto
con Federica Carruba Toscano
adattamento e regia Paolo Triestino
scene e costumi Lucrezia Farinella luci Gabriele Boccacci

“Non desiderare mai che una spugna cancelli il passato perché non esistono solventi per il dolore. Puoi solo attraversarlo e capovolgerlo e, se puoi… cerca di salvare sempre quello che l’amore, qualunque amore, è stato in grado di farti fare”.
 

Un testamento spirituale, un messaggio di vita, è tutto quello che Lea lascia a sua figlia, anzi una testimonianza nello spirito, ma anche nella carne, che sua figlia vive a ritroso quando rivede la Calabria. Una terra di cui è figlia ma che non riconosce e da cui non è riconosciuta.

Ogni volta che guardi il mare è la storia vera di una donna che diventa madre, scopre le corde più profonde della sua anima e mette in discussione tutta la sua vita. Per non portare sua figlia a visitare suo padre in carcere, per non esibirla come un trofeo nei parlatori del penitenziario, perché sua figlia non li vivesse come “normali” e non crescesse pensando all’illegalità come a una condizione di vita, subisce la scomunica della famiglia ed è costretta a fuggire con la bambina e a difendersi diventando una testimone di giustizia. Una fuga che le costerà un esilio di anni, di privazioni e di isolamento per sé e per la figlia, che crescerà nel nord nascondendosi continuamente, costretta sin da piccola a un’altra identità.

Ogni volta che guardi il mare è però anche la storia di quella bambina, diventata adulta, e della sua coscienza che dolorosamente riaffiora fino a chiedere e ottenere giustizia nel nome del sacrificio di sua madre.

È il racconto di un reciproco perdono nel segno dell’aver capito che dietro ogni dolore e dietro ogni assenza c’era solo il desiderio di dare alla vita un senso, un valore.
Mirella Taranto


Affrontare il tema dell'illegalità, dei senza legge, in una terra baciata dal sole e
percorsa dalla violenza. Mirella Taranto riesce a disegnare, lontana da ogni retorica e
da ogni facile atto d'accusa, un ritratto di donna (anzi, di due) inaspettato, poetico
ed epico, spiritualmente laico eppure così terrigno, come solo chi ama la parola e le
proprie origini riesce a restituire. Da parte mia, insieme ai miei collaboratori, ho cercato di evitare la retorica che, in questi casi, inevitabilmente tende a sedurre. Palcoscenico e mare, profumo di forno acceso e poche cose ancora ad indicare una casa in cui, da bambini, si andava a ridere d'estate.
Paolo Triestino


Teatro Lo Spazio - Via Locri, 42/44, Roma RM, Italia - Telefono: +39 06 7720 4149

Orario: Dal martedì al sabato ORE 21,00 – Domenica ore 17,00

Biglietti: Intero € 12 - Ridotto € 10 + Tessera 3 euro www.teatrolospazio.it/

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