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mercoledì 10 giugno 2015

ATERBALLETTO AL PICCOLO TEATRO DI MILANO


Quarta stagione per la collaborazione artistica tra Aterballetto e il Piccolo Teatro di Milano. Il più importante ensemble di danza italiana indipendente torna al Teatro Strehler, con due programmi: il primo è un trittico, in scena dall’11 al 14 giugno, composto da SENTieri di Philippe Kratz, Pression di Mauro Bigonzetti e Antitesi, in prima assoluta, la nuova coreografia che Andonis Foniadakis, tra i più significativi coreografi di oggi, ha creato per Aterballetto.

Nel secondo, Certe Notti, in scena dal 18 al 21 giugno, la danza contemporanea incontra il rock e dall’alchimia artistica tra Mauro Bigonzetti, Luciano Ligabue e Angelo Davoli nasce una coreografia unica.
SENTieri

SENTieri  si  ispira  alle emozioni che nascono quando la mente è attraversata da un ricordo: "Quando mi tornano alla mente momenti della mia infanzia", dice il coreografo Philippe Kratz, "li rivivo intensamente, sento di nuovo la mia risata, il salato delle lacrime sulle labbra, la curiosità agitare lo stomaco, l’amarezza del mio malcontento...".

"A volte però non è la memoria ad accendere in me quelle sensazioni", continua il coreografo, "al contrario, sono le emozioni del momento che riportano in vita lontani ricordi: in quel preciso istante mi accorgo di aver già provato questa sensazione di irrequietezza/beatitudine/vergogna/soddisfazione, ho la consapevolezza di ‘esserci già passato’ ed è bello sentire che mai dimenticherò certe stazioni della mia vita, i passi e le tappe che mi hanno fatto crescere, tra lacrime e sorrisi".
Pression

Commissionata nel 1994 dalla rassegna di Musica Contemporanea "Di Nuovo Musica" di Reggio Emilia, Pression nasce proprio all’interno dell’ottica di sperimentazione fra generi diversi e di intreccio fra classico e moderno che caratterizzano la rassegna. Per quattro danzatori, due uomini e due donne, la coreografia, realizzata inizialmente per il Balletto di Toscana, si costituisce di due pezzi brevi, su brani musicali assolutamente antitetici, il solo per violoncello di Helmut Lachenmann (Pression, che dà il titolo alla coreografia) e variazioni da La morte e la fanciulla di Schubert.

Spiega Mauro Bigonzetti: "più che un balletto è un’azione musicale, asciutta, non didascalica, senza scenografie, dove il movimento e il gesto vivono in simbiosi con la musica. L’obiettivo finale è quello di creare un unico corpo tra movimento e musica, senza spaccature, anche quando si passa dalla radicalità di Lachenmann alle emozioni di Schubert".
Antitesi

Antitesi racchiude la volontà del coreografo di mettere in gioco i contrari: locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto; si nutre di antico e di attuale, nello spirito del "tutto presente in tempo reale" che distingue le nostre vite in questo millennio denso, veloce, pronto a rompere tutti gli schemi, senza mai rinunciare però al passato.

Barocca e contemporanea, la musica italiana scelta dal coreografo lega tra loro compositori connessi emozionalmente, superando le barriere tra la classicità e la contemporaneità, nella condivisione sottotraccia di un DNA che si fa avvertire come peculiare del nostro paese.

In Antitesi Giovan Battista Pergolesi, Domenico Scarlatti, Giuseppe Tartini convivono/collidono con Giacinto Scelsi e Fausto Romitelli offrendo alla danza un oceano di brani in cui i ballerini sono immersi e fluttuano lanciandosi nello spazio tra aggressività e dolcezza, liberi di muoversi al ritmo del respiro nel dispiegarsi organico ma non quotidiano, denso e trasparente insieme, dell’azione.

"La musica barocca è solida e lirica, sensuale e misteriosa", dice Foniadakis, "ma il mio desiderio è che la musica mi lasci libero; e in questo caso cerco di non usare diversamente quella barocca e quella contemporanea; hanno lo stesso respiro e lo stesso ritmo; sembrano diverse, ma è solo per via del colore sonoro; non illustro la musica, non appoggio la danza sulle battute forti, non coreografo ‘sulla’ musica, ma ‘nella’ musica", usando sia i piani d’appoggio orizzontali sul pavimento sia le spirali aeree in verticale". "Ho costruito il pezzo", afferma il coreografo, "combattendo tra ricerca della bellezza del passato, come nostalgia, e realtà di oggi, agitata, dinamica, incerta, violenta".
Certe Notti

La musica che esce da una radio e rompe il silenzio provocato dal rumore sordo e monotono del motore, i raggi dei fari che tagliano l’oscurità e concedono un passaggio attraverso il paesaggio che si nasconde dietro il velo della notte, un paesaggio che esiste da sempre, che è li già da molto prima di noi, che forse conosciamo bene, che vive dei suoi infiniti volti e respiri, ma che, immerso nel silenzio della notte diviene il luogo della nostra immaginazione, delle nostre inquietudini e dei nostri sogni, un paesaggio che si ridisegna totalmente. Questa, semplicemente questa è l’idea di questo lavoro, un cammino attraverso la notte intesa non come un’oscurità reale e mentale, ma assaporata come rigeneratrice di una realtà intima, personale, come il buio che precede l’apertura di un sipario, momento magico che ci sospende e ci spinge entro il luogo in cui il reale ed il consueto si trasformano, dove tutto, le nostre ansie, le nostre passioni, le nostre gioie si materializzano, dove tutto il reale si ripresenta con valori diversi.

Questa notte dovrà essere come un treno preso al volo senza conoscere la fermata in cui scenderà, dovrà essere il luogo delle nostre possibilità ed insieme delle nostre sconfitte, il luogo delle nostre solitudini e contemporaneamente delle nostre condivisioni dovrà, insomma, rivelarsi come grande metafora di un palcoscenico o, forse, sarà il palcoscenico ad offrirsi metafora a questa notte?
Mauro Bigonzetti
Bisogna mettersi il cuore in pace. Non esiste un essere umano a cui piaccia esattamente tutta la stessa musica che emoziona qualcun altro. Nei casi più estremi ci può essere parecchia musica che piace ad entrambi. Di sicuro mai tutta. Certo, uno dice, questo vale per qualsiasi espressione artistica. Ma se la maggior parte delle opere d’arte viene assimilata attraverso gli occhi (letta, contemplata ecc.), nel caso della musica bisogna fare i conti anche con una variante in più: la fisica. Perché, come è risaputo, si tratta di vibrazione. E in quanto tale, la risposta di ognuno ai suoi richiami non è soltanto del cervello e dell’anima, ma è una risposta di tutto il corpo. è per questo che gli effetti della musica (e, se possibile, ancora di più quelli delle canzoni) sulle persone sono così soggettivi, vari, ed eventuali. Perché le si risponde ognuno con la propria interezza. Ecco allora la risposta intera (fisica, mentale e dello spirito) di un grande coreografo e di una prestigiosa compagnia di danza ad alcune delle mie canzoni. Dove il corpo non deve soccombere a testa e anima, ma viene trattato alla loro stregua. Dove, anzi, si serve di loro. Dove si fa meravigliosamente impudente con la propria bellezza e armonia. Slancio, spregiudicatezza, sfide alla gravità. Estensione, battito, respiro, sensualità. Dove, insomma, il corpo dimostra di avere tanti segreti da svelare. Soprattutto quelli che conosce della musica.
Luciano Ligabue
Le biografie

Aterballeto

La principale Compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e la prima realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche è nata nel 1979, preceduta dall’esperienza della Compagnia di Balletto dei Teatri dell’Emilia Romagna diretta da Vittorio Biagi, è formata da danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili. Aterballetto gode di ampi riconoscimenti anche in campo internazionale. Dopo Amedeo Amodio, che l’ha diretta per quasi 18 anni, dal 1997 al 2007 la direzione artistica è stata affidata a Mauro Bigonzetti, affermato coreografo che ha saputo rinnovare l’identità artistica della Compagnia dandole una visibilità internazionale. Dal febbraio del 2008 al settembre 2012, Bigonzetti assume il ruolo di Coreografo principale della Compagnia e la Direzione artistica, viene affidata a Cristina Bozzolini, già prima ballerina stabile del Maggio Musicale fiorentino.

Aterballetto ha oggi assunto il profilo di compagnia di balletto contemporaneo che ha come elemento fondante della propria identità artistica l'impegno a sostenere e sviluppare l'arte della coreografia e il linguaggio assoluto della danza, intesa come dinamica e forma nello spazio, incarnazione di risonanze espressive e estetiche, dialettica con la musica.

Nel corso della sua storia più recente, grazie al prezioso contributo creativo del coreografo Mauro Bigonzetti e degli autori italiani e internazionali che hanno collaborato con la compagnia – da Jiri Kylian a William Forsythe, da Ohad Naharin a Johan Inger, ed, inoltre, Fabrizio Monteverde, Jacopo Godani, Eugenio Scigliano – questa vocazione si è maggiormente consolidata e le scelte artistiche sono state ulteriormente motivate dall'esigenza e curiosità di esplorare le diverse espressioni del linguaggio coreografico contemporaneo. Un'esperienza davvero unica e originale, sia per il coreografo, che per gli interpreti, che arriva direttamente al pubblico. Tutto questo è stato ed è possibile grazie alla lungimiranza del Comune di Reggio Emilia, della Regione Emilia Romagna e dell’A.T.E.R.
Philippe Kratz

Nato a Leverkusen (Germania) nel 1985, studia danza alla École supérieure de danse du Québec, Montréal sotto la direzione di Didier Chirpaz fino al 2003. Da quell’anno prosegue gli studi allo State Ballet School Berlin, sotto la direzione di Gregor Seyffert con insegnati quali Harry Müller, Udo Kersten, Tamar Ben-Ami, Kelvin Hardy dove ottiene il diploma di maturità e il diploma di ballerino professionista. Dal 2006 al 2008 danza come solista per il Ballett Dortmund sotto la direzione di Xin Pen Wang, interpretando coreografie oltre che di Xin Pen Wang, di Balanchine e Bigonzetti. Dall’agosto 2008 entra a far parte di Aterballetto. Per la Compagnia crea nel 2010 Casa di vetro, nel 2011 A occhi aperti, nel 2012 Lettres d’Amour, nel 2013 Spring e nel 2014 SENTieri.
Mauro Bigonzetti

Nato a Roma, si diploma alla Scuola del Teatro dell’Opera ed entra direttamente nella compagnia della sua città. Dopo 10 anni di attività presso l’Opera di Roma, nella stagione 82-83 entra a far parte dell’Aterballetto sotto la direzione artistica di Amedeo Amodio dove interpreta tutti i ruoli del repertorio della Compagnia. In questo periodo le esperienze più significative sono state le collaborazioni con Alvin Ailey, Glen Tetley, William Forsythe, Jennifer Muller ed interpreta anche molti balletti di George Balanchine e Leonide Massine. Nel 1990 crea il suo primo balletto Sei in movimento su musiche di J. S. Bach che debutta al Teatro Sociale di Grassina. Nella stagione 92-93 lascia l’Aterballetto e diventa coreografo free lance ed è in questo periodo che stringe un’intensa collaborazione con il Balletto di Toscana, fucina in quegli anni di molti coreografi italiani.

In seguito le collaborazioni più importanti sono con le seguenti compagnie internazionali: English National Ballet Londra, Ballet National Marsiglia, Stuttgarter Ballett, Deutsche Oper Berlino, Staatsoper Dresda, Ballet Teatro Argentino, Balè da Cidade de Sao Paulo (Brasile), Ballet Gulbenkian Lisbona, New York City Ballet, State Ballet di Ankara, Ballet du Capitole Toulouse ed, inoltre, crea balletti per molte compagnie italiane fra cui Balletto Teatro alla Scala di Milano, Opera di Roma, Arena di Verona, Teatro San Carlo di Napoli ed Alvin Ailey Dance Company.

Per le sue creazioni collabora con artisti come: Claudio Parmiggiani, Fabrizio Plessi, Bruno Moretti, Elvis Costello, Danilo Grassi, Luciano Ligabue, Guglielmo Capone, Millar & Swandale, Roberto Tirelli, Fabrizio Montecchi, Nicola Lusuardi, Paride Bonetta, Helena Medeiros, Paolo Calafiore, Angelo Davoli, Carlo Cerri, Beni Montresor, Massimo Castri, Lucia Socci.

Dal 1997 al 2007 è Direttore Artistico della Compagnia e costruisce un nuovo repertorio ed una nuova compagnia. Dal 2008 all’agosto 2012 è coreografo principale della Compagnia, e la direzione artistica viene affidata a Cristina Bozzolini.

I lavori più importanti per Aterballetto sono: Songs, Persephassa, Furia Corporis, Comoedia Canti, Sogno di una notte di mezza estate, Cantata, Rossini Cards, Vespro, Les Noces, Psappha, WAM, Romeo and Juliet, InCanto dall’Orlando Furioso, Terra, Come un respiro, Certe Notti, Le Sacre e Canto per Orfeo che vengono rappresentati nei maggiori teatri del mondo
Andonis Foniadakis

Andonis Foniadakis è cresciuto a Ierapetra, città sulla costa meridionale dell’isola di Creta, Grecia. Ha iniziato a studiare danza con Niki Papadaki presso la scuola di danza della sua città natale. Dal 1990 al 1992 studia alla State Dance School di Atene e prima di diplomarsi ha ricevuto la prestigiosa borsa di studio Maria Callas per continuare i suoi studi presso il Rudra Bejart Lausanne, in Svizzera, fino al 1994.

Come danzatore Andonis ha collaborato con: Bejart Ballet Lausanne (1994-1996) sotto la direzione di Maurice Bejart, Lyon Opera Ballet (1996-2002) sotto la direzione di Yorgos Loukos, Saburo Teshi-gawara / Karas Co. (2004) sotto la direzione di Saburo Teshigawara.

Durante questi anni con le compagnie citate sopra ha danzato coreografie di: Maguy Marin, Jiri Kilian, William Forsythe, Dominique Boivin, Nacho Duato, Mats Ek, Maurice Bejart, Ohad Naharin, Frederic Flamand, Bill T Jones, Herve Robbe, Tero Saarinen, Lionel Hoche, Joachim Schlomer, John Jasperse, Saburo Teshigawara etc.

Come coreografo freelance ha collaborato con: Sydney Dance Company, CCN Ballet de Lorraine, Martha Graham Dance Company, Cedar Lake Contemporary Ballet, Geneva Ballet, Lyon Opera Ballet, Ballet Jazz de Montreal, Bern Ballet, Ballet du Rhin, Maggio Danza, National Dance Company of Wales, Dansgroep Amsterdam, Cia Sociedade Masculina Brazil, Bale da Cidade of Sao Paulo Brazil, Helsinki Dance Company Finland, National Ballet of Greece, National Theater of Northern Greece, Benjamin Millepied Dance Company USA, Washington Ballet, Bejart Ballet Lausanne, Ballet Junior Geneva, Hellenic Dance Company, CNSMD Lyon, Copenhagen International Dance

Foniadakis ha coreografato per tre opere liriche: Theatre de Champs Elysees Paris - Castor et Pollux by Rameau, Opera National du Rhin – Les boreades by Rameau, GRAME Lyon – Il canto de la pelle by Claudio Ambrosini
Nel 2014 lavora con il regista Daren Aronosfky per il suo nuovo film NOAH in qualità di moving coordinator. Inoltre nel 2012 ha ricevuto il premio Danza&Danza come "Miglior Coreografo 2012" in Italia, per la creazione Les Noces con Maggio Danza.

Oltre a creare e a danzare, Andonis tiene seminari sul suo personale stile coreografico. Insegna alla State Dance School of Greece, DAN.C.CE studios e Baile de Barrio ad Atene, DOCK11 a Berlino, CND e CNSMD a Lione, Dansgroep Amsterdam, Henny Jurriens Studio Amsterdam, Kuopio Dance Festival, CCN Lorraine, Martha Graham Dance Studios, Broadway Dance Center.

Nel 2003, Foniadakis fonda la sua compagnia Apotosoma a Lione, in Francia e da allora fa tournée in Francia, Grecia, Italia, Finlandia, Lussemburgo, Germania, Inghilterra e Stati Uniti.

Ad oggi ha presentato cinque coreografie a serata intera con la sua compagnia: Sensitive Screens Skins Intervals, USE, Rite of Spring. All Things Are Quite Silent, Romeo and Juliet, Wisteria Maiden.
La grande danza al Piccolo

Continua la stagione della grande danza al Piccolo Teatro che, nel mese di giugno, porta sui palcoscenici del Teatro Strehler e del Teatro Studio Melato i grandi nomi del balletto: dopo Marie-Claude Pietragalla, Carolyn Carlson e il doppio appuntamento con Aterballetto, i prossimi appuntamenti saranno con Tracks della Compagnia Zahrbat/Brahim Bouchelaghem, che intreccia hip hop, jazz e danza contemporanea (Teatro Studio, 23-25 giugno), e con Marie-Louise, il circo coreografico di L’Éolienne (Teatro Strehler, 26-28 giugno).


LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), dall'11 al  14 giugno 2015
Compagnia Aterballetto -  Fondazione Nazionale della Danza


SENTieri
coreografia  Philippe Kratz
musiche  Frédéric Chopin, Alessandro Grisendi, Greg Haines, Dmitri Yanov-Yanovsky
luci  Carlo Cerri


Pression
coreografia  Mauro Bigonzetti
musiche  Helmut Lachenmann, Franz Schubert
consulenza musicale  Paride Bonetta
costumi  Kristopher Millar & Lois Swandale
luci  Carlo Cerri


Antitesi
coreografia  Andonis Foniadakis
musiche Giovan Battista Pergolesi, Fausto Romitelli,


Domenico Scarlatti, Giacinto Scelsi, Giuseppe Tartini

sound design  Julien Tarride
costumi  Kristopher Millar & Lois Swandale
luci  Carlo Cerri


Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza) dal 18  al  21  giugno 2015
Certe notti
coreografia  Mauro Bigonzetti
canzoni e poesie  Luciano Ligabue
scene e video installazioni  Angelo Davoli
costumi  Kristopher Millar & Lois Swandale
luci  Carlo Cerri


Orario: giovedì e sabato ore 19.30; venerdì ore 20.30; domenica ore 16

Durata SENTieri-Pression-Antitesi: 100 minuti circa

Durata Certe Notti: 85 minuti circa

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro

Informazioni e prenotazioni 848800304 - www.piccoloteatro.org

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