25° ANNO PER IL FESTIVAL DI CULTURA CLASSICA
IDEATO E PROMOSSO DA TORINO SPETTACOLI
Un traguardo di primo piano per il seguitissimo Festival di Cultura Classica, nato su progetto culturale di Germana Erba e Pierpaolo Fornaro e su progetto artistico di Adriana Innocenti e Piero Nuti e sviluppato da Torino Spettacoli anno dopo anno in una rigenerazione fortemente partecipata dal pubblico e dagli operatori.
La Compagnia Torino Spettacoli è infatti una realtà di primo piano nel panorama nazionale con specializzazione trentennale, fin dai primi coraggiosi esperimenti dedicati all’antica poesia greca sul palcoscenico del Teatro Alfieri di Torino, nei Classici antichi, restituiti allo spettatore di oggi.
Il Festival è in scena al Teatro Erba di Torino, come da consolidata tradizione nel mese di ottobre, a proporre nuove produzioni e riprese ospitate tra l’altro in Festival e Teatri di prestigio quali Ferie di Augusto al sito archeologico di Bene Vagienna (CN), Teatri di Pietra all’antico anfiteatro di Sutri (VT), l’ottocentesco Teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana.
L’inaugurazione del 25° Festival di cultura classica è affidata all’omaggio, immancabile e scaramantico alla prima edizione del Festival con la conferenza-spettacolo Ciò che uno ama.
Il Festival si sviluppa poi nel solco di quattro straordinari autori: Molière, Plauto, Omero e Cicerone.
Credendo che il Teatro non possa prescindere da un bagaglio forte di temi e motivi di valenza etica, intellettuale e artistica, Torino Spettacoli riserva spazio di significato alla cultura classica. Concepito per portare in scena i capolavori greci e romani, radici alle quali attingiamo a tutt’oggi, il Festival rinnova il proposito di offrire spettacoli di livello per un coinvolgimento di spettatori, docenti e studenti in una fruizione consapevole, per chiarificare la materia poetica e la sua interpretazione, grazie al contributo di artisti e studiosi.
Il teatro della classicità diventa strumento privilegiato di partecipazione attiva. Il teatro che proponiamo è anche opera civile: attraverso un’opportuna sollecitazione fantastica ed emotiva, si realizza in solidarietà di gruppo –soprattutto quando i giovani recitano per altri giovani, quasi per generazionale spirito di clan- il coinvolgimento più forte e immediato. Questo può facilmente divenire motivazione e scoperta capace di produrre nello spettatore, un’inclinazione avvalorante: vero dono di quell’eterno, ottimo pedagogo che è il dio del teatro.
Ospiti di Adriana, il teatro regalato
Anche questa edizione del Festival si caratterizza per l’iniziativa Ospiti di Adriana, giunta al suo quinto anno. Da sempre Torino Spettacoli è attento alle esigenze delle categorie meno favorite di fruitori e dialoga con l’associazionismo legato alla terza età, al volontariato e al disagio e rinnova un regalo speciale per il pubblico, appunto “Ospiti di Adriana”: 30 abbonamenti a 2 titoli a scelta del cartellone del 25°Festival di Cultura Classica. Potranno accedere a questi doni teatrali le prime 30 richieste pervenute a info@torinospettacoli.it, complete del requisito di ammissione: fascia ISEE inferiore a € 15.000 annui per nucleo familiare. L’iniziativa porta questo nome in omaggio alla grande attrice Adriana Innocenti che del Festival di Cultura Classica fu tra i fondatori, a fine anni’90. Una carriera straordinaria intessuta di radio, cinema e televisione, la sua, ma con al primo posto sempre il teatro. E, in particolare la dimensione classica degli autori latini e greci. Adriana amava portare lo spettacolo e la cultura nella vita delle persone e ricordava le mille fatiche affrontate, da giovane, per potersi pagare un abbonamento teatrale (e le agognate lezioni di perfezionamento nel canto!).
25°Festival di cultura classica
Teatro Erba Torino – mercoledì 11 ottobre ore 21
serata inaugurale
Ciò che uno ama
Poeti lirici dell’antica Grecia in scena
con i Beniamini Torino Spettacoli LUCIANO CARATTO e ELISABETTA GULLI’
e la partecipazione dei G.E.T. Germana Erba’s Talents
ritorna lo spettacolo-conferenza tradotto da Dario Del Corno in omaggio alla 1a edizione del Festival
“Alcuni dicono che una schiera di cavalieri, altri di fanti, altri di navi sia sulla nera terra la cosa più bella, io ciò che uno ama” (Saffo)
Era il 1997 e debuttava lo spettacolo-conferenza da cui nacque, l’anno successivo, il Festival di cultura classica, creato dal Teatro Popolare di Roma e dal Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli. I versi che si ripropongono sono antichissimi, temporalmente lontani millenni eppure molto vicini a noi perché parlano di cose che ci riguardano: “la dolcezza dell’amore e dell’amicizia, la rabbia dell’odio, il dolore dell’addio, la gioia di un incontro erotico, il piacere dello stare insieme… ci parlano dei tanti aspetti della vita con una essenzialità che giunge al cuore delle situazioni”. L’omaggio inaugurale assume quest’anno un valore speciale perché la manifestazione è dedicata al maestro Piero Nuti, scomparso qualche mese fa, divulgatore competente e affascinante, che tanto ha fatto per la diffusione della cultura classica antica. La serata prosegue con la partecipazione degli incantevoli G.E.T. Germana Erba’s Talents e con l’illustrazione del 25°Festival.
25°Festival di cultura classica
Teatro Erba Torino – giovedì 12 ottobre ore 21 e venerdì 13 ottobre ore 10
Anfitrione
di Molière - elaborazione e regia Girolamo Angione
riallestimento Elia Tedesco - musiche Bruno Coli - con i G.E.T. Germana Erba’s Talents
“La commedia più bella del mondo”, fonte inesauribile di ispirazione teatrale
Thomas Mann ha definito Anfitrione “la commedia più bella del mondo”. Infatti, il grande mito del truffaldino amplesso di Giove con Alcmena, da cui nacque il semidio Ercole, ha trovato più volte la via del palcoscenico: dai lontani tempi del latino Plauto al primo Ottocento del tedesco Heinrick von Kleist o al Novecento del francese Jean Giraudoux, passando per la versione di Jean-Baptiste Poquelin, detto Molière che, nel 1668, riprende la situazione plautina della beffa ordita dagli Dei ai danni dei mortali e l’esilarante gioco degli scambi di identità, per farne una commedia perfetta in cui, pur divertendosi ad ammiccare in modo neppure troppo velato agli amori in corso alla corte di Luigi XIV, declina virtù artistiche e valenze universali. Il mondo antico, barocco e contemporaneo si mescolano nel gioco dei costumi, delle musiche, dei canti e delle danze, per rendere grazia e leggerezza di una commedia in cui convivono, concertati con assoluto virtuosismo, gli elementi più diversi: il basso e l’alto, l’umano e il divino, l’eroismo ed il cinismo. Una questione privata diventa così, attraverso l’arte del teatro, un discorso sull’esproprio dell’identità e sull’arroganza dei potenti.
25°Festival di cultura classica
Teatro Erba Torino – sab 14 ottobre ore 21, dom 15 ottobre ore 16, lun 16 ottobre ore 10
Il Soldato Fanfarone
di Girolamo Angione e Gian Mesturino da Miles Gloriosus di Tito Maccio Plauto
regia Girolamo Angione - coreografie Gianni Mancini - musiche Simone Gullì
con i BENIAMINI TORINO SPETTACOLI ELIA TEDESCO/TOMMASO CALDARELLA
SIMONE MORETTO VALENTINA MASSAFRA ENZO MONTESANO e i G.E.T. Germana Erba’s Talents
Un soldato tracotante, un servo furbissimo e una galleria di personaggi per la più amata e divertente commedia del maestro insuperato della comicità
“Se non fosse stato per Plauto, il teatro romano non sarebbe nato. Sarebbe rimasto un’imitazione di quello greco e noi non vi troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito (Indro Montanelli)”.
Miles Gloriosus, Menecmi, Pseudolus, Mostellaria, Aulularia, Epidicus e Rudens costituiscono una serie che ben rappresenta, nella tipologia dei personaggi, nella imprevedibilità delle situazioni, nella ilarità delle battute, nella mobilità dell’azione, l’inesauribile vitalità dell’autore antico; archetipo artistico e quasi antropologico, perenne e sublime, dell’Homo ridens che nell’Homo sapiens, fortunatamente, così permane. Plauto: il primo, grandissimo e insuperato maestro della comicità a teatro. Fra i suoi titoli, il Miles Gloriosus è certamente quello più amato dal pubblico per la straordinaria invenzione di quel Soldato fanfarone che, nei secoli a seguire e a partire dalla commedia dell’arte, ha segnato di sé alcuni dei momenti topici della storia del teatro occidentale. Tutto in Plauto è moderno: la comicità di situazione, l’invenzione linguistica, il contributo della musica, la modernissima lezione della contaminatio: mettere in scena Plauto vuol dire tornare alle radici della comicità e, nello stesso tempo, metterne a frutto gli esiti più attuali. In questa prospettiva, la scelta è stata quella di collocare la vicenda nella città in costruzione d’una provincia romana colonizzata. I Romani sono appena arrivati ma la fanno da padroni e il Miles, campione di tracotanza, non lega affatto col carattere dei locali che, dunque, sono ben lieti di collaborare alla buona riuscita della beffa che un simpatico servo ordisce ai suoi danni per liberare la ragazza rapita dal soldato durante una missione precedente.
“Se non fosse stato per Plauto, il teatro romano non sarebbe nato. Sarebbe rimasto un’imitazione di quello greco e noi non vi troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito (Indro Montanelli)”.
Miles Gloriosus, Menecmi, Pseudolus, Mostellaria, Aulularia, Epidicus e Rudens costituiscono una serie che ben rappresenta, nella tipologia dei personaggi, nella imprevedibilità delle situazioni, nella ilarità delle battute, nella mobilità dell’azione, l’inesauribile vitalità dell’autore antico; archetipo artistico e quasi antropologico, perenne e sublime, dell’Homo ridens che nell’Homo sapiens, fortunatamente, così permane. Plauto: il primo, grandissimo e insuperato maestro della comicità a teatro. Fra i suoi titoli, il Miles Gloriosus è certamente quello più amato dal pubblico per la straordinaria invenzione di quel Soldato fanfarone che, nei secoli a seguire e a partire dalla commedia dell’arte, ha segnato di sé alcuni dei momenti topici della storia del teatro occidentale. Tutto in Plauto è moderno: la comicità di situazione, l’invenzione linguistica, il contributo della musica, la modernissima lezione della contaminatio: mettere in scena Plauto vuol dire tornare alle radici della comicità e, nello stesso tempo, metterne a frutto gli esiti più attuali. In questa prospettiva, la scelta è stata quella di collocare la vicenda nella città in costruzione d’una provincia romana colonizzata. I Romani sono appena arrivati ma la fanno da padroni e il Miles, campione di tracotanza, non lega affatto col carattere dei locali che, dunque, sono ben lieti di collaborare alla buona riuscita della beffa che un simpatico servo ordisce ai suoi danni per liberare la ragazza rapita dal soldato durante una missione precedente.
25°Festival di cultura classica
Teatro Erba Torino – mer 18, gio 19, lun 23 e mar 24 ottobre ore 10
venerdì 20 e sabato 21 ottobre ore 21
La Pentola Piena di Monete D’oro
cura di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Aulularia di Tito Maccio Plauto
regia Elia Tedesco - coreografie Gianni Mancini - musiche Gabriele Bolletta/Simone Gullì
con i G.E.T. Germana Erba’s Talents
e con la partecipazione dei BENIAMINI TORINO SPETTACOLI
ELIA TEDESCO/TOMMASO CALDARELLA GIUSEPPE SERRA STEFANO FIORILLO
nuova scoppiettante edizione per la commedia dell’Avaro per antonomasia
Prima nazionale per la nuova edizione Torino Spettacoli di un capolavoro comico plautino! Prosegue infatti, a cura di due specialisti del teatro plautino, Mesturino-Angione, il lavoro di restituzione agli spettatori di oggi delle opere del maestro insuperato della comicità. Che cosa succede quando un vecchio avaro, gretto e sospettoso come Euclione trova una pentola piena di monete d’oro? E come si comporterà quando sua figlia, per la quale sta progettando un matrimonio d’interesse, si innamorerà del giovane Liconide e aspetterà un bimbo da lui? Girandola di personaggi e situazioni, scintillanti invenzioni lessicali, equivoci e ritmo serrato per un capolavoro comico del teatro di tutti i tempi, con l’auspicio scaramantico che ognuno di noi trovi la sua pentola piena d’oro o di ciò che desidera! La commedia rientra nella più ampia storia del teatro per la definizione di una figura comica fortunatissima e per le molte commedie che dopo di sé ha generato; fra esse, almeno un capolavoro in assoluto: l’Avaro di Molière. Così il critico Carlo Carena: “La maestria misteriosa di Plauto consiste nella capacità di perdersi in una costruzione artistica finissima, serbando comunque una concretezza, il contatto addirittura documentario col reale; nel compiere un miracolo estetico, quale quello di fondere la raffinatezza dello scrittore forse più aperto della latinità, col mondo della suburra, di scherzare, ma in modo degno di un uomo libero, come annotava Cicerone”.
25°Festival di cultura classica
Teatro Erba Torino – mercoledì 25 ottobre ore 21
giovedì 26 e lunedì 30 ottobre ore 10
Il viaggio di Ulisse
drammaturgia dall’Odissea di Omero e regia Girolamo Angione - riallestimento Elia Tedesco coreografie Gianni Mancini - musiche Gabriele Bolletta/Simone Gullì
con i G.E.T. Germana Erba’s Talents
e con la partecipazione dei BENIAMINI TORINO SPETTACOLI
ELIA TEDESCO/TOMMASO CALDARELLA GIUSEPPE SERRA STEFANO FIORILLO
Un viaggio nel viaggio di Ulisse, a riscoprire l’emozione del racconto di Omero
Ogni viaggio è evidentemente una rappresentazione della vita, un viaggio interiore che ognuno intraprende per trovare (o ritrovare) sé stesso, per affrontare e conoscere questioni decisive: la vita, il dolore, l’amore, la morte. Omero ci racconta il viaggio più emozionante di tutti i tempi, quello di Ulisse per tornare a Itaca: da quando lascia Troia in fiamme e per dieci anni percorre in lungo e in largo i mari perdendo via via tutti i suoi compagni, tra creature mostruose, i ciclopi, la maga Circe, il canto delle Sirene, la dea Calipso, Nausicaa: avventure, pericoli, amori, gesti eroici e scelte temerarie, affrontate con astuzia e coraggio. L’Odissea, insieme all’Iliade, rappresenta uno dei testi fondamentali della cultura classica. Su quelle due grandi storie si fonda la narrativa occidentale. Sono le storie di tutte le storie, storie antiche come montagne. Tornare a leggerle, con attenzione e fedeltà, è un po’ come fermarsi a contemplare una montagna, oppure il mare. È questa la ragione dell’attualità delle opere classiche. Funzionano sempre, perché hanno dentro il mondo intero.
25°Festival di cultura classica
Teatro Erba Torino – venerdì 27 ottobre ore 10 e sabato 28 ottobre ore 21
Grandi processi dell’antichità
a cura di Gian Mesturino e Elia Tedesco
con i BENIAMINI TORINO SPETTACOLI ELIA TEDESCO/SIMONE MARIETTA
STEFANO FIORILLO BARBARA CINQUATTI LUCA SIMEONE
Lo “spettacolo della giustizia” nelle più appassionanti pagine ciceroniane
Il maestro di tutti noi, il mitico Piero Nuti, fino all’ultimo ha recitato, preparato i giovani e ideato progetti che il gruppo di lavoro Torino Spettacoli sta portando avanti con impegno e desiderio di onorare la sua memoria. Primo fra tutti è un appassionato medley di prosa, appunto Grandi Processi dell’antichità. La nuova produzione vuole omaggiare il grande artista da sempre in prima linea nel proporre un teatro “nutriente per la consapevolezza degli individui e prezioso per l’autoanalisi di un’intera comunità”. Grandi Processi nasce dalla sua idea di “raccontare” 50 anni dedicati a mettere in scena “lo spettacolo della giustizia” ovvero le orazioni giudiziarie del più geniale avvocato di tutti i tempi, Cicerone. L’idea di proporre i grandi processi e le grandi orazioni dell’antichità nacque all’inizio degli anni ’50, a Genova, grazie al felice incontro tra il Professor Francesco Della Corte e un gruppo di universitari amanti del teatro, tra cui Vito Molinari e Piero Nuti che li presentarono con enorme successo nelle Università e nei teatri d’Italia. I fatti raccontati in questi processi sono antichissimi ma lo spirito in essi contenuto e le parole con le quali sono comunicati toccano direttamente la sensibilità contemporanea. La struttura drammaturgica fa rivivere i passaggi più appassionanti degli adattamenti firmati dal maestro: Pro Caelio, In Verrem, Pro Milone e Pro Archia Poeta.
Biglietti e Abbonamenti Festival di cultura classica
Ciò che uno ama, serata inaugurale 25° Festival
ingresso gratuito con scelta posto al sito www.torinospettacoli.it
Anfitrione - Grandi processi- Pentola oro-Soldato-Viaggio Ulisse
p. unico € 18+1; ridotto (over60, gruppi, abbonati* e conv) € 12+1
speciale (und26, studenti, docenti, persone con disabilità**) € 9 - scolastiche al mattino € 9 - docenti accompagn omaggio
* possessori di abbonamento 23/24 a qualsivoglia teatro italiano!
** la riduzione per persone con disabilità è estesa a 1 accompagnatore
Abbonamento Cultura Classica 2 titoli a scelta tra:
Anfitrione- Grandi processi - Pentola - Soldato - Viaggio € 23
speciale (und26, ov60, abb*, conv, studenti, docenti, gruppi, persone con disabilità**) € 16
Acquisto Biglietti 25°Festival di Cultura Classica:
-direttamente al sito www.torinospettacoli.it oppure via whatsapp al numero 320.9050142
-al Teatro Erba di Torino;
-tramite Ticketone: www.ticketone.it
-Info: tel. 011.6615447/011.6618404 - info@torinospettacoli.it
Torino Spettacoli Teatro stabile privato - Compagnia Torino Spettacoli
Teatro Erba di Torino - Periodico Viva il teatro – Scuola di teatro Giuseppe Erba
Sede Legale e Operativa: C.so Moncalieri, 241 - 10133 Torino
(+39) 011.661.84.04 – Fax (+39) 011.661.28.98 - info@torinospettacoli.it – www.torinospettacoli.it
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