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venerdì 9 dicembre 2022

DOPO 4 ANNI TORNA AL PICCOLO TEATRO DI MILANO
"CENERENTOLA" 
IN SCENA 90 ALLIEVI DELLA SCUOLA DI BALLO 
DELL'ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

A distanza di quattro anni, dal 13 al 22 dicembre 2022, torna al Teatro Strehler Cenerentola, balletto firmato da Frédéric Olivieri sulle musiche di Sergej Prokof’ev e sul libretto di Nicolai Volkov, affidato all’interpretazione degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta dallo stesso Olivieri.

Sul palcoscenico si alterneranno 86 giovani danzatori e, nei ruoli solistici, allievi fra il 6° e l’8° corso.

Il balletto, nato nel 2015 su commissione della Fondazione Bracco, ha conosciuto nel tempo un notevole successo, in Italia e all’estero. Proposto ad anni alterni al Teatro Strehler durante le festività natalizie, è andato in scena anche alla Scala e a Brescia, Genova, Pavia, Lublino.

Lo spettacolo si avvale del contributo della Regione Lombardia.

Per Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco che dal 2012 è al fianco dell’Accademia Teatro alla Scala come Socio Fondatore, “favorire la crescita culturale e, al contempo, offrire ai giovani l’opportunità di sviluppare i propri talenti, risponde appieno alla mission della Fondazione che nasce per formare, promuovere e diffondere espressioni della cultura, della scienza e dell’arte anche quali mezzi per il miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale”.

Rispetto alla prima versione del balletto, firmata da Rostislav Zakharov per il Bolshoi di Mosca nel 1945, la Cenerentola della Scuola di Ballo scaligera differisce per alcune parti: è in due anziché in tre atti (sette scene e un prologo per il primo atto, undici scene e un prologo per il secondo atto), il Principe compare in due scene già nel primo atto e, durante il suo viaggio alla ricerca di Cenerentola, vi sono due danze di carattere, spagnola e araba.

La partitura risponde alla tradizione coreutica dell’epoca in cui è stata ideata, con una notevole varietà di danze classiche e popolari, passi a due, variazioni, valzer, mazurche.

Il carattere di ciascun personaggio è tratteggiato attraverso temi musicali che seguono le vicende narrate nella storia: così Cenerentola è caratterizzata da tre diversi temi, il primo che sottolinea il senso di oppressione e solitudine, il secondo la speranza in un futuro più roseo e il terzo l’innamoramento e la gioia della serenità raggiunta. Le sorellastre, invece, vengono delineate attraverso toni farseschi e goffi, mentre la matrigna entra in scena accompagnata da modulazioni aspre e minacciose, in netto contrasto con le note melodiose e rassicuranti della Fata.

Nel balletto spiccano per energia e freschezza, nel primo atto, la danza delle fate delle quattro stagioni, chiamate dalla Fata Madrina per trasformare il sogno di Cenerentola in realtà e condurla al ballo, e nel secondo atto, in cui ben sei scene oltre al prologo sono dedicate al ballo a corte, la danza delle tre arance, dono del Principe che le sorellastre si contendono, le variazioni e il passo a due di Cenerentola e del Principe.

Nel ruolo di Cenerentola debuttano Rebecca Luca dell’8° corso e Laura Farina del 6° corso, mentre nel ruolo del Principe Filippo Pagani e Alessandro Francesconi, entrambi dell’8° corso.

Alla messa in scena dello spettacolo sono chiamati molti allievi ed ex allievi dell’Accademia, dai sarti agli scenografi, dai parruccai agli hair & make-up artist, dai fotografi ai videomaker.

Le scene sono firmate da Angelo Sala, i costumi degli interpreti principali sono stati disegnati da Chiara Donato. Le sculture sono state realizzate da Fausta Cerizza, ex allieva del Corso di scenografia teatrale. I costumi sono realizzati ed elaborati da allievi ed ex allievi del Corso di sartoria teatrale, nonché dalla Sartoria Brancato.

INFO: https://www.piccoloteatro.org/it/2022-2023/cenerentola

Biglietti Platea Intero € 33 | Ridotto (under 26 e over 65) € 21

Balconata Intero € 26 | Ridotto (under 26 e over 65) € 18

CENERENTOLA

Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala
diretta da Frédéric Olivieri
coreografia Frédéric Olivieri
musica Sergej Prokof’ev
scene Angelo Sala
costumi Maria Chiara Donato
luci Andrea Giretti
assistenti alla coreografia Leonid Nikonov, Tatiana Nikonova, Paola Vismara, Jean-Philippe Halnaut, Maurizio Vanadia, Giulia Rossitto
elaborazione costumi Cristiana Malberti
sculture Fausta Cerizza
sartoria Pasqualina Inserra, responsabile

Con il contributo di allievi e diplomati dei corsi dell’Accademia Teatro alla Scala
Sartoria teatrale, Hair and Make-up Artist, Parruccaio, Foto, video e new media

Lo spettacolo è in abbonamento

Per acquistare online un abbonamento https://www.piccoloteatro.org/it/pages/abbonamenti

Come e dove acquistare: https://www.piccoloteatro.org/it/pages/come-e-dove-acquistare-n

Le date:

13 dicembre 2022, ore 19.30

14 dicembre 2022, ore 20.30

15 dicembre 2022, ore 19.30

16 dicembre 2022, ore 20.30

17 dicembre 2022, ore 15 e ore 19.30

18 dicembre 2022, ore 16 e ore 20.30

20 dicembre 2022, ore 19.30

21 dicembre 2022, ore 20.30

22 dicembre 2022, ore 19.30

Cenerentola, il sogno in una zucca

Grande fiaba del balletto e dell'immaginario collettivo, Cenerentola è da sempre il racconto di un sogno che si fa realtà, complice la vittoria del bene sul male, nel trionfo di valori contrari all'arrivismo come gentilezza e generosità su invidia, ipocrisia, disonestà. Una bella lezione per gli allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala che sotto il profilo professionale li sprona a una crescita tecnico-interpretativa importante, mettendo in moto umanamente un confronto con temi significativi per lo sviluppo della loro personalità di giovani artisti.

Scriveva Sergej Prokof'ev, autore della lirica partitura del balletto che debuttò nel 1945 al Bol'šoj: «Ciò che volli esprimere sopra tutto il resto nella mia musica fu l'amore poetico di Cenerentola e del Principe, la nascita e il fiorire di questo amore, gli ostacoli nel suo cammino e il compimento del sogno», e ancora «ero ansioso di fare un balletto quanto più possibile "danzabile", con una varietà di danze che si insinuassero nel corso della storia, e offrire ampia opportunità ai danzatori di dare spiegamento alla loro arte».

Su commissione della Fondazione Bracco il direttore della Scuola di Ballo, Frédéric Olivieri, ha firmato una nuova versione di Cenerentola rispondendo agli intenti di Prokof'ev con un grande spettacolo in due atti cucito addosso al talento e alla preparazione dei giovani allievi. Un'onirica produzione di cui la scuola va giustamente orgogliosa, che si avvale delle scenografie dipinte di Angelo Sala, dei costumi disegnati appositamente da Chiara Donato, della collaborazione di allievi ed ex allievi del Corso di sartoria teatrale dell'Accademia e della storica Sartoria Brancato.

Un'opera collettiva che vede in scena più di cento allievi della Scuola alle prese con coreografie ricche di ruoli virtuosistici ed espressivi che intorno ai due protagonisti principali, Cenerentola e il Principe, delineano il contrasto tra bene e male senza appoggiarsi al tradizionale confronto estetico tra bellezza e bruttezza (Matrigna e Sorellastre non sono en travesti, né truccate in modo grottesco), ma lasciando solo alla danza il compito di rivelare la natura umana.
Francesca Pedroni

NOTA STORICA

Della prima versione del balletto sulla partitura di Prokof’ev, composta fra il 1941 e il 1944, è autore Rostislav Zakharov e andò in scena, in tre atti, al Bolshoi di Mosca nel 1945, cui fece seguito la coreografia di Konstantin Sergeev al Kirov nel 1946.

Nel Novecento, sono stati molti gli allestimenti andati in scena sulla stessa partitura: basti citare la storica versione del 1948 en travesti di Frederick Ashton per il Sadlers Wells Ballet, quella di Alfred Rodrigues del 1955 in cui Violette Verdy nel ruolo di Cenerentola venne sostituita in diverse recite da una giovanissima Carla Fracci appena diplomata, quella di Paolo Bortoluzzi del 1977 in cui i personaggi uscivano da un gigantesco libro di fiabe, con Luciana Savignano nel ruolo di Cenerentola e lo stesso Bortoluzzi in quello del Principe, o ancora quella di Maguy Marin per l’Opera di Lyon in cui i personaggi, indossando costumi in gommapiuma e maschere di plastica, si muovevano come bambole, o quella di Nureyev del 1986 ambientata nella Hollywood degli anni ’30 con Sylvie Guillem e Charles Jude, fino a quella di John Neumeier del 1992 con il titolo Cinderella Story per l’Hamburg Ballet arricchita da altre musiche di Prokof’ev e quella di Matthew Bourne del 1997 per Adventures in Motion Pictures. Fra le più recenti, si ricordano l'avveniristica versione di Yuri Possokhov, in scena con Svetlana Zakharova al Teatro Marinsky di San Pietroburgo nel 2006, con il libretto raccontato da un cantastorie fra galassie, arance drogate e magici poteri e, in apertura della stagione di balletto 2015/16 al Teatro alla Scala, la Cinderella firmata da Mauro Bigonzetti, con Roberto Bolle e Polina Semionova.

Il soggetto ispirò molti altri coreografi su partiture di diversi compositori: sulle musiche di Mozart Filippo Bertini coreografò il balletto per il Teatro alla Scala nel 1818 e, su quelle del barone Fitinhof-Schell, Lev Ivanov, Enrico Cecchetti e Marius Petipa crearono la versione più nota dell’Ottocento (1893) per il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, con Pierina Legnani nei panni di Cenerentola (fu in questo balletto che la Legnani eseguì per la prima volta 32 fouettés en tournant consecutivi). Emil Graeb firma la coreografia di Aschenbrödel su musiche di Johann Strauss figlio (ultimate e orchestrate da Josef Bayer) per la Berlin Staatsoper nel 1901 ambientando il soggetto nel grande magazzino “Le Quattro Stagioni” con protagonista una lavorante, Greta.

FONDAZIONE ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

Si deve risalire al 1813, anno della creazione dell’Imperial Regia Accademia di Ballo, l’odierna Scuola di Ballo, per trovare le prime radici della vocazione che il Teatro alla Scala ha sempre dimostrato verso le nuove generazioni, con la volontà di trasmettere non solo la grande tradizione musicale e coreutica, ma anche l’abilità creativa e manuale nonché quella manageriale.

Dopo la nascita negli anni ‘50 della scuola dei “Cadetti della Scala”, di cui l’attuale Accademia di perfezionamento per cantanti lirici è l’autorevole erede, e nel 1970 del Corso per scenografi realizzatori, l’attività formativa legata al Teatro milanese ha conosciuto uno sviluppo costante che ha portato alla creazione nel 2001 della Fondazione Accademia Teatro alla Scala, sotto la sovrintendenza di Carlo Fontana.

Oggi, sotto la Presidenza di Giuseppe Vita e la Direzione di Luisa Vinci, l’Accademia conta una trentina di corsi distribuiti in quattro dipartimenti - Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management - che coprono pressoché tutte le professioni dello spettacolo dal vivo.

Ne sono Soci Fondatori, oltre al Teatro alla Scala, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Camera di Commercio di Milano, la Fondazione Berti, la Fondazione Bracco, la Fondazione Milano per la Scala, l’Università Commerciale Luigi Bocconi e Intesa Sanpaolo. A questi si aggiunge un rilevante gruppo di sostenitori, fra fondazioni, associazioni, aziende e privati, che permettono all’istituzione scaligera di donare borse di studio e favorire diverse formule volte ad agevolare la frequenza degli studi.

L’Accademia Teatro alla Scala costituisce un unicum perché unici sono i suoi docenti, gli artisti e i professionisti del Teatro alla Scala, insieme ad esperti indiscussi del settore, capaci di tradurre quotidianamente in insegnamenti le proprie conoscenze, frutto di carriere di successo, in scena o dietro le quinte.

Il contatto diretto con il mondo del lavoro è alla base della metodologia didattica, al fine di garantire un valido inserimento professionale grazie a una significativa esperienza di tirocinio presso i più prestigiosi enti nel settore dello spettacolo e un’intensa attività pratica, non solo sul territorio nazionale, fra concerti, produzioni d’opera e di balletto, spettacoli, esposizioni, oltre al tradizionale appuntamento annuale con il “Progetto Accademia”, titolo operistico inserito nella stagione della Scala.

Tale attività è testimoniata dai numerosi eventi realizzati in oltre venti paesi europei ed extraeuropei, fra i quali Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Grecia, India, Norvegia, Olanda, Oman, Russia, Serbia, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti, Svizzera.

Innumerevoli i grandi artisti che qui si sono formati: Roberto Bolle, Massimo Murru, Marta Romagna, Nicoletta Manni, Virna Toppi, Martina Arduino, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Giuseppe Filianoti, Leonardo Cortellazzi, Azer Zada, Giovanni Sala, Fabio Capitanucci, Massimo Cavalletti, Jong Min Park, Carmen Giannattasio, Anja Kampe, Irina Lungu, Nino Machaidze, Anita Rachvelishvili, Nino Surguladze, Aya Wakizono, Pretty Yende, Federica Lombardi, Fatma Said, solo per ricordarne alcuni. Senza contare tutti coloro che operano dietro le quinte dei teatri più prestigiosi del mondo.
Soci Fondatori dell’Accademia Teatro alla Scala

DIPARTIMENTO DANZA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

Il Dipartimento Danza dell’Accademia dal 2003 è affidato alla guida di Frédéric Olivieri, già direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala dal 2000 al 2007 e dal 2017 al 2020.

Il cuore del Dipartimento è costituito dalla Scuola di Ballo, fondata nel 1813 da Francesco Benedetto Ricci come “Imperial Regia Accademia di Ballo”, che ha visto avvicendarsi alla direzione celebri ballerine e prestigiosi maestri quali Carlo Blasis, Enrico Cecchetti, Ettorina Mazzucchelli, Esmée Bulnes, Elide Bonagiunta, John Field, Anna Maria Prina oltre allo stesso Olivieri, solo per citarne alcuni. La Scuola scaligera ha formato artisti come Carla Fracci, Liliana Cosi, Luciana Savignano, Oriella Dorella, Roberto Fascilla, Roberto Bolle, Massimo Murru, Gilda Gelati, Mara Galeazzi, Marta Romagna, Gabriele Corrado, Alessio Carbone, Nicoletta Manni, Rebecca Bianchi, Sara Renda, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Virna Toppi, Martina Arduino.

All’epoca della fondazione gli allievi erano 12, oggi sono 165. Articolata in otto anni di corso (fra gli 11 e i 18 anni di età), consente di ottenere un diploma dalla duplice specializzazione in danza classico-accademica e danza moderno-contemporanea, in linea con le esigenze delle grandi compagnie internazionali che richiedono ai ballerini professionisti la padronanza di un repertorio sempre più ampio e diversificato. Durante gli studi gli allievi partecipano a diversi titoli della stagione scaligera e si esibiscono su importanti palcoscenici, in Italia e all’estero.

Alla formazione tersicorea si affianca quella scolastica ministeriale con un liceo coreutico che propone un percorso superiore sperimentale appositamente progettato per gli allievi della Scuola di Ballo.

Negli anni più recenti si sono intensificati incontri e masterclass con coreografi e danzatori di fama internazionale come Kathryn Bennetts, Davide Bombana, Luigi Bonino, John Clifford, Claudia De Smet, Paul Dennis, Vladimir Derevianko, Yvan Dubreuil, Shirley Esseboom, Maina Gielgud, Nanette Glushak, Cynthia Harvey, Akram Khan, Monique Loudières, Piotr Nardelli, Patricia Neary, Pompea Santoro, Suki Schorer, Victor Ullate, Arlette van Boven, Francesco Ventriglia, Aaron Watkin, Jelko Yuresha.

Inoltre, la possibilità di interpretare le più note coreografie dei maestri del Novecento e di oggi, come George Balanchine (Serenade, Theme and Variations, Who cares?, Tarantella), Maurice Béjart (Gaîté parisienne suite, La luna), Anton Dolin (Variations for Four), Mats Ek (La Bella Addormentata), William Forsythe (The Vertiginous Thrill of Exactitude, In the Middle, Somewhat Elevated), Jiří Kylián (Symphony in D, Evening Songs, Un ballo), José Limón (The Unsung), Roland Petit (Gymnopédie), Angelin Preljocaj (Larmes blanches, La Stravaganza), nonché rivisitazioni (Largo di Matteo Levaggi) e creazioni appositamente pensate per la Scuola di Ballo (Canone allegro di Valentino Zucchetti), ha ulteriormente arricchito la già profonda e rigorosa preparazione degli allievi.

Al percorso per ballerini professionisti si affianca un corso quinquennale di propedeutica alla danza, riservato ai bambini dai 6 ai 10 anni con l’obiettivo di avvicinarli al mondo della danza e della musica facendo loro vivere un'esperienza di carattere ludico-espressivo attraverso l’attività ritmica e motoria.

Nel 2019 il Dipartimento Danza si è arricchito di un Corso di diploma accademico di primo livello in danza classica a indirizzo tecnico-didattico. Si tratta di un percorso triennale, che afferisce al sistema AFAM-Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica che conferisce titoli equipollenti a quelli universitari, con un piano di studi molto articolato, che permette non solo di approfondire la tecnica classico-accademica adottata nella Scuola di Ballo scaligera, ma anche di acquisire competenze nella pratica d’insegnamento della danza.

Ultimo nato è il Corso di perfezionamento in danza classica e contemporanea, una proposta rivolta a danzatori che intendano affinare la propria preparazione tecnica ed interpretativa grazie all’approfondimento della conoscenza di diversi stili coreutici e metodi coreografici. Il programma, nell’arco di cinque mesi, prevede lo studio della tecnica classico-accademica e contemporanea e del repertorio classico, neoclassico e contemporaneo sotto la guida di artisti, maître e coreografi di assoluta caratura.

Nel periodo estivo la Scuola apre le porte per stage e workshop settimanali.

FONDAZIONE ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

Presidente
Giuseppe Vita

Vice Presidente
Diana Bracco

Direttore Generale
Luisa Vinci

Vice Direttore Generale
Nadia Nigris

Dipartimento Danza

Direttore
Frédéric Olivieri

Vice Direttore
Maurizio Vanadia

Corpo Docente Scuola di Ballo
Jean-Philippe Halnaut
Walter Madau
Leonid Nikonov
Tatiana Nikonova
Giulia Rossitto
Elisa Scala
Emanuela Tagliavia
Maurizio Vanadia
Paola Vismara
Antonella Stroppa
Andrea Massimo Grassi
Francesca Pedroni
Ferdinando Sulla

Pianisti accompagnatori

Svetlana Chernova
Massimo Ciarella
Federico Costa
Gianna Eremeeva
Tomoko Murakoshi
Marco Paderni
Artan Tushi

ALLIEVI DELLA SCUOLA DI BALLO DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

ANNO 2022-2023

1° corso femminile

Delia Del Duca
Nora Korneva
Daria Parchami
Eleonora Parker
Eleonora Maria Pistarà
Maria Chiara Sinibaldi
Sveva Zarrillo

2° corso femminile

Maria Anna Bencivenga
Margherita Benedetti
Eléonore Bernardin
Lisa Cassanelli
Julie Janssen
Katerina Kocherga
Sofia Lambiase
Miriam Locatelli
Vittoria Medeot
Polina Pikiner
Chiara Rosso
Ludovica Tardia
Fiammetta Tsui
Aleksa Yesaulenko
Bianca Zaniol

3° corso femminile

Clarissa Carbini
Francesca Farace
Ginevra Fiore
Aurora Flammini
Margherita Foccillo
Carolina Gambino
Yvanna Kozlova
Rebecca Lucarini
Viola Lucia Mosca
Sofia Pansera
Ginevra Santini
Giulia Maria Saragoni
Alisa Strygunkova

4° corso femminile

Beatrice Astrobello
Adriana Belibov
Loriane Bou
Reiana Ceka
Matilde Beatrice Cucco
Alessia Giannattasio
Anna Marchionni
Lara Molina
Matilde Paolini
Christin Saginario
Joestine Tubigan

1° corso maschile

Agostino Carotti
Niccolò Giannini
Pietro Putiri
Simone Spezzano

2° corso maschile

David Aloschi
Michele Caramel
Gilberto Filini
Lorenzo Gabbiani
Adam Papagna
Milo Sauda
Lenny Ange Terriat

3° corso maschile

Edoardo Baghino
Francesco Balzano
Teodor Stefano Ciobanu
Nicholas Fantauzzi
Cristian Mangili
Gioele Salmi
Pietro Tian Scaccabarozzi
Agostino Sparacino
Riccardo Stella
Fabrizio Angelo Ventura

4° corso maschile

Axel Bilek
Luca Caputo
Nicolò Carella
Riccardo D'Antoni
Niccolò Gambetti
Nicolò Zampedri

5° corso femminile

Maria Vittoria Bandini
Sofiia Baradulia
Benedetta Boccini
Viola Borda
Chiara Bugatti
Bianca Ala Debra de Vries
Chiara Giannone
Elisa Grassi
Beatrice Grigolato
Sara Petosino
Allegra Pezzi
Vittoria Strafezza
Chiara Zappavigna

6° corso femminile

Elisa Alieri
Félicité Claire Marie Chareton
Benedetta D'Aleo
Anna Ercoli
Laura Farina
Gisèlle Odile Ghidoli
Benedetta Giuliano
Zhaklin Gudeva
Daisy Libero
Greta Morgantini
Piera Nicoletti Altimari
Giulia Samec
Laura Tubertini

7° corso femminile

Stefania Boanta
Arianna Cipolla
Eleonora Dal Pos
Melania Di Luozzo
Chiara Ferraioli
Jazmin Viola Gonzalez
Fabiana Laneve
Varvara Lobanova
Maddalena Mosca
Aleksandra Piatko

8° corso femminile

Yara Araujo de Azevedo
Letizia Austoni
Giulia Consumi
Ariel Mira Daley
Ludovica Di Pasquale
Natasha Frezza
Maya Gobbi
Alice Aurora Lietti
Rebecca Luca
Rosalie Parlos de Gourcuff
Ludovica Pinto
Camilla Raina
Camilla Rossi
Francesca Sari
Sofia Vigilante

5° corso maschile

Gabriele Calcagno
Massimo Ferraris
Michele Forghieri
Leonardo Marrone

6° corso maschile

Alessio Alfonsi
Giovanni Bellucci
Jacopo Biancucci
Giuseppe Campanella
Gioele Castagna
Andrea Cipolla
Antonio Cortese
Gabriel Deidenbach Spadaro
Enrico Farina
Francesco Mezzoli

7° corso maschile

Riccardo Cialfi
Kevin Crapisi
Bruno Garibaldi
Alfonso Maria Guerriero
Antonino Modica
Sergio Napodano
Vincenzo Pio Petronzi

8° corso maschile

Leonardo Baghin
Davide Cairo
Andrea Denei
Alessandro Francesconi
Marco Pio Nestola
Ignazio Pace
Filippo Ferdinando Pagani
Filippo Penco
Paolo Radogna
Massimiliano Santagostino

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