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giovedì 20 ottobre 2022

FUORINORMA 6
NUOVE FORME DEL CINEMA ITALIANO
VI EDIZIONE (2022/2023)
 CASA DEL CINEMA DI ROMA

Dal 24 al 27 ottobre
Sarà la Casa del Cinema, nel cuore di Villa Borghese a Roma, a ospitare da lunedì 24 a giovedì 27 ottobre, presso la Sala Kodak, la prima intensa tappa della sesta edizione (2022/23) di Fuorinorma – Nuove forme del cinema italiano, la rassegna a cura di Adriano Aprà realizzata dall’omonima associazione culturale con il contributo di MiC, CNA e Fondazione Cinema per Roma, e con il sostegno di Regione Lazio.
Fuorinorma, festival “diffuso” nel tempo e nello spazio, porta all’attenzione del pubblico il meglio del cinema italiano indipendente, promuovendo le forme nuove del cinematografo. Si rinnova così la collaborazione avviata fin dalla prima edizione del 2017 con la Casa del Cinema, uno dei luoghi più prestigiosi e centrali per la settima arte nella capitale, che ospiterà le prime quatto giornate dell’edizione 2022/23 di Fuorinorma.

Adriano Aprà coltiva fedelmente la diffusione e la conoscenza delle forme in divenire del cinema attraverso Fuorinorma dal 2017, con un’anticipazione alla Mostra di Pesaro nel 2013, già forte della sua esperienza di lungo corso come critico, saggista, direttore artistico e autore a sua volta. Così fa il punto sull’azione dell’associazione Fuorinorma da lui presieduta, e sul festival: «Da questa esperienza sono emerse, fra le altre, alcune necessità e proposte: censire in Italia i “punti di proiezione” interessati a far vedere film, diversi fra quelli correnti, di autori italiani; organizzare seminari in cui si insegni a fare critica con il cinema, non limitandosi a scrivere o a parlare di cinema, ma con immagini e suoni; indagare con simposi, invitando e dialogando con esperti, i rapporti fra il cinema contemporaneo, le altre arti e le scienze».

I film proposti alla Casa del Cinema dal 24 al 27 ottobre saranno introdotti dal dialogo vivo con gli autori.

Lunedì 24 ottobre alle 17.00, accompagnati dalle suggestioni del racconto di Borges “La forma della spada”, Daniele Gaglianone e Imogen Kusch condurranno nel film “La mia storia si perde e si nasconde” (2020) gli allievi e le allieve di recitazione della Scuola Volonté a esplorare il confine fra bugia e verità, interprete e personaggio. Alle 19.00, “Il terribile inganno” (2021) di Maria Arena sarà sia un vero e proprio lavoro di documentazione su ciò che le “nuove femministe” hanno fatto in risposta alla violenza di genere sia un bilancio sull’essere donna oggi a partire dalla stessa regista, moglie, madre e lavoratrice cinquantenne. Alle 21.15 in “Sotto le stelle fredde” (2020) Stefano Giacomuzzi svela il microcosmo montuoso della Carnia per parlare della vita dell’uomo, del suo rapporto con gli animali, la natura e il tempo. Le tre proiezioni, introdotte da Adriano Aprà, avverranno in presenza di Imogen Kusch, Maria Arena e Stefano Giacomuzzi.

Martedì 25 ottobre le proiezioni inizieranno alle 17.00 con “Fuorinorma Extra 1”, una selezione di cortometraggi in presenza degli autori introdotti da Adriano Aprà:“L’invention de la cinématographie” di Stefano Virgilio Cipressi, “Nato prematuro” di Enzo Cei, “Dots for Inch” di Claudia Muratori, “Tutto qui” di Anna Marziano, “The Fear in Your Eyes “di Giacomo Sabatini, “Il cielo nei miei sogni è sempre grigio” di Eleonora Cutini, “Il volto del santo” di Paolo Benvenuti. Alle 19.00 la serata proseguirà con “The Kennel” (2021) di Demetrio Giacomelli, in cui lo sguardo di un cane in vecchiaia diviene mezzo per osservare il mondo e dare vita a un universo nuovo e indipendente, e “Tre donne, di Sylvia Plath” (2021) a firma di Francesca Lolli e Bruno Bigoni, un poema a tre voci femminili, accomunate dall’esperienza della maternità. Seguirà alle 21.15 “Venezia altrove”, di Elia Romanelli, il viaggio personale in una delle città più belle del mondo che esplora l’immaginario e il potere del simbolo a partire da un’omonimia.

Mercoledì 26 ottobre, alle 17.00, la storia di tre fratelli bosniaci cresciuti all’ombra di un padre predicatore, islamista severo e radicale, e condannato a due anni di carcere per terrorismo, è al centro del film di Francesco Montagner, “Brotherhood” (2021). Alle 19.00, la proiezione di “Delle porte e dei deserti” (2021) di Loredana Bianconi: una poesia scritta in prosa incisa sullo schermo, racconto di un’odissea di erranti da ieri a oggi, con immagini d’archivio, e sequenze che, come il testo, collegano il Mito e il Presente dei naufragi, dei superstiti e dei perduti. “Veleno biondo” di Fabio Giovinazzo, proiettato alle 21.00, è un thriller sull'indefinibile struggimento che incornicia l'età adolescenziale, sulla conturbante bellezza di un’età in cui ci si muove, non si sa fino a quale grado di consapevolezza, tra Bene e Male. Introdurranno le proiezioni dei film Giacomo Ravesi, Fosca Raia e Silvia Lumaca.

La prima tranche dell’edizione 2022/23 di “Fuorinorma” si concluderà giovedì 27 ottobre, un finale che vedrà presenti in sala, oltre agli autori, anche alcuni attori protagonisti tra i più apprezzati d’Italia, Lino Musella e Sofia Vigliar.

Alle 17.00, “Isole” (2021) di Karine De Villers e Mario Brenta, introdotto da Adriano Aprà, raccoglie più di settanta sguardi personali, di singolari visioni del mondo, cartoline illustrate e ‘selfie’ dell’io interiore, con immagini giunte da amici, parenti, lontani conoscenti o addirittura sconosciuti che restituiscono un racconto corale di voci soliste, tra sensazioni, ricordi, attese e speranze. Alle 19.00, in presenza dell’autrice e di Sofia Vigliar, introdotti da Adriano Aprà, sarà proiettato “Malacarne” di Lucia Zanettin: una montagna inviolata e misteriosa attira a sé un eterogeneo gruppo di personaggi, il cui legame viene alimentato da un clima di sospetto reciproco, acuito dall’ambiente in cui gli stessi si trovano.

Lino Musella, pluripremiato attore del teatro italiano (Premio Ubu 2019), volto noto della serie televisiva “Gomorra” e già interprete in alcuni film del Premio Oscar Paolo Sorrentino, è il protagonista di “The Walk”, proiettato alle 21.00 in presenza di Musella e dell’autore Giovanni Maderna, introdotti da Adriano Aprà. Girato in un singolo giorno e ispirato al racconto di Robert Walser, il film è una passeggiata tra le strade di Roma, in piena pandemia: uno scrittore supponente discute con una varietà di personaggi, nel tentativo di impadronirsi della crisi del tempo attraverso la leggerezza dei piaceri più semplici.

INFO

Casa del Cinema (Sala Kodak, 63 posti), largo Marcello Mastroianni 1, ingresso da Piazzale del Brasile

INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti disponibili. Prenotazioni allo 06 0608 (risponde tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00) e allo 06 423601 (portineria).

www.casadelcinema.it

PARTECIPANO: Maria Arena, Paolo Benvenuti, Loredana Bianconi, Mario Brenta e Karine De Villers, Enzo Cei, Stefano Virgilio Cipressi, Elenora Cutini, Daniele Gaglianone e Imogen Kusch, Demetrio Giacomelli, Stefano Giacomuzzi, Fabio Giovinazzo, Francesca Lolli e Bruno Bigoni, Giovanni Maderna, Anna Marziano, Francesco Montagner, Claudia Muratori, Elia Romanelli, Giacomo Sabatini, Lucia Zanettin, Sofia Vigliar, Lino Musella.

LUNEDÌ 24 OTTOBRE

ore 17.00 | proiezione in presenza della co-autrice Imogen Kusch, introduce Adriano Aprà
La mia storia si perde e si confonde (2020, 62’)
di Daniele Gaglianone e Imogen Kusch

Accompagnati dalle suggestioni del racconto di Borges La forma della spada, Daniele Gaglianone e Imogen Kusch hanno condotto gli allievi e le allieve di recitazione della Scuola Volonté a esplorare il confine fra bugia e verità, interprete e personaggio. Forse, per raccontare se stessi fino in fondo occorre nascondersi dietro qualcun altro, perché certe verità si possono rivelare solo attraverso la menzogna. Forse, quel confine è il luogo elettivo dell’attore… Recitare significa far emergere qualcosa di sé, trasfigurando un segreto indicibile?

ore 19.00 | proiezione in presenza dell’autrice, introduce Adriano Aprà
Il terribile inganno (2021, 106’)
di Maria Arena

Il racconto in prima persona della regista, cinquantenne, moglie, madre e lavoratrice, che attraverso l’incontro con le odierne pratiche femministe fa un bilancio sull’essere donna oggi a partire da sé. Incuriosita dal primo “sciopero globale delle donne” proclamato in tutto il mondo l’8 marzo 2017 dal movimento “Non Una Di Meno”, Maria partecipa alla manifestazione milanese e decide di seguire il movimento. Con la telecamera sempre al seguito, la regista fa un vero e proprio lavoro di documentazione di ciò che le “nuove femministe” hanno fatto in risposta alla violenza di genere.

ore 21.15 | proiezione in presenza dell’autore, introduce Adriano Aprà
Sotto le stelle fredde (2020, 63’)
di Stefano Giacomuzzi

Girato tra le montagne della Carnia, può apparentemente sembrare un documentario osservativo sulla vita in montagna e indubbiamente si tratta anche di questo. Ma il microcosmo della Carnia su cui si focalizza il film risulta essere il riflesso di una realtà più ampia e forse un espediente per parlare della vita dell’uomo, del suo rapporto con gli animali, la natura e prima di tutto con il tempo.

MARTEDÌ 25 OTTOBRE


ore 17.00
Fuorinorma Extra 1 (72’)
di Autori vari
Selezione di cortometraggi in presenza degli autori introdotti da Adriano Aprà

L’invention de la cinématographie di Stefano Virgilio Cipressi; Nato prematuro di Enzo Cei; Dots for Inch di Claudia Muratori; Tutto qui di Anna Marziano; The Fear in Your Eyes di Giacomo Sabatini; Il cielo dei miei sogni è sempre grigio di Eleonora Cutini; Il volto del santo di Paolo Benvenuti.

ore 19.00 | proiezione in presenza dell’autore, introduce Adriano Aprà
The Kennel (2021, 48’)
di Demetrio Giacomelli

Lo sguardo di un cane, ormai in vecchiaia, diviene un mezzo per osservare il mondo “obliquamente”, non riproducendo quanto già esiste ma dando vita a un universo nuovo, personale e indipendente allo stesso tempo.

a seguire

in presenza degli autori, introduce Adriano Aprà
Tre donne, di Sylvia Plath (2021, 54’)
di Francesca Lolli e Bruno Bigoni

Tre donne, di Sylvia Plath è un poema a tre voci, concepito originariamente come radiodramma. Le tre voci appartengono a tre donne accomunate dall’esperienza della maternità

ore 21.15 | proiezione in presenza dell’autore, introduce Adriano Aprà
Venezia altrove (2020, 62)
di Elia Romanelli

Venezia è una delle città più famose del mondo. Ma cos’è una città? Un puntino su una mappa, una somma di edifici o piuttosto un’idea, un desiderio, una narrazione? Venezia altrove è un’esplorazione sull’immaginario e sul potere del simbolo a partire da un’omonimia, che pure racchiude in sé una Venezia viva, vitale e, a volte, più autentica di quella reale.

MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE

ore 17.00
Brotherhood (2021, 97)
di Francesco Montagner

Jabir, Usama e Uzeir, sono tre giovani fratelli bosniaci, nati in una famiglia di pastori. Sono cresciuti all'ombra del padre, un predicatore islamista severo e radicale. Quando viene condannato a due anni di carcere per terrorismo, i tre fratelli vengono improvvisamente lasciati soli e la loro vita cambia drasticamente, mentre esplorano per la prima volta la libertà. Crescere non è mai stato più intimo ed estenuante: mentre lottano, combattono e si affrontano, vediamo le loro identità distinte che si sviluppano davanti ai nostri occhi.

ore 19.00
Delle porte e dei deserti (2021, 84)
di Loredana Bianconi

Un film-poesia, il racconto dei migliaia che cercano rifugio. Attraversano acque, deserti, fuochi, cielo, fino alla Liberazione. Una poesia scritta in prosa incisa sullo schermo, frase dopo frase. Il racconto di un’odissea di erranti da ieri a oggi, dal deserto alle porte della Cittadella. Al testo rispondono immagini d’archivio, immagini prese online, dei quadri, immagini filmate oggi: le sequenze che, come il testo, collegano il Mito e il Presente dei naufragi, dei superstiti, dei perduti.

ore 21.00 | introduce Silvia Lumaca
Veleno biondo (2021, 61’)
di Fabio Giovinazzo

Un thriller su quell'indefinibile struggimento che incornicia l'età adolescenziale in un'atmosfera di soliloquio onirico e dove la natura drammatica degli eventi finisce per cedere alle lusinghe della macchinazione fiabesca. Una seducente ninfetta di nome Aurora che – nella sofisticazione allusiva di un banale e tragico spazio familiare equiparato ad un mondo folle, ambiguo e inafferrabile – si muove tra bene e male non si sa fino a qual grado consapevole, esprimendo la conturbante e potente bellezza dei suoi anni.

GIOVEDÌ 27 OTTOBRE

ore 17.00 | proiezione in presenza dell’autore, introduce Adriano Aprà
Isole (2021, 78’)
di Karine De Villers e Mario Brenta

Un racconto corale di voci soliste: più di settanta sguardi personali, di singolari visioni del mondo, frammenti sensibili di un’attualità incerta e mutevole che invita a riflettere. Ogni immagine porta in sé il ritratto intimo di chi l’ha creata; immagini giunte da amici, parenti, lontani conoscenti o addirittura da sconosciuti, che compongono cartoline illustrate e selfie dell’io interiore, un patchwork colorato di caos ordinato e armonico, di sensazioni, pensieri, ricordi, attese, solitudini, speranze.

ore 19.00 | proiezione in presenza dell’autrice e dell’attrice protagonista Sofia Vigliar, introduce Adriano Aprà
Malacarne (2022, 92’)
di Lucia Zanettin

Malacarne è un lungometraggio di finzione, di genere drammatico, che vede come protagonista una montagna inviolata e misteriosa che, a causa del suo isolamento, inesorabilmente attira a sé un eterogeneo gruppo di personaggi. I legami fra loro alimentano un clima di sospetto reciproco, acuito dall’ambiente in cui gli stessi si trovano. Il desiderio e la paura profonda di percorrere sentieri inaccessibili conducono i protagonisti al colpo di scena finale, dove si comprenderà la vera essenza delle cose.

ore 21.00 | proiezione in presenza dell’autore e dell’attore protagonista Lino Musella,
introduce Adriano Aprà
The Walk (2021, 62’)
di Giovanni Maderna

Ispirato dal leggendario racconto di Robert Walser, The Walk è un film girato in un singolo giorno. Una passeggiata attraverso le strade di Roma durante la pandemia, dove uno scrittore supponente discute con una varietà di personaggi. Mascherina su, mascherina giù, evitando le strette di mano ma abbracciandosi quando prevale l’emozione. Un tentativo unico di impadronirsi della crisi del tempo attraverso la leggerezza dei piaceri più semplici: passeggiare, filmare mentre si passeggia…



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