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mercoledì 2 marzo 2022

JOHN AXELROD ALLA TESTA DELL'ORCHESTRA 
E DEL CORO DEL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA
HUMANS
IL RICAVATO SARA' DEVOLUTO ALLA COMUNITA' DI SANT'EGIDIO

Venerdì 4 marzo 2022, ore 20.00
Le note del Misericordias Domini KV 222 e del Kyrie in re minore KV 341 di Wolfgang Amadeus Mozart, del Concerto per pianoforte n.4 in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven e della Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann risuoneranno al Teatro Carlo Felice di Genova venerdì 4 marzo 2022 alle ore 20.00, nel concerto dell’Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice diretti da John Axelrod, con al pianoforte Andrea Lucchesini, a favore dei Corridoi Umanitari per profughi, progetto-pilota realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio con la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Tavola Valdese, la Cei-Caritas e il Governo italiano, completamente autofinanziato, finalizzato a favorire l’accesso e l’integrazione in Italia delle persone in fuga dalle zone di guerra. Il ricavato del concerto, realizzato con il sostegno della Fondazione Teatro Carlo Felice sarà devoluto alla Comunità di Sant’Egidio a sostegno dell’iniziativa.

Il programma musicale della serata sarà improntato alla nobile dolcezza, all’intimismo luminoso, “colmo di amore per l’umanità e del desiderio di bene operare” – come scriveva Beethoven nel testamento di Heiligenstadt - del Quarto concerto per pianoforte di Beethoven (1808), in cui riecheggiano spunti tematici condivisi anche dalla Quinta Sinfonia e dall’aria di Leonora in Fidelio, opere coeve, cui si accosta la Seconda sinfonia di Schumann, forse la più “beethoveniana”, sebbene al contempo già proiettata sul piano formale verso le future evoluzioni romantiche del poema sinfonico. A queste si intreccerà la sacralità di due composizioni mozartiane: il Misericordias Domini KV 222, composto probabilmente a Monaco nel 1775, su di un motivo dal Benedixisti Domine di Johann Ernst Eberlein, dove Mozart fonde la polifonia e la forza espressiva d’avvincenti progressioni armoniche in un lavoro dai potenti contrasti e il Kyrie in re minore KV 341, scritto tra il 1780-1781 e forse parte di una più ampia messa che, si presume dall’analisi della struttura e dalla strumentazione del brano, Mozart potesse avere in mente mentre consegnava alla storia le pagine di Idomeneo.

I Corridoi Umanitari sono finalizzati evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo, che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini, impedire lo sfruttamento dei trafficanti di uomini che fanno affari con chi fugge dalle guerre, concedere a persone in condizioni di vulnerabilità (ad esempio, oltre a vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità) un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario e la possibilità di presentare successivamente domanda di asilo. Un modo sicuro per tutti, perché il rilascio dei visti umanitari prevede i necessari controlli da parte delle autorità italiane. Arrivati in Italia, i profughi sono accolti a spese delle associazioni partner in strutture o case, che si impegnano a insegnare loro l'italiano, iscrivono a scuola i loro bambini, e li aiutano nella ricerca di un lavoro per favorirne l’integrazione nel nostro paese. Da febbraio 2016 a oggi sono già arrivate più di 4.300 persone, tra siriani in fuga dalla guerra e rifugiati dal Corno d'Africa e dalla Grecia. Le associazioni inviano nei paesi interessati dal progetto dei volontari, che prendono contatti diretti con i rifugiati, predispongono una lista di potenziali beneficiari da trasmettere alle autorità consolari italiane, che dopo il controllo da parte del Ministero dell'Interno rilasciano dei visti umanitari con Validità Territoriale Limitata, validi dunque solo per l'Italia. Una volta arrivati in Italia legalmente e in sicurezza, i profughi possono presentare domanda di asilo.

Per info: www.santegidio.org

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart
Misericordias Domini KV 222

Ludwig van Beethoven
Concerto n. 4 in sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 58

Wolfgang Amadeus Mozart
Kyrie in re minore KV 341

Robert Schumann
Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61
Maestro concertatore e direttore John Axelrod
Pianoforte Andrea Lucchesini
Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Francesco Aliberti

BIGLIETTERIA

Biglietti interi:

Primo settore 30 euro
Secondo settore 25 euro

Riduzioni:

10% su ogni settore per gli over 60
Under 30 15 euro
Under 18 10 euro

I fondi raccolti dalla vendita di biglietti del concerto saranno devoluti al sostegno dell’iniziativa. Per info: www.santegidio.org

I biglietti possono essere acquistati alla biglietteria del Teatro Carlo Felice e nel circuito on e offline di Vivaticket.

La Biglietteria del Teatro Carlo Felice è aperta nei seguenti orari:

da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00
il sabato dalle 10.00 alle 16.00

Indirizzo: Galleria Cardinal Siri 6. a Genova.
Info: biglietteria@carlofelice.it
Tel. + 39 010 5381 433 – 334

Per gli spettacoli serali l’apertura è prevista un’ora prima dell’inizio con chiusura 15 minuti dopo l’inizio.

Per gli spettacoli pomeridiani della domenica l’apertura è prevista due ore prima dell’inizio con chiusura15 minuti dopo l’inizio.

La provvigione sull’acquisto online su Vivaticket di biglietti per gli spettacoli prodotti dalla Fondazione Teatro Carlo Felice è di 2 euro fissi per ogni biglietto di ogni ordine e tipo.

Vendita telefonica con carta di credito
Call Center Vivaticket 892.234
Per chi chiama dall’estero: +39.041.2719035

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì 8.30/19.00 – sabato 8.00/14.00

L’operatore invierà all’utente un link ai fini dell’inserimento del numero della carta di credito e CVV, e al termine del processo il suo biglietto elettronico.

Si informa il gentile pubblico che il Center Vivaticket è abilitato alla vendita di tutti gli spettacoli in cartellone del TCF. Le abilitazioni riguardano la possibilità di vendere oltre ai biglietti interi, i biglietti ridotti over 60 under 30 e under 18 e le promo in corso (ad esempio “opera bis”).

I biglietti acquistati su Vivaticket (print@home) non hanno necessità di conversione presso la biglietteria.

BIOGRAFIE

Direttore Principale Ospite della City of Kyoto Symphony Orchestra, Giappone "John Axelrod è un musicista altamente immaginativo e dinamico, il cui ricco background musicologico e le intuizioni storiche si combinano con la spinta intellettuale e l'entusiasmo carismatico per le persone e per la vita, per ottenere interpretazioni approfondite, rigorose e riccamente caratterizzate" (Remy Franck, Pizzicato).

Dal 1996, John Axelrod ha diretto più di 175 orchestre, 35 opere e 60 prime mondiali, stabilendosi fra i direttori più importanti di oggi e richiesto da orchestre e teatri d'opera in tutto il mondo. Il suo repertorio straordinariamente vario, la sua programmazione innovativa, le sue interpretazioni approfondite e il suo carismatico stile di esecuzione sono stati lodati e riconosciuti sia dal pubblico che dalla critica. Nel 2020, il Maestro Axelrod ha ricevuto lo Special Achievement Award dall'International Classical Music Awards per i suoi eccezionali contributi e interpretazioni.

Nel 2019, il Maestro Axelrod è diventato il direttore ospite principale della City of Kyoto Symphony Orchestra. Nel 2014, il Maestro Axelrod è stato il direttore artistico e musicale della Real Orquesta Sinfónica de Sevilla (ROSS). Altre posizioni ricoperte nel tempo sono quelle di Direttore Ospite Principale dell'Orchestra Sinfonica di Milano "Giuseppe" Verdi (LaVerdi), Direttore Musicale della NHK Jazz al Metropolitan Theater, Direttore Musicale dell'Orchestre National des Pays de la Loire, Direttore Musicale e Direttore Principale dell'Orchestra e Teatro Sinfonico di Lucerna, Direttore Musicale di "Hollywood a Vienna" con l'ORF Vienna Radio Orchestra, e come Primo Direttore della Sinfonietta Cracovia.

Tra le sue relazioni a lungo termine, gli inviti e i progetti discografici con le orchestre europee figurano collaborazioni con la RSB di Berlino, la NDR Symphony Hamburg (ElbPhilharmonie), la Gewandhaus Orchester di Lipsia, la Filarmonica della Scala, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI Torino, l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l'Orchestre de Paris, la Danish Radio Symphony Orchestra, la Prague Radio Symphony Orchestra, la Mozarteum Orchester Salzburg e la Mariinsky Orchestra in Russia. Negli Stati Uniti, Axelrod ha diretto la Chicago Symphony, la Los Angeles Philharmonic e la Philadelphia Orchestra, tra le altre. Il Maestro Axelrod ha recentemente debuttato con grande successo con la Bavarian Radio Symphony Orchestra. Importanti impegni regolari nei festival includono l'Enescu, Salisburgo, Lucerna, Montreux Jazz e lo Schleswig Holstein.

La principale attività operistica di John Axelrod comprende Candide di Bernstein al Théâtre du Châtelet, al Teatro alla Scala e al Maggio Musicale Fiorentino, Eugene Onegin al Teatro San Carlo di Napoli e Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny di Kurt Weill all'Opera di Roma. Per il Festival di Lucerna, ha diretto: Rigoletto, The Rake's Progress, Don Giovanni, Three Penny Opera, Falstaff e Idomeneo. Il Maestro Axelrod ha diretto Gianni Schicchi per aprire il Festival Pucciniano del 2020 ed è tornato nel 2021 per dirigere una nuova produzione di Turandot, per la regia di Daniele Abbado.

Axelrod ha registrato il principale repertorio sinfonico, nonché contemporaneo, per Sony Classical, Warner Classics, Ondine, Universal, Naïve e Nimbus, e ha pubblicato il ciclo delle Sinfonie di Brahms con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, intitolato Brahms Beloved per Telarc, prodotto dal vincitore del Grammy Michael Fine.

Attivamente impegnato a lavorare con giovani musicisti professionisti, Axelrod è stato il direttore principale del Pacific Music Festival di Sapporo, ed è stato in tournée con l'Orchestra di Santander, l'Orchestra del Festival Schleswig-Holstein al Festival di Salisburgo, l'Orchestra Giovanile Italiana, l'Accademia della Scala a Muscat, la NordDeutsche Junge Philharmonie e la Vienna Jeunesse Orchester.

John Axelrod si è laureato nel 1988 presso l'Università di Harvard. Formato personalmente da Leonard Bernstein nel 1982, ha anche studiato anche al Conservatorio di San Pietroburgo con Ilya Musin nel 1996 ed è stato mentore di Christoph Eschenbach dal 1997 al 2000, quando ha fatto il suo debutto professionale come direttore assistente per il Parisfal al Festival di Bayreuth.

Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini s’impone all'attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose ed i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa.

La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, proposto sia in concerto sia in numerose registrazioni in disco, dalle giovanili incisioni per EMI (Sonata in si minore di Liszt, Sonata op. 106 “Hammerklavier” di Beethoven, Sonata op. 58 e Preludi op. 28 di Chopin) fino alla festeggiatissima integrale live delle 32 Sonate di Beethoven (Stradivarius), mentre con Giuseppe Sinopoli e la Staatskapelle di Dresda ha inciso per Teldec due capolavori del ‘900 come Pierrot lunaire di Arnold Schönberg ed il Kammerkonzert di Alban Berg.

Negli ultimi anni Lucchesini si è immerso con entusiasmo nel repertorio schubertiano, a partire dalla registrazione degli Improvvisi, in un cd AVIE Records accolto dal plauso della critica internazionale.

E’ iniziata nel 2018 la collaborazione con la casa tedesca AUDITE per la quale nel 2018 è uscito il primo disco del progetto : “Dialogues” con musiche di Berio e Scarlatti, Schubert e Widmann, che ha riscosso un notevole successo da parte della critica internazionale che gli ha attribuito numerosi riconoscimenti. Il secondo disco, Schubert Late Piano Works, ha già ottenuto 5 stelle dalle maggiori riviste del settore, tra le quali BBC Music Magazine, Fonoforum, Pizzicato, Ars Musique etc..

In ottobre 2020 è in uscita il terzo ed ultimo disco dedicato a Schubert.

Per BMG ha inciso il Concerto II “Echoing curves” di Luciano Berio sotto la direzione dell’Autore: questa registrazione segna una delle tappe fondamentali di una stretta collaborazione con Berio, accanto al quale Lucchesini vede nascere Sonata (l'ultimo ed impegnativo lavoro del compositore italiano per pianoforte solo), eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente consegnata – con tutte le altre opere pianistiche di Berio - ad un disco AVIE Records divenuto rapidamente edizione di riferimento.

Altro autore a Lucchesini molto caro è Fabio Vacchi, del quale ha presentato al LAC di Lugano in prima mondiale la nuova Sonata per pianoforte a lui dedicata e nel maggio 2022 presenterà a Milano Musica una nuova Sonata per pianoforte, commissionate dalla Fondazione Umberto Micheli.

Tra i prossimi impegni del 2022 ricordiamo un tour con l’Orchestra Mozart diretta da Daniele Gatti, i concerti con l’Orchestra del Maggio Musicale e la direzione di Manfred Honeck, la tournée americana nella primavera 2023.

Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione anche all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole , di cui è stato fino al 2016 direttore artistico. Tiene inoltre frequenti masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui l’Accademia di Musica di Pinerolo, il Mozarteum di Salisburgo, e dal 2008 è Accademico di S. Cecilia.

Dopo essere stato direttore artistico della Accademia Filarmonica Romana dal 2018 al 2021, è stato recentemente nominato direttore artistico degli Amici della Musica di Firenze a partire dalla stagione 2022-2023.

L’Orchestra del Teatro Carlo Felice ha una storia che inizia nei primi del ‘900 e neppure i bombardamenti del ’43 che videro il Teatro semi distrutto, ne hanno interrotto l’attività sinfonica e operistica.

Nel 1965 l’Orchestra si struttura in maniera organica e da allora continua ad evolversi esaltando le qualità sia del suo insieme, sia delle parti solistiche. Sin dagli anni ’50 sul podio si avvicendano direttori di rilevanza internazionale: tra questi Victor De Sabata, Tullio Serafin, Igor Stravinsky, Franco Capuana, Vittorio Gui Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Sir John Barbirolli, Claudio Abbado, Francesco Molinari-Pradelli, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovič, Giuseppe Patanè, Vladimir Delman, Gianandrea Gavazzeni, Spiros Argiris, Peter Maag, Rafael Frühbeck de Burgos, Myung-Whun Chung, Yury Ahronovitc. In tempi più recenti ricordiamo Daniel Oren (Direttore Principale dell’Orchestra nella seconda metà degli anni ’80 e dal 2007 al 2010), Antonio Pappano, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Gary Bertini, Gennadij Rozdestvenskij, Gianluigi Gelmetti, Rudolf Barshai, Bruno Campanella, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Nello Santi, Michel Plasson (Direttore Principale Ospite dell’Orchestra nei primi anni 2000), Bruno Bartoletti, Neville Marriner, Nicola Luisotti, Lu Jia, Juanjo Mena (Direttore Principale Ospite dell’Orchestra dal 2007 al 2010), Diego Fasolis, Dmitrij Kitajenko, Manfred Honeck, Juraj Valčuha, Donato Renzetti, Kyrill Petrenko, Carlo Rizzi, Stefan Soltestz, Wayne Marshall, Hartmut Haenchen, Vladimir Fedoseev, Andrea Battistoni, Daniel Smith, Federico Maria Sardelli, Andrea De Carlo, Asher Fisch, Andriy Yurkevych. Nel 2012 il Maestro Fabio Luisi è stato nominato Direttore Onorario del Teatro Carlo Felice, instaurando una collaborazione con l’orchestra continuativa.

Numerose sono le incisioni, soprattutto di produzioni liriche registrate presso il Teatro Carlo Felice, effettuate per etichette quali Deutsche-Grammophon, Decca, Sony, TDK, Rai-Trade, Nuova Era Records, Arthaus Musik, Dynamic, Bongiovanni, Denon-Nippon e BMG-Ricordi. Con un repertorio che spazia dal primo Settecento alla musica contemporanea, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova si colloca fra le realtà prominenti nell’intero panorama nazionale, distinguendosi per produttività e versatilità anche grazie a una riconosciuta capacità di spaziare con pari successo tra generi e stili diversi.

L’alto livello qualitativo consolidato negli anni, ha consentito alla compagine genovese di prendere parte a manifestazioni di grande prestigio quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto (2013 e 2020), il Ravello Festival (2014 e 2019), il Festival “La Versiliana” (2014), Festival di musica sacra “Anima Mundi” di Pisa (2015), il Festival di Ljubljana (2018), oltre all’invito ad esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali, quali Parco della Musica di Roma (2015), Teatro degli Arcimboldi di Milano (2012), Auditorium della Conciliazione di Roma (2012), Teatro dal Verme di Milano (2014, 2019, 2021), Royal Opera House di Muscat (2015, 2017 e 2019), Astana Opera (2017), Marinsky Concert Hall (2019), e alla Basilica di S. Francesco ad Assisi, per il Concerto di Natale 2020, trasmesso in Eurovisione dalla RAI.

La storia del Coro della Fondazione Teatro Carlo Felice nasce con l’inaugurazione del Teatro Carlo Felice, avvenuta nel 1828.

Nell’arco di circa 170 anni il teatro ha esercitato una funzione culturale di spicco, proponendo molteplici aspetti della creatività musicale, tanto del repertorio nazionale quanto di quello internazionale.

Oltre all’attività istituzionale prevalentemente dedicata al repertorio lirico (dal barocco ai giorni nostri), il Coro del Teatro Carlo Felice ha assunto una fisionomia eclettica dedicandosi alle forme polifoniche, al repertorio barocco e classico, interpretando le grandi composizioni sinfonico-romantiche, per arrivare alle multiformi espressioni novecentesche, acquisendo così un notevole rilievo nel panorama nazionale.

L’esperienza artistica del complesso si è sviluppata anche con l’indispensabile apporto di prestigiosi Maestri che, sin dalla sua costituzione, hanno operato all’insegna di un graduale quanto costante processo di affinamento qualitativo. In particolare si ricordano nomi quali Lido Nistri, Leone Magiera, Bruno Pizzi, Tullio Boni, Adolfo Fanfani, Ferruccio Lozer, Dante Ghersi, Marco Faelli, Gianfranco Cosmi, Fulvio Angius, Fulvio Fogliazza, e in tempi più recenti, Ciro Visco, Giovanni Andreoli, Lorenzo Fratini, Marco Balderi, Pablo Assante e Franco Sebastiani. Particolarmente significativa la collaborazione con grandi direttori d’orchestra quali Rostropovič, Gavazzeni, Argiris, Maag, Bertini, Pappano, Ahronovitch, Thielemann, Oren, Bartoletti, Frühbeck de Burgos, Pappano, Santi, Maazel, Campanella, Luisotti, Renzetti, Gelmetti, Plasson e Luisi.



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