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mercoledì 19 marzo 2025

LELLA COSTA
"SE NON POSSO BALLARE… 
NON È LA MIA RIVOLUZIONE"
TEATRO CARCANO DI MILANO

Dal 19 al 23 marzo 2025
Mary Anderson ha inventato il tergicristallo. Lillian Gilbreth la pattumiera a pedale. Maria Telkes i pannelli solari. Ci sono Marie Curie, Nobel per la fisica, e Olympe De Gouges che scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. Ci sono Tina Anselmi, primo ministro della Repubblica italiana; Martha Graham che fece scendere dalle punte e Pina Bausch che descrisse la vita danzando. E poi c’è Maria Callas con la sua voce immortale come immortale è il canto poetico di Emily Dickinson, e c'è la fotoreporter Ilaria Alpi. Le sorelle Bell: Vanessa e naturalmente Virginia, le Woolf!

Entrano una dopo l'altra, chiamate con una citazione, un accento, una smorfia, un lazzo, una canzone, una strofa, un ricordo, una poesia, un gemito, una risata. O solo col nome, che a volte non serve aggiungere altro. Entrano ciarlando e muovendo le vesti, mentre in scena si avvicendano i cambi di stagione. Si aggirano come fossero, finalmente, felici tutte, per dirla con Elsa Morante che è lì con loro. Entrano come danzando Anna Politkovskaja, Hannah Arendt, Mae West, Anna Frank, Marlene Dietrich, Artemisia Gentileschi e molte, molte altre, fino a farci girare la testa ed arrivare ad essere più di... cento!

Più di una al minuto. Tante eppure non ancora tutte le valorose che Lella Costa, in uno spettacolo di grande virtuosismo, riesce ad evocare con la voce e con i gesti, invitandole come un gran cerimoniere, ad entrare e ballare con lei. Perché, come disse magistralmente e per sempre una di loro, Emma Goldman, "se non posso ballare, questa non è la mia rivoluzione".

Serena Dandini e Lella Costa si trovano a convergere all’interno di uno spettacolo teatrale che porta la firma di Serena Sinigaglia. In scena donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese, che hanno lottato per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Donne valorose che seppure hanno segnato la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità, per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tanto meno sono riconosciute come maestre e pioniere.

L'esperienza teatrale dello spettacolo è stata raccontata da Lella Costa nell'omonimo libro appena pubblicato da Solferino Editore, con prefazione di Serena Dandini.

Ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini
scrittura scenica Lella Costa e Gabriele Scotti
progetto drammaturgico e regia Serena Sinigaglia
scene Maria Spazzi
ambientazione sonora Sandra Zoccolan
disegno luci Roberta Faiolo
costumi Antonio Marras
produzione Teatro Carcano

Donne che ballano

Lella Costa sarà anche protagonista di Donne che ballano, un evento speciale in collaborazione con il centro donna Humanitas per lei, organizzato nel foyer del teatro sabato 22 marzo alle ore 17:30 (ingresso gratuito su prenotazione).

Un incontro potente e stimolante ed un confronto sul ruolo femminile nella società odierna e su come le sfide sociali, il corpo e la malattia influenzano il modo in cui le donne vivono ed esprimono sé stesse. Ad affiancare Lella Costa in questo coinvolgente talk saranno l'attrice, regista e drammaturga Silvia Gallerano, che insieme all’ospedale ha ideato laboratori teatrali che sfruttano la potenza dell’arte scenica per promuovere la salute femminile, e la dottoressa Domenica Lorusso, responsabile della Ginecologia Oncologica di Humanitas San Pio X.

L’incontro trae ispirazione dallo spettacolo Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione, che racconta storie di donne capaci di trasformare ostacoli in opportunità. Una riflessione sui corpi femminili e su come possano rappresentare sia un limite, sia una possibilità di emanciparsi. Un inno alla possibilità per ogni donna di “ballare” e scrivere la propria rivoluzione.

Teatro Carcano e Humanitas San Pio X proseguono la loro virtuosa e innovativa collaborazione per il progetto “La salute femminile va in scena”, che sfrutta la potenza dell’arte teatrale e il suo linguaggio esperienziale per promuovere la salute della donna.

NOTE DI REGIA DI SERENA SINIGAGLIA

«Rassegnatevi
o Infelici Molti, perché tanto è inutile.
Non c’è niente da fare
nien-te-da-fa-re!
La vostra felicità è triste da asfissiare
e invece l’infelicità dei Felici Pochi
evviva
quanto respira allegra!
Possibile che dopo centinaia di migliaia di
milioni di disastri questa commedia fallita si
deva ancora replicare?!»
Elsa Morante, Il mondo salvato dai ragazzini

Sono nata femmina dopo due figli maschi. Per molto tempo ho vissuto nella beata condizione di credere che non ci fosse differenza alcuna tra me e i miei fratelli, tra me, femmina, e loro, maschi. È stata un’infanzia felice. E giusta. Poi è arrivata l’adolescenza. Ho tenuto duro. Sì, è vero, il corpo cambiava, il linguaggio a volte si faceva tagliente, ma io mi ostinavo: al di là delle apparenze siamo uguali, siamo tutti esseri umani, apparteniamo alla stessa specie. Ma non è ovvio?!

Per spirito di appartenenza mi univo ai cori femministi e accennavo “un fier cipiglio” verso l’altra metà del cielo (qui si intende i maschi). Dentro, però, mi sentivo a disagio, mi sembrava così stupido e avvilente dover affermare un’ovvietà, proprio non mi raccapezzavo.

È dovuto passare molto tempo. È dovuto arrivare il lavoro e le prime ingiustizie e le delusioni e le nuove speranze, alla fine ho capito: l’ovvio non è ovvio. Incredibile, paradossale, buffo addirittura, ma è così.

Il Catalogo delle donne valorose di Serena Dandini è un libro intelligente e utile. L’oblio nel quale sono finite tante, troppe, storie di donne valorose è vergognoso. Ci sarebbe da ridere se non fosse da piangere. La “Storia” dell’umanità è stata attraversata da moltissime femmine “valorose”... ma va?! Ma davvero?! Ma pensa...! È imbarazzante. Siamo tutti esseri umani, giusto? E quindi gli esseri umani a volte sanno essere incredibilmente valorosi, maschi o femmine chi se ne frega, no?! No! Perché delle “valorose” ne sappiamo poco quando non addirittura nulla. Le loro storie non sono nei libri di storia né tra i nomi di vie stradali, semplicemente non esistono. Eppure la Storia l’hanno fatta e l’hanno cambiata.

Stimo Lella Costa come artista e come donna. Siamo amiche, affini per gusti e convinzioni. Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione nasce da un’intuizione: raccontare più di una storia di “Valorosa” al minuto, una bella sfida, da guinness dei primati. Un fiume inarrestabile di storie e di gesta, un fiume di donne evocate da Lella e invitate a ballare sul palco accanto a lei ma così tante che sarà chiaro, limpido come l’acqua buona: anche le donne hanno contribuito al progresso e all’innalzamento morale dell’umanità, è normale, no? Visto che le donne esistono dai tempi di Adamo, ovvio, no?! Noooo???!!!

SPETTACOLI

19-20-21 marzo h. 19:30 / 22 marzo h. 20:30 / 23 marzo h. 16:30

BIGLIETTI www.teatrocarcano.com

Poltronissima Euro 38,00 / ridotto Euro 27,00
Poltrona / Balconata Euro 30,00 / ridotto Euro 24,50

TEATRO CARCANO corso di Porta Romana, 63 - 20122 Milano

info@teatrocarcano.com | www.teatrocarcano.com





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