"BIG FISH"
IL MUSICAL CON GIAMPIERO INGRASSIA
AL TEATRO NICOLA VACCAJ DI TOLENTINO

Cosa è, in fondo, il teatro, se non la capacità e la
necessità di raccontare storie?
Saverio Marconi, dopo la fortunata anteprima lo scorso
giugno al Teatro Duse di Bologna nell’ambito della rassegna A Summer Musical
Festival con gli allievi della Bernstein School of Musical Theatre, grazie alla
collaborazione tra Compagnia della Rancia e BSMT Productions, propone dunque
Big Fish tra gli eventi di riapertura del Teatro Vaccaj.
Per questa occasione speciale, nel ruolo di Edward Bloom ci
sarà Giampiero Ingrassia, che torna a Tolentino dopo 30 anni dal ruolo di
Seymour ne La Piccola Bottega degli Orrori, il primo musical prodotto da
Compagnia della Rancia.
La felice collaborazione tra Rancia e Ingrassia, negli anni,
lo ha visto protagonista di successi come Grease, Frankenstein Junior e
Cabaret: “È molto emozionante tornare a Tolentino oggi, con un altro vissuto
personale e artistico, un lungo percorso che proprio da qui ha avuto inizio.
Impossibile dimenticare i 300
km da Roma verso il primo provino con il “Signor
Marconi” – allora gli davo “del lei” – e il viaggio di ritorno in cui avevo
avuto la parte ma distrussi l’automobile in un incidente. In Big Fish
interpreterò un “padre incredibile”, con le sue luci e le sue ombre, e le sue
tante storie che spero ammalieranno gli spettatori. Essere stato figlio di un
padre davvero incredibile, ed essere padre nella realtà, mi ha aiutato a capire
entrambi i punti di vista, quello di Edward e quello di suo figlio Will, e
sentire come il loro legame possa mutare nel corso delle vite, senza
dimenticare mai l’amore più autentico che possa esistere.”
Uno sguardo nel passato e verso il futuro, che si legano
indissolubilmente: un pensiero che attraversa anche il cast di questo
spettacolo, in cui alcuni giovani performer saranno sul palcoscenico insieme ad
artisti di grandissima esperienza come Francesca Taverni (in A Chorus Line nel
1998 nel ruolo di Cassie, con una straordinaria carriera nel teatro musicale in
Italia e all’estero con Cats, Wicked, Mamma Mia!, Next To Normal, Sister Act,
Rent solo per citare i titoli principali) e Michele Renzullo (tra i fondatori
di Compagnia della Rancia, anch’egli interprete di Seymour nella prima edizione
de La Piccola Bottega degli Orrori).
Big Fish nasce nel 1998 dalla penna dello scrittore Daniel
Wallace, (titolo originale Big Fish: A Novel of Mythic Proportions) e in breve
tempo diventa un classico della letteratura contemporanea, a cavallo tra
romanzo di formazione, romance e atmosfera fiabesca.
Il passaggio dal libro al film, e poi all’adattamento in
musical, è opera dello sceneggiatore John August che, reduce dalla morte del
padre, si imbatte nel manoscritto di Wallace e convince la Columbia Pictures ad
acquisirne i diritti, per dare vita al film diretto nel 2003 da
in collaborazione con
Tim Burton con Ewan McGregor come protagonista. Burton,
regista visionario, si immerge subito a suo agio tra sentimenti e racconti
iperbolici. Come spesso accade, dal grande schermo al palcoscenico il passo è
breve, e forse questo fantasioso e profondo groviglio di storie trova proprio
in teatro la sua espressione più completa.
BIG FISH Il Musical ci ricorda così perché amiamo andare a
teatro: perché è un’esperienza più grande, più ricca, più emozionante e più
divertente della vita stessa!
Una sorta di eroe mitologico dalla vita straordinaria o un
grigio commesso viaggiatore? Chi è davvero Edward Bloom? È, prima di tutto, un
padre speciale, ma incapace di affrontare la realtà, che ricorre a narrazioni
iperboliche colorate di fantasia fra lo stupore di chi lo circonda.
Le storie mirabolanti che affascinavano suo figlio Will da
bambino sono le stesse che, nel tempo, li hanno allontanati: una sirena in un
bosco in riva a un fiume, una vecchia strega, un gigante gentile, l’uomo lupo,
un romantico corteggiamento con i narcisi e la ricerca di un pesce gigante che
nessuno prima di lui era mai riuscito a catturare, simbolo di una tensione
verso una dimensione magica.
Quando la salute di Edward, ormai invecchiato, inizia a
peggiorare, Will - attraverso i ricordi - riesce finalmente a riavvicinarsi al
padre riconoscendo il valore che ha avuto nella sua vita, ad afferrarne la
sfuggente (ma vera) vita e a comprenderne i grandi gesti così come i più
profondi fallimenti. Scoprendo il gusto del racconto e dell’ascolto, allo
stesso tempo scopre anche che le storie raccontate da Edward, sotto uno strato
fiabesco, nascondono grandi verità, che fanno di lui un padre davvero
incredibile.
Alla direzione musicale Shawna Farrell, direttrice della BSMT,
sottolinea come le musiche di Big Fish rispecchino il mondo magico della
favola: “Sono facilmente orecchiabili, fin dalle prime note della ouverture
capaci di entrare nel cuore dello spettatore, ora delicate ora piene di ritmo
ed energia. La favola si svolge in Alabama (appassionante il numero di danza
Alabama Stomp, in cui la coreografa Nadia Scherani trasforma il battito dei
piedi sulla “terra” in una sorta di rituale giocoso che serve a risvegliare i
pesci) e le musiche riflettono quei colori musicali che affondano le loro
radici nella cultura country e blues. Centrale in tutta la composizione
musicale di Andrew Lippa è l’uso di un intervallo ascendente nella partitura,
per sottolineare musicalmente momenti di suspense e magia e suscitare un senso
di fiducia nei personaggi e nella storia”.
Big Fish Il Musical è un ritratto toccante e visionario di
un padre portato in scena con delicatezza e profondità da Saverio Marconi: uno
spettacolo adatto a tutti, per affermare un amore incontenibile per la vita, per
i figli e per l’intera comunità.
La prima replica di Big Fish (giovedì 11 ottobre, in
abbonamento) aprirà la stagione 2018/2019 del Teatro Vaccaj; sono inoltre
previste altre tre rappresentazioni, da venerdì 12 a domenica 14 ottobre.
IL TEATRO NICOLA VACCAJ
Nel tardo pomeriggio di martedì 29 luglio 2008 , il Teatro
Nicola Vaccaj, chiuso da qualche mese per lavori di consolidamento e restauro
del tetto, è stato interessato da un vasto incendio.
Le fiamme si sono sprigionate rapidamente ed hanno distrutto
il tetto ed il timpano. Sono andati persi gli affreschi della finta volta, che
nascondeva il tetto a capriate, dipinta dal Fontana come un Olimpo, divisa in
quindici unghie. La buona notizia è rappresentata dal fatto che dopo i
sopralluoghi si è appurato che è miracolosamente scampato alle fiamme il
sipario storico del Lucatelli mentre è andato perduto il sipario che
rappresentava Francesco Filelfo e Niccolò Mauruzi, dipinto dal Fontana e dai
suoi allievi.
Ingenti i danni anche se la furia devastatrice dell’incendio
non ha creato danni al foyer, ai tre ordini di palchi i cui parapetti sono
abbelliti con maschere, fiori e uccelli su fondo azzurro, alla zona degli
uffici e alla zona dei camerini. Oltre al tetto crollato, danneggiata la platea
e tutta la zona del palcoscenico e della graticcia.
Dopo una lunga fase burocratica che ha portato alla
dichiarazione dello stato di emergenza, dopo i vari progetti preliminari ed
esecutivi è stato pubblicato il bando per il restauro ed il recupero del
teatro.
Inizio lavori 1° stralcio: 27/06/2011
Fine lavori 2° stralcio: 15/07/2018
Da sottolineare il fatto che ci sono stati circa 3 anni di
rallentamenti e fermi dei lavori per ritrovamenti archeologici e per questioni
inerenti le disponibilità economiche del Comune. Quindi, in definitiva, si può
tranquillamente affermare che in realtà si è lavorato per circa 5 anni.
Sono 3 le ditte principali che si sono aggiudicate il bando
di gara: Crucianelle Rest Edile e Tonoimpianti per i lavori in associazione
temporanea d’impresa con Termostudi per la parte di progettazione definitiva e
esecutiva di tutti gli stralci.
I subappalti e subaffidamenti sono stati in totale circa 40.
Oltre 40 anche le ditte coinvolte (lavori, forniture,
servizi anche tecnici) per somme a disposizione dell’amministrazione extra appalto.
Difficile da stimare il numero di operai, tecnici,
professionisti che a vario titolo hanno dato il loro contributo per la
ricostruzione del teatro Nicola Vaccaj ma facendo un calcolo in base alle
mansioni si può stimare che oltre 400 hanno lavorato all’interno del cantiere
(sia di appalto che con incarichi del Comune)
Questi i costi totale dell’opera (arrotondati):
Lavori e impianti veri e propri (importi netti): €
4.200.000,00;
Spese tecniche di gara nette (era un appalto integrato): €
300.000,00;
Somme a disposizione dell’Amministrazione: iva, affidamenti
diretti, lavori su fattura, lavori in economia, spese tecniche dd. ll.,
consulenze, rimborsi, allacci, casse integrative, diritti, oneri, ecc. ecc. : €
1.200.000;
Il totale tra primo e secondo stralcio arrotondato è di €
5.700.000 contro gli € 8.000.000 con cui era partito il progetto generale
andato in gara
Questi i costi e tempi delle varie fasi: ricostruzione
plafone, impianti, ecc
• 1° stralcio
opere strutturali e finiture “pesanti” circa 3 anni lavorativi effettivi per
circa € 1.800.000,00;
• 2° stralcio
opere di finitura, arredi, apparati decorativi, impianti: circa 2 anni
effettivi per circa € 2.400.000,00 di cui:
• arredi circa
€ 200.000,00;
• plafone (tra
struttura e decorazioni) circa € 200.000,00
• Impianti
(tutti, elettrici, speciali meccanica di scena) circa € 1.100.000,00
• Il resto dei
fondi sono serviti per le finiture.
Questi gli interventi più importanti che hanno portato alla
ricostruzione e alla riapertura del Teatro Nicola Vaccaj come era dove era.
• Sono state
rifatte le coperture, consolidate murature e solai, risanate le fondazioni e i
solai contro l’umidità.
• Rifatti
tutti i servizi igienici con nuovi camerini, bagni interni, docce, ecc.
• Spostati
tutti gli impianti e locali tecnici interni che rubavano spazi vitali
attraverso la realizzazione di locali interrati sotterranei nel cortile degli
artisti. Realizzata nuova vasca antincendio, macchine uta per il trattamento
aria, (è tutto predisposto per avere anche aria condizionata). Installata aria
condizionata negli uffici, nel bar e nel foyer del bar.
• Realizzati
bagni per disabili facilmente accessibili
• Installato
sistema di riscaldamento/raffreddamento sotto platea con aria che esce sotto le
poltrone e riprende dal plafone.
• Realizzato
il nuovo sistema di movimentazione del lampadario con tiro in basso per le
manutenzioni (meccanizzato).
• Costruita la
nuova copertura della torre scenica con aumento dell’altezza di circa 1,60 metri per
consentire l’accesso in piedi del personale di scena, realizzate tre passerelle
per accesso personale di scena sotto la graticcia, rifatta la graticcia con
aumento di portanza e installati 10 motori di scena, americane e luci.
• Rispettata
l’impostazione dei posti esistente prima dell’incendio con ottimizzazioni.
• Realizzati
impianti di illuminazione led e a risparmio energetico, impianti elettrici e
speciali, tvcc interna e esterna, impianti antincendio, sprinkler, idranti, ecc
per avere finalmente un teatro a norma anche per la prevenzione incendi.
• Messa in
posa moquette per confort acustico e per rispettare carichi solai, rifatti i
vetri, restaurati i portoni storici da parte dei falegnami del comune,
ottimizzati locali biglietteria e guardaroba, completamente nuovo l’ambiente
che ospita il bar e i locali tecnici.
• Restaurati
gli uffici con coperture, lucernari e servizi igienici nuovi.
• Sono stati
eseguiti restauri conservativi di quanto ancora esistente e nuove decorazioni
sulla logica preesistente di quanto perduto con rispetto dei materiali
dell’epoca e con un grande lavoro di ricostruzione e riproduzione dei disegni.
• Realizzato
un nuovo e più funzionale ingresso carrabile su via Gramsci con locali tecnici
anche la piano primo per caldaie e predisposizione gruppi frigo.
• Nuovi arredi
nei camerini, restauro delle sedie e poltrone dei palchetti e nuova fornitura
“come era” delle poltrone in platea, firmate Poltrona Frau.
• Nuovi arredi
per il bar, per le sedute nei foyer, e montati nuovi tendaggi.
Questa la capienza del Teatro Nicola Vaccaj:
371 posti così distribuiti:
• platea 150
posti a sedere a cui vanno aggiunti 2 posti per diversamente abili;
• I Ordine
palchi 50 posti a sedere;
• II Ordine
palchi 67 posti a sedere
• III Ordine
palchi 65 posti a sedere
• Loggione 37
posti in piedi.
È bene sottolineare che la progettazione preliminare e la
direzione dei lavori e i collaudi sono stati eseguiti da tecnici dipendenti di
enti pubblici con economie di spesa e professionalità.
Per interpretare in maniera completa l’intervento di
recupero del teatro è bene comprendere che i lavori sono stati molto complessi,
lunghi. Gli scavi archeologici, la crisi economica e le problematiche scaturite
dal sisma hanno messo a dura prova il cantiere ma comunque, grazie allo sforzo
immenso di tutti, il 10 settembre si riesce a consegnare di nuovo il Teatro
alla sua Città più bello, efficiente, sicuro e funzionale di prima, fedeli alla
mission iniziale come era dove era!.
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