CULATELLO & JAZZ
10 EDIZIONE
ROCCABIANCA (PR)

Venerdì 7 settembre 2018 a partire
dalle 20 torna Culatello & Jazz. Attesissimo appuntamento,
realizzato grazie a Spirito Verdiano e all’Associazione Castello
Eventi, nello splendido castello quattrocentesco di Roccabianca: una
cena gourmet con ospite d’onore il culatello di Parma e il grande
jazz ad amalgamare tutto.
Ingredienti della serata: il prodotto
d’eccellenza della bassa parmense, il culatello, degustazioni di
prodotti tipici abbinati a vini del territorio, musica jazz
internazionale, cena “stellata” a cura di Massimo e Luciano
Spigaroli.
E mentre la cena volge al termine,
inizia la musica dal vivo con il concerto BLUE MOKA feat. FABRIZIO
BOSSO. Protagonisti: FABRIZIO BOSSO – tromba, ALBERTO GURRISI -
hammond, EMILIANO VERNIZZI – sax, MICHELE BIANCHI – chitarra,
MICHELE MORARI – batteria.
Ad aprire la serata Elisa Aramonte alla
voce, Giovanni Ghizzani al piano, Kim Baiunco al contrabbasso e
Enrico Smiderle alla batteria
Una serata dall’elevatissima qualità
di tutti i suoi momenti nata 10 anni fa dalla vivace e proficua
collaborazione tra Spirito Verdiano ed all’Associazione Castello
Eventi.
Per tutte le informazioni
http://www.culatelloejazz.it/pag/eventi.html
BLUE MOKA
feat. FABRIZIO BOSSO

Il gruppo nasce nel 2009 dalla
collaborazione tra Michele Bianchi, Michele Morari, Alberto Gurrisi.
I tre giovani musicisti elaborano il loro personale interplay
formando “il motore ritmico” che tutt’ora caratterizza Blue
Moka. Ben presto arriva il quarto elemento Emiliano Vernizzi che apre
le porte a diverse forme di contaminazioni musicali. Dal 2013 nasce
la collaborazione con Fabrizio Bosso, e vengono scritti ed arrangiati
brani in formazione quintetto.
“Blue Moka” è l’album d’esordio
dell'omonimo quartetto con la partecipazione straordinaria di una
leggenda del jazz, Fabrizio Bosso.
Il disco è prodotto da Jando Music/Via
Veneto Jazz e raccoglie 8 brani originali che coniugano atmosfere
blues con ritmi funky e r'n'b, aprendosi al nu-jazz newyorkese. A
questi brani si aggiungono due standard rivistati (Footprints e
Brazilian Like) di Wayne Shorter e Michel Petrucciani e un tributo a
Lucio Dalla (Futura), musicista molto caro alla band.
“Blue Moka” raccoglie le diverse
anime della band ed è una miscela di modern jazz, R&B e funk,
con un grande rispetto per la tradizione hammondistica degli anni
'60. Sullo sfondo, i numerosi artisti che hanno influenzato e formato
i componenti del quartetto: Jimmy Smith, Art Blakey, Winton Marsalis,
Michael Brecker, fino a Robert Glasper, Roy Hargrove, Brian Blade,
Pat Metheny, Larry Goldings.
FABRIZIO BOSSO – Tromba
Fabrizio Bosso inizia a suonare la
tromba all’età di 5 anni e a 15 si diploma al conservatorio
Giuseppe Verdi di Torino. Nel 2000 pubblica “Fast Flight”, il
primo disco a suo nome. Nel 2002 esce il primo disco degli High Five
intitolato “Jazz For More”, al quale seguirà “Jazz Desire”
nel 2004, per la prestigiosa Blue Note “Five For Fun”nel 2008 e
“Split Kick” per Blue Note Japan nel 2010. Fin dall’inizio
della sua carriera Fabrizio può vantare collaborazioni importanti
come, fra i tanti, Gianni Basso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani,
Charlie Haden, Carla Bley.Con la Blue Note, pubblica nel 2007 uno dei
suoi dischi più importanti, “You’ve Changed”, in quartetto e
13 archi magistralmente arrangiati da Paolo Silvestri, con alcuni
ospiti come Stefano Di Battista, Bebo Ferra, Dianne Reeves e Sergio
Cammariere, al quale deve l’ingresso nel mondo del pop e la sua
prima apparizione al Festival di Sanremo. Sempre con la storica
etichetta Blue Note, pubblica anche “Sol”, primo disco della
formazione Latin Mood, nata nel 2006 e che condivide con Javier
Girotto. Seguirà poi nel 2012 “Vamos”, pubblicato con la Schema
Records. Era sempre di Schema Records anche “Handful Of Soul”,
ancora con gli High Five, che consacrerà al successo Mario Biondi.
Nel 2010 pubblica “Spiritual”, con Alberto Marsico e Alessandro
Minetto con cui pubblicherà anche “Purple” nel 2013, per la
Verve/Universal. Nel 2011, un altro punto di svolta: la
registrazione, presso gli Air Studios di Londra, dell’album
“Enchantment- L’incantesimo Di Nino Rota” con la London
Symphony Orchestra e la ritmica di Claudio Filippini, Rosario
Bonaccorso e Lorenzo Tucci. Gli arrangiamenti e la direzione sono di
Stefano Fonzi. A un anno di distanza, esce il disco “Face To Face”,
per Abeat Record, in duo con il fisarmonicista Luciano Biondini. Nel
frattempo, molte sono le partecipazioni a Festival prestigiosi, in
Italia e all’estero. In particolare, raggiunge una grande
popolarità in Giappone, dove torna sistematicamente con i suoi
progetti. Negli anni, partecipa ancora a Sanremo, sia con Sergio
Cammariere che con Simona Molinari, Raphael Gualazzi e Nina Zilli.
Molte sono le collaborazioni cross over (come “Uomini in Frac”
dedicato a Domenico Modugno e “Memorie di Adriano”, dedicato al
repertorio di Celentano) e anche interdisciplinari con “Il
Sorpasso”, sonorizzazione dal vivo di un montaggio di immagini
tratte dal capolavoro di Dino Risi, o “Shadows”, un omaggio a
Chet Baker con Julian Oliver Mazzariello al piano e Massimo Popolizio
voce recitante. Non mancano le partecipazioni di Fabrizio Bosso come
solista, insieme a grandi direttori d’orchestra come Wayne Marshall
o Maria Schneider, e nella rivisitazione della Bohème dal titolo
“Mimì è una civetta”, ad opera di Alessandro Cosentino e nata
da un’idea di Cristina Mazzavillani Muti. Alla fine del 2014, esce
l’atteso duo con Julian Oliver Mazzariello “Tandem” (con ospiti
Fiorella Mannoia e Fabio Concato) e nella primavera 2015 pubblica
“Duke” (entrambi per Verve/Universal), dedicato a Duke Ellington,
con il suo nuovo quartetto composto da Julian Oliver Mazzariello,
Luca Alemanno e Nicola Angelucci e una sezione di sei fiati. Gli
arrangiamenti e la direzione sono affidati al magistrale Paolo
Silvestri. A Maggio 2016, sull’onda dell’incontro in occasione di
Tandem e poi del progetto live “Canzoni”, esce il disco con
Julian Oliver Mazzariello e Fabio Concato, “Non Smetto Di
Ascoltarti”, pubblicato da Warner Music.
ALBERTO GURRISI – Hammond
Pianista e organista, è diplomato ai
Civici Corsi di Jazz di Milano, dove ha suonato in concerto con
diverse formazioni della scuola (tra cui la Civica Jazz band di
Enrico Intra). Da anni si dedica all’organo hammond ed è membro
stabile del quartetto di Franco Cerri, che lo ha fatto conoscere nel
contesto nazionale del jazz, nel quale si è mosso anche in seno
all’Hammond Trio, formazione con cui ha partecipato al festival di
Iseo Jazz e che è stata trasmessa a Radio Tre Suite. Inoltre, ha
accompagnato Enrico Rava in seno all’iniziativa ‘Maurizio Franco
Incontra il Jazz’ e svolge un’intensa attività nell’ambito
della scena milanese.
EMILIANO VERNIZZI – Sax
Riconosciuto come musicista trasversale
tra tradizione e modernità, apprezzato solista ed improvvisatore,
coinvolto attivamente in svariati progetti originali contraddistinti
dal termine “contaminazione”. Emiliano “Emi” Vernizzi è un
sassofonista rappresentativo della scena musicale contemporanea. Il
suo contributo va al di là dell’Italia – Parma, città in cui è
cresciuto – grazie a residenze più o meno lunghe a NewYork,
partecipazioni a festival e prestigiosi club con decine di tour in
tutta Europa e USA, produzione/composizione/arrangiamento di musica
originale, incisioni discografiche, attività didattica. Il suo
variegato background musicale lo porta ad esplorare diversi idiomi,
in primis il mainstream del jazz, american roots, rock, funk e
hip-hop, pop music, fino alle correnti più sperimentali ed
avant-guarde.
Co-leader del pluripremiato gruppo
transatlantico (US/IT) Pericopes, vincitori assoluti del prestigioso
premio Padova Carrarese indetto dalla rivista MusicaJazz e del
contest di Umbria Jazz, segnalati al TopJazz 2012 come tra i migliori
nuovi talenti della scena jazz italiana, cinque album all’attivo
tra cui “These Human Beings” – presentato da Dave Liebman ed
Enrico Rava – viene riconosciuto dalla critica internazionale
(DownBeat, AllAboutJazz, Jazziz, MusicaJazz,…) e seguito da
altrettanti tour in USA ed Europa (UK, Olanda, Germania, Austria,
Rep.Ceca, Francia, Svizzera, Italia, Slovenia).
Dal 2011 Emi è membro della band
americana di Izzy Zaidman; quattro album e numerosi tour negli States
(Alabama, California, Colorado, Connecticut, Florida, Georgia,
Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maryland,
Massachusetts, Missisippi, Missouri, Nebraska, Nevada, New Jersey,
New York, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, South Carolina,
Tennessee, Utah, Virginia, West Virgina, Wyoming) ed Europa
(Svizzera, Olanda, Belgio, Germania, Italia).
In Italia è co-fondatore del neo
quartetto BlueMoka, che vede ospite il trombettista Fabrizio Bosso,
oltre ad un decennale sodalizio con Gianni Cazzola (tra cui il
BlakeyLegacy) e parallelamente con il 5etto di BeppeDiBenedetto con
il quale incide due album.
Nel 2015 inizia la collaborazione con
il cantante Luciano Ligabue battezzata dopo la partecipazione al
concerto titanico di Campovolo (150.000 spettatori) in veste di
ospite, e proseguita successivamente dalla registrazione del nuovo
album ed il tour del 2017.
Ha militato per molti anni nella Jazz
Art Orchestra in veste di 1°tenore, rinomata big-band diretta da
Carlo Gelmini (ospiti Massimo Manzi, Christian Mayer, Ellade Bandini,
Michael Rosen, Mauro Negri, Fabrizio Bosso, Tullio de Piscopo,
Roberto Gatto, Walter Calloni, Emanuele Urso) partecipando a diversi
festival.
Gli esordi di Emiliano cominciano agli
inizi degli anni ’90 tra varie band di cover, rhythm ‘n blues e
original. L’avvicinamento al jazz sarà poi la strada di tutto il
suo percorso formativo, avvenuto simultaneamente nel circuito di
Milano e Bologna per mezzo di corsi, insegnanti privati, jam,
workshop, e situazioni lavorative come freelance.
Prenderà parte alla Civica Jazz Band
del M°Enrico Intra all’interno dei Civici Corsi di Jazz di Milano,
un’esperienza che gli permetterà di partecipare a festival in
Italia e all’estero con ospiti del calibro di Eddie Daniels, David
Raksin, David Liebman, Max Roach, Bobby Watson, David Murray, Paolo
Fresu, Enrico Rava, James Newton, Evan Parker, Franco Ambrosetti,
Gianluigi Trovesi, Antonio Farao, Enrico Pieranunzi, ed altri ancora.
Il progetto si concretizzerà nel disco “Italian Jazz Graffiti”
(Soul Note – 2001).
Nel 2000 Emi viene premiato al Concorso
Nazionale Giovani Jazzisti di Verbania nella categoria “nuovi
talenti”, e nello stesso anno comincia la collaborazione con
Rossano Sportiello e la dixieland band Sidela Stompers di Milano.
L’anno successivo iniziano gli
appuntamenti settimanali al Chet Baker di Bologna con la Reunion Big
Band di Marco Tamburini. Nel frattempo si sviluppano varie formazioni
di musica originale (fusion, cross-over, rap) e la concretizzazione
del progetto Taphros, viaggio sonoro del chitarrista sardo Valentino
Tamponi con il quale incide due album tra cui l’omonimo d’esordio
presentato da Paolo Fresu.
Si consacra poi l’incontro con
Roberto Bonati all’interno dei corsi di jazz del conservatorio di
Parma, da cui partiranno una serie di appuntamenti musicali e
concerti che lo vedranno coinvolto in veste di arrangiatore e
performer, permettendogli di approfondire la musica jazz di
estrazione europea. Il ParmaJazzFrontiere festival sarà una
piattaforma di lavoro formativa oltre che l’occasione di
partecipare ad ensemble a fianco di Roberto Dani, Roberto Ottaviano,
Claudio Fasoli, Alberto Tacchini, Alberto Mandarini, Gianluigi
Trovesi, Bruno Tommaso, Giorgio Gaslini. Il percorso di
perfezionamento proseguirà ulteriormente a NewYork negli anni a
seguire.
Indipendentemente da progetti più o
meno consolidati, le partecipazioni di Emiliano diventano sempre più
molteplici: Bobby Durham, Franco Cerri, Stefano Cerri, Paul Jeffrey,
Tommy Campbell, Yuri Goloubev, Felice DelGaudio, Tullio Ricci,
Giovanni Amato, Flavio Boltro, Antonio Zambrini, Alberto Tacchini,
Roberto Rossi, Piero Odorici, Mauro Ottolini, Carlo Atti, Max Govoni,
Tony Arco, Lucio Terzano, Marco Vaggi, Paolo Pellegatti, Davide
Ghidoni, Andrea Tofanelli, Roberto Tarenzi, Paolo Benedettini,
Alberto Gurrisi, Iren Robbins, Sandro Gibellini, Emanuele Basentini,
Max Furian, James Thompson, Carl Potter, Tony Esposito, per citarne
alcuni.
Tribute band e svariati organici
straight-ahead si alterneranno ad altri interessanti capitoli
creativi tra i quali B-sharp, bizzarro risultato di
improvvisazione/jazz/pop/elettronica che si avvale di un collettivo
di musicisti; Cuckoo’s Nest Trio, uno laboratorio
piano/chitarra/sax di avant-garde, free ed elettronica; Altare
Thotemico sarà invece il rilancio di un fortunato progetto jazz-prog
rinnovato ora dall’ingresso di Vernizzi e Max Govoni. Il disco è
subito primo in classifica in Germania e la band paragonata dalla
critica ai nuovi Area.
MICHELE BIANCHI - Chitarra
Discepolo di Franco Cerri; dal 2010 al
2015 entra stabilmente nella band di Mario Biondi; vanta
collaborazioni in studio con Mina nel disco "Piccolina" del
2011 e live come chitarra solista con la cantante americana Dee Dee
Bridgewater.
Fino a 16 anni studia rock, blues, pop
e funky con vari insegnanti poi la folgorazione per il jazz.
Frequenta il seminario della Berklee School a Umbria jazz 2002 con
Pat Martino e l’anno seguente entra all' Accademia Civica di Jazz a
Milano. Si specializza in chitarra jazz e gipsy-jazz con il maestro
Carmelo Tartamella. Dal 2003 al 2010 è chitarrista del cantautore
Irlandese Owen Gerrard, con il quale partecipa a numerose tournèe in
Inghilterra, Germania e Svizzera.
Dal 2010 a tutto il 2015 fa parte in
pianta stabile della band di Mario Biondi, accompagnandone i duetti
con Renato Zero, Claudio Baglioni e Marco Mengoni e ad esibirsi nei
più importanti teatri e club in tutta Europa, America e Giappone.
All'Ah Bein presenta in anteprima assoluta il suo progetto solista di
composizioni originali e rivisitazioni funamboliche toccando tutti i
colori della storia musicale, non solo Bianchi.
MICHELE MORARI - Batteria
Michele è un batterista Jazz, Funk,
R&B sempre in continua ricerca e contaminazione. Dal 2014 è
Co-Leader del progetto Blue Moka ft. Fabrizio Bosso (con Emiliano
Vernizzi, Alberto Gurrisi, Michele Bianchi), con il quale ha inciso
un album prodotto da Jando Music – Via Veneto Jazz e suonato in
palchi di prestigiosi Festival, Clubs e Rassegne Jazz (IUC-La
sapienza Roma, Civita Festival, Blue Note Milano, etc). Dal 2012 è
batterista del Beppe Di Benedetto 5tet, progetto di composizioni
originali con cui ha inciso “Another Point Of View del 2015”. Il
quintetto ha all’attivo partecipazioni a vari Festival e rassegne
di Jazz (ParmaJazz Frontiere, Barezzi, Jazzit Festival, Piacenza Jazz
Club, ecc.)
Attualmente collabora stabilmente in
formazioni “Modern Jazz”, come Beppe di Benedetto 4tet ft.
Giovanni Falzone, Falvio Boltro, Gianluca Di Ienno, Roberto Tarenzi.
Ha suonato con: Fabrizio Bosso, Flavio
Boltro, Giovanni Amato, Hengel Gualdi, Andrea Braido, Orchestra
filarmonica Toscanini, Gegè Telesforo, Mattia Cigalini, Fabio
Giachino, Jenny-B, Chiara Pancaldi, Massimiliano Milesi, Antonio
Ciacca, Aida Cooper, Daniela Galli, Stefania Rava, Matteo Setti,
Gianluca Di Ienno, Roberto Tarenzi, Claudio Filippini, Stefano Senni,
Giulio Corini, Darryl Hall, Joe Pisto, Cristiano Arcelli, Andrea
Tofanelli, Davide Ghidoni, Jazz Art Orchestra (JAO), Saxofollia,
Achille Succi, Daniele Scannapieco, Carlo Atti, Alberto Gurrisi,
Marina Santelli, Alexia, Filippo e Virginia Perbellini, Iskra
Menarini, etc.
Michele è nato a Reggio Emilia il 5
Luglio 1984. Inizia a suonare la batteria all’età di 5 anni, visto
che cresce con le bacchette in mano – grazie al padre batterista.
Da subito si avvicina alla musica Jazz e Swing. All’età di 11 anni
entra nella Viadana Big Band, a 15 è batterista di CB Band Orchestra
e ‘900 Orchestra, nelle quali partecipano Hengel Gualdi, Jenny-B,
Aida Cooper, Daniela Galli, Stefania Rava. Continua gli studi con
Massimo Savioli, Sandro Ravasini, Lele Melotti, Mauro Gherardi,
Massimo Manzi, Ettore Fioravanti, Ari Hoenig (negli USA).
Festival/Rassegne/Clubs: Concerti IUC –
La sapienza ROMA, Blue Note Milano, Civita Festival, Alessandria
Jazz, Guastalla Jazz, Calcinato Jazz, ParmaJazz Frontiere, Lovere
Jazz Festival, Festival Delle Terre Verdiane, Festival Barezzi Live,
Calcinato Jazz Festival, Soresina Jazz Festival, Jazzit Festival,
Giovani Titani Jazz Festival, Rassegna Nottetempo, Rassegna Bacoli
Jazz Club, Cento Jazz Club, Bergamo jazz Club, Piacenza Jazz Club,
Jazzit Club Montefalco, Zerbini Jazz Club, Correggio JAZZ, Modena
Jazz, Estate Sforzesca Milano, Mundus, Festival Fotografia Europea
Reggio Emilia, Trentino Jazz, Soli Deo Gloria, etc.
“Si trova perfettamente a suo agio
sia nello Swing più delicato che nel Funk più bollente, conosce la
lezione dei grandi batteristi Jazz del passato da Blakey, a Rich,
passando per Erskine fino ad Antonio Sanchez. Da questo costruisce
una sua identità precisa che comprende tutte le influenze e le
unisce in un sound compatto, energico ma delicato.” – Gilbert
Cerbara, Parma Musica.
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