Post Più Recenti

.

mercoledì 8 novembre 2023

 AL TEATRO STREHLER E 
AL TEATRO GRASSI DI MILANO
DOPPIO DEBUTTO

Al Teatro Strehler, fino al 26 novembre, va in scena, in prima nazionale, "La pulce nell'orecchio" di Georges Feydeau, diretta da Carmelo Rifici, una coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura e Piccolo Teatro di Milano.


Al Teatro Grassi, sempre fino al 26 novembre, va in scena "Diari d’amore - Dialogo" |"Fragola e panna", due commedie di Natalia Ginzburg dirette da Nanni Moretti, al suo esordio nella regia teatrale.

Piccolo Teatro Strehler, dal 14 al 26 novembre

Georges Feydeau
"LA PULCE NELL'ORECCHIO"
diretta da Carmelo Rifici
una coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura
e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Rifici sceglie la macchina comica di un vaudeville di Feydeau, nell’adattamento che ha curato insieme a Tindaro Granata, per un’indagine registica nei territori della comicità: l’esilarante storia di una presunta infedeltà e dei mille equivoci scatenati da una moglie sospettosa, vertice della drammaturgia classica più riuscita.

Lo spettacolo, una coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura e Piccolo Teatro di Milano, è in scena al Teatro Strehler dal 14 al 26 novembre.

Scritta nel 1907 da un Georges Feydeau che stava vivendo un periodo di grande successo, La pulce nell’orecchio contiene tutti gli elementi che caratterizzano il vaudeville: burlesque, qui pro quo, malintesi, scambi di persona, tutti elementi che concorrono a dare vita ad un testo che la critica dell’epoca non esitò a definire pirotecnico. Rifici decide di misurarsi per la prima volta con la regia di una grande commedia tradizionale: pur mantenendo l’impianto originale del testo, rispettandone la vocazione, nel suo adattamento sottolinea lo spirito giocoso e selvatico della scrittura di Feydeau, ne cerca i piani nascosti, libera i singoli personaggi dal contesto borghese, valorizzando i ruoli femminili.

Una moglie, allarmata dal comportamento freddo e distratto del marito, sospetta che abbia un’amante. Per mettere alla prova la presunta infedeltà, tramite un’amica gli spedisce un’appassionata lettera d’amore anonima, in cui gli dà appuntamento in un albergo a ore, luogo in cui si recherà per vedere se il coniuge cadrà nella trappola. Ciò che accadrà in quell’albergo è un groviglio incredibile di situazioni folli e assurde: tutti fuggono e si inseguono, tentando disperatamente di salvare le apparenze, in un vortice di azioni e contatti che si complicano sempre più fino ad una clamorosa risoluzione finale.

Nella lettura registica di Rifici, l’azione scenica non si svolge in un albergo di inizio Novecento, bensì in una scenografia apparentemente semplice e lineare, priva di porte e dell’emblematico letto girevole, composta da decine di parallelepipedi e cubi di gommapiuma dai delicati colori pastello, in cui i personaggi – indossando costumi contemporanei dai colori vivaci – agiscono, si muovono, si celano, evocando un vivace gioco infantile.

Una nuova sfida registica per Rifici che, insieme a Tindaro Granata, ha lavorato anche a traduzione, adattamento e drammaturgia, facendosi accompagnare dai collaboratori di sempre: lo scenografo Guido Buganza, la costumista Margherita Baldoni, il light designer Alessandro Verazzi, il compositore Zeno Gabaglio. Rifici dirige un cast di interpreti dalla consolidata esperienza, Fausto Cabra, Tindaro Granata, Christian La Rosa e Carlotta Viscovo, insieme ai giovani attori Alfonso De Vreese, Giulia Heathfield Di Renzi, Ugo Fiore, Marta Malvestiti, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Alberto Pirazzini, Emilia Tiburzi.

“Negli anni recenti – si legge nelle note di regia di Rifici – il mio lavoro di indagine registica si è focalizzato sul tema del linguaggio e sulle sue ambiguità. La pulce nell’orecchio, in un certo qual modo, è una farsa sul linguaggio o, meglio, una farsa di linguaggi. Come con le grandi commedie di Shakespeare, siamo di fronte alla rappresentazione dei rapporti umani costruiti sulla sagacia delle parole ma, a differenza del grande autore inglese, Feydeau impone allo spettacolo una macchina comica perfetta. Un orologio di rara precisione che porta i suoi personaggi e il loro modo di parlare oltre il ‘gioco’ linguistico fine a sé stesso, di puro intrattenimento ed evasione, con lo scopo di estrapolarne il massimo potenziale teatrale e la massima ridicolaggine umana”.

OLTRE LA SCENA | CALENDARIO

Mercoledì 15 novembre, ore 17- Chiostro Nina Vinchi
PAROLE IN PUBBLICO | Incontro con la compagnia dello spettacolo
con Carmelo Rifici, Fausto Cabra, Giulia Heathfield Di Renzi, Ugo Fiore, Tindaro Granata,
Christian La Rosa, Marta Malvestiti, Francesca Osso, Emilia Tiburzi e Carlotta Viscovo
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su piccoloteatro.org

Mercoledì 22 novembre, ore 18 - Chiostro Nina Vinchi
PAROLE lN PUBBLICO | Presa di parola
Una pulce "Bellissima" (tra Visconti e Feydeau)
con Carmelo Rifici, Alberto Bentoglio e Maurizio Porro
modera Enrico Pitozzi
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su piccoloteatro.org

Mercoledì 22 novembre, fine spettacolo – Teatro Strehler
Absolute beginners
con Fausto Cabra, Giulia Heathfield Di Renzi, Tindaro Granata, Christian La Rosa,
Francesca Osso e Carlotta Viscovo
a cura dell’Ufficio Promozione
per informazioni promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it

venerdì 24 novembre, ore 18 - Chiostro Nina Vinchi
STORMI #2
con Tindaro Granata
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su piccoloteatro.org

Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi – M2 Lanza), dal 14 al 26 novembre 2023
La pulce nell’orecchio
PRIMA NAZIONALE
di Georges Feydeau
traduzione, adattamento e drammaturgia Carmelo Rifici, Tindaro Granata
regia Carmelo Rifici
scene Guido Buganza
costumi Margherita Baldoni
luci Alessandro Verazzi
musiche Zeno Gabaglio
assistente alla regia Giacomo Toccaceli
con (in ordine alfabetico) Fausto Cabra, Alfonso De Vreese, Giulia Heathfield Di Renzi, Ugo Fiore, Tindaro Granata, Christian La Rosa, Marta Malvestiti, Marco Mavaracchio,
Francesca Osso, Alberto Pirazzini, Emilia Tiburzi, Carlotta Viscovo
produzione LAC Lugano Arte e Cultura, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo.

Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro

Informazioni e prenotazioni 02.21126116 - www.piccoloteatro.org

Teatro Grassi dal 14 al 26 novembre

Nanni Moretti
DIARI D'AMORE
"DIALOGO" | "FRAGOLA E PANNA"
due commedie di Natalia Ginzburg
ph Luigi De Palma

Nanni Moretti, al suo esordio nella regia teatrale, porta in scena al Teatro Grassi, dal 14 al 26 novembre, Diari d’amore - Dialogo | Fragola e panna, due commedie di Natalia Ginzburg, per esplorare, con amara ironia, quelle intimità domestiche ormai rassegnate, dove i conflitti hanno lasciato il posto a indifferenza, fatuità emotive e mediocrità morali.

Undici Nastri d’Argento, nove David di Donatello, la Palma d’oro al Festival di Cannes, i Gran premi della giuria a Venezia e a Berlino… Dopo una vita passata dietro (e davanti) alla macchina da presa, regalandoci film entrati a pieno diritto nella storia del cinema, Nanni Moretti decide di farsi “primo spettatore” e dirigere cinque attrici e attori, non più con la sua cinepresa, ma affrontando “lo spavento” del palcoscenico; quello “spavento” che definisce lo scarto tra l’intimità della parola scritta e il clamore della parola detta di fronte a un pubblico dal vivo: termine usato, in questa accezione, da Natalia Ginzburg.

E sono proprio della Ginzburg, la cui scrittura è molto vicina all’immaginario che ha consolidato il successo cinematografico internazionale dell’artista, le due commedie che Moretti ha scelto per il suo esordio da regista nel teatro di prosa. Due commedie che ci raccontano nuclei familiari disarmonici, gente che si lascia vivere senza entusiasmi; esseri deboli, dai valori etici inconsistenti. Con sguardo ironico apre il sipario su intimità domestiche nelle quali il conflitto cede il posto all’indifferenza, svelando la fatuità di uomini e donne emotivamente e moralmente inetti.

Natalia Ginzburg gioca con i valori cari alla società borghese: matrimonio, fedeltà, maternità, amicizia sono trattati con parole di una levità che ne rivela tutte le fragilità. Questa leggerezza estrema diventa una lente di ingrandimento, una chiave di lettura fredda, che converte in commedia fatti altrimenti tragici della vita dei protagonisti. E al tempo stesso si fa denuncia: di una società che rimane indifferente di fronte ai fatti della vita, che non partecipa mai per davvero, che rimuove quel poco di senso di colpa che a volte, timidamente, affiora.

Nanni Moretti sceglie il “teatro delle chiacchiere” di Natalia Ginzburg per metterci davanti ad uno specchio che ci mostra inadeguati, spettatori indifferenti di fronte alla complessità e alle tragedie della vita.
ph Luigi De Palma

«Natalia Ginzburg – racconta Valerio Binasco – per me è tra i più importanti autori italiani. Anche se la sua immaginazione poetica non è attratta dall’eccezionalità o dall’assurdo, il suo stile “semplice” e musicale, l’umorismo dolce e le partiture sofisticate delle “chiacchiere” che riempiono le sue opere arrivano a toccare corde emotive fortissime, restituendo grandezza e profondità a personaggi solo apparentemente “piccoli”. Si viaggia con ironia tra i toni malinconici di una poesia fatta di elementi quotidiani e domestici e si resta affascinati dalla musicalità originale dei suoi dialoghi. La Ginzburg ha una penna leggera, ma scava gli animi, e i suoi sono personaggi ritratti con incredibile maestria psicologica, degna di autori come Čechov».

DIALOGO (1970) Dialogo è un lungo atto unico comico, e comincia in media res: Francesco e Marta sono una coppia, li vediamo la mattina, ancora a letto, discutono di piccole cose quotidiane, fino a che affiora dalle parole di lei la confessione di un tradimento: come per caso si è innamorata del vicino di casa, fidato amico di lui, stanno addirittura progettando di andare a vivere insieme. Non c’è tragedia nella reazione di Francesco, non c’è gelosia. E alla fine tutto rimarrà come prima. L’amante ‘scappa’ in vacanza con la legittima moglie, senza congedarsi né dall’amico né dall’amante e, anzi, per sovrapprezzo, lascia loro pure il cane da accudire.
Ph Luigi De Palma

FRAGOLA E PANNA (1966) La scena si svolge ai giorni nostri, in una villa di campagna, dove abitano Flaminia e Cesare, con la domestica Tosca. Un pomeriggio in cui il marito è fuori città irrompe in questa quiete borghese la giovane Barbara, che è scappata di casa lasciando dietro di sé un marito e un figlio piccolo. La ragazza chiede di Cesare, di cui senza pudore rivela d’essere amante; si aspetta di essere accolta, non ha un posto dove andare, né intende tornare a casa, dove il figlioletto le è venuto a noia, e il marito tradito le fa paura. Nell’attesa del rientro di Cesare, tre donne si fanno intorno alla giovane ‘randagia’: Flaminia offre all’amante del marito un pasto e un po’ di denaro; la sorella di lei, Letizia, si propone di risolvere la questione accompagnandola in un ricovero di suore, e la domestica, che è forse l’unica davvero partecipe del dramma. In questo ambiente domestico, violato dall’ingresso di un’estranea - doppiamente intrusa è la giovane Barbara, per differenza sociale e per illegittimità di ruolo - si sviluppano piccoli conflitti, acri, ma incapaci di produrre un cambiamento, e di modificare rapporti dati per scontati e resistenti ad ogni stimolo esterno. Nemmeno la possibile, se non probabile, morte per suicidio di Barbara, scuote nel finale le coscienze dei tre.

Piccolo Teatro Grassi (via Rovello, 2 – M1 Cordusio), dal 14 al 26 novembre 2023
Diari d’amore
Dialogo | Fragola e panna
due commedie di Natalia Ginzburg
regia Nanni Moretti
con Valerio Binasco, Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Arianna Pozzoli, Giorgia Senesi
scene Sergio Tramonti, luci Pasquale Mari
costumi Silvia Segoloni, assistente alla regia Martina Badiluzzi, direzione di produzione, casting Gaia Silvestrini
produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Carnezzeria, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura, Châteauvallon-Liberté scène nationale, Théâtre National Populaire, La Criée – Théâtre National de Marseille, Maison de la Culture d’Amiens
in collaborazione con Aldo Miguel Grompone
ph Luigi De Palma

Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo.

Durata: 90 minuti (Dialogo, 40 minuti | Fragola e panna, 50 minuti)

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro

Informazioni e prenotazioni 02.21126116 - www.piccoloteatro.org 

Nessun commento:

Posta un commento