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martedì 15 novembre 2022

TORNA QUARTIERI DI VITA
FESTIVAL DI FORMAZIONE E TEATRO SOCIALE 
SEMPRE PIÙ EUROPEO
PROVE APERTE AL PUBBLICO 
DAL 30 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE 2022

Coinvolge 11 Paesi europei e tutte le province della Campania la settima edizione di “Quartieri di vita. Life infected with Social Theatre!”, il Festival di formazione e teatro sociale della Fondazione Campania dei Festival, ideato dal direttore artistico Ruggero Cappuccio e realizzato con il sostegno della Regione Campania, del Ministero della Cultura e di EUNIC Global, in partenariato con i Cluster Eunic – European Union National Institutes for Culture di Roma e Napoli. Anche quest’anno, alcuni dei principali gruppi teatrali che operano nelle periferie del territorio campano avranno la possibilità di confrontare le loro esperienze con registi internazionali impegnati da sempre in luoghi e contesti di marginalità. Un virtuoso filo rosso, che unisce mondi solo in apparenza lontani, con artisti provenienti da Repubblica Ceca, Portogallo, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Germania, Francia, Spagna, Belgio e Austria per realizzare workshop in quartieri vulnerabili della Campania, nei quali le associazioni culturali locali, che credono nell’arte come strumento di condivisione, inclusione e partecipazione attiva, rappresentano un presidio di civiltà e di crescita sociale.

Un vero e proprio atto politico, che vedrà Jana Svobodová (Repubblica Ceca) ritornare al Nest per una performance che coinvolgerà i giovani del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, Catarina Câmara (Portogallo) e Puteca Celidonia portare la loro esperienza artistica nel carcere minorile di Nisida; Rimantas Ribaciauskas con Mantas Jančiauskas (Lituania) e i Teatri Associati di Napoli rapportarsi agli abitanti delle Vele di Scampia; Christian Costa (Polonia) e l’Associazione Teenspark di Grazzanise (CE) praticare la bellezza dell’arte tra i residenti del Basso Volturno e i migranti di prima e seconda generazione di Castelvolturno e Mondragone; Alexandru Gorghe (Romania) e la Compagnia Stabile Solot di Benevento affronteranno invece con gli adolescenti sanniti le questioni di genere legate agli stereotipi sulla mascolinità, mentre Ľubomír Martin Bukový (Slovacchia) lavorerà con abitanti del territorio del Baianese, in collaborazione con la Cooperativa Proteatro di Baiano (AV); Swaantje Gieskes (Germania) si occuperà con la Cooperativa Sociale Dedalus – progetto Officine Gomitoli delle comunità straniere dell’Est e dello Sri Lanka che vivono in alcuni quartieri napoletani; Raphaël Trano (Francia) e l’Associazione Trerrote, radicata nella periferia di Ponticelli, saranno impegnati in adolescenti delle periferie dell’area est di Napoli. Con un gruppo di donne straniere vittime di tratta daranno invece vita a uno specifico laboratorio Andrea Jiménez García (Spagna) e l’associazione senza fini di lucro Cidis, che promuove la cultura dell’accoglienza e costruisce l’integrazione, mentre Aurelie Di Marino e Nele Vereecken (Belgio) insieme all’Associazione Derrière la Scène di Salerno mettono a disposizione di persone con problemi di dipendenza, grazie anche alla collaborazione di La Tenda, gli strumenti per valorizzarne i talenti e promuoverne, attraverso la conoscenza, una possibile crescita individuale e sociale. Ai diversamente abili è indirizzata, infine, la mission di Roman Wegmann (Austria) con la Cooperativa Sociale Immaginaria di Sant’Angelo a Cupolo, in provincia di Benevento. I registi italiani coinvolti, in ordine alfabetico, sono: Valeria Apicella, Clara Bocchino, Pina Di Gennaro, Gina Ferri, Antonino Intorcia, Nicola Laieta, Enzo Mirone, Antonio Nardelli, Teresa Raiano, Francesco Scotto, Lello Serao, Irene Vecchia, Andrea Vellotti.

Il progetto si avvale dei partenariati del Centro Ceco di Roma, dell’Ambasciata del Portogallo, dell’Istituto Lituano di Cultura Roma, dell’Istituto Polacco di Roma, dell’Istituto Slovacco di Roma, dell’Accademia di Romania a Roma, del Goethe-Institut di Napoli, dell’Institut Francais e dell’Instituto Cervantes di Napoli, della Rappresentanza Generale delle Fiandre in Italia, del Forum Austriaco di Cultura di Roma, di EUNIC Global, della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, “L’Orientale” e “Suor Orsola Benincasa”. I risultati dei workshop saranno presentati al pubblico in 10 prove aperte, in programma dal 30 novembre al 3 dicembre nei diversi luoghi della regione Campania che hanno ospitato gli artisti durante la fase delle residenze creative sul territorio.

Filo conduttore tra l’edizione dello scorso anno, la prima a carattere internazionale, e quella del 2022 sarà il debutto assoluto il 16 e il 17 novembre a Praga di “Perché non io?/Why not me?”, per la regia di Jana Svobodová, frutto della residenza condotta dalla regista ceca con i giovani artisti del NEST a Napoli e in collaborazione con il dramaturg Andrea Vellotti. L’evento rientra nelle celebrazioni per il Centenario della fondazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga ed è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura in Praga. Lo spettacolo sarà poi in prima nazionale al teatro NEST di Napoli il 25 novembre, proprio nell’ambito della settima edizione di “Quartieri di Vita. Life infected with Social Theatre!”.

Il Festival si concluderà il 3 dicembre alle 16.00 all’Istituto Français di Napoli con un convegno dedicato a Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario dalla nascita dal titolo “Manifesto Pasolini”. Un incontro che si aprirà con l’intervento di esperti e docenti universitari sul “Manifesto per un nuovo teatro” pasoliniano, scritto nel 1968 e riletto alla luce del contesto contemporaneo. La conferma del talento letterario e profetico del grande intellettuale italiano. Per un Festival che, nel suo piccolo, alla dimensione politica di quei principi si ispira. Provando a essere po’ “corsaro”, come da titolo dei famosi scritti di Pasolini sulla società italiana di mezzo secolo fa e forse anche di oggi.

“PERCHÉ NON IO? / WHY NOT ME?”, IL NEST A PRAGA IL 16 E IL 17 NOVEMBRE CON LA REGIA DI JANA SVOBODOVA. LO SPETTACOLO A NAPOLI IL 25 NOVEMBRE PER QUARTIERI DI VITA.

A Praga, come scriveva Borges, può accadere qualsiasi cosa. È una città “piena di sogni persi in altrettanti sogni”. Il luogo adatto per portare in scena uno spettacolo che celebra la magia del teatro e, a tutti gli effetti, può essere considerato un’anteprima dell’edizione 2022 di “Quartieri di Vita. Life infected with Social Theatre!”, il progetto della Fondazione Campania dei Festival ideato dal direttore artistico Ruggero Cappuccio e realizzato in partenariato con i Cluster Eunic-European Union National Institutes for Culture di Roma e Napoli, la Regione Campania, e il sostegno del Ministero della Cultura e di EUNIC Global.

Grazie al nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, all’Ambasciata Italiana e all’Istituto Italiano di Cultura a Praga, e al Centro Ceco di Roma, il 16 e il 17 novembre debutterà infatti al Teatro Archa, nell’ambito dell’Akcent Festival, “Perché non io?/Why not me?”, il lavoro di Jana Svobodovà, frutto di una residenza condotta dalla regista nel dicembre dello scorso anno e nel giugno 2022 a Napoli con i giovani artisti del NEST e il loro mentore Andrea Vellotti.

Un workshop, ora diventato spettacolo in dialetto napoletano con soprattitoli in inglese e ceco, fatto di condivisione, ascolto, rispetto reciproco e scoperte inaspettate, dove i protagonisti sono gli autori dei testi, della scenografia, del design delle luci e degli input musicali. Nove storie di ragazzi che vivono a Napoli e amano il teatro, sognano di partecipare a un film di Sorrentino, hanno recitato in una serie su Netflix e in un cortometraggio nominato agli Oscar italiani, aspirano ad essere drammaturghi, poeti, attori professionisti. Alessandra lavora in un bar, Domenico pulisce auto nell’azienda di famiglia, Daniela lavora in pizzeria fino a tarda notte, Luigi insegna economia al liceo, Lorenzo gioca a calcio per soldi, e Alessandro fa il dj. Questi alcuni dei nomi e le loro attività quotidiane. Desiderano distinguersi, essere riconosciuti, realizzare un grande sogno. Giovani artisti dell’area est di Napoli, NEST per l’appunto, che si raccontano attraverso la potenza di immagini evocative, capaci di contenere altri mondi. Un ascolto estremo, dove il processo creativo viene generato da una individuale condivisione. Per dare vita a un testo teatrale nato dalle esperienze degli attori e reso in forma di interviste, nel quale la regista diventa, per sua stessa ammissione, “una guida alle loro scoperte”.

I performer sono Alessandro Berlino, Luigi Cardone, Luigi D’Amore, Daniela De Vita, Michele Ferrantino, Claudia Fico, Lorenzo Izzo, Alessandra Mantice & Domenico Moccia. Il dramaturg è Andrea Vellotti.

Lo spettacolo, inserito nel calendario di celebrazioni in occasione del centenario del primo Istituto Italiano di Cultura, fondato a Praga nel 1922, è co-prodotto da Arca Theatre (Praga), NEST Napoli Est Teatro, Fondazione Campania dei Festival/Quartieri di Vita. Life Infected Social Theatre!, con il supporto del nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciata Italiana e l’Istituto Italiano di Cultura a Praga, e il Centro Ceco di Roma.

La prima nazionale è invece in programma al teatro NEST a Napoli il 25 novembre, proprio nell’ambito della settima edizione di “Quartieri di Vita. Life Infected With Social Theatre!”.

QUARTIERI DI VITA E LE UNIVERSITÀ

I SEMINARI DI JANA SVOBODOVÁ
Social-Specific Theatre in Practice Involving “Real People” Into the Process of Theatre Creation

Lunedì 28 novembre, ore 14:00 – 18:00 | Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa – Aula M, quinto piano, Corso Vittorio Emanuele II, 292

Il seminario approfondirà i temi del teatro sociale legati al coinvolgimento di “persone reali” all’interno del processo creativo. Programmata nell’ambito del LIVReLab “Ugo Gregoretti” 2022-23, la lezione tenuta da Jana Svobodová è rivolta a 25 studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze dello spettacolo e dei media. Linguaggi, Interpretazione e Visioni del Reale (LIVRe).

The Hidden Power of Theatre

Martedì 29 novembre, ore 10.30 – 12.30 | Università degli Studi di Napoli Federico II - Aula A11, secondo piano, via Marina 33

Nel corso della lezione, la regista racconterà il proprio percorso di ricerca e mostrerà immagini che documentano il lavoro teatrale condotto dal 1998 al 2022 con attori e artisti non professionisti. La lezione è programmata nell’ambito delle attività seminariali previste dal corso di Discipline dello spettacolo teatrale, incluso nel Corso di Laurea Magistrale in Discipline della musica e dello spettacolo. Storia e teoria dell’Università Federico II.

Laboratorio Altre Attività UNIOR

Grazie all’accordo attuativo stipulato con l’Università di Napoli l’Orientale parteciperanno al progetto QdV anche studenti dei corsi magistrali dei Dipartimenti Asia, Africa e Mediterraneo; Studi Letterari, Linguistici e Comparati; Scienze umane e sociali nell’ambito delle Altre Attività Formative organizzate dall’Ateneo in collaborazione con la Fondazione Campania dei Festival.

La partecipazione degli studenti dell’Orientale a QdV rientra in quelle pratiche che coinvolgono il territorio, soprattutto per quanto riguarda temi come migrazione e integrazione, formazione e inclusione, scambio e confronto a livello locale e internazionale, alla base delle attività formative dell’Orientale e dei progetti portati avanti dalla Fondazione.

LE INIZIATIVE A FAVORE DELL’AMBIENTE

La Fondazione Campania dei Festival prosegue il proprio impegno a favore dell’ambiente, realizzando, nell’ambito del progetto Quartieri di Vita, due azioni volte a diffondere una mentalità eco-responsabile, in linea con i Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il Circolo La Gru di Legambiente, che da anni lavora a Scampia con azioni di animazione, denuncia e salvaguardia del territorio, ha all’attivo numerosi progetti, tra cui il Giardino delle Farfalle, realizzato nella cintura di terra che abbraccia il teatro TAN. Qui le mani operose dei volontari seminano, piantano e curano erbe, fiori e alberi, scelti per attirare le farfalle. In questo affascinante giardino, i partecipanti al laboratorio di Quartieri di Vita dell’VIII Municipalità, insieme ai volontari del circolo La Gru, realizzeranno presso il TAN il 28 novembre un’azione di Guerrilla Gardening. L’iniziativa, che rientra nell’ambito della storica “Festa dell’albero” di Legambiente, vuole essere un momento simbolico ma anche un atto concreto, per celebrare l’indispensabile contributo che il verde urbano ha sulla qualità della vita.

Creatività, ricerca e impegno a favore dell’ambiente sono al centro anche dell’azione realizzata da Archintorno: l’associazione che da anni collabora con la Fondazione realizzando arredi a partire dai materiali di comunicazione delle passate edizioni degli eventi della Fondazione Campania dei Festival. Il 4 novembre Archintorno ha tenuto un seminario sul tema dell’upcycling design dal titolo “Riuso e Autocostruzione 22”. Una giornata di formazione, in cui è stato introdotto il programma di un workshop - che si svolgerà nei mesi di novembre e dicembre - dedicato all’autoproduzione di complementi d'arredo da residui di apparati comunicativi e scenografici. Nell’ambito del workshop i giorni 25, 26 e 27 novembre rappresenteranno la fase di realizzazione concreta di un leggìo di scena che sarà esposto sui luoghi di spettacolo già durante questa edizioni di Quartieri di Vita e poi durante il Campania Teatro Festival 2023.

Quest’anno il progetto Quartieri di Vita. Life infected with Social Theatre! mette al centro l’eco-responsabilità grazie alla certificazione Ecoevents ed al percorso di formazione avviato con Ambiente e Salute srl.

CALENDARIO DEI PRECIPITATI SCENICI

30 novembre 2022
Ore 12.00 | Scuola Civica “Alma D’Arte”, Via della Repubblica, 16 – Frazione Motta – S. Angelo a Cupolo (BN)
PROVA APERTA COOPERATIVA SOCIALE IMMAGINARIA
REGIA ROMAN WEGMANN E ENZO MIRONE
IN COLLABORAZIONE CON FORUM AUSTRIACO DI CULTURA, ROMA

Ore 16.00 | Il Mulino Pacifico, via Appio Claudio 17, Benevento
PROVA APERTA SOLOT
REGIA ALEXANDRU GORGHE E ANTONIO INTORCIA
IN COLLABORAZIONE CON L’ACCADEMIA DI ROMANIA IN ROMA

Ore 20.00 | Institut Français Napoli, Via Francesco Crispi, 86, Napoli
PROVA APERTA CIDIS
REGIA ANDREA JIMÉNEZ GARCÍA E PINA DI GENNARO
IN COLLABORAZIONE CON INSTITUTO CERVANTES DI NAPOLI

1° dicembre 2022
Ore 12.00 | Teatro Colosseo di Baiano (AV), Via Guglielmo Marconi, 18, Baiano (AV)
PROVA APERTA PROTEATRO
REGIA LUBOMIR MARTIN BUKOVY E FRANCESCO SCOTTO
IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO SLOVACCO A ROMA

Ore 16.00 | Scuola Secondaria di primo grado – Plesso “GRAVANTE”, via Cesare Battisti, Grazzanise (CE)
PROVA APERTA TEENSPARK
REGIA CHRISTIAN COSTA E ANTONIO NARDELLI
IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO POLACCO DI ROMA

Ore 20.00 | TAN - Teatro Area Nord, Via Nuova dietro la vigna, 20, Napoli
PROVA APERTA TEATRI ASSOCIATI NAPOLI
REGIA RIMANTAS RIBAČIAUSKAS, MANTAS JANČIAUSKAS E LELLO SERAO
IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO LITUANO DI CULTURA ROMA

2 dicembre 2022
Ore 12.00 | La Tenda – Centro di solidarietà, Via Capone Cristoforo, 59, Salerno
PROVA APERTA DI DERRIERE LA SCENE
REGIA AURELIE DI MARINO, NELE VEREECKEN E GINA FERRI
IN COLLABORAZIONE CON UFFICIO DI RAPPRESENTANZA DELLA COMUNITÀ FIAMMINGA E DELLA REGIONE DELLE FIANDRE, ROMA

Ore 16.00 | Punto Zero Valeria Apicella, Piazza Enrico De Nicola, Napoli
PROVA APERTA DI COOPERATIVA SOCIALE DEDALUS – PROGETTO OFFICINE GOMITOLI
REGIA SWAANTJE GIESKES E VALERIA APICELLA
IN COLLABORAZIONE CON GOETHE-INSTITUT NAPLES

Ore 20.00 | Institut Français Napoli, Via Francesco Crispi, 86, Napoli
PROVA APERTA DI TRERROTE
REGIA RAPHAËL TRANO, NICOLA LAIETA, IRENE VECCHIA
IN COLLABORAZIONE CON INSTITUT FRANÇAIS NAPLES

3 dicembre 2022
Ore 10.00 | Carcere minorile di Nisida, Nisida, 59, Napoli
PROVA APERTA DI PUTECA CELIDONIA
REGIA CATARINA CÂMARA, CLARA BOCCHINO E TERESA RAIANO
IN COLLABORAZIONE CON EMBASSY OF PORTUGAL, ROME

GLI ARTISTI INTERNAZIONALI SELEZIONATI DAGLI ISTITUTI DI CULTURA

PER QUARTIERI DI VITA. LIFE INFECTED WITH SOCIAL THEATRE! 2022

Jana Svobodová – Repubblica Ceca

JANA SVOBODOVÁ, laureata all’Accademia teatrale di Praga, ha diretto progetti con sudafricani, richiedenti asilo, comunità di hip hop e graffiti artist, ma anche con immigrati cinesi, comunità rom, nuove e vecchie generazioni di emigrati in USA e di russi trasferitisi in Repubblica Ceca. È direttrice artistica e insegnante di Archa.Lab, centro per la ricerca teatrale, e dal 2010 dirige AKCENT – International Festival of the Documentary Theatre. È cofondatrice e insegnante di International Summer School of Theatre in Social Context. Attualmente lavora a Those who…, opera basata sulle testimonianze di 13 donne provenienti da diversi background sociali.

Catarina Câmara - Portogallo

È ballerina, insegnante di danza e lavora in progetti di arte comunitaria, fondendo pratiche artistiche, insegnamento e psicoterapia. Si è laureata in legge presso la Facoltà di Diritto di Lisbona, e in danza presso la Escola Superior de Dança di Lisbona. Ha inoltre seguito il corso in psicoterapia Gestalt presso la Società Luso-Spagnola di psicoterapia Gestalt e collabora con l’Istituto Gestalt Firenze nell’ambito delle pratiche e della ricerca riguardanti il lavoro psicosociale con la comunità.

Ha collaborato a diversi progetti di arte, educazione e inclusione sociale con giovani a rischio di esclusione sociale; con giovani e adulti con disabilità o diversamente abili. Come interprete e ballerina, è da menzionare la collaborazione con la compagnia Olga Roriz, dal 2013. Dal 2019 è coordinatrice artistica e sociale del progetto CORPOEMCADEIA. Il progetto ha l’obiettivo di creare le condizioni di sviluppo artistico e umano di persone in situazione di assenza di libertà, e potenziare l’esperienza trasformatrice della danza, presso una comunità fragile come quella dei detenuti, quasi invisibile agli occhi della società. CORPOEMCADEIA si basa sulla collaborazione tra il modello artistica della compagnia Olga Roriz e la terapia Gestalt, un modello di intervento terapeutico che privilegia la coscienza del corpo, il qui e ora, e che intende l’esistenza umana come un processo creativo.

Rimantas Ribaciauskas – Lituania

Rimantas Ribačiauskas è uno scrittore e produttore di teatro e media digitali con sede a Vilnius. Ha conseguito un Master in Arte Audiovisiva presso la Lithuanian Academy of Music and Theatre e un Master in Interactive Digital Media presso il Trinity College di Dublino.

Per diversi anni Ribačiauskas ha lavorato nel Teatro Drammatico Nazionale Lituano dove ha prodotto e scritto diversi spettacoli di documentari, ha lavorato come produttore in numerosi progetti di artisti ospiti e ha creato e gestito l'archivio teatrale digitale Teatroteka.lt.

Dal 2020 lavora come produttore e scrittore freelance per performance, progetti musicali e installazioni interattive.

Mantas Jančiauskas – Lituania

Mantas Jančiauskas si è laureato in regia presso l'Accademia lituana di musica e teatro. Nell’ambito del programma per giovani registi del Lithuanian National Drama Theatre, ha presentato lo spettacolo In the Republic of Happiness del britannico Martin Crimp, e, nello stesso teatro, anche spettacoli di teatro documentario Dreamland e Marius Repšys on Stage.

Christian Costa – Polonia
Christian Costa, nato a Varsavia (Polonia). Vivo e lavoro a Napoli e a Varsavia. Lavoro focalizzandomi su territori, comunità e gruppi sociali concependo ed organizzando progetti di arte pubblica di taglio relazionale e di lunga durata che mi permettano di ritornare nel tempo nei luoghi alla ricerca del loro genius loci e di entrare davvero in contatto con le persone che incontro. Il sistema dell’arte gestisce tali processi/confronti secondo una concezione economica di tempo ed utilità. Io vivo per negare e superare tale approccio mercantile ai concetti di durata, luogo e identità.

Mi sono formato in campo storico-artistico attraverso la permanenza in diverse città europee (Vienna, Milano, Roma, Londra). Ho collaborato con L’Orientale di Napoli e l’Università di Slesia di Katowice come traduttore ed interprete, in particolar modo di saggi, testi letterari e poetici. Ho scritto di musica ed arti visive su Rumore, NextExit, SuccoAcido. Miei racconti sono stati illustrati da L. Dalisi, M. Galateo, P. Mezzacapo, con i quali fondo nel 2002 container, gruppo artistico e laboratorio di grafica e design.

Nel 2005-11 insieme all’artista Fabrizio Ajello e alle curatrici Barbara D’Ambrosio e Costanza Meli lavoro al

progetto di arte pubblica Progetto Isole, incentrato sul coinvolgimento della popolazione di Isola delle Femmine (Palermo) attraverso i linguaggi estetici contemporanei.

Nel 2008 concepisco e fondo insieme all’artista Fabrizio Ajello il progetto di arte pubblica Spazi Docili, incentrato sulla città di Firenze. In 15 anni abbiamo prodotto indagini sul territorio (focalizzate principalmente su ex Meccanotessile, monastero di Sant’Orsola, area dell’Osmannoro), interventi di arte pubblica, workshop, mostre, residenze artistiche (organizzate come piattaforma curatoriale), lecture e talk.

Nel 2014-16 lavoro a Biennale Urbana, progetto fondato da STALKER, Spazi Docili e Officina Marinoni, e basato a Venezia. Si tratta di una piattaforma culturale ideata a partire dall’osservazione della laguna di Venezia e del suo sistema di isole ‘specializzate’ per vagliarne l’applicabilità ad altri contesti urbani ed ambientali. Biennale Urbana prende spunto da Documenta Urbana, progetto concepito da Lucius Burckhardt nel 1980 a Kassel.

Nel 2015 ho il privilegio di lavorare in un campo di profughi siriani a Bar Elias, nella Valle della Beqaa, Libano, attraverso il progetto e-scape. Transitional settlement organizzato dall’American University of Beirut, a cura di Maria Gabriella Trovato.

Nel 2016 documento in Ucraina le conseguenze della rivoluzione di piazza Maidan e della guerra in Donbass.

Nel 2017 esploro la rotta balcanica attraverso la quale molti immigrati cercano di entrare nella Comunità Europea: Grecia, Serbia, Croazia, focalizzandomi in particolare sul ‘campo’ profughi della vecchia stazione ferroviaria di Belgrado.

Tra i linguaggi contemporanei privilegio installazione, video e performance prestando di solito grande attenzione all’elemento sonoro (sound art, installazioni sonore). Il mio strumento preferito per indagare il reale è la fotografia, digitale ed analogica (Hasselblad), attraverso la quale acquisire materiali grezzi da usare nei miei video o da adoperare in rielaborazioni grafiche, collage in tecnica mista o installazioni.

L’idea di ‘luogo’ è il mio medium. L’identità legata ai luoghi, la maniera in cui essa viene percepita da coloro che vi vivono e da coloro che vi giungono da fuori. I rapporti reciproci che si instaurano tra identità/memoria

ed uno spazio fisico. Le conseguenze che i processi socio-economici hanno nella percezione culturale dello spazio.

Ľubomír Bukový – Slovacchia

Ľubomír Martin Bukový nasce nel 1984 a Martin (Cecoslovacchia). Nel 2006 si laurea come attore presso l‘Accademia Nazionale di Teatro di Bratislava (Slovacchia). Al festival studentesco internazionale Zlomvaz di Praga (Repubblica Ceca), vince il Premio. Lavora come attore, nel ruolo di Alex, con Eli Roth e Quentin Tarantino nel lungometraggio Hostel. Nel 2007, in Slovacchia, crea il gruppo teatrale Dramma Nuova.

Dal 2009 al 2012 lavora come attore e pedagogo sotto la direzione del maestro Anatolij Vasil‘ev, prendendo parte al prestigioso progetto Master's in Residence presso l'Istituto Grotowski di Wroclaw (Polonia) e all‘Isola della Pedagogia: Corso di alta formazione teatrale per pedagoghi - progetto vincitore del premio UBU 2012.

Lavora nei principali Teatri Slovacchi e all'estero: Teatro Nazionale Slovacco, Arena Teatro e Studio 12, Teatro Pôtoň, Archa di Praga, Istituto Grotowski, Teatro Municipale I-Camp di Monaco. Come attore cinematografico e televisivo, interpreta ruoli significativi nel film Unfulfilled Promise di Jiří Chlumský e in Tigers in the City di Juraj Krasnohorský.

Nell 2017 crea il gruppo teatrale 123artivist e realizza due progetti di teatro sociale: inVulnerabili e #stopdiscriminazione, usando la Drammaterapia e il metodo Human libraries.

Nel 2018 completa il Dottorato di Pedagogia Teatrale – tesi sulla tradizione del Metodo teatrale L‘ analisi mediante l’azione (da Stanislavski a Vasil’ev).

Nel 2018 vince il Premio Theatre Boards 2018 per la miglior produzione con The American Emperor di Martin Pollack.

Raphaël Trano - Francia

Formatosi al Conservatorio Nazionale d'Arte Drammatica, Raphaël Trano è il fondatore del Théâtre de l'Eventail.

Dopo aver ottenuto il DET al Conservatorio di Orleans nel 2004, ha fatto diversi soggiorni in Giappone per studiare teatro Noh e Kyogen.

Dal 2006 al 2008 è stato attore stabile nel Jeune Théâtre Régional d’Orléans diretto da Christophe Maltot.

Nel 2007 ha diretto La Jalousie du Barbouillé e Le Médecin volant, che hanno vinto il Premio per il coinvolgimento e le iniziative dei giovani nell'Unione Europea. Le Médecin malgré lui, il suo secondo allestimento, è stato creato nel 2011 e da allora è stato rappresentato più di 300 volte, in Francia e all'estero. Una versione bilingue dello spettacolo italo/francese, Il medico per forza, è stata sostenuta dall’Institut Français ed è stata eseguita a Milano, Firenze, Pisa, Palermo, Noto, Napoli, Roma. Nel 2014 ha messo in scena Monsieur de Pourceaugnac, spettacolo che ha ricreato nel 2016 nella sua forma di commedia-balletto in collaborazione con l'ensemble La Rêveuse (Florence Bolton e Benjamin Perrot) e il coreografo Namkyung Kim al castello di Chambord. Questo spettacolo è stato ripreso nel 2019 all'Opéra de Clermont-Ferrand e all'Opéra d'Avignon.

Dal 2013 al 2015 ha seguito una formazione post-laurea presso il CNSAD. Durante i suoi due anni di formazione, ha lavorato tra gli altri con Jean-Damien Barbin, Dieudonné Niangouna, Michel Fau. La sua ricerca sul teatro nô all'interno del CNSAD l'ha portata a creare lo spettacolo Lady Aoï di Yukio Mishima al teatro Aquarium nell'ambito del Festival des Ecoles du Théâtre Public.

Nel 2020, in collaborazione con il direttore Vianney Lambert, Raphaël Trano ha proposto ai giovani dipendenti dalla Protection Judiciaire de la Jeunesse (Tutela Giudiziaria della Gioventù), di utilizzare la questione dei sogni per affrontare la crisi sanitaria, gli sconvolgimenti che questa ha indotto e le problematiche che come risultato. Questo lavoro di diverse settimane ha portato alla produzione di un film in forma ibrida (documentario/fiction) intitolato Le Monde d'après (2022).

Da dieci anni offre formazione a un pubblico “prioritario” (giovani dei distretti prioritari per le politiche urbane, detenuti, minori sotto il controllo della legge, minori non accompagnati, adulti e adolescenti con autismo).

Andrea Jiménez García – Spagna

Regista, autrice, attrice e produttrice, Andrea è co-direttrice artistica della compagnia Teatro En Vilo, fondata a Londra nel 2012, e vincitrice del Premio Ojo Crítico de Teatro 2019.

Laureata in Giurisprudenza e con un diploma post-laurea in Arti dello spettacolo presso la London International School of Performing Arts, Andrea ha lavorato come regista e drammaturga con rinomate compagnie in Spagna, Francia e Regno Unito. Ha anche una vasta esperienza nella produzione di spettacoli, tour e festival e nello sviluppo di progetti educativi e comunitari.

Andrea ha ideato e diretto numerosi spettacoli, tra cui “Blast”, “Man Up”, entrambe produzioni del National Drama Center, il pluripremiato “Today can be my big night”, “Generation Why” e “Interrupted”, nonché “Locos de amor”, progetto premiato dal bando Art for Change della Fondazione La Caixa, o “Miss Mara. Chi si riserva non è un artista”, prodotto dal Teatro Circo Price di Madrid. Ha anche diretto spettacoli per compagnie internazionali come Fun in the Oven o Hispanic Breakdown, oltre a progetti di comunità e attori non professionisti. Andrea è anche insegnante e ha tenuto workshop in istituzioni pubbliche e private in Francia, Italia, Regno Unito, Turchia, Cipro, India e Spagna, sia a professionisti delle arti performative, sia a bambini, adolescenti, adulti e gruppi a rischio di esclusione sociale.

Roman Wegmann – Austria

Regista, direttore artistico, trainer artistico e, dal 2016, consulente del settore integrazione ed inclusione presso l'associazione teatrale Tirol (www.theaterverbandtirol.at)

Ultime produzioni:

Novembre - Dicembre 2018: "Leere Hoffnung? Hoffnung Lehre!" (nessuna speranza, la speranza dell’apprendistato) Una performance sviluppata con i ragazzi della produzione scolastica di Mils (Austria) in occasione della fiera per il lavoro giovanile di Innsbruck (direttore art.)

Marzo 2019:"Wann kommt der Bus?" (quando passa il bus?) Progetto teatrale sulla delicata tematica dell'eutanasia, nell'ambito di un progetto scolastico con gli studenti dell’Accademia Robert Kümmert, Würzburg (Germania) (direttore art. con Paul Eschhold)

Luglio 2019: workshop teatrale "Konfliktkultur" (cultura del conflitto) 3 giornate con i giovani della produzione scolastica di Imst (Austria) (direttore art.)

Gennaio 2020: "Reine K(n)opfsache" (puramente mentale?) Scuola Montessori Innsbruck; (direttore art.)

Novembre 2020 - Luglio 2022: workshop teatrale settimanale “Come potrei diventare attore?" Lavoro con gli studenti della scuola di montagna Avrona (Svizzera - Engadina) (direttore art.)

Novembre 2021: Film - progetto in occasione del Festival del teatro dell'inclusione ad Innbruck con il film :" dis_is_ability"( assistente alla regia)

Maggio 2022: Workshop teatrale con persone diversamente abili; con Stephanie Larcher, "Bogentheater Innsbruck"; ( co- direttore art.)

Alex Gorghe – Romania

Alexandru Gorghe (nato nel 1999, Botoșani, Romania) è un giovane scrittore. Ha studiato Drama, Applied Theatre and Education presso la Royal Central School of Speech and Drama di Londra (2019-2022). Ha iniziato a recitare, dirigere e scrivere sin dal liceo, nel club di teatro liceale: Atelierul de Teatru Botoșani. Ha scritto diverse opere teatrali che sono state rappresentate sul palcoscenico del teatro rumeno: "Il ragazzo con i calzini rosa" - rappresentato al Teatro Excelsior di Bucarest; "Il cane di mia madre" - una lettura teatrale presentata al Replika Educational Theatre Center di Bucarest e al teatro Andrei Mureșanu di Sfântu Gheorge, "The Ostrich Hunt" - una performance sonora al teatro Improbabil e "Mi vergogno" - un altro spettacolo presentato al Replika Educational Theatre Center di Bucarest dove Alexandru ha firmato non solo la drammaturgia, ma anche la regia. Nel 2022 ha pubblicato il suo romanzo d'esordio, The Son of Cruelty, presso la casa editrice Creator.

Fin dal liceo, ha iniziato a tenere seminari creativi all'interno del club di teatro del liceo. Durante l'università ha organizzato diversi cicli di laboratori di teatro applicato con bambini, adolescenti e giovani provenienti da contesti disagiati. Nell'ambito dei progetti della World Vision Romania Foundation, ha facilitato diversi laboratori creativi incentrati sull'improvvisazione con i bambini della festa rurale della contea di Ialomița. Nell'ambito di un progetto "Stereotypes of Masculinity" finanziato dall'AFCN, progetto che mira a parlare del problema della mascolinità tossica nella società contemporanea, Alexandru ha tenuto workshop di scrittura creativa sul tema di come vediamo il concetto di mascolinità con gli studenti del Liceo Tecnologico Sântul Pantelimon di Bucarest. Inoltre, durante il festival del teatro per adolescenti CEVA 2022, Alexandru è stato formatore e ha facilitato laboratori creativi sul tema della discriminazione, lavorando con gli adolescenti utilizzando il metodo del dramma processuale.

Swaantje Gieskes – Germania

Swaantje Gieskes è una ballerina, coreografa e insegnante di recitazione con sede ad Amburgo. Si è diplomata alla scuola di recitazione nel 2006 e ha studiato flamenco a Siviglia, Granada, Berlino e Amburgo. L'incontro con Juan Carlos Lerida, fondatore del flamenco empirico è stato un cambiamento sismico nel suo approccio al flamenco. Ha iniziato a studiare i limiti e le possibilità degli stereotipi nel flamenco, spostandoli su nuove forme di espressione. Nel 2021 ha completato una trilogia sulle materie prime (cemento, elastici, acciaio).

Dal 2018 è ballerina permanente nella compagnia svizzera el_contrabando. Da più di dieci anni Swaantje Gieskes insegna a gruppi teatrali di varie età e livelli, concentrandosi sulla creazione di un ambiente di fiducia per dare spazio alla ricerca dell'espressione personale in un processo di creazione.

Aurelie Di Marino – Belgio

Nata nel 1986, Aurelie è una attrice teatrale, performer e regista che vive e lavora a Bruxelles. Insieme a Michael Bijnens, ha realizzato “Valley of Saints” (2015), ha creato “If There Weren't Any Blacks You'd have to invent them” (2018) e “Cerebriraptor” (2019), e co-diretto “ Race "(2020) con Johan Dehollander. Come performer, Aurelie ha lavorato insieme a Manu Riche, Milo Rau, Els Dietvorst, De Warme Winkel… Con il collettivo K.A.K. ha creato occupazioni artistiche dello spazio pubblico e interventi. Aurelie è una coach in Transfo Collect dove i giovani di diverse sottoculture si incontrano per sviluppare il lavoro artistico.

Nele Vereecken – Belgio

Nele è un’autrice, interprete e creatrice teatrale residente a Bruxelles.

Il suo primo testo 'Lydia Teresa Andersen', un monologo, è stato pubblicato nel libro 'De wereld bij mij' (Bebuquin). Il testo è un discorso di accettazione di una nota biologa che si trasforma in un'oscura confessione con fatti nascosti sulla sua vita. Ha messo in scena "Lydia" (KVS, 2015). Per 'Odium' (Les Brigitinnes), un'opera teatrale di Sara Sampelayo, ha scritto un testo sulla banalità della violenza,

Utilizza la sua pratica artistica all'interno di progetti partecipativi. Insieme a Michiel Soete e Sara Sampelayo, ha creato 'CEDER' (BOZAR & KC De Vooruit) uno spettacolo con attori con disabilità fisiche e/o mentali. Ha diretto '21 SECOLO' uno spettacolo sulla crisi dell'asilo, con attori con disabilità mentale. Insieme a Sara Sampelayo, ha realizzato 'Old Children' (Bronks, 2018). Uno spettacolo con i bambini sui bambini troppo grandi per la loro età.

È associata come docente al RITCS e si interessa all'istruzione che è, proprio come l'arte, guidata dal non sapere. Ogni anno, durante l'atelier trasversale, lavora intensamente per 3 settimane con gli studenti nello spazio pubblico, in un quartiere sociale di Bruxelles.

Collaborando con gli altri, ogni volta in una funzione diversa, diventava più chiara la propria identità teatrale, e con essa la necessità di svilupparla ulteriormente. Esplora i confini tra finzione e realtà: l'assurdismo delle realtà quotidiane viene drammatizzato e in un contesto fittizio cerca soluzioni in una società che è "alternativlos". Negli ultimi anni, oltre ai propri testi, si è concentrata sul linguaggio teatrale non verbale. Banali oggetti quotidiani diventano attrezzature, maschere o costumi diversi sulla scena. Sono alienati ma ancora legati al mondo reale. Ritrae spesso persone anziane, guardando indietro alle loro vite. Le scelte (politiche), la famiglia e il “futuro” sono temi ricorrenti. L'umorismo si trova spesso nella sua pratica, poiché va oltre il dolore e può essere visto come la prova di una società vivace.

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