IL PICCOLO TEATRO DI MILANO
AL CENACOLO DI LEONARDO
"IL MIRACOLO DELLA CENA"
CON SONIA BERGAMASCO
Piccolo Teatro Grassi, 26 e 27
settembre 2018
Martedì 25 settembre, al Museo del
Cenacolo Vinciano, mercoledì 26 e giovedì 27 settembre al Teatro
Grassi, in Il miracolo della cena, Sonia Bergamasco fa rivivere
Fernanda Wittgens, attraverso i suoi scritti, appunti e note. Una
donna simbolo dell’impegno civile contro l’orrore della guerra e
delle leggi razziali e contro la distruzione della bellezza, diventa
racconto in una produzione del Piccolo Teatro di Milano, in
collaborazione con il Museo del Cenacolo Vinciano - Polo Museale
Regionale della Lombardia - MIBAC, per la regia di Marco Rampoldi.
Nella serata del 25 settembre sono in programma due rappresentazioni
(alle ore 19.30 e alle ore 21).
Per ragioni di tutela dell’opera
d’arte le due recite sono a invito, per un pubblico ristretto; la
seconda, in particolare, è dedicata ai giovani, studenti di scuole,
accademie e licei milanesi, provenienti dall’Alta Scuola
Politecnica (Politecnico di Milano / Politecnico di Torino),
dall’Accademia di belle arti di Brera, dall’Accademia Teatro alla
Scala, dall’Università Bicocca, dalla Scuola del Piccolo Teatro di
Milano e dal Liceo Virgilio, coinvolto nel progetto Alternanza
Scuola-Lavoro. Il 26 e 27 settembre, significativamente, lo
spettacolo viene replicato al Teatro Grassi, altro simbolo forte
della volontà della ricostruzione, per essere ripreso nel settembre
2019, in chiusura dell’anno nel quale ricorre il cinquecentenario
della morte di Leonardo.
Raffinata studiosa, storica e critica
d’arte, prima donna Soprintendente alle Gallerie di Milano e prima
donna in Italia a vincere un tale concorso nel 1940, Wittgens
partecipò con tempestività ed energia alla messa in atto di un
piano di salvaguardia di numerosi monumenti milanesi contro il
rischio di irreparabili danni di guerra. Anche l’Ultima cena,
l’opera di Leonardo da Vinci, venne riparata dai colpi d’arma da
fuoco, dalla violenza delle esplosioni e venne sottratta
miracolosamente alla distruzione: “Il Cenacolo è salvo!” si
legge nei documenti, negli appunti e nelle relazioni dopo i
bombardamenti.
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Sonia Bergamasco |
Nella Milano del dopoguerra,
profondamente ferita nei principali luoghi e monumenti della sua
storia e cultura, dopo anni di conflitto mondiale e di guerra civile,
Fernanda Wittgens operò un nuovo miracolo: agì con tutta la propria
determinazione perché la ricostruzione dei monumenti fosse
considerata necessaria e prioritaria, al pari di quella delle
fabbriche, delle centrali energetiche, degli ospedali e delle scuole.
È così che la fine degli anni Quaranta vide raccogliersi intorno al
sindaco Antonio Greppi un gruppo di uomini e donne straordinari: tra
gli altri, accanto alla Wittgens, Antonio Ghiringhelli, che fino al
maggio 1946 coordinò la ricostruzione della Scala di cui sarebbe
divenuto sovrintendente, Paolo Grassi e Giorgio Strehler che il 14
maggio del 1947 avrebbero inaugurato il Piccolo Teatro.
È anche questa la ragione della
sintonia che ha guidato il Piccolo e il Museo del Cenacolo Vinciano a
progettare insieme una serata di letture, a cura di Marco Rampoldi, a
partire dagli scritti di Fernanda Wittgens. Sonia Bergamasco dà
corpo e voce a una donna che interpretò nel modo più nobile la
missione del servizio pubblico a tutela del bene comune, rimase
sempre fedele ai propri ideali – anche nel terribile contesto delle
leggi razziali – e votò tutta se stessa alla conservazione e alla
valorizzazione di un patrimonio artistico di Milano e del mondo.
Cenacolo Vinciano (Piazza di Santa
Maria delle Grazie), 25 settembre
Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 –
M1 Cordusio), 26 e 27 settembre 2018
Il miracolo della cena
regia di Marco Rampoldi, collaborazione
drammaturgica Paola Ornati
con Sonia Bergamasco
produzione Piccolo Teatro di Milano –
Teatro d’Europa
in collaborazione con
Museo del Cenacolo Vinciano - Polo
Museale Regionale della Lombardia - MIBAC
Orari: mercoledì 26 settembre, ore
20.30; giovedì 27 settembre, ore 19.30.
Prezzi: platea 18 euro, balconata 15
euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889
- www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai
protagonisti su www.piccoloteatro.tv
Fernanda Wittgens
(Milano, 1903-1957)
Fernanda Wittgens, storica dell’arte,
direttrice della Pinacoteca di Brera e soprintendente, antifascista,
scontò con il carcere la sua opposizione al regime.
Era nata a Milano nell'aprile del 1903.
Il padre, professore di lettere al liceo Parini, educò i figli al
rispetto per lo Stato e per i valori democratico-risorgimentali, con
un rigore morale che influenzò le loro vite.
Sotto la guida di Paolo D’Ancona,
Wittgens si laureò con lode, a Milano, nell’ottobre 1925, con una
tesi in Storia dell’arte. Fu Mario Salmi, allora ispettore a Brera,
a presentare nel 1928 la giovane ma già brillante storica dell’arte
a Ettore Modigliani, dal 1908 direttore della Pinacoteca e
soprintendente alle Gallerie della Lombardia. Fu assunta a Brera come
“operaia avventizia”, svolgendo però funzioni tecniche e
amministrative di ispettrice: l’accordo con Modigliani, che
rappresentò per Fernanda un esempio di vita oltre che di impegno nel
lavoro, fu perfetto. Nel corso della sua trentennale attività a
Brera (1928-1957), Wittgens restituì al Paese, dopo le devastazioni
belliche, la Pinacoteca e il Cenacolo vinciano, intrecciando stretti
rapporti con la società civile e intellettuale milanese e nazionale.
Il suo interesse attivo per la
conoscenza e diffusione dell’arte italiana del Novecento, la vide
impegnatissima tra il 1949 e il 1950 nell’organizzazione di una
serie di mostre allestite in importanti musei stranieri: al Museum of
Modern Art di New York, al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, allo
Stedelijk Museum di Amsterdam, al Musée National d’Art Moderne di
Parigi e alla Tate Gallery di Londra. Un impegno lucidamente
propedeutico all’ingresso a Brera dell’arte contemporanea.
«Il sogno umanistico dell’accordo di
Arte, Lettere e Scienze che Maria Teresa e Napoleone realizzarono
nella pietra viva di Brera è il nostro sogno e a quest’accordo la
Pinacoteca di Brera vorrà portare un vivo contributo con le sue sale
di esposizione, con il suo laboratorio di restauro e ricerche
scientifiche, con un’attività didattica destinata al popolo (...)
affinché il Museo finalmente aderisca al dinamismo della vita
moderna, e la cultura estetica circoli come vivo fermento nella
Società».
(Fernanda Wittgens, Discorso
pronunciato a Brera in occasione della cerimonia di inaugurazione del
Palazzo ricostruito, dattiloscritto, 9 giugno 1950).
(a cura di Giovanna Ginex)
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