INTERVISTA ALLA GIOVANE
CRISTEL CACCETTA
In occasione della sua uscita al cinema l'8 di marzo con il
film "Vengo anch'io" di Nuzzo e Di Biase, abbiamo intervistato la giovane protagionista Cristel Caccetta.
![]() |
(Ph Alessandro Rabboni) |
1) Cristel, ti senti più attrice,
autrice o ballerina?
Mi sento una persona prima di tutto, a
cui è stata data la possibilità di scegliere il proprio mestiere.
Sono grata alla vita e ai miei genitori, perché è una grande
fortuna avere qualcuno che ti sostiene, anche quando scegli un
mestiere complesso che richiede pazienza.
Adesso sto lavorando come attrice,
autrice e ballerina, spero di continuare così, sempre.
2) Ci puoi parlare del film “Vengo
anch'io" di Nuzzo e Di Biase e del tuo personaggio?
Vengo anch’io è una commedia che
racconta il diritto alla felicità. Siamo quattro anti-eroi, quattro
perdenti che riusciranno a riscattarsi diventando una “sgangherata”
ma divertente famiglia.
Lorenza è una giovane ragazza a cui è
mancata la figura paterna, arrabbiata e molto delusa, che imparerà
dai suoi errori e non solo, riscoprendo la fiducia in se stessa e
negli altri. Abbiamo in comune il valore della lealtà e
dell’amicizia.
3) A diciassette anni hai debuttato
come attrice e autrice in “Ma-Donne” con la regia di Ippolito
Chiarello: cosa si prova a recitare in uno spettacolo scritto da se
stessi?
Inizialmente ho paura che quello che
dico non interessi a nessuno, infatti ogni volta che scrivo qualcosa
prima di renderlo accessibile al pubblico ne parlo con mia sorella,
il mio fidanzato, i miei amici, familiari, colleghi, ho bisogno di un
confronto, dei diversi punti di vista, mi piace scrivere qualcosa che
attiri persone che hanno gusti differenti. La bellezza della
scrittura, sta nel rendere comprensibile, un concetto complesso e
profondo.
![]() |
(Ph Alessandro Rabboni) |
4) Maria di Biase e Corrado Nuzzo sono
alla loro prima regia. Come ti sei trovata a lavorare con loro?
Mi sono trovata molto bene, poiché
Maria e Corrado avevano le idee molto chiare riguardo a quello che
volevano raccontare e al mio personaggio, Lorenza, per cui non mi
sono mai sentita disorientata. Abbiamo fatto circa un mese di prove
in cui abbiamo cercato di creare delle relazioni simili a quelle che
avevamo nel film, e ho preso lezioni di canottaggio.
5) Cosa c'è nel tuo futuro?
Nel mio futuro c’è una donna che ha
imparato ad avere pazienza e ad ascoltare, vedo una persona che non
si arrabbia più perché ha imparato a comprendere, una donna che sa
prendersi cura degli altri e cerca di dare il suo contributo alla
società attraverso l’arte.
(RC)
(RC)
Nessun commento:
Posta un commento