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giovedì 22 marzo 2018

INTERVISTA ALLA GIOVANE  
CRISTEL CACCETTA

In occasione della sua uscita al cinema l'8 di marzo con il film "Vengo anch'io" di Nuzzo e Di Biase, abbiamo intervistato la giovane protagionista Cristel Caccetta.

(Ph Alessandro Rabboni)
1) Cristel, ti senti più attrice, autrice o ballerina?
Mi sento una persona prima di tutto, a cui è stata data la possibilità di scegliere il proprio mestiere. Sono grata alla vita e ai miei genitori, perché è una grande fortuna avere qualcuno che ti sostiene, anche quando scegli un mestiere complesso che richiede pazienza.
Adesso sto lavorando come attrice, autrice e ballerina, spero di continuare così, sempre.

2) Ci puoi parlare del film “Vengo anch'io" di Nuzzo e Di Biase e del tuo personaggio?
Vengo anch’io è una commedia che racconta il diritto alla felicità. Siamo quattro anti-eroi, quattro perdenti che riusciranno a riscattarsi diventando una “sgangherata” ma divertente famiglia.
Lorenza è una giovane ragazza a cui è mancata la figura paterna, arrabbiata e molto delusa, che imparerà dai suoi errori e non solo, riscoprendo la fiducia in se stessa e negli altri. Abbiamo in comune il valore della lealtà e dell’amicizia.


3) A diciassette anni hai debuttato come attrice e autrice in “Ma-Donne” con la regia di Ippolito Chiarello: cosa si prova a recitare in uno spettacolo scritto da se stessi?
Inizialmente ho paura che quello che dico non interessi a nessuno, infatti ogni volta che scrivo qualcosa prima di renderlo accessibile al pubblico ne parlo con mia sorella, il mio fidanzato, i miei amici, familiari, colleghi, ho bisogno di un confronto, dei diversi punti di vista, mi piace scrivere qualcosa che attiri persone che hanno gusti differenti. La bellezza della scrittura, sta nel rendere comprensibile, un concetto complesso e profondo.
(Ph Alessandro Rabboni)

4) Maria di Biase e Corrado Nuzzo sono alla loro prima regia. Come ti sei trovata a lavorare con loro?
Mi sono trovata molto bene, poiché Maria e Corrado avevano le idee molto chiare riguardo a quello che volevano raccontare e al mio personaggio, Lorenza, per cui non mi sono mai sentita disorientata. Abbiamo fatto circa un mese di prove in cui abbiamo cercato di creare delle relazioni simili a quelle che avevamo nel film, e ho preso lezioni di canottaggio.

5) Cosa c'è nel tuo futuro?
Nel mio futuro c’è una donna che ha imparato ad avere pazienza e ad ascoltare, vedo una persona che non si arrabbia più perché ha imparato a comprendere, una donna che sa prendersi cura degli altri e cerca di dare il suo contributo alla società attraverso l’arte.
(RC)

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