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mercoledì 19 marzo 2025

TEATRO SOCIALE DI BRESCIA
"STORIE DI UNA CAPINERA"
ENRICO GUARNERI E NADIA DE LUCA

Dal 19 al 23 marzo 2025
“Storia di un cuore tenero, timido, che aveva amato e pianto e pregato senza osare di far scorgere le sue lagrime o di far sentire la sua preghiera, che infine si era chiuso nel suo dolore ed era morto”.
Così Verga presenta Storia di una capinera, romanzo epistolare che ha per protagonista la giovane Maria, costretta dal padre a farsi monaca a soli sette anni.

Il regista Guglielmo Ferro e l’attore Franco Guarneri, già acclamati artefici nelle scorse stagioni del CTB di grandi allestimenti come I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo e La roba, danno vita a un altro capolavoro verghiano, insieme alla bravissima Nadia De Luca nel ruolo di Maria.

Inserito nella programmazione della cinquantunesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’arte è pace, Storia di una capinera sarà in scena al Teatro Sociale di Brescia (via Felice Cavallotti, 20) dal 19 al 23 marzo 2025, tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30.

Storia di una capinera si basa sul romanzo omonimo di Giovanni Verga; l’adattamento è a cura di Micaela Miano. Lo spettacolo è diretto da Guglielmo Ferro ed è interpretato da Enrico Guarneri e Nadia De Luca, con la partecipazione straordinaria di Emanuela Muni, e da (in ordine alfabetico) Rosario Marco Amato, Verdiana Barbagallo, Elisa Franco, Loredana Marino, Liborio Natali, Mariachiara Pappalardo. Regista collaboratore è Giampaolo Romania, mentre le scene sono di Salvo Manciagli, le musiche di Massimiliano Pace, i costumi di Sartoria Pipi. La produzione è firmata Progetto Teatrando.

Storia di una capinera è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.

Storia di una capinera è la passionale narrazione di una novizia, Maria, destinata al convento dal padre a soli sette anni. La sua vocazione vacillerà a causa dell’innamoramento per il giovane Nino.

Il riadattamento di Micaela Miano e la messinscena di Guglielmo Ferro ricodificano la struttura drammaturgica del romanzo per fare emergere il rigido impianto culturale e umano delle famiglie dell’epoca. Perché se Maria è vittima, non lo è dell’amore peccaminoso per Nino, ma lo è del vero peccatore verghiano che è il padre, Giuseppe Vizzini. Un uomo che per amore, paura e rispetto delle convenzioni causa a Maria la morte del corpo e dello spirito.

È sul drammatico rapporto padre-figlia, sui loro dubbi e tormenti che si mette in scena la storia della Capinera. La stanza del convento è il centro della scena, Maria non esce da quella prigione, e il padre Giuseppe ne è il carceriere. Entrambi dolorosamente vittime e carnefici.

Ogni evento che deflagra nella mente di Maria, ogni personaggio che scardina il viaggio del noviziato di Maria, sono gli elementi drammaturgici per sviscerare il dramma interiore di un padre che finisce per uccidere la figlia. È il racconto di legami infelici, di dinamiche familiari per noi oggi impossibili da immaginare ma che Verga racconta con l’inesorabilità di una condanna.

Micaela Miano e Guglielmo Ferro, nel loro percorso attraverso i capolavori verghiani, approdano all’atto finale Storia di una capinera appunto, scegliendo la versione più violenta e disperata della scrittura di Giovanni Verga. Non c’è redenzione per Maria, non c’è redenzione per il padre Giuseppe, e nemmeno per noi. Perché la redenzione non appartiene alla Sicilia di Giovanni Verga.

Storia di una capinera
di Giovanni Verga
adattamento Micaela Miano
regia Guglielmo Ferro
con Enrico Guarneri, Nadia De Luca
con la partecipazione straordinaria di Emanuela Muni
e (in o. a.) Rosario Marco Amato, Verdiana Barbagallo, Elisa Franco, Loredana Marino, Liborio Natali, Mariachiara Pappalardo
regista collaboratore Giampaolo Romania
scene Salvo Manciagli musiche Massimiliano Pace
costumi Sartoria Pipi
produzione Progetto Teatrando

Biglietti

Intero

Platea 29 €
I galleria 22 €
II galleria 19 €
III galleria 15 € ridotto gruppi*

platea 26 €

I galleria 20 €
II galleria 17 €
III galleria 13 € ridotto speciale**

platea 21 €

I galleria 18 €
II galleria 15 €
III galleria 11 €

Riduzioni

* la riduzione gruppi è riservata esclusivamente ai tesserati Soci Coop, Arci, Feltrinelli, Touring Club e titolari carta Ikea family. CRAL aziendali, biblioteche e altri enti e associazioni convenzionati con il Centro Teatrale Bresciano possono rivolgersi per informazioni e prenotazioni al numero 030 2928617 o alla e-mail: organizzazione@centroteatralebresciano.it

** la riduzione speciale è riservata a giovani fino a 25 anni e ultrasessantacinquenni

Modalità di acquisto

- Biglietteria del Teatro Sociale Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia

t. 030 2808600; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it

> da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00

> domenica dalle ore 15.30 alle 18.00 solo nei giorni di spettacolo

> 30 minuti prima dell’inizio di ogni spettacolo saranno in vendita esclusivamente i biglietti per la serata stessa.

- Punto vendita CTB Piazza della Loggia, 6 – Brescia

t. 030 2928609; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it

> da martedì a venerdì ore 10.00 - 13.00 (escluso i festivi)

- Biglietteria telefonica

> t. 376 0450269 – da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 (escluso i festivi)

> t. 376 0450011 – da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00; domenica dalle ore 15.30 alle 18.00

Si informa che agli acquisti effettuati telefonicamente e pagati con carta di credito verrà applicata la maggiorazione pari al 2,5% del costo dell’abbonamento o biglietto.

- On-line sul sito www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito VIVATICKET

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