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martedì 20 settembre 2022

LIBERI DI ESSERE E NON ESSERE
STAGIONE TEATRALE 2022/2023
TEATRO BINARIO 7 DI MONZA 

Diventa maggiorenne e si prepara ad accogliere di nuovo il pubblico in sala, forte dei suoi (primi) diciotto anni di attività. Domenica 18 settembre, a partire dalle 20, il teatro Binario 7 di Monza presenta il cartellone della nuova stagione: sul palco, con il direttore artistico Corrado Accordino, il sindaco di Monza Paolo Pilotto, l’assessora alla Cultura Arianna Bettin, il direttore artistico della stagione musicale Terra Roberto Porroni e alcuni protagonisti della stagione.

“Liberi di essere e non essere” è il titolo scelto per questa nuova stagione, che punta a coinvolgere un numero sempre maggiore di spettatori: lo farà, ancora una volta, con quel carico di emozioni, di riflessioni e di bellezza che da sempre contraddistingue l’attività del polo artistico e culturale di via Turati. In tempi incerti come quelli che stiamo vivendo sta al teatro offrire al pubblico una chiave di lettura per decodificare il malessere del presente. Sta al teatro farsi portavoce dei bisogni e dei desideri del nostro presente. Sta al teatro affascinare e far (ri)scoprire tutta la fragile magia della vita. E il Binario 7 lo farà, quest’anno, forte anche del finanziamenti ottenuti attraverso il Fus, il Fondo Unico per lo spettacolo: grazie all’esito positivo del bando a cui ha partecipato, ora le sue attività sono ufficialmente riconosciute dal Ministero della Cultura.

Per la stagione 2022-23 si confermano le rassegne di Teatro+Tempo Presente, costituita da quindici spettacoli, e di Teatro+Tempo Famiglie, la rassegna dedicata ai più piccoli che conta otto spettacoli e che arriva quest’anno all’undicesima stagione. Spazio poi agli otto appuntamenti di Terra. Musica, voci e paesaggi sonori, la stagione musicale organizzata da Roberto Porroni. Si conferma anche Teatro+Tempo Eventi, dedicata al capodanno e agli appuntamenti fuori stagione. Non ci si ferma qui: torna la prosa de L’altro Binario, con le sue nuove proposte e i nuovi linguaggi. Spazio poi all’arte, con BinarioArte e un programma di mostre e iniziative che si snoderà negli spazi di via Turati per l’intera stagione.

Ma le novità non mancano: torna quest’anno PoesiaPresente con Ring Rap Poetry Slam, una rassegna in cui poesia performativa, rap e pugilato faranno ring intorno alla poesia. Sotto il cappello di CantiereBinario sono stati raccolti tutti i progetti che stanno prendendo forma, perché il Binario 7 possa davvero diventare la casa di tutte le arti. E allora ci saranno la danza, con spettacoli e laboratori a tema, e il cinema, con una rassegna di pellicole d’autore. Altri laboratori dedicati al disegno si affiancheranno alle attività previste da BinarioArte, mentre un festival di musica giovane scuoterà gli spazi di via Turati per una due giorni tutta da ballare.

C’è ancora dell’altro: si arricchisce il palinsesto di Radio Binario 7 e perché i corsi proposti dalla Scuola di teatro Binario 7 quest’anno sono più di trenta (anche in inglese) e adatti a tutte le età, dai più piccoli agli over 60. Ai corsi si affiancano poi dodici laboratori, dedicati a chi ha già dimestichezza con il teatro, e cinque seminari.

TEATRO+TEMPO PRESENTE: LA STAGIONE

Ricco il calendario della prosa di Teatro+Tempo Presente, che porta con sé tre nuove produzioni della Compagnia Teatro Binario 7, scandite lungo tutta la stagione. La prima sarà in scena già a ottobre: Il gentiluomo (dal 27 al 30 ottobre 2022) si ispira a Il borghese gentiluomo di Molière. Attinge alla grande tradizione della Commedia e, al contempo, attualizza i canoni e i giochi delle maschere. Drammaturgia e regia di Corrado Accordino, sul palco Maurizio Brandalese, Valentina Paiano, Alessia Vicardi e Alberto Viscardi.

Paiano e Vicardi, con Vanessa Korn, dirigono e interpretano anche la seconda produzione della Compagnia monzese, frutto di un lavoro di drammaturgia collettiva: Tre sorelle. I luoghi dove non siamo (dal 23 al 26 febbraio 2023), che si ispira a e dialoga con le Tre sorelle di Anton Checov. Le protagoniste non vivono nella Russia dei primi Novecento, ma nella periferia di una delle grandi città italiane: sono tre donne di oggi, con i loro lavori, gli amori mancati, i matrimoni falliti, il disincanto e il desiderio di riuscire a conquistarsi un posto in un altrove che le renda finalmente felici.

In Chi ha il cervello lo usi (dal 23 al 26 marzo 2023) Corrado Accordino, che ne cura la drammaturgia e la regia, mette a confronto due generazioni: un padre sulla sedia a rotelle e due figli si trovano alle prese con un’imprevista eredità, tra i ricordi di una gioventù forte, un viaggio indimenticabile per l’Europa, gli occhi aperti sul mondo e l’ultimo viaggio in una corsia d’ospedale prima della chiusura del sipario.

Tornerà poi uno spettacolo cult della Compagnia Teatro Binario 7: in tournée da più di vent’anni, L’idiota (11 e 12 febbraio 2023), tratto dal romanzo di Fëdor Dostoevskij, regala nuove suggestioni a ogni rilettura: è scritto, diretto e interpretato da Corrado Accordino, affascinato dal personaggio del Principe Myskin, mai uguale a sè stesso, travolgente e disorientante come tutti i grandi personaggi della letteratura.

Ma sarà uno show onirico ad aprire la stagione di prosa: in The King. L’ultima notte del re (24 e 25 settembre 2022) Riccardo III rivive la sua vita. Sul palco Massimiliano Loizzi, pronto a raccontare quello che stiamo vivendo sotto i nostri occhi - e sembra che William Shakespeare abbia scritto questa tragedia appositamente per noi. Così, la società inglese dilaniata dai conflitti di interesse al termine della Guerra delle due Rose, diventa perfetta metafora per raccontare le altre piccole e grandi guerre che stiamo vivendo, fatte di paura, povertà, incertezza, tradimenti, menzogne, false verità - e che da sempre accompagnano la lotta per la conquista e il mantenimento del potere.

Dal Bardo un altro salto all’indietro, fino ai tempi del grande teatro greco - pur sempre mantenendo uno stretto legame con l’attualità. Succede con Supplici (14 e 15 gennaio 2023) di Euripide che, con la drammaturgia di Gabriele Scotti e la regia di Serena Sinigaglia, si mostrerà nella sua drammatica attualità: il prevalere della forza, l’ambiguità del più feroce, il trionfo del narcisismo e della pochezza emergono dal testo greco per ritrovarsi intatti tra le pieghe dei nostri giorni. Una produzione ATIR, Nidodiragno/CMC, Fondazione Teatro Due realizzata con il sostegno di NEXT 2021/2022 e in collaborazione con Cinema Teatro Agorà.

È invece un’Antigone contemporanea, ispirata alla figura di Ilaria Cucchi, quella che ostinatamente chiede giustizia nella produzione Eco di fondo, con il sostegno di MiBAC e Next 2019/20 e il patrocinio di Amnesty International Italia. La notte di Antigone (15 e 16 aprile 2023), con la regia di Giacomo Ferraù, porta il pubblico a riflettere sul conflitto tra la legge privata dell’anima e la legge inamovibile dello Stato.

Stimoli e suggestioni sulla società contemporanea e sul rapporto con lo stato e con il potere arrivano anche da altri spettacoli in cartellone. In Dita di dama (19 e 20 novembre 2022) Laura Pozone porta in scena gli anni delle lotte operaie, raccontati non attraverso lo stereotipo della violenza, della tensione e del piombo, ma con una storia di formazione, d'amore e di amicizia tutta al femminile, che indaga percorsi di libertà e di dignità. Arriva poi Futuro Anteriore (3 e 4 dicembre 2022): la produzione di Ferrara Off, con il sostegno di Mibac e Siae, parte dall’idea che una vecchiaia diversa sia possibile. E allora immagina prospettive di terza età alternative: anziani fuori dalle case di riposo e non più ai margini della società o ai confini della realtà. Piccola Patria (28 e 29 gennaio 2023), è ambientato in una cittadina della provincia italiana dove sta per svolgersi un referendum che potrebbe decretare l’eventuale autonomia dall’Italia. Uno spettacolo ideato da Lucia Franchi e Luca Ricci che vuole far riflettere su uno dei fenomeni del nostro tempo: la frammentazione in piccole patrie e l’incapacità della politica di dare risposte alle reali necessità dei cittadini. Farà riflettere sulla società anche Il miracolo (11 e 12 marzo 2023), che tocca temi di scottante attualità - tra cui il diritto a decidere del proprio fine vita e la possibilità per le coppie gay di avere figli. Ma il testo di Franca De Angelis fa riflettere anche sull’elaborazione del lutto e sulla fede, intesa come speranza attiva e come tale costruttrice di realtà.

I rapporti tra donne, nella loro complessità, costituiscono il fil rouge di altri tre spettacoli in cartellone. Si inizia con Sybil. Una donna divisa tra molteplici esistenze (27 e 28 novembre 2022): la dottoressa Cornelia B. Wilbur racconta la storia della sua paziente Sybil Dorset, divenuta poi nota come il “caso Dorset”. Dieci anni di lavoro terapeutico e 2.354 sedute che hanno permesso all’Associazione Americana di Psicologia di ufficializzare il disturbo della personalità multipla. Un lungo processo in cui Wilbur si troverà di fronte, di volta in volta, a una o più personalità dell’io frammentato di Sybil. Con Federica Bognetti e Silvia Giulia Mendola, che ne cura anche la regia. C’è poi Farfalle (1° e 2 aprile 2023), in cui Emanuele Aldrovandi racconta con tragicomica ironia la crescita di due sorelle, interpretate da Bruna Rossi e Giorgia Senesi, e le loro scelte di vita – bizzarre o banali, obbligate o inaspettate – che le portano ad acquisire una sempre maggiore consapevolezza di sé e a diventare molto diverse dalle ragazzine che erano. Gentleman Anne (6 e 7 maggio 2023) è invece una produzione del Teatro dell’Elfo con la regia di Elena Russo Arman che segue il filo sottile della seduzione al femminile cucendo insieme due epoche diverse, l’attuale e quella in cui l’omosessualità femminile non era lontanamente immaginabile, in un gioco di rimandi e rivelazioni.

Non poteva mancare una riflessione sul teatro, sul mestiere dell’attore e sul suo ruolo nella società: arriva con L’operazione (8 e 9 ottobre 2022), in cui quattro attori mettono in scena un testo che parla di quattro terroristi clandestini negli anni di piombo. E ne viene fuori una commedia umoristica dal sapore dolce e amaro, in cui osserviamo come vivono quattro quarantenni fra i più precari di tutti i precari, gli attori. Con Rosario Lisma, Fabrizio Lombardo, Andrea Narsi, Alessio Piazza e con Gianni Quillico.

Cartellone completo, biglietti e abbonamenti su www.binario7.org

Liberi di essere e non essere

Una stagione che inaugura una nuova tappa della crescita del Binario 7: il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura per il lavoro che stiamo svolgendo nella diffusione dell’arte e del teatro. Felici di condividere con la città questo risultato apriamo le danze alla nuova stagione. Una stagione di satira, di poesia, di grande divertimento, di visioni sul futuro, di memoria storica, di temi scottanti e di profonda umanità.

Parleremo con i linguaggi moderni del teatro di grande storia e destini a confronto. Attraverseremo i grandi autori parlando di manipolazione e seduzione del potere ispirandoci al Riccardo III di Shakespeare; del crollo dei valori dell’umanesimo e il prevalere della forza con le Supplici di Euripide; vi racconteremo un’Antigone ispirata alla figura di Ilaria Cucchi, in una riflessione sul conflitto tra legge privata dell’anima e legge inamovibile dello Stato.

Rideremo con intelligenza parlando di precariato e lavoro: ne L’operazione vedremo attori operosi che come topi tragicomici cercano di dare una svolta alla loro vita; in Dita di dama parleremo di lotte operaie raccontate non attraverso lo stereotipo della violenza e del piombo, ma con una storia di formazione d’amore e d’amicizia tutta al femminile. Rideremo con imbarazzo di tutto ciò che è proibito, rimosso dalla coscienza, considerato intoccabile in Tabù; o di un ortaggio che vuole aiutarci a comprendere i misteri della vita e del mondo ne I danni del pomodoro.

Parleremo d’amore, di relazioni ambigue e contrastate: di sotterfugi d’amore, di commedia degli equivoci e di magia del gioco teatrale con Il gentiluomo; di Tre sorelle ispirate al mondo cechoviano ma trasportate al giorno d’oggi, tre donne in cerca di loro stesse, tre vite differenti, tre donne che fuggono da un luogo per trovare il Luogo dove essere felici; parleremo di identità e di affermazione della propria sessualità attraverso il racconto della vita di Anne Lister, donna dell’800 i cui diari sono d’ispirazione ancora oggi. Parleremo di uno dei casi più controversi e inquietanti della medicina moderna, il “caso Dorset”, una donna divisa tra molteplici identità ed esistenze; e vedremo Farfalle, ovvero due destini lontani e vicini, due sorelle raccontate nell’infanzia e poi nella loro maturità, in una resa dei conti sospesa. E guarderemo con dolore e ribellione lo spettacolo A parte me che affronta con delicatezza e verità il tema doloroso delle mutilazioni genitali femminili. Ci aspetteranno risate irriverenti, folli e imprevedibili nella stand-up comedy di Scoditti, e desideri realizzati o impossibili nel flusso di coscienza di Alice Redini.

Immagineremo un mondo diverso e poetico, una vecchiaia alternativa e possibile nello spettacolo Futuro anteriore, con anziani fuori dalle case di riposo, non più ai margini della società; e faremo un viaggio a ritroso alla scoperta delle nostre radici nel nuovo spettacolo della Compagnia del Binario 7, Chi ha il cervello lo usi: una famiglia che si è smarrita e vuole ritrovarsi, un monito per tutti, a ricordarci che il mondo non ci è dato in eredità dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli.

E questa è solo una parte dei mondi che vi spalancheremo. In questi anni dove la Parola è in via d’estinzione per lasciare spazio alla chiacchiera vuota e aggressiva, dobbiamo costringerci a costruire luoghi dove trovare senso e umanità. Il teatro è uno di questi luoghi. Uno degli ultimi spazi dove avvicinarci all’uomo per sentirlo da vicino, vederlo per quello che è, nella sua fragilità, nei suoi errori e nelle sue più grandi aspirazioni. Uno dei luoghi dove il tempo dell’ascolto apre lo spazio alla memoria, al sorriso intelligente, alla visione di realtà alternative. Dobbiamo lavorare tutti insieme per fare la rivoluzione, quella vera, quella del pensiero creativo e visionario, quella dell’ascolto, quella dell’accoglienza dell’altro da noi, e più profondamente, in questi tempi feroci e fuori asse, la rivoluzione della gentilezza.

Corrado Accordino



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