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venerdì 21 gennaio 2022

"LA DONNA PIU' GRASSA DEL MONDO"
E' POSSIBILE RAGGIUNGERE LA FELICITA' 
SENZA CONDANNARSI ALL'AUTODISTRUZIONE?
TEATRO BINARIO 7 DI MONZA

Una grossa crepa minaccia la sicurezza della casa in cui vivono i protagonisti di questa storia, ma solo uno di loro sembra preoccuparsene: è l’Uomo del piano di sotto che da mesi tenta di convincere la coppia di vicini a intraprendere i lavori di ristrutturazione. Il problema è che la crepa si trova proprio sotto il divano della Donna più grassa del mondo che pesa quattrocentosessanta chili e non può muoversi. L’unica possibilità per poter intraprendere i lavori sarebbe che il Marito la convincesse a dimagrire, ma la felicità che le procura il cibo è troppo grande perché la donna possa rinunciarvi. In un’epoca in cui sembra che la nostra società abbia raggiunto il suo massimo grado di benessere, questa commedia, attraverso una cifra grottesca e paradossale, induce a riflettere sulla capacità dell’uomo di immaginare un modo alternativo per raggiungere la felicità che non lo condanni all’autodistruzione.

NOTE DI REGIA

Ci è stato insegnato che viviamo nel migliore dei mondi possibili ed è quindi assurdo cercare di costruirne uno migliore. Eppure l’aumento dell’uso di psicofarmaci nel nostro paese ci spinge a pensare che questo “benessere” non sia poi così diffuso. Noi non siamo felici. Abbiamo continuamente fame. Abbiamo le case piene di oggetti, ma ne vogliamo sempre di nuovi. Siamo pieni di contatti, ma non ci soddisfano del tutto. Siamo affamati. La nostra società ha raggiunto una grande libertà, ma questa libertà non ci ha liberato. Continuiamo ad avere fame. Questa fame insaziabile, questa vuotezza intrinseca, ci parla di una cosa molto reale, di una profonda vacuità al centro della nostra cultura, generata dalla distruzione di idee e tradizioni rimpiazzate da sistemi economici per cui l’uomo non deve credere più a nulla se non alla soddisfazione del proprio desiderio. Il desiderio è diventato il nostro ultimo idolo. Lavoriamo per l’affermazione incontrastata della nostra volontà di godimento attraverso la distruzione di tutti i tabù. La distruzione dei tabù ci rende più liberi? O sono i limiti a renderci liberi? La Donna più grassa del mondo ha intrapreso un percorso alla ricerca della massima felicità e del massimo godimento attraverso il cibo e la distruzione di tutti i cliché sociali, ma non raggiunge uno stato di felicità. Questa Donna grassa che, pur essendo simbolo di insaziabilità, rimane contemporaneamente metafora di fertilità, ci suggerisce che c’è qualcosa di cui noi esseri umani abbiamo bisogno per un nostro autentico benessere e che non cesseremo mai di desiderare: comunità, connessione, contatto con la natura, una missione più grande dei nostri immediati desideri parcellizzati.

TEATRO BINARIO 7
LA DONNA PIÙ GRASSA DEL MONDO
di Emanuele Aldrovandi
con Luca Cattani, Alice Giroldini, Marco Maccieri
regia Angela Ruozzi
assistente alla regia Filippo Bedeschi
scene e costumi Alice Benazzi
luci Fabio Bozzetta
realizzazione costume MeArte – Calerno
produzione Centro teatrale MaMiMò
con il sostegno di Società cooperativa La Vigna, Cooperativa La Lucerna, More Energy srl

Date spettacoli
venerdì 28 gennaio alle 21
sabato 29 gennaio alle 21
domenica 30 gennaio alle 16

Biglietti
intero 18 € | CartaEffe 15 € | ridotto e abbonati 12 € | allievi Binario 7 10 € | under 18 6 €
Si consiglia l’acquisto online su www.binario7.org

Per informazioni e prenotazioni:
Teatro Binario 7
via Filippo Turati 8, Monza
039 2027002 | biglietteria@binario7.org



1 commento:

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